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Autore: NayaAirwair    01/12/2014    0 recensioni
Derek Grey e Kim Jones non sono ragazzi come tutti gli altri. Loro sono parte dell' ultima evoluzione del genere umano e di conseguenza hanno qualcosa che li rende diversi da chiunque altro...Qualcosa di speciale.
Derek è cresciuto conoscendo i suoi poteri e le sue capacità, ed è stato addestrato a combattere e a controllarli. Kim, invece, ha sempre ignorato tutto.
Quando si incontrano, non è affatto un caso.
Derek è stato mandato a cercarla, a proteggerla da qualcuno che vuole il loro potere. Qualcuno che non si arrenderà tanto facilmente.
Kim scoprirà la verità su se stessa e sul mondo di cui nessuno parla e lo farà grazie Derek, il ragazzo che l' ha salvata.
Ma qualcuno sta progettando di impadronirsi dei loro poteri per governare il mondo e per distruggere tutti loro. Riusciranno a fermarlo?
"Non esiste un modo per definirci.
La gente non sà di noi. Il governo ci tiene nascosti. Viviamo tutti insieme in un istituto dove ci addestrano come militari e dove gli scienziati cercano di capire che cosa siamo.
Non ho bisogno che siano loro a dirmelo, io so già di non essere umano.
Solo che gli scienziati hanno la testa incredibilmente dura."
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Derek

-Come fate a conoscermi?-, chiede mentre l' aiuto a rialzarsi.
-Tel' abbiamo detto, ci hanno mandato apposta per te-, risponde Liam al posto mio.
Lei lo guarda, -Si ma come fate a sapere che sono proprio io?-, insiste.
Mi volto e lei si ferma prima di venirmi addosso, -Sei Kimberly Prentis?-, le chiedo sbuffando e lei sgrana gli occhi.
-Nessuno sa il mio cognome, ho sempre usato quello di mia madre... C- Come fai a saperlo?-
-Senti, ti prometto che ti spiegheremo tutto appena saremo più tranquilli, ok, Kimberly?-, le dico e ricomincio a camminare.
-Kim-.
Mi rigiro, -Cosa?-.
Lei sbatte gli occhi, -Kim... Chiamatemi solo Kim, odio quando dicono il mio nome completo-, mi spiega, guardo Liam che sorride e alzo le spalle, -Ok. Kim-, anche a me piace di più ma non ho intenzione di dirglielo.
Scendiamo le scale e arriviamo al primo piano.
-E come avete fatto a trovarmi ora?-.
Sbuffo.
Avrei voglia di dirle: Il mio amico telepatico ha ascoltato le menti dei tuoi rapitori e li abbiamo seguiti fino a qui.
-Derek...-, Liam mi ammonisce, deve avermi sentito.
"Ok, allora rispondi tu a tutte le sue domande"
-Abbiamo seguito il furgone-, dice alla fine.
Mi viene quasi da ridere, non sono abituato a tenere nascosto quello che sono, insomma sono cresciuto in un posto dove veniamo addestrati tutti i giorni ad usare i nostri poteri.
-Avete una macchina?-, chiede Kim dopo un po'.
Stavolta non mi trattengo, -No, abbiamo usato il teletrasporto-, non esiste il teletrasporto, almeno per quanto ne so io, ma mi diverto davvero a prenderla ingiro, fa una faccia buffissima con gli occhi socchiusi e la bocca semi-aperta. Mi guarda male e io scrollo le spalle e mi volto.
-Derek!-, di nuovo Liam mi ammonisce , tra poco gli tiro un pugno in faccia, ha deciso improvvisamente di trasformarsi nella voce della mia coscienza e stà diventando davvero insopportabile. E poi da quando gli importa così tanto di quello che una stupida ragazzina può pensare di me?
Io non rispondo e  cala il silenzio finchè non usciamo dall' appartamento.
Poi si scatena il caos.

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Kim

Appena mettiamo piede fuori dalla casa succedono molte cose tutte insieme.
Qualcuno sbuca fuori da dietro il muro e dà una gomitata in testa a Derek talmente forte che lui cade a terra e non si rialza.
Nello stesso momento un uomo scaraventa Liam dall' altra parte e inizia a tempestarlo di pugni, mi sfugge un urlo e cerco di scappare ma un' altro uomo mi prende in braccio di forza e mi immobilizza le braccia.
Gli dò dei calci alle ginocchia e per un momento riesco a sfuggirli, mi metto a correre ma il secondo dopo una donna bionda, la stessa che ho urtato in strada, mi si para davanti con una  pistola tra le mani.
Mi immobilizzo all' istante mentre lei mela punta contro.
Il cuore ha preso a battere all' impazzata.
Trattengo il fiato e lei mi guarda con un sorrisetto sulle labbra.
-In ginocchio-, dice e la sua voce è gelida, deglutisco e mi affretto ad obbedire.
Non so se faccia più paura lei o la pistola.
-Portateli qui-, ordina poi agli altri uomini e loro trascinano accanto a me il corpo inerte di Derek, lo guardo con il cuore in gola, ha gli occhi chiusi ed è immobile, spero con tutta me stessa che sia solo svenuto.
Servono due uomini per portare Liam fino a noi, lo costringono a stare in gincchio e uno gli immobilizza le braccia, quando è accanto a me smette di dimenarsi e riesco a vedergli il sangue uscire a fiotti dal naso, guarda Derek e vedo la preoccupazione sul suo volto.
Non so cosa pensare, ho solo paura.
-Loro due potete anche ucciderli, non ci servono. Lei viene con noi-, sibila alla fine rivolta  a me.
Mi sento tremare di paura e non riesco più a respirare.
L' uomo dietro a Liam estrae la pistola e gliela punta alla nuca, un urlo di terrore mi si blocca in gola ma non ho neanche il tempo di provare panico che Derek si alza, e alla velocità della luce immobilizza la donna con un braccio attorno alla sua gola, mentre la mano libera le tiene la pistola puntata alla tempia.
Nello stesso momento, Liam si è voltato e ha fatto saltare via la pistola dalle mani dell' uomo, ed ora gliela tiene puntata contro al cuore.
Gli altri due uomini fanno per estrarre le loro pistole.
-Fermi! O le faccio saltare il cervello-, dice Derek in tono glaciale e i due scagnozzi si bloccano e guardano la loro capa.
-Kim, vieni qui-, non melo faccio ripetere due volte, mi alzo e corro dietro di lui.
-Mettetele a terra. Lentamente-.
Gli uomini prendono le armi e le appoggiano sull' asfalto.
Derek spinge la donna contro ai due che si sporgono per afferrarla e le pistole finiscono una tra le sue mani e una tra quelle di Liam.
Sgrano gli occhi. Ma come diavolo...?
-Corri!-, Derek mi spinge e le gambe partono ancor prima di darmi il tempo di assimilare tutto quello che è successo.
Corriamo senza voltarci indietro.
-Dove diavolo è la macchina?!-, urla Derek mentre dietro di noi riesco a sentire le urla di quella donna.
-Eccola!-, esclama Liam mentre arriviamo ad una macchina sportiva nera opaca di cui ignoro il modello, (e non è che in questo momento mene freghi più di tanto, ad essere sincera).
Derek salta al posto di guida e Liam si getta su quelli posteriori, mentre faccio il giro della macchina, Derek spalanca la portiera del passeggero ed io mi ci fiondo dentro alla velocità della luce.
-Vai! Vai! Vai!-, grida Liam.
Il motore romba mentre Derek dà gas e dopo pochi secondi siamo in strada, finalmente al sicuro.

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Derek

-Chi diavolo erano quelle persone?!-
-Perchè cavolo di motivo c' era lei sulle nostre tracce?!-
Kim e Liam urlano contemporaneamente e continuano a fare domande a raffica.
Dopo un minuto di agonia sbatto le mani sul volante, -La volete smettere, una buona volta?!-, grido e finalmente nell' abitacolo cala il silenzio.
Mi passo una mano sulla fronte e sento qualcosa di vischioso sulla tempia, guardo le dita e noto che sono sporche di sangue. Maledizione, quel bastardo mi ha colpito più forte di quel che credevo.
Vedo accanto a me gli occhi verdi e sgranati di Kim, il suo viso è pallido e la sua espressione è spaventata, si tiene il labbro inferiore stretto tra i denti, e la cosa mi innervosisce un po'.
-Tranquilla, sto bene-, dico tornando a guardare la strada. Stò bene davvero, la ferita è guarita quasi subito dopo il colpo, e non sono stato fuori uso per più di trenta secondi.
Ma ovviamente non posso spiegarlo a lei.
-Dannazione a te, Grey. Per un attimo ho avuto paura che ti avessero steso per davvero-, sbuffa Liam, sporgendosi tra i due sedili.
-Lo sai, non riusciranno mai a mettermi K.O con un colpo solo. Ci penso io a pararti il culo-.
Lui sorride e mi da un pugno sulla spalla.
-Adesso non esagerare...-
-Ehi, non è che qualcuno mi spiega chi erano quelle persone?-, noto che io e Kim abbiamo una cosa in comune: entrambi odiamo essere tenuti all' oscuro di qualcosa.
Guardo Liam dallo specchietto retrovisore e vedo che fa per aprire bocca e risponderle.
-Liam, no-, gli dico, stavolta è il mio turno di fare la coscienza sulla sua spalla.
Il mio amico mi guarda stringendo le labbra  e io scuoto la testa.
Ci hanno mandati per proteggerla, non per darle spiegazioni.
Lui sbuffa e si affloscia sui sedili.
Kim mi guarda a bocca aperta.
-Quelle persone mi hanno rapito! E tu non vuoi neanche dirmi chi erano? O perchè l' hanno fatto?-
-Esatto-, le rispondo guardando la strada.
-Non posso crederci! Allora, dimmi almeno chi è che vi ha mandato da me-.
-Non posso dirti neanche questo-, o meglio potrei ma non ho intenzione di spiegarle tutti i meccanismi che girano attorno all' istituto, o a suo padre.
La sento mentre respira profondamente, probabilmente sta cercando di stare calma.
Dopo un minuto ancora non parla così le dò una sbirciata, si è sporta in avanti sul sedile e stà guardando la strada e i palazzi davanti a noi, ha l' espressione concentrata.
-Dove stiamo andando?-, chiede alla fine.
Ed ecco la domanda da un milione di dollari.
Cosa cavolo le dico adesso?
Liam finge di non aver sentito e guarda fuori dal finestrino.
-In un posto dove starai al sicuro...-
-Casa mia è dall' altra parte della città-, praticamente non ha nemmeno aspettato che finissi la frase, la sua voce è bassa e sembra calma ma riesco comunque a scorgere una nota di tensione.
-Non ti riporteremo a casa-, dico e stringo il volante aspettandomi che si metta ad urlare.
Invece non urla, dice solo: -C' è mia madre a casa-, ma sottolinea ogni singola parola.
Io non rispondo e continuo a guardare la strada.
-Devo tornare a casa, mia madre potrebbe essere in pericolo-, insiste con lo stesso tono grave di prima.
-Magari la troveranno! Potrebbero farle del male!-
-Loro cercano te, e se tu tornassi a casa adesso la metteresti veramente in pericolo. Fidati, piccola, più le stai lontana e più sarà al sicuro-.
Emette uno strano verso, come un gemito di frustrazione o qualcosa del genere e si abbandona contro al sedile.
La guardo di nuovo, ha le braccia strette attorno al corpo e guarda un punto fisso fuori dal finestrino.
Dal riflesso vedo i suoi occhi lucidi e si morde ancora le labbra.
Distolgo nuovamente lo sguardo.
Ho già detto che odio vedere le ragazze piangere, vero?
Ma per il momento ho altro a cui pensare, non posso farmi distrarre da Kim.
E' Jill di cui mi sto preoccupando, forse dopotutto sarebbe stato meglio ucciderla davvero.
Lo so, non è una cosa molto carina da dire.
Ma fidatevi se vi dico che se conosceste Jill, probabilmente anche voi la pensereste come me.
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Kim

-Dove mi state portando?-, chiedo ancora. Non ho intenzione di arrendermi tanto facilmente.
Vedo gli occhi castani di Liam riflettersi nello specchio retrovisore e guardare il riflesso di Derek, quest' ultimo scuote la testa e la sua espressione è severa.
La mia domanda non ottiene risposta.
-Perchè non volete rispondermi?! Che diavolo volete voi da me?-
-Quando la finisci di fare domande?-, sbotta Derek.
Alzo la voce anch' io, -Quando otterrò una risposta!-, incrocio le braccia sul petto e lo guardo con odio.
Lui distoglie gli occhi grigi dalla strada e mi fissa quasi con la mia stessa espressione.
-Derek, stai calmo, è normale che voglia sapere che succede-, per fortuna Liam sembra avere un po' di cervello in più rispetto a lui, e sono grata che stia dalla mia parte.
-Beh, le ho già spiegato che se vuole delle risposte dovrà aspettare che siamo arrivati!, dice e poi si rivolge nuovamente a me: -E visto che il viaggio è molto lungo ti suggerisco di metterti comoda, principessa, ne avremmo per un bel po'-
Non posso crederci. Prima mi salvano da un rapimento e poi mi rapiscono loro stessi!
E se ho sbagliato a fidarmi di loro?
E se fossero loro i "cattivi" della situazione?
O, peggio ancora, se i veri cattivi dovessero trovare mia madre? Prego tutte le divinità conosciute affinchè questo non accada e, nel frattempo mi auguro che Andrew sia in grado di proteggerla. Beh, lui è un poliziotto quindi saprà proteggerla per forza, vero?  
Dio, non posso crederci, stò realmente considerando l' idea di andarmene chissà dove con due perfetti sconosciuti!
Cosa potrebbe pensare mia madre quando si accorgerà che sono sparita? Mi cercherà? Chiederà a Andrew di ritrovarmi?
Sicuramente si dispererà, lei è sempre stata un po' iperprotettiva.
E poi? Cosa dovrebbe succedere?
Troppe domande mi stanno intasando il cervello, l' effetto della botta si fa sentire ancora e mi prendo la testa tra le mani, mi viene da vomitare.
Perchè sta succedendo tutto questo? Perchè delle persone ( persone armate e pericolose!) mi cercano? Io non sono nessuno! E se avessero sbagliato? Sì, senz' altro hanno sbagliato persona.
Ma Derek ha chiesto del mio cognome... Quello che nessuno conosce a parte me e mia madre.
-Tutto bene?-, riapro gli occhi e mi tiro sù, non mi sono resa conto di essermi piegata in due con la testa tra le mani, guardo Liam che si è sporto tra i sedili e mi tiene una mano sulla spalla con fare rassicurante.
Annuisco ma non sorrido e non dico niente, lui mi guarda e i suoi occhi castani si addolciscono.
-Tranquilla, presto capirai tutto, non devi preoccuparti per tua madre, lei starà bene. E ti puoi fidare di noi, faremmo tutto quello che è necessario per proteggerti, ok?-
Sento di avere la bocca semi-aperta, è come se mi avesse letto nel pensiero, lui fa un mezzo sorriso di incoraggiamento.
-O-Ok-, balbetto alla fine e mi rassegno a quello che dovrà accadere.
Sarà il destino a decidere tutto.
  
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