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Autore: M a r t    30/11/2014    2 recensioni
[MinaKura is the way] [raiting giallo -provvisorio(?)] [amateli come li amo io, perché solo grazie a questo grande amore per loro sto scrivendo questa long -o almeno ci provo]
Sicuramente Angela era la cosa migliore che gli fosse capitata e magari avrebbe ‘abusato’ della sua situazione economica e sociale per qualche altro anno, almeno prima di andare al college.
[...] Eppure quando la ragazza si staccò da lui indicando un ragazzino bassino, con la carnagione scura e i capelli azzurri che gli coprivano un occhio, spiegandogli che quello era suo cugino e che sarebbe rimasto a vivere da lei per qualche settimana, Minamisawa dovette trattenersi dal mostrare una smorfia contrariata.

Ci si becca dentro magari ^^
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kurama Norihito, Minamisawa Atsushi, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I giorni seguenti passarono velocemente e in modo tranquillo, almeno per quanto riguardò Minamisawa, che sembrava poter continuare ad avere un'esistenza felice e serena come se ciò che era successo tra di loro non ci fosse mai stato
Kurama si chiedeva come facesse, come potesse apparire così calmo e distaccato. Voleva credere che in realtà il viola non riuscisse a dormire la notte, che pensasse alle sue labbra durante le ore scolastiche perdendosi con lo sguardo nel vuoto, che sentisse come lui le stesse sensazioni ed emozioni contrastanti, perché a Norihito era piaciuto.

Quello stramaledetto bacio gli era piaciuto, e parecchio anche.

Il suo cervello l'avrebbe abbandonato presto, lasciandolo solo con un evidente tic all'occhio sinistro e un labbro inferiore rosso segnato dai continui morsi che non riusciva a smettere di dare preso dal susseguirsi di improvvisi attacchi di nervi.
Sentiva il bisogno di liberarsi da quell'enorme peso che gli gravava in modo fisico e psicologico.
All'inizio aveva preso in considerazione l'idea di scrivere tutte le sue frustrazioni in un diario segreto con tanto di lucchetto e chiave prontamente nascosta nella federa del cuscino, poi aveva pensato che fosse una cosa da insicure ragazzine organizzatrici di pigiama party favolosi, una cosa alla Angela insomma. Così aveva buttato il diario al secchio, constatando tristemente di aver sprecato denaro prezioso della sua vita.

Si era fatto forza, in fondo era un uomo ormai! Certo, dalla dubbia statura, ma pur sempre un uomo! E nessuno poteva prendersi gioco di lui, soprattutto un viziato perverso idiota coglione come Minamisawa Atsushi! 

Percorse velocemente i corridoi della scuola per raggiungere il posto meno affollato in cui poter pranzare. Le aule erano deserte, fatta eccezione per alcuni studenti poco amanti dell'aria aperta che Kurama di certo non biasimava, non faceva poi tanto caldo ormai e non si poteva sapere se avrebbe tirato vento improvvisamente, cosa che di sicuro dimezzava le sue probabilità di incontrare il fidanzato di sua cugina in luoghi aperti, probabilmente contrario all'immagine dei suoi capelli scompigliati a causa del tempo.

Non aveva intenzione di evitarlo, ovvio. Evitava una possibile sospensione dopo avergli tirato un possibile pugno su uno di quei deliziosi zigomi perfetti, o un possibile scambio di effusioni in un luogo pubblico con il rischio di essere scoperti.
E nonostante Kurama trovasse la seconda estremamente eccitante cercò di evitarsi di arrossire scuotendo violentemente la testa allontanando quei pensieri davvero poco razionali, lanciando improperi al maggiore, stizzito.

Continuò a camminare stringendo tra le mani il proprio pranzo senza guardare realmente davanti a sé, preso com'era dai suoi profondi ed imbarazzanti pensieri, andando addosso a qualcuno.
Beh, giusto per non dire "schiantandosi".

Spalancò gli occhi scuri, sorpreso, allentando la presa sul sacchetto trasparente contenente i tramezzini preparati da sua zia e scivolando all'indietro per l'improvvisa perdita di equilibrio. Strinse i denti e strizzò gli occhi in un atto istintivo quando capì che stava per cadere schiena al pavimento, prima di sentire una mano artigliare in maniera dolce ma potente il proprio braccio, facendolo sbilanciare in avanti anziché indietro.

Kuramada aveva un arto a circondargli la schiena, sorreggendolo, mentre con la mano dell'altro teneva la bustina contenente il pranzo del minore, segno che aveva salvato anche lui da quella che l'azzurro avrebbe definito in modo drammatico "morte certa".
Solo quando si accorse che era effettivamente stretto tra le braccia di un suo senpai, con il volto immerso nel suo petto muscoloso e le mani posate sulle sue spalle ampie, Norihito si ritrovò ad arrossire furiosamente sentendosi terribilmente a disagio ma senza la forza necessaria per riuscire a staccarsi da quella posizione.

« Neh, Kurama, dovremmo smetterla di incontrarci così.
Disse ridacchiando il maggiore, non migliorando la situazione in cui si trovava il ragazzo tra le sue braccia.

Tutto ciò era a dir poco assurdo. L'azzurro avrebbe voluto sotterrarsi, pensando che non sarebbe stato più in grado di guardare in faccia il suo senpai dopo quel momento così simile a quelli che si possono trovare tra le pagine di un manga yaoi e provandone un enorme dispiacere perché Kuramada era effettivamente l'unica persona normale che conosceva e con cui aveva avuto parecchie conversazioni piacevoli, potendolo considerare una specie di "amico". 

Quando si accorse di aver passato fin troppo tempo in quella posizione si staccò velocemente, riprendendosi il pranzo e facendo un inchino di scuse imbarazzato a morte.

« Si, credo di si...
Rispose senza pensare con un piccolo sorriso ad incurvargli le labbra, per poi riprendere la sua strada borbottando un "buon pranzo Kuramada-senpai" schizzando via lungo i corridoi sperando di trovare al più presto una via di fuga da quelle pareti così asfissianti.
Aveva bisogno d'aria fresca, subito.

Uscì nel cortile della scuola, facendosi strada tra gli altri alunni prima di trovare un luogo tranquillo e poco affollato dove potersi sedere per mangiare senza essere disturbato.
Prese una bella boccata d'ossigeno, sedendosi in un punto abbastanza tranquillo e non eccessivamente affollato del prato dell'immenso giardino.
Avrebbe volentieri passato quel momento di totale relax con i suoi amici, ma Hamano era stato convocato dal preside per un inappropriato uso degli utensili da cucina durante il corso di economia domestica, Hayami era rimasto in classe a causa di un fastidioso e pungente mal di gola e Akane era fin troppo presa dalle sue fotografie e dal capitano Takuto per potersi ricordare dell'esistenza del pranzo.

Addentò voracemente un tramezzino, masticando a bocca aperta velocemente e in maniera quasi arrabbiata data la sua espressione corrucciata, sembrava che tutti si fossero messi d'accordo per fargli venire un'emicrania.

« Non scappa mica quel tramezzino, Norihito~

La voce melodiosa nel suo orecchio lo face sobbalzare, rischiando di farlo strozzare con il suo amato cibo, e Kurama si chiese perché diamine doveva avere la fortuna di trovarsi Minamisawa alle spalle appena trovava un momento di pace.
Tossì e prima di parlare pensò seriamente a come rispondere, sapendo già di partire svantaggiato, perché il viola aveva sempre la risposta pronta, nascosta in qualche angolo del cervello.
Atsushi gli diede delle leggere pacche sulla schiena, facendolo scansare prontamente, spaventato dal suo tocco e dagli effetti che gli procurava. Indossava una cuffia nera morbida a proteggergli i capelli, ragion per cui si trovava fuori trasformando quel cinquanta percento di possibilità in un cento percento. Kurama grugnì infastidito evitando di posare il suo sguardo sul suo maledetto sorriso capace di illuminare una casa durante le festività natalizie.
Che diamine di pensieri.

« Non mi rompere idiota.
Sputò quelle parole imbarazzato, voltando il capo dalla parte opposta a quella del maggiore, per poi mordersi la lingua con stizza.
Wow, parole davvero dure. Velenose quasi.

Scacciò la vocina sarcastica nella sua testa, maledicendosi nuovamente per essersene creato una.
Cominciò a contorcersi le mani con nervosismo, mordendosi insistentemente il labbro inferiore facendolo diventare nuovamente rosso se non di più, sotto lo sguardo stupito e rapito di Minamisawa che non riusciva a concentrarsi su qualcosa che non fosse la bocca del minore, i suoi denti bianchi che catturavano ferocemente la parte inferiore di essa, per poi lasciarla riprendendola pochi istanti dopo in un segno evidente che esprimeva il suo disagio ma che fece solo seccare la gola del maggiore.

Il viola si avvicinò all'orecchio di Kurama, sussurrando all'orecchio qualcosa che gli fece spalancare gli occhi di sorpresa e di imbarazzo, imporporandogli le guance abbronzate e facendogli stringere la stoffa dei pantaloni della divisa intorno alle caviglie. Poi Atsushi sorrise sghembo, passando il palmo della mano sulla nuca del minore in una leggera carezza, alzandosi successivamente prima di tornare spedito in classe al suono della campanella che segnava la fine della pausa pranzo.
Ben presto tutto il cortile cominciò a liberarsi dai gruppi di studenti diretti nelle rispettive aule, mentre Kurama restò seduto a gambe incrociate sull'erba curata, scosso da leggeri brividi che gli percorrevano la schiena.
Strinse i pugni sui lacci verdi del prato tirandoli e strappandoli dal terreno.

« Stasera vieni in camera mia, se non verrai tu, verrò io.

Non sarebbe sopravvissuto a tutto quello, se lo sentiva.


















Angolo di una castagna dispiaciuta che vi prega di non ammazzarla augh:

Luglio. Dopo l'ultimo aggiornamento estivo, ecco che questa figlia di una marmotta rinasce dalle sue ceneri come una fenice alla fine di novembre, aggiornando finalmente la sua unica long povera d'attenzioni.




Salve- non uccidetemi.
So che volete farlo. Ma non fatelo.
Oppure non lo volete, non volete la mia morte e vi state solo chiedendo perché io sia tornata a rompervi i macarons con questa long ormai morta e sepolta, tra l'altro con un capitolo obbrobrioso che non si sa da dove cappero mi sia uscito, ma su, l'importante è che io sia tornata- ok, no, picchiatemi violentemente.

Allora, mh, cosa posso dire? Vi aspettavate ciò? Vi aspettavate che avrei messo una scena così awwww tra Kuramada e Kurama? Eheheh... In effetti nemmeno io mi spiego da dove sia nata questa sottospecie di crack che mi sto formando in testa.
Non vi preoccupate, non vi trollerò trasformando questa MinaKura in una 2Kura pure il nome della crack ho trovato help

Il capitolo è corto, probabilmente vi ha fatto schifo ma se fossi in voi mi chiederei cosa succederà nell'incontro tra Minamisawa e Kurama. Beh, si, me lo chiedo anch'io...

Con questi dubbi vi saluto, vi mando tanti baci e mi scuso per le recensioni di quei santi cristi a cui non ho risposto. Sono una persona orribile, lo so. Dovrei rispondervi perché siete due/tre, invece di non farlo, ma comprendetemi mi manca il time e la forza(?).
Grazie se avete aspettato il capitolo nonostante io sia una burina schifosa wut e spero di aggiornare presto, ma non siate troppo speranzosi, non vi fidate delle castagne a novembre(?)

happy chestnuts❤️️


   
 
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