Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Victoire    02/11/2008    6 recensioni
Se solo una settimana prima la Cooman gli avesse predetto quello che stava per succedere le avrebbe riso in faccia. Oddio, probabilmente l’avrebbe fatto in ogni caso vista la sua consuetudine a mascherare il terrore con quel ghigno che tanto lo contraddistingueva agli occhi degli altri, di tutti coloro che non si erano mai presi la briga neppure di chiamarlo per nome guardandolo negli occhi. Chi mai avrebbe osato chiamare per nome un Malfoy?Nessuno. [...]
Infondo erano passati anni dai loro battibecchi per i corridoi della scuola, cinque anni per l’esattezza.
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo I

Impossibile.
Impossibile che fosse successo tutto per davvero, che gli avvenimenti di quel giorno fossero reali.


Se solo una settimana prima la Cooman gli avesse predetto quello che stava per succedere le avrebbe riso in faccia.
Oddio, probabilmente l’avrebbe fatto in ogni caso vista la sua consuetudine a mascherare il terrore con quel ghigno che tanto lo contraddistingueva agli occhi degli altri, di tutti coloro che non si erano mai presi la briga neppure di chiamarlo per nome guardandolo negli occhi.
Chi mai avrebbe osato chiamare per nome un Malfoy?Nessuno. Nessuno aveva interesse nel provare, nel cercare un suo contatto. Ma andava bene così.
O meglio, era filato tutto liscio fino a quando lui non aveva avuto bisogno di un contatto.
E, badate, non di un contatto qualunque ma di un contatto con Lei.
Colei che popolava i suoi sogni ma, stranamente, non i suoi pensieri.
Da questi, infatti, riusciva a tenerla fuori per la maggior parte della giornata. Aveva capito che bastava non vederla tra una lezione e l’altra incrociandola per caso nei corridoi e non udire la sua voce per relegare il suo inevitabile incontro con lei alla notte.
La notte che silenziosa e discreta custodiva il suo segreto.
Di giorno capitava sempre più spesso che si limitasse ad essere il fantasma di se stesso, lasciando che fossero gli altri a parlare ed agire.
I suoi concasati si rivolgevano a lui per chiedergli consiglio e lui si limitava a liquidarli con poche parole, essendo perfettamente conscio del fatto che quello stuolo di idioti pendeva completamente dalle sue labbra.
Ma tutto era cambiato.
E la cosa non era semplice da accettare per lui che, da sempre, era stato convinto di poter controllare il corso degli eventi o, perlomeno, di poterli pilotare quel tanto che bastava per non incorrere in avvenimenti alquanto spiacevoli.


Stava camminando per i corridoi diretto in guferia dove di certo avrebbe trovato il suo falchetto ad aspettarlo.
Doveva spedire una lettera a sua madre, l’amore della sua vita.
La donna che lo aveva fatto crescere in quel barlume grigio e freddo rendendolo dorato e accogliente.
Era arrivato all’ultima rampa di scale senza rendersi conto di quanta strada avesse percorso perso com’era nel dedalo dei suoi pensieri.
Giunto alla porta aveva teso la mano ma si era bloccato pochi istanti dopo, colto da un moto di esitazione.
Moto di esitazione provocato da un rumore sommesso, quasi di sottofondo, proveniente dall’interno della stanza.
Si era sporto accostando quasi l’orecchio alla superficie lignea per riuscire a carpire la natura di quel rumore.
Somigliava molto ad un respirare affannato, ad un pianto.
Intento com’era ad analizzare il rumore non fece caso al fatto che questo diveniva più intenso, come se la persona dalla quale proveniva si stesse avvicinando pericolosamente.
Pericolosamente perché pochi istanti dopo la porta si era aperta facendo intravedere nell’oscurità una sagoma di ragazzina che, ancora avvolta nell’ombra della stanza, gli era andata a sbattere contro.
Istintivamente aveva afferrato il braccio della ragazza per evitare di perdere l’equilibrio trascinandola con se sotto la luce.
Un lampo di stupore negli occhi e sul viso. Era Lei.

Che stesse ancora una volta sognando?

Lasciò subito la presa mantenendo l’equilibrio non senza difficoltà.
Dinnanzi a lui c’era Ginevra.
I capelli rossi ad incorniciarle il viso di bambina già un po’ donna costellato di lentiggini, a mettere in risalto quelle grandi pozze chiare che erano i suoi occhi.
Ma c’era qualcosa che non andava.
Era Triste.
La consueta luce che le aleggiava negli occhi era scomparsa lasciando il posto a dei riflessi scuri vagamente inquietanti amplificati com’erano dalle gocce salate che ancora le bagnavano il viso.
I loro occhi si erano incontrati e l’esitazione era scomparsa.
Aveva mosso un passo verso di lei lasciando che i loro corpi si sfiorassero appena.
Una mano al mento per sollevarle il viso e poterla guardare negli occhi prima di compiere un gesto inaudito, assurdo.
Abbracciarla.
Tenerla stretta forte a sè.
E durante questo susseguirsi di avvenimenti lei era rimasta immobile, come incapace di controllare se stessa.
Solo dopo qualche tempo era riuscita a sciogliere i muscoli liberandosi dalle catene che la costringevano a mantenere una distanza incolmabile da lui nonostante fossero dannatamente vicini.
E così aveva poggiato la fronte sul suo petto abbandonandosi ad un pianto sommesso mentre lui la teneva ancora stretta per le spalle senza dire nulla.
<< Shhh >> aveva mormorato il biondino sfiorandole appena i capelli con la mancina.
Ma lei aveva preso a singhiozzare più forte, accompagnando le lacrime con gemiti sommessi.
E sentirla piangere così lo stava distruggendo. Stava facendo cadere tutte le sue difese.
Era stato per questo che si era mosso, flettendo il busto per poter raggiungere con le labbra l’orecchio di Gin.
<< Vieni con me >> le aveva sussurrato con calma. Lei si era limitata ad annuire dopo aver alzato il viso solo per un istante.
Non si chiedeva dove l’avrebbe portata.
E non si chiese neppure come e perché il ragazzo l’avesse sollevata senza mai staccarsi da lei, senza lasciare che neppure uno spiraglio di vento si insinuasse tra i loro corpi.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Victoire