Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: TheIronMaiden    01/12/2014    4 recensioni
In principio ci furono la guerra, le perdite dolorose, le paure. Poi giunsero la pace e la serenità, ma nel petto di Naruto Uzumaki e Hinata Hyuga è rimasto un vuoto.
Quanto possono dei piccoli e all'apparenza insignificanti momenti essere in grado di far sbocciare qualcosa che è già stato seminato da tempo? Può un singolo germoglio riempire un buco nel cuore?
-
Dopo la guerra si erano incrociati qualche volta, avevano scambiato qualche parola, ma Naruto non sembrava ricordarsi della dichiarazione d'amore di Hinata, né delle due volte che si era quasi sacrificata per salvargli la vita. La ragazza si tormentava ogni sera chiedendosi come potesse aver dimenticato qualcosa del genere, ma alla fine la sua voce interiore la mandava a dormire delusa, ricordandole che probabilmente Naruto si comportava così perché non riusciva a vederla come qualcosa di più importante di una semplice amica.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap 4

EveryMoment
•Chapter 4
Discover



Il ventisette dicembre era il giorno del compleanno di Hinata, ma non ci sarebbe stato alcun festeggiamento; quella mattina un diplomatico del Villaggio della Foglia era stato rapito nei pressi del confine con il Paese del Vortice e l'Hokage aveva deciso di mandare in missione il Team 7 e 8 per recuperarlo. Naruto aveva protestato, preoccupandosi per le condizioni fisiche di Hinata, che invece si era fatta avanti ben volentieri, desiderosa di lasciarsi alle spalle il clima rigido di casa sua e di rendersi utile grazie al suo Byakugan. La missione non era di livello particolarmente alto, ciò che la rendeva ardua erano le bufere di neve che tormentavano il percorso che le squadre avrebbero dovuto seguire, rendendo difficoltoso il viaggio e confusa la vista.
Ormai erano trascorse parecchie ore dalla loro partenza, e i movimenti dei ragazzi si erano fatti più lenti e rigidi per via del freddo al quale erano sottoposti da troppo tempo senza aver effettuato alcuna sosta. Il cielo era ancora dipinto di tonalità argentee, ma la temperatura si era abbassata notevolmente, segno che era giunto il momento del crepuscolo e presto sarebbe calata la notte.
"Dannazione, ho perso le loro tracce! Con questa maledetta neve non riesco a sentire quasi nessun odore" sbottò Kiba dopo qualche minuto, dando una piccola pacca ad Akamaru per farlo fermare. Tutti lo imitarono, affaticati e infreddoliti. Hinata si appoggiò a un albero per cercare di riprendere fiato più in fretta e dare sollievo alla schiena dolorante e si concentrò, attivando il Byakugan. I vasi sanguigni sulle tempie della ragazza si dilatarono e la vista si focalizzò su un punto a nord dalla loro posizione, tra gli alberi, dove i due rapitori e il diplomatico riposavano all'interno di una baracca di legno. Non distavano molti chilometri da lì, ma la sua arte oculare era impegnativa e le costò uno sforzo immenso riuscire ad arrivare così lontano, tanto che fu costretta a disattivarla e a tenere gli occhi chiusi per qualche istante mentre aggiornava i compagni sulla posizione del loro obiettivo.

Dopo aver deciso di comune accordo di resistere ancora un po' al freddo e alla stanchezza, le due squadre si rimisero in cammino per raggiungere quanto prima la capanna nel bosco e cogliere alla sprovvista i nemici. Naruto lasciò che Sai sorvolasse la zona con la sua aquila d'inchiostro e che Sakura chiudesse la fila e rallentò quel tanto che bastava per affiancare Hinata, e lì restò fino al loro arrivo. Le condizioni della Hyuga lo preoccupavano parecchio, conscio del fatto che avrebbe dovuto riposare invece che sottoporsi a quello sforzo fisico e mentale, ma non si era sentito di insistere quando l'aveva vista così determinata a rendersi utile e partecipare alla missione. Era dalla notte di Natale che non si vedevano, e Naruto avrebbe preferito una situazione più serena per poterle tenere compagnia e parlarle, ma si sarebbe accontentato.
Shino fece infiltrare nella capanna uno sciame dei suoi insetti, aiutato da alcuni serpenti dipinti da Sai, e la cattura dei due criminali si rivelò più semplice del previsto, soprattutto paragonata al lungo e difficoltoso viaggio che avevano dovuto affrontare per raggiungerli. Sakura e Sai avevano insistito per ripartire immediatamente, in modo da riportare il diplomatico a Konoha quanto prima e metterlo al sicuro, ma Hinata era troppo stanca e malconcia per proseguire, e Naruto non ebbe bisogno di riflettere troppo prima di decidere di fermarsi lì con lei per la notte.
Sperava di godere di un po' di intimità; due giorni prima l'aveva baciata senza nemmeno pensare a cosa stesse facendo, e dopo quell'avvenimento ogni volta che incrociava lo sguardo di lei sentiva il cuore battergli con più forza nel petto e non sapeva spiegarsi cosa fosse cambiato tra loro, quanto fossero diversi, cosa un bacio potesse significare per loro.
"Non esiste, noi non abbandoniamo la nostra Hinata con te!" ringhiò Kiba quando Naruto annunciò loro che avrebbe pensato lui alla loro compagna di squadra e che potevano anche tornare assieme al resto del Team 7. "Mi scoccia dare ragione a Kiba, e non è per mancanza di fiducia nei tuoi confronti, Naruto, ma Hinata è una nostra compagna e amica ed è nostro preciso compito prenderci cura di lei" asserì Shino con la tipica aura di serietà a circondarlo assieme a qualche mosca ronzante. Akamaru rafforzò il concetto con un latrato, e alla fine il biondo dovette accettare la loro decisione e prepararsi a passare una notte difficile.

-

Il fuocherello acceso scoppiettava allegro al centro della stanza vuota, dove i ragazzi avevano creato una sorta di falò grazie a una base di pietre che permetteva alle fiamme di non raggiungere le assi in legno del pavimento. Grazie ad Akamaru e Kiba, che erano tornati da poco dalla loro breve battuta di caccia, erano riusciti a riempirsi la pancia con della carne di scoiattolo abbrustolita e avevano deciso di scambiare qualche parola mentre attendevano che il sonno sopraggiungesse.
"Sono felice che alla fine siamo riusciti a ritagliarci qualche momento assieme per il tuo compleanno, Hinata. Ma al nostro ritorno festeggeremo a dovere come facciamo sempre!" ghignò Kiba, lanciando un'occhiata di sfida a Naruto. Il biondo sentì un peso improvviso schiacciargli le spalle a quella consapevolezza: come aveva potuto dimenticarsi di farle gli auguri? E pensare che si era anche premurato di portare qualcosa per festeggiare e un piccolo regalo da darle! Avrebbe voluto colpirsi la fronte con il palmo della mano con forza, ma riuscì a trattenersi e a dipingersi in faccia il miglior sorriso da faccia tosta che gli riuscisse in quel momento. "Eh già! Un compleanno tra amici è sempre la cosa migliore!"
Seguì un istante di silenzio abbastanza lungo da fargli rendere conto che quell'affermazione poteva risultare fuorviante alle orecchie insicure di Hinata. Immediatamente cercò il suo sguardo, trovandolo nascosto dietro alle lunghe ciglia scure, puntato a terra. Il ragazzo deglutì, sentendosi terribilmente in colpa e sperando che lei non avesse frainteso le sue parole. Avrebbe voluto dirle qualcosa, ma la compagnia degli altri ragazzi non glielo permise, per cui decise di immergersi in un silenzio colpevole finché non giunse l'ora di infilarsi nei futon e di dormire.

Doveva essere circa mezzanotte, constatò Hinata dal suo angolino, osservando la neve che continuava a cadere fuori dai vetri impolverati di una delle finestre della capanna. In realtà non ne aveva la certezza, era solo uno dei tanti pensieri che le affollavano la mente, torturandola per non farle prendere sonno. In realtà il russare rumoroso di Kiba e Akamaru non le aveva mai permesso di dormire molto quando erano in missione, ma quella notte si riscoprì particolarmente intollerante. Per non parlare della frase di Naruto durante la loro cena che continuava a echeggiarle in testa senza darle pace... Quando l'aveva baciata era stato tutto perfetto, ma Hinata non si era resa conto di quanto poco potesse significare un gesto del genere agli occhi degli altri. Lei non aveva mai baciato nessun ragazzo prima di allora, e considerava tale dimostrazione d'affetto qualcosa di profondamente importante, ma si era evidentemente sbagliata a pensare che Naruto condividesse la sua visione.
Si diede della stupida mentre socchiudeva gli occhi e lasciava che una lacrima le scivolasse nell'angolo dell'occhio, poi sul naso e giù per la guancia.
Fu in quell'istante che percepì una mano calda sulla schiena e s'irrigidì, ritrovandosi a trattenere il fiato, consapevole che si trattasse proprio di lui. Ormai il suo tocco le era entrato dentro come qualcosa di indelebile e avrebbe saputo riconoscerlo tra mille.
"Hinata? Sei sveglia?"
Fu tentata di chiudere gli occhi e fingersi addormentata per evitare il suo sguardo e le sue parole, temeva di affrontare una verità che forse non le sarebbe piaciuta e l'avrebbe ferita, ma mentire non era mai stato un suo talento e odiava prendersi gioco degli altri, per cui annuì lievemente, asciugandosi lesta la lacrima solitaria che le aveva bagnato il volto.
"Volevo chiederti scusa per quello che ho detto prima... Intendo dire... Non che non sia bello stare tra amici, ma che, ecco..." I bisbigli si fecero confusi e insicuri, e alla fine Hinata percepì il braccio forte di Naruto scivolarle attorno al fianco e attirarla a sé. La schiena della ragazza aderì al torace di lui, così caldo e vicino, solo il sottile strato di futon a dividere i loro corpi.
La testa le girò prepotentemente mentre il profumo di arance le riempiva le narici, inebriandola, e arrossì violentemente a quella vicinanza. "Hinata, tu sei più importante di una semplice amica, ecco. Ci ho messo secoli per capirlo, ma da quando l'altra sera ti ho baciato certe cose si sono fatte più chiare nella mia testa."
L'erede Hyuga spalancò gli occhi, sentendo il volto in fiamme e l'abbraccio di Naruto bruciante attorno a sé, e il cuore le palpitò di gioia balzandole in gola senza che potesse controllarlo.
"Quali c-cose?" gli chiese scioccamente, non sentendosi in grado di formulare domande più intelligenti. Sentì il respiro di Naruto fra i propri capelli e si rese conto troppo tardi che il naso di lui era scivolato tra le ciocche morbide per raggiungere la pelle nivea del suo collo e inspirarne il profumo. A quel contatto Hinata percepì un brivido scorrerle lungo il ventre e terminare tra le sue cosce e si sentì avvampare per le sensazioni che la vicinanza di Naruto le stava provocando. "Che in questo momento non vorrei essere da nessun'altra parte al di fuori di questa capanna, abbracciandoti. Che tu ci sei sempre stata, Hinata. Tu hai visto chi ero veramente quando tutti gli altri mi evitavano e mi ricoprivano d'odio... Tu hai avuto la forza di starmi accanto anche nei momenti più difficili, e lo leggo nei tuoi occhi, non vuoi lasciarmi andare. E nemmeno io lo voglio."

Naruto non avrebbe mai pensato di essere in grado di dire certe cose a una ragazza, proprio lui che l'amore non l'aveva mai conosciuto, che aveva sempre avuto paura dei sentimenti grandi e forti a lui estranei, che aveva preso in giro Jiraiya per ciò che scriveva nei suoi libri... Ma quello che un tempo era solamente un ragazzino goffo e solo si era trasformato in un uomo bisognoso di sentimenti, e Hinata non glieli aveva mai negati. Con la mano le posò una carezza sul fianco morbido, scostando con quel gesto anche un lembo della coperta in modo da infilarsi sotto ad essa ed esserle completamente e veramente vicino. Non si rese conto di aver trattenuto il fiato finché il profumo di lavanda proveniente dai capelli di lei non lo colpì in pieno, scaldandolo fin nelle viscere. Ciò che quel contatto gli provocava lo intimoriva, ma il desiderio di averne di più era così forte da non permettergli di fermarsi. Hinata si voltò lentamente, cercando timidamente il suo sguardo, e quando essi si incrociarono Naruto si sentì andare a fuoco. "Naruto..."
Lo aveva chiamato così, senza aggiungere nulla, senza balbettare, lasciando trasparire tutto il bisogno che aveva di lui, tutto l'amore che provava per lui. Naruto lo sentì insinuarsi nella sua gola e poi andare ad avvolgergli il cuore come un guanto caldo che l'avrebbe protetto da qualsiasi inverno. Il biondo le fissò le labbra per un istante, prima di cercarle con le proprie per baciarle. Fu un bacio diverso dal primo che si erano scambiati, più bagnato, intimo, maturo. Le loro lingue si sfiorarono e Naruto percepì i pantaloni della tuta iniziare a tirare nel basso ventre, non riuscendo a contenere l'eccitazione del momento. Istintivamente scivolò a cavalcioni su di lei, senza mai smettere di baciarla, sentendola sospirare sulle sue labbra e aggrapparsi alle sue braccia...
"Ho capito che avete certi bisogni da soddisfare, ma non vi sembra un po' maleducato farlo in nostra presenza? Per carità, io mi godrei anche lo spettacolo, ma Shino è più sensibile!"
La voce di Kiba ruppe il silenzio e il loro bacio, e Hinata lanciò un'esclamazione sorpresa e stridula, scivolando sotto alle coperte per nascondere il viso paonazzo dalla vista dei suoi compagni di squadra. Shino borbottò qualcosa nel sonno e si girò dall'altra parte, mentre Kiba sghignazzava senza sosta.
Smise solo quando lo stivale di Naruto lo ebbe colpito in piena fronte.

-

"Comunque non mi sono dimenticato del tuo compleanno." Fu Naruto a rompere il silenzio imbarazzante che si era creato tra loro. Avevano spostato i futon nella stanza principale della capanna, dove giacevano i resti del fuoco spento, in modo da evitare le occhiate divertite di Kiba e i suoi commenti pungenti e osceni che avrebbero spinto Hinata a seppellirsi volentieri nella neve all'esterno.
"Anche se f-fosse non me la p-prenderei" lo rassicurò la ragazza, seduta sul suo futon a gambe incrociate. Lui si grattò la nuca con fare imbarazzato, poi tirò fuori dal suo zaino un paio di tazze di cartone di ramen istantaneo e le pose tra loro, sorridendo in modo un po' sciocco per cercare di nascondere il disagio. "Ho portato questo per festeggiare e... Ecco... Ho pensato che se volessi uscire ogni tanto con me per cenare con del buon ramen da Ichiraku avrai bisogno di qualcosa dove raccogliere le monete necessarie come faccio io" le spiegò tutto d'un fiato, rovistando nello zainetto un po' più a lungo del necessario e strappando un sorriso dolce a Hinata. Lei non aveva bisogno di raccogliere gli spiccioli, ma per lui avrebbe cominciato a farlo, in modo da godersi al massimo ogni cena assieme. Il biondo finalmente estrasse qualcosa dalla borsa e lo pose frettolosamente tra le mani affusolate di lei, abbassando poi lo sguardo con fare intimidito che non gli si addiceva affatto.
Hinata osservò sorpresa il piccolo borsellino di stoffa lilla a forma di rana che giaceva sui suoi palmi pallidi, sentendo una gioia immensa riempirle il petto in modo dolorosamente bello. Un sorriso enorme le illuminò il volto proprio mentre Naruto alzava lo sguardo per sbirciare la sua espressione, e anche lui si ritrovò a sorridere, sollevato nel vedere tanta contentezza nello sguardo perlato di lei.
"E' il regalo di compleanno più bello che abbia m-mai ricevuto" ammise la Hyuga, stringendosi il pensiero di Naruto al petto con l'intenzione di non lasciarlo mai andare.
Si addormentarono abbracciati sotto alla stessa coperta con una nuova consapevolezza nel cuore: l'insicurezza e la paura potevano essere immensi, ma la scoperta di un sentimento più forte era così significativa da riuscire a spazzarli via come polvere al vento, lasciando solo un dolce desiderio a intorpidire le membra e i cuori.


 ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Angolo dell'Autrice

Non sapete quanto abbia sorriso leggendo i vostri commenti al capitolo precedente, che in fondo è stato per me quello più importante da scrivere. Non che questo sia da meno, perché Hinata e Naruto iniziano a scoprire nuovi lati di questo sentimento, a capire di avere bisogno l'uno dell'altra anche fisicamente... Devo ammettere che per la timidezza e goffaggine di Hinata mi sono ispirata molto a me stessa quando mi sono trovata nella sua stessa situazione, ma in fondo essendo molto simile a lei non credo di aver preso una cantonata! Volevo rassicurare chi mi ha scritto di essere dispiaciuto perché questa sarà una fanfiction breve: ne ho altre in cantiere, ormai il treno è partito e chi lo ferma più? Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, e in tal caso, per apprezzamenti e anche critiche vi chiedo di lasciarmi una recensione, mi fareste felicissima. Buona serata!


  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: TheIronMaiden