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Autore: y s witches    30/01/2005    3 recensioni
24 allievi. 8 professori. 1 presentatrice. Tutti personaggi dei capitoli più amati di Final Fantasy...tutti per dare il via ad una lunga fanfiction in cui sarete VOI a decidere le sorti di ognuno di loro. Correte a leggere e commentare!^_-
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yuri
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il pensiero che le ultime ore di lezione le avrebbero trascorse con Laguna era molto, molto rincuorante comunque

Il pensiero che le ultime ore di lezione le avrebbero trascorse con Laguna era molto, molto rincuorante comunque. Chissà cosa aveva preparato per loro? In fondo era già martedì magari aveva già deciso cosa far fare a loro attori per lo speciale del sabato! Sperava in una parte interessante, e ancora di più sperava in una parte che gli avrebbe permesso per così dire di…di…

 

“Questa volta pensi a qualcosa di sconcio non è vero?” Lulu gli aveva dato un colpo secco giusto sullo sterno, il suo povero diaframma si era contratto tanto da farlo tossire ma non per questo l’espressione dura della ragazza si era addolcita.

 

“Non è vero!” aveva protestato subito con forza…Lulu era rimasta impassibile come una sfinge, aveva solo strizzato gli occhi per dimostrargli che non gli credeva proprio. “Solo un pochino…che male c’è?”

 

“Non fare il bugiardo con me ragazzino, non sono scema. Lulu gli aveva schiaffeggiato la spalla…wow…che donna manesca! Adorava le ragazze che sapevano usare le maniere forti!

 

“Abbiamo un’ora di riposo giusto prima di pranzo…cosa fai?”…magari un giretto con me? Dove ci sono poche telecamere? Aveva sorriso il più angelicamente possibile, Lulu aveva alzato una sopracciglia e aveva sospirato.

 

“Vado a vedere come se la cava Quistis. E levati dalla faccia quell’espressione da innocentino che non ti crede nessuno.

 

Lulu vuoi dire…che preferisce vedere una donna che balla attraverso un vetro piuttosto che intrattenerti da qualche parte con un giovane maschio volenteroso come me?”

 

“Dieci volta di più.”

 

“Oh. D’accordo. Vengo a guardare anche io.

 

Stavolta era riuscito a strappare un sorrisino dalle labbra di Lulu…la ragazza si era gettata alcune treccine dietro alla schiena e aveva percorso il corridoio fino alla finestra dell’aula di danza.

 

“LULU!”

 

Cosa diavolo strilli?”

 

“Mi fai vedere i capelli sciolti?” le si era attaccato ad un braccio con gli occhi scintillanti e un espressione speranzosa in viso. “Saranno lunghi no?”

 

Cosa sei, un feticista dei capelli?”

 

“No.  Però mi piacciono tanto i capelli lunghi. Dai Lulu fammi vedere come stai!”

 

“No.”

 

Che ti costa?” aveva piagnucolato sporgendo in fuori il labbro…Lulu aveva inorridito e si era immediatamente scostata da lui.

 

“Non fare il moccioso! Non mi convincerai così!” con un’ultima occhiataccia piuttosto dura lo aveva piantato nel bel mezzo del corridoio. Si era tristemente girato verso la prima finestra  che gli si presentava di fronte giusto per vedere Rikku seduta per terra ad esaminarsi con scrupolosa attenzione i piedi. Aveva bussato con le nocche sul vetro e subito la ragazza lo aveva salutato tutta sorridente sventolando la manina.

 

Ah, che carina!!

 

Dopo averlo vivacemente salutato Rikku aveva indicato il suo piede e aveva scosso la mano. Lui aveva piegato la testa  incuriosito…si era fatta male? Si era presa una storta? Rikku si era  improvvisamente alzata in piedi e aveva quasi incollato un piede al vetro  proprio di fronte alla sua faccia (era davvero snodata quella ragazza!) per mostrargli il danno.

 

Ebbene. Non era stata una bella idea. Aveva per prima cosa sentito la mascella rilassarsi e intorpidirsi mentre il sangue defluiva dal suo viso ai suoi piedi, tutto d’un colpo.

 

Il piede sanguinante continuava a stare di fronte ai suoi occhi e Rikku continuava animatamente ad indicarlo ignara del suo travaglio interiore. In quel momento Seifer Almasy era uscito dalla sua aula di canto e aveva iniziato a guardarlo…poteva sentirlo anche senza distogliere lo sguardo da quel macello di piede.

 

Aveva inspirato un paio di volte prima di iniziare a sentire quella vaga sensazione di volteggiare, mentre tutte le parti del corpo diventavano insensibili, prima fra tutte le gambe che gli si erano piegate di scatto sotto al peso del corpo, prima ancora di trovarsi steso per terra, insensibile a suoni e colori aveva sentito un elegantissimo –Porca puttana- venire dalla bocca di Seifer.

 

C’era stato un momento di vuoto che poteva essere un secondo come dieci minuti nei quali si era trovato Rikku, Tidus, Tifa, Seifer e…com’è che si chiamava l’insegnante di ballo moderno color caffelatte?? Oooh che bel capelli pieni di ricciolini

 

“…giuro che non gli ho fatto niente! E’ andato giù all’improvviso!”

 

“L’avrai offeso!” l’aveva accusato Tifa spintonando indietro Seifer.

 

“Starà morendo?” Rikku aveva la voce rotta probabilmente sul punto di mettersi a piangere, era il momento di tranquillizzare la gente. Peccato che non gli riuscisse bene di collegare bocca e cervello. A quel punto il signor Kiros (ecco come si chiamava!) lo aveva schiaffeggiato leggermente, giusto qualche colpetto appena accennato sulle guance.

 

Irvine? Ci senti?”

 

Aveva sbattuto le palpebre, si sentiva ancora galleggiare ma il modo stava riprendendo le forme e i colori giusti. Stavano arrivando altri ragazzi…uno spettacolo da protagonista senza ombra di dubbio! “Tutto ok…” era infine riuscito a borbottare con voce rauca, aveva provato ad alzarsi ma lo stomaco aveva fatto una brutta capriola e aveva subito rinunciato, invece aveva alzato un po’ le gambe per non rimanere immobile sul pavimento.

 

“Cos’è successo?” Auron era accorso al suo fianco e ora lo scrutava dall’alto con il suo volto severo che però in quel momento sembrava preoccupato e basta.

 

“Tutto ok.” Aveva di nuovo ripetuto iniziando a sorridere stupidamente, senza però accennare ad alzarsi.

 

“Ehm…sì, ma cos’è successo? Ti senti male?”

 

“Tutto ok!”

 

Evidentemente non li aveva convinti con il suo tutto ok, Seifer e Auron si erano parlati mentre gli altri avevano iniziato ad indietreggiare e qualche secondo dopo (perdendosi qualche passaggio) si era trovato in braccio a Seifer.

 

“Dove si va?” aveva bofonchiato leggermente irritato da quel movimento ondulatorio, e soprattutto da quella posizione un po’ scomoda.

 

“Non svenire adesso perché io ti mollo capito?” aveva mormorato Seifer fra i denti…poveretto evidentemente lo impressionavano le persone mezze morte! Se fosse stato meglio avrebbe volentieri fatto la prova se lo lasciava cadere per terra sul serio, ma poteva avvertire già un lieve pulsante dolore, elegantemente parlando, al fondo alle chiappe dove evidentemente era non proprio caduto con dolcezza. “Oh…ci sei?”

 

Mmh…posso camminare da me.”

 

“Perfetto.”

 

Anche se non era sembrato molto convinto l’aveva posato con sorprendente gentilezza, continuando a tenerlo per un braccio, Auron era già sulla porta dell’infermeria che li aspettava tenendo aperta la porta. Forse per il primo che finiva in infermeria avevano un premio!

 

“Stenditi nel letto Irvine…ho già chiamato la Dotteressa che dovrebbe essere qui fra poco era all’ospedale per un’urgenza, intanto c’è l’infermiera che starà con te. Ti senti meglio adesso?”

 

“Sì, tutto o…ehm mi sento meglio.”

 

Seifer era già sparito, Auron lo aveva guardato adagiarsi nel letto poi era uscito chiudendo piano la porta.

 

Che.

 

Vergogna.

 

Si era nascosto il viso nell’incavo del braccio stringendo le labbra in un moto di stizza. Chi lo conosceva probabilmente aveva già capito come mai era svenuto. Sangue. Odiava il sangue più di qualsiasi cosa, gli bastava vedere un po’ di sangue per trovarsi steso per terra…il piede di Rikku era praticamente coperto di sangue! Meglio non ripensarci o sveniva di nuovo.

 

“Ciao!”

 

Era sobbalzato nel letto sentendo quella vocetta da cartone animato, quando aveva tolto il braccio dalla faccia si era trovato davanti una ragazzina con i capelli scuri e un espressione troppo allegra per la situazione.

 

“Oh! Io sono l’infermiera! E tu sei l’ammalato giusto?”

 

Questa non era completamente normale. Il suo comportamento era vagamente simile a quello di Selphie. Adesso gli infilava un paio di occhiali con naso e baffi e gli diceva che era a posto.

 

“Io…mi sento già benissimo.”

 

Sei candido come la neve. Non va per niente bene!” la ragazza gli aveva sventolato un dito sotto al naso con una mano ben piantata sul fianco. Si era girata per andare a prendere qualcosa facendo cadere a terra alcuni strumenti da dottore piazzati su un vassoio di metallo sopra ad un carrellino. “Oh oh oh!!! Che sbadata!!!”

 

Aiuto.

 

“Com’è che ti chiami?”

 

Irvine.”

 

Ok. Non preoccuparti Irvine ci penso io a t…” SBAM! La faccia della ragazza era arrivata di schianto sulla porta  aperta dello studio della dottoressa, il cappellino che aveva in testa era volato via…ma quella aveva iniziato a ridere tenendosi la faccia con una mano.

 

Aiuto!!!

 

“Magari torno dopo…” aveva chiesto debolmente.

 

“Dopo…no no no! Devo assolutamente farti una puntura prima.

 

“Ah, una puntura…COME una puntura?” adesso scoppiava a piangere. Non avrebbe dato in mano a Selphie una siringa FINTA figurarsi dare a questa qui una siringa vera! Non voleva morire!

 

“Non ci pensare…io sono brava! Però non ricordo più dove sono le punture. Si era fermata guardandosi attorno con tristezza, poi si era seduta su una seggiolina accanto al suo letto con le braccia incrociate sul petto. “Chissà dove le ho messe…”

 

Stava quasi cominciando a sentirsi dispiaciuto per lei quando era arrivata tutta trafelata la dottoressa Kadowaki, ancora con il cappotto addosso. “Oh…per fortuna sei ancora vivo!”

 

“COME!?

 

“Scherzavo. La nostra Yulai è bravissima!…cos’è questo disastro per terra?”

 

Yulai aveva fatto un faccia stupita quando aveva scorso ciò che aveva fatto inavvertitamente fatto cadere qualche secondo prima quasi non fosse stata lei, poi aveva iniziato a ridacchiare. “Oh!! Me n’ero scordata! Ora raccolgo tutto! Ci pensa lei a questo adorabile malatino!”

 

Era stata la prima ragazza  (da quando non aveva più cinque anni) che gli aveva dato un buffetto sulla guancia.

 

 

Purtroppo nonostante avesse più di una volta rassicurato Auron che ormai stava benissimo non c’era stato verso di cambiare il suo destino: era dovuto per forza ritornare in albergo per “riposarsi” e poter affrontare “con più serenità” la sua lezione l’indomani.

 

Nessuno per il momento aveva insinuato che il suo svenimento era esclusivamente dovuto a quel piede ferito della povera Rikku e la cosa gli permetteva almeno in parte di tirare un sospiro di sollievo, quello che lo preoccupava però era il fatto che fino al ritorno dei suoi compagni non avrebbe saputo se Laguna aveva assegnato le parti…e se non lo avesse inserito nello spettacolo del sabato?

 

Si era premuto il cuscino sulla faccia disturbatissimo da questo pensiero, non voleva proprio essere lasciato da parte! Non tanto per paura della classifica, ma più per la distanza che sarebbe venuta a crearsi fra lui e i suoi compagni! Tutti si sarebbero esibiti e lui invece no.

 

“…hmm…”

 

Aveva abbracciato il cuscino stringendolo forte tanto per strizzare fra le braccia qualcosa di morbido e tiepido, però non aveva funzionato molto. Era un come un uomo nel deserto senza una borraccia, un fiore senza stelo, un gambero senza fiume, una cornice senza quadro, un lecca lecca senza…

 

C’era stato il lieve rumore metallico della serratura che scattava, poi della porta che si apriva e chiudeva. Qualcuno era entrato nella sua stanza. Impossibile che fosse uno dei suoi compagni di classe quindi per forza doveva essere…un ladro!

 

“FERMO DOVE SEI!” Era schizzato in piedi afferrando la prima cosa che gli capitava in mano (i calzini appallottolati che Zell aveva lanciato prima di andar via…li aveva cercati tanto!) e aveva fissato la persona davanti a lui.

 

Una ragazza guardava tranquillissima e leggermente accigliata la palla di calze che lui gli stava minacciosamente brandendo contro. “Sai…non credo che con quella mi faresti molto male.

 

“…sei…sei…”

 

“Io lavoro qui! Salve sono Morgana!” OOOh!!! Era lei dunque la signorina dalla voce sexy della sera prima! L’aveva raggiunta e invece di stringergli soltanto la mano si era esibito in un cerimonioso baciamano con tanto di inchino.

 

E io sono Irvine dolcezza!”

 

La ragazza era arrossita improvvisamente impietrita, aveva balbettato qualcosa nervosamente (che non aveva ben capito) e aveva preso a passarsi da una mano all’altra una specie di libriccino dalle pagine verde mela.

 

“Fai pure quello che devi fare!”

 

“Ero venuta per rifare i letti…ma in uno ci sei tu e gli altri sono rifatti…”

 

“Non li ho rifatti io! E’ stato Zack…lui…” si era bloccato rendendosi conto per prima cosa che la signorina Morgana non poteva conoscere Zack e quindi il suo bla bla stava diventando inutile, seconda cosa che lo aveva totalmente perdutamente irrimediabilmente distratto da quello che stava dicendo erano stati i lunghissimi capelli castani chiari e il grande…bhè, quella ragazza gli ricordava Lulu. “Hai dei capelli davvero lunghissimi…” Li aveva sfiorati con una mano facendoli scivolare fra le dita, di nuovo Morgana era tornata nel suo stato di Gargoile rosso rubino. “Scusami sono inopportuno…”

 

N-nono no…no henohooo…figurati.”

 

Subito dopo quasi a testa bassa evitando accuratamente di guardarlo la ragazza aveva fatto il giro della camera sistemando un po’ qua e là. Piano piano era sembrata calmarsi…aveva aspettato di vederla completamente immersa nel suo lavoro prima di ricominciare a parlarle (lui era un osservatore…quindi anche guardare in fondo gli andava benissimo!). “Ci vorrebbe una candela…”

 

“Cosa!?” Morgana si era voltata sgranando gli occhi e lasciandosi scappare quasi il libriccino verde di mano.

 

“Ho…rotto una lampada. Non pretendo di averne un'altra, mi basta qualcosa da fare un po’ di luce…”

 

“Oh…non c’è problema vi farò avere una lampada nuova prima di stasera! E…OH NO!” Morgana aveva guardato con aria terrorizzata l’orologio.

 

“Che c’è??allarmatissimo era stato quasi tentato di riafferrare la sua pallina di calze, ma aveva lasciato perdere.

 

“Sono in ritardo di quasi tre minuti sulla mia tabella di marcia! CAPISCI?Non lo sopporto!”

 

“Magari una di queste sere beviamo qualcosa insieme che ne dici?”

 

“Vedremo! Ora vado allora! Grazie ancora Irvine.

 

“Di nulla fata Morgana.” Gli aveva strizzato l’occhio, Morgana era nuovamente arrossita, gli aveva sorriso ed era uscita in tutta fretta scarabocchiando sul suo libriccino. Lui aveva sospirato, nuovamente solo…però che bei capelli morbidi…sperava di rivederla prestissimo!

 

 

Si stava giusto per spogliare e infilarsi in doccia quando una mandria di gente si era riversata vociante nella stanza quasi travolgendolo…Zell, Wakka, Selphie, Rikku, Kuja, Zidane, Yuffie, Tidus, Yuna e Quistis lo avevano accerchiato in quello che sembrava un tornado di rumore, più o meno cercando tutti quanti insieme di avere informazioni sulla sua salute e nello stesso tempo lo toccavano per accertarsi di persona che stava bene… la parte del toccare gli piaceva più di quel fracasso.

 

“Ci hai fatto prendere uno spavento!” Yuna gli stava accarezzando una spalla con garbo e Quistis alle sue spalle gli stava sorridendo con una sottile ombra di preoccupazione sul viso stanco.

 

“Te l’avevo detto che non era morto no?” Zell aveva colpito Wakka con aria trionfante poi gli si era seduto accanto con aria cospiratrice. “Sai…Wakka aveva detto che probabilmente stavi molto molto male e stavi per morire ed entrare in questa scuola era il tuo grande sogno…solo che ce l’avevi fatta appena in tempo e ora il tuo tempo era…insomma…ti toccava crepare dopo pochi giorni di felicità capisci?”

 

C’era stato un secondo di ammutolimento generale dopodichè tutte le donne (Kuja compreso ma…insomma) avevano colpito la nuca di Zell quasi scaraventandolo via.

 

Povero Mimmo, certo che schiantarsi così per terra…è stato proprio forte!” Selphie gli era saltata in collo e aveva preso a fargli le treccine litigandosi di tanto in tanto con Rikku mentre lui rispondeva un po’ a tutti (evitando di specificare il vero motivo di quello scompenso naturalmente).

 

Non appena i suoi amici si erano quietati e avevano preso posto un po’ dappertutto nella stanza (la presenza di Kuja alle sue spalle era vagamente inquietante e immersa in un legger profumo di lavanda e violetta)  si era rivolto letteralmente sulle spine a Zidane, che stranamente aveva evitato un solo argomento: lo speciale del sabato.

 

Era stato messo da parte per la sua assenza proprio il giorno della distribuzione delle parti? O aveva ottenuto almeno una particina nonostante tutto? Si era fatto coraggio sentendo la punta delle dita iniziare a ghiacciarsi e quasi con noncuranza aveva gettato lì la domanda.

 

Senti Zidane…avete avuto le vostre parti?”

 

“Oh…Già. Sarà una bella cosa!”

 

“…e…e cosa sarà?

 

“Sogno di una notte di mezza estate. Direi che cominciamo alla grande! Laguna è sul serio forte…”

 

Che bello…ma…le parti…”

 

“Sa tutto Lulu.” Aveva risposto sbrigativamente Zidane allontanandosi da lui e spedendogli un chiaro messaggio: FINE DISCORSO.

 

ODDIO.

 

Questo aumentava almeno al novanta per cento i suoi sospetti di essere stato escluso.

 

Quistis gli si era accoccolata ai piedi “Sei pallido…non ti senti ancora bene?”

 

“Sì…tutto ok.”

 

Aveva appena finito di parlare quando Lulu aveva fatto il suo solito ingresso, viso truce, occhiata gelida per scovare nemici e busto ben eretto per poter eventualmente incutere terrore a qualcuno, solo quando aveva visto che lì non c’erano scontri di sangue da fare si era rilassata un po’ e con passo svelto gli aveva messo in mano sbrigativamente un foglio molto simile ad un copione, il fatto però che continuasse ad essere così seria era difficilmente interpretabile.

 

Meglio sdrammatizzare.

 

“Che bello Lulu sei venuta a trovarmi anche tu! Vuoi sapere come sto??” aveva cinguettato tutto miele e fiorellini.

 

Sei vivo no? Quindi stai benissimo. Sono venuta solo per mostrarti le parti che ci sono state assegnate nel pezzo che dovremo esibire sabato.

 

“Come sei cattiva Lulu…”

 

“Poche chiacchiere e guarda.”

 

Ok!” aveva fissato con insistenza il seno di Lulu, finchè lei non se n’era accorta (dopo che se n’erano accorti tutti gli altri e già aspettavano la reazione violenta nascondendo i sorrisini) e ovviamente aveva cercato di dargli un cazzotto fra gli occhi. “Ma me l’hai detto tu di guardare scusa! Non puoi picchiarmi dopo avermi dato il permesso!”

 

“Il copione! Ragazzino pervertito maniaco sessuale.

 

“Oh…e…ci sono brutte sorprese nel copione?”

 

“Dipende…” Lulu si era presa una seggiola (sbattendo per terra Zidane) e si era posizionata accanto a Quistis.

 

Aveva aperto finalmente il copione ignorando il nodo alla gola e gli sguardi fissi su di lui. Ecco lì, tutti i nomi in fila con a fianco la parte che avrebbero dovuto interpretare.

Zidane sarebbe stato l’elfo Puk, Beatrix, Ellone e Rinoa sarebbero stata le fatine, Lulu avrebbe interpretato Titania la regina delle fate e…c’era anche lui. Lui sarebbe stato Oberon lo STRA-FICHISSIMO-SBALLOSO-GRANDISSIMO re degli alfi! C’era! C’era! C’era c’era c’era!

 

A quel punto non aveva potuto non farlo! Aveva gettato in aria il copione con un grido vittorioso e si era girato schioccando un bacio alla prima persona che gli capitava di fianco. Guarda caso…la persona che gli stava di fianco in quel momento, il caso volle si trattasse di Kuja (perché se il destino lo avesse spinto a baciare la persona che si trovava dalla parte opposta si sarebbe trovato a che fare con Selphie). Meno male che il dislivello fra le loro altezze lo aveva portato a baciare il naso del ragazzo che subito gli aveva gettato le braccia al collo gridando –OH, Tesoro!- scatenando subito dopo uno scroscio di risate e anche un applauso.

 

Sabato sarebbe stato il suo giorno per la trasformazione. Sarebbe stato un RE.

 

 

Erano passati più veloci di un lampo quei giorni che lo separavano dal…debutto! Un po’ banale come pensiero me era esattamente quello che gli passava nel cervello ad intervalli regolari come una scritta di avviso partenze all’aeroporto: Blin Blon “ preghiamo i gentili passere di allacciare la cintura, ringraziamo per aver scelto Final Friends, buon viaggio.”

 

Un viaggio non tranquillo di sicuro. Se la stava facendo sotto. Strano come le viscere inizino a contorcersi mentre ascolti tutta quella gente che applaude e grida (qualcuno anche il suo nome gli era parso, ma poteva essere uno scherzo dell’emozione), poteva passare alla storia come l’allievo più malandato: prima sveniva, magari adesso ci stava pure bene un collasso o ancora meglio fare uno shampoo di Hot dog sulla magliettina attillata di Tifa che non la smetteva di saltellare e fare gridolini che sembrano conficcarglisi nelle orecchie.

 

“C’è tanta gente, ci puoi scommettere amico!” Wakka aveva fatto un paio di salti e aveva respirato forte mentre faceva un po’ di riscaldamento.

 

La conduttrice del programma, Aki, stava entrando, avrebbe fatto il suo discorsetto introduttivo e poi sarebbe partita la musica, i cantanti sarebbero entrati cantando, i ballerini ballando e gli attori pure…del resto non potevano mica entrare recitando no?

 

Perché tutti quanti sembravano più rilassati di lui?

 

Rikku, Selphie e Yuffie se ne stavano accovacciate a spiare fuori da una fessura della scenografia e ridacchiavano tutte eccitate, Lulu era placida e serena, sembrava perfino lì per sorridere, i due fratellini, Squall ed Ellone erano uno di fianco all’altra e sembravano parlottare di qualcosa di importante. Wakka Zell e Tidus si scambiavano occhiate cariche di esaltazione, Quistis e Yuna si tenevano per mano, agitate ma nel limite del consentito, Kuja sembrava aver voglia di prendersi due schiaffi visto che se ne stava dietro a Seifer (che a sua volta sembrava aver voglia di attaccar briga con Zell) a fissare il suo fondoschiena con le mani che si muovevano irrequiete ai suoi fianchi pronte a scattare, Sephiroth se ne stava in disparte controllando il trio di ragazzine e spostandosi il più lontano possibile da loro ogni volta che queste cambiavano posizione, Aerith Tifa e Rinoa gli davano la schiena e anche loro sembravano occupate a chiacchierare concitatamente e animatamente (ma niente panico), Beatrix e Garnet stavano in silenzio, concentrate. Zidane sembrava immerso in un monologo (probabilmente ripassava la sua parte…cosa che avrebbe dovuto fare anche lui invece che badare ai fatti degli altri), Cloud…non riusciva proprio a vederlo, Zack stava in piedi silenzioso a braccia conserte e lo sguardo fisso davanti a lui, calmo.

 

Tutti sembravano completamente padroni di sé e sicuri delle loro capacità…a parte lui.

 

“…non posso. Non posso proprio…non si può…devo andar via…ora me ne vado…”

 

A parte lui e Vincent che se la stava filando via. O che sperava di farlo dato che con un salto lo aveva raggiunto afferrandolo per le braccia e voltandolo verso di sé. “Dove pensi di andare? Tocca a noi.”

 

“Sì? Che bello…tanti auguri ma io non…vado via…ciao…” Vincent aveva cercato di scrollarsi (fallendo miseramente), visto che non lo mollava gli aveva gettato uno sguardo terrorizzato. Voleva dirgli qualcosa di spiritoso tanto per sdrammatizzare quel momento ma guardano le pupille dilatate del ragazzo aveva rinunciato con un tremolante sospiro.

 

“Te ne vai così?” Vincent aveva solo continuato a respirare faticosamente, facendo scattare gli occhi da lui al sipario meccanico che di lì a pochi secondi si sarebbe alzato. “Non sei in coppia con Quistis per la sigla d’inizio?”

 

“…sì…”

 

“Se scappi, farai fare un brutta figura anche a lei. C’era stato un piccolo lampo di consapevolezza nel viso quasi distorto dal panico di Vincent, ma era stato molto molto veloce. “Ho paura anche io. Tutti qui hanno una gran paura. Ma nessuno se ne andrà. Non lo farai nemmeno tu…ehi Vin…tutta la fatica che hai fatto per arrivare fin qui, la vuoi buttare via?”

 

Ecco che i meccanismi del sipario iniziavano a ronzare e i cantanti prendevano posto i prima fila, alternati ragazzi e ragazze. Dietro i ballerini…Vincent aveva fissato di nuovo lui, poi il suo posto accanto a Quistis che in quel momento si era voltata e…, probabilmente era stato il suo sorriso assolutamente colmo di felicità a convincere il quasi-disertore a tornare sui suoi passi, al suo fianco.

 

Era un eroe.

 

Irvine! Moccioso! Qui! Subito!”

 

Aveva sibilato Lulu…lui era in coppia con lei in questo balletto. Avrebbe preferito un bel sorriso, gioioso ma quello passava la casa e quello gli stava bene comunque.

 

Tre. Due. Uno.

 

Via.

 

 

In realtà una volta superato lo shock di dover ballare davanti a tanta gente che si agitava e si scaldava non era stato così difficile. Forse la sua natura di attore stava maturando tanto da dargli un pizzico di sicurezza in più, forse era la rassegnazione di un kamikaze che anche con la paura nelle vene non rinuncia all’onore…fatto sta che di errori non ne aveva fatti e dal rumore degli applausi nemmeno i suoi amici dovevano averne commessi. Almeno non visibili dal pubblico.

 

Prima puntata, sigla iniziale…OK.

 

Si era seduto nel suo angoletto, accanto ad Aerith tutta rossa in viso e leggermente tremolante, peccato per i capelli raccolti a coda di cavallo, avrebbe preferito fluenti capelli sciolti da accarezzare un pochino giusto per sciogliere maggiormente i nervi…si era allungato per riuscire a tuffare le mani nella testa davanti a lui (quella di Beatrix), ma era appena aveva sfiorato con le dita gli invitanti boccoloni si era visto smisuratamente grande sul tabellone appeso in alto per mostrare le trasmissione anche agli spettatori seduti più lontani…TA-DAN! Beccato e affondato.

 

“Allora…Irvine! Bravo fai bene, bisogna mettere subito in chiaro i ruoli in questa scuola!” la grande presentatrice nonché conosciutissima nel campo degli show giovanili, abilissima nel mettere in imbarazzo anche l’essere umano più svergognato (a parte Kuja probabilmente) lo stava fissando con un bel sorriso divertito, trattenendo a malapena gli sghignazzi. “Che cosa stai facendo?”

 

“Niente!” aveva risposto lui allegramente rimettendosi seduto composto da bravo bambino incrociando le mani sul banco davanti a lui. Molta gente aveva iniziato a ridere e qualcuno (non aveva capito se un ragazzo o una ragazza) aveva gridato –sei bello da morireeee- cosa che aveva provocato una scroscio ancora più grande di risate e che grazie a Dio aveva distolto momentaneamente l’attenzione della signorina Aki che era scattata alla ricerca della voce.

 

“Chi è il fan di Irvine? Chi è che ha gridato? Sei stata tu? O sei stato tu? Vieni pure!”

 

Una ragazzina tutta gongolante con treccine, jeans e magliettina a righe si era quasi rotta la testa scendendo a due a due i gradini per fermasi a fianco di Aki che subito con aria quasi crudelmente  raggiante gli aveva fatto un gesto con la mano di scendere pure lui. “Vieni anche tu Irvine così tutti si convincono che adesso stai benissimo…stai bene no?”

 

“Sì . Benissimo.” La ragazza subito gli aveva afferrato la mano con una luce rapace negli occhi e sotto lo sguardo soddisfatto della presentarice, si erano dati i soliti bacetti schioccati di rito e la ragazzina se ne era tornata tutta contenta al suo posto.

 

“Hai già dei fans scatenati Irvine, sei contento?”

 

“Certo, se poi mi votano ancora di più.” Aveva gettato un’occhiatina di sfuggita ai vari cartelloni…a occhio e croce ce n’erano un sacco su Tidus, Squall, Seifer, un paio per Lulu e uno bello grosso quasi in prima fila per Vincent! “Votatemiii!!!” Altre risate e un fischio da una ragazza con i capelli rossi che probabilmente lo odiava già follemente.

 

“Ehi, torna al tuo posto!” Non desiderava altro!

“Va bene…continuiamo subito dicendo qualcosa dei ragazzi, visto che abbiamo iniziato solo da una settimana sarà difficile già giudicare le loro capacità, ve li presenterò ad uno ad uno…dopodichè inizieremo con la prima esibizione, i voti e tutto il resto!”

 

 

C’erano stati alcuni interventi durante la presentazione più o meno gentili, Lulu si era beccata dell’arrogante, Rinoa era stata definita troppo eccentrica, Seifer era stato sgridato da una signora di mezza età con l’accusa (non a torto) di essere sboccato e maleducato e lui si era limitato a sorridere freddamente, dopodichè avevano definito Vincent insignificante, Selphie aveva ricevuto due complimenti sulla sua bravura e un rimprovero per il suo comportamento da bambina piccola (ma se l’avessero vista toccare le chiappe a tutti i ragazzi nessuno escluso in modo scherzoso ma comunque……-_-…e avessero sentito quello che diceva quando ogni tanto irrompeva di sera nelle stanze dei maschietti avrebbero cambiato idea subito), Tifa era stata oggetto dell’invidia di due amichette che l’avevano sepolta di insulti velati ma che avevano raggiunto il bersaglio visto il muso che poi la povera Tifa aveva sfoggiato per almeno mezz’ora. Con Kuja era stato tutto molto…educato ma comunque l’intolleranza verso il suo modo di fare era comparsa fin dalla prima puntata, un uomo gli aveva chiesto quasi imbarazzato: “ Ma tu devi comportarti per forza così?” Kuja aveva sfarfallato le ciglia sorridendo con dolcezza e aveva ribattuto. “Scusami, potresti essere più preciso?” E l’uomo dimenandosi sul suo posto di rimando aveva risposto “Sei un po’ ridicolo...

 

Aki aveva allora alzato la mano interrompendo il signore, le sopracciglia aggrottate in modo quasi infantile. “Le assicuro che se avesse visto il suo modo di ballare la parola ridicolo non le sarebbe mai passata per la testa, passiamo oltre…qualche altro commento intelligente questa volta?”

 

Ooooh sì! Adorava questa donna!!! Erano stati tutti quanti avvertiti sul modo in cui potevano difendersi dagli attacchi del pubblico (inevitabili quanto la morte)e cioè: star zitti, incassare e fare bel viso a cattivo gioco. In fin dei conti era il pubblico a decidere di loro, era il pubblico a rendere possibile quel Programma e ancora era il pubblico ad aver sempre ragione anche quando aveva torto marcio…quelle erano condizioni da accettare se volevano stare in televisione. Così andava la vita!

 

C’erano stati alcuno adorabili accorgimenti anche su di lui ovviamente, che doveva pensare di più a studiare che a star dietro a tutte le ragazze (benissimo! Allora poteva sempre star dietro ai ragazzi così nessuno gli avrebbe detto niente?), di atteggiarsi di meno a divo del cinema (non si era accorto di farlo…ma se avevano ragione loro, dovevano aver ragione loro) e in ultimo aveva dovuto incassare il duro colpo della rossa che lo odiava sul serio, che gli aveva detto che lui stava lì giusto per la sua faccia non di certo per le sue doti.

 

Come mai si ricordava soltanto gli insulti?

 

La tortura del pubblico era appena finita e già si presentava la seconda prova: le esibizioni.

 

 

Tidus e Rikku si erano posizionati uno di fronte all’altro per fare il loro balletto in coppia sulle note di Please forgive me, l’aveva intravisto durante le prove e non poteva fare a meno di  rabbrividire. Soprattutto ora…se a Tiddy scappava una mano di Rikku, o non la prendeva per bene durante una di quelle prese acrobatiche…non ci voleva nemmeno pensare.

 

“Quando siete pronti ragazzi potete farci un segnale e facciamo partire la base!” Aki aveva aspettato tutta allegra che Tidus annuisse appena con la testa per dare il via, subito la musica era partita e così avevano fatto loro.

 

Si erano abbracciati, poi Rikku si era fatta scivolare a terra in modo incredibilmente sensuale (non si sarebbe mai detto che uno scricciolino scalmanato poteva anche essere sexy!) aggrappandosi infine ad una gamba di Tidus che non si sa come era riuscito prima a scavalcarla con un salto da lasciarlo quasi senza fiato per lo spavento (non poteva fare a meno di pensare a che sarebbe successo se qualcuno si faceva male…erano in diretta porca miseria!) poi l’aveva sollevata in alto, sopra la testa, Rikku era rimasta sorridente e sicura, si era lasciata trasportare e rigirare come una bambolina  incredibilmente snodata senza mai incertezza, e il gran finale…spettacolare, una presa mozzafiato dove Tidus  si chinava in avanti incrociando le braccia davanti al viso e Rikku preso lo slancio si gettava su di lui, schiena contro schiena più o meno nella stessa posizione ma  all’incontrario. Bravissimi!

 

Il pubblico aveva risposto con grida e applausi, niente fischi per i due ballerini, che si erano inchinati tenendosi per mano sorridentissimi e affannati…e poi ecco che i professori si irrigidivano dietro alla lunga cattedra e scrutavano pensierosi i loro allievi.

 

“Ci sarà un voto per questa esibizione? Mentre voi professori chiacchierate e decidete…Rikku vuoi dire qualcosa?”

 

He? Sì, l’ho sentito molto!”

 

Aki aveva fatto una strana faccia quasi sconvolta, rimanendo silenziosa per un secondo. “In…in che senso?”

 

Che ci siamo trovati bene!”

 

Aaah…sì infatti si è visto! E tu Tidus che ne pensi?”

 

“Siamo stati bravi!”

 

“Noi avremmo deciso il voto…” Kiros aveva improvvisamente parlato ottenendo un bel silenzio irrequieto. “Per prima cosa devo dire che vi siete comportati molto bene perché avete affrontato per la prima volta la diretta e questo influenza tantissimo  espesso le esibizioni…con voi quest’influenza è stata più che positiva, io volevo più che altro vedere feeling e c’è stato anche quello, perciò vi do 7 per iniziare!”

 

Non poteva fare a meno che sorridere come uno scemo di fronte ai salti dei suoi due compagni…un sette era un bel voto per iniziare! Lui ci avrebbe fatto una firma grande così per un sette ma sospettava che non sarebbe andata così liscia per lui. Ecco una gocciolina di sudore che gli imperlava la fronte…perfetto.

 

“Bene ragazzi…un momento di pausa per la pubblicità e poi di nuovo qui!” Aki aveva salutato le telecamere con un mezzo inchino e non appena era arrivato il segnale di scollegamento dalla diretta era corsa a parlare con i professori. Adesso a chi toccava? Ai ragazzi con la loro canzone oppure alle ragazze?

 

Non appena aveva sollevato gli occhi era rimasto qualche secondo pensieroso di fronte alla sedia vuota davanti a lui…Ellone era scappata? OH MIO DIO ELLONE ERA SCAPPATA! Una sua fatina si era data alla macchina! Aveva afferrato con forza il bordo del banco e aveva iniziato freneticamente a guardarsi intorno quasi facendosi prendere dal panico quando aveva notato la figurina minuta della ragazza chinata accanto a Squall a parlare fitto fitto con il fratello…grazie signore la sua fatina era…era ancora lì, che baciava…in bocca…il suo…ehm. Fratellino.

OH MIO DIO.

 

Forse Ellone era più espansiva di quanto si credesse, certe ragazze salutavano sempre così i loro amici giusto? Niente di cui preoccuparsi, peccato che Vincent subito dietro Squall sembrasse sul punto di dare di stomaco o di svenire lì subito. Ma Vinny era un ragazzo dolce ed emotivo e sicuramente era tutto preoccupato a pensare alla sua esibizione giusto?

 

Ecco cosa capitava ai ficcanasi come lui, ci avrebbe perso il sonno per quella cosa…

 

“Ehi la smetti di guardarti in giro?”

 

A chi altri poteva appartenere se non a Seifer quella vocina così graziosamente feroce e aggressiva? Si era girato in fretta incrociando le mani sul banco come lo scolaro più bravo del mondo mentre Aki ritornava al centro del palcoscenico e veniva dato il segnale di applauso al pubblico.

 

Rieccoci qui…pronti per l’esibizioni dei nostro cantanti…Sephiroth, Cloud, Seifer. Squall e Zack…prego ragazzi.”

 

Quando avrebbe sentito il suo di nome ci sarebbe stato da lottare contro l’infarto, la scaletta delle esibizioni gli era tornata in mente con l’orrenda realizzazione che dopo di loro c’era proprio la loro piccola recita, avrebbe fatto volentieri una buona iniezione di sangue freddo di Lulu o di qualunque altra cosa scorresse nelle vene di quella ragazza…

 

La base di –Guilty- era partita, il primo a cantare da solista era stato Sephiroth, la sua vociona stranamente addolcita e più soffice, poi aveva seguito Cloud, con un bel timbro giovane e fresco, all’inizio la sua voce aveva leggermente tremato ma era stato solo un attimo e fortunatamente si era ripreso, Squall e Zack si erano aggiunti al coro delle altre tre voci (Squall aveva un altro pezzo come solista più tardi se l’emozione non gli aveva portato via le ultime malconce cellule celebrali), per ultimo Seifer aveva concluso in maniera eccellente, super sicuro di sé, sorridente ed estremamente coinvolgente ( e adesso chi l’avrebbe sentito più?).

 

“Bravi! Davvero sono stupita mi aspettavo di peggio…Seifer sei stato davvero bravo! Come mai?”

 

Aveva iniziato a sghignazzare come un matto quando Seifer da gonfio d’orgoglio che era si era bruscamente sgonfiato e per un attimo la sua naturale faccia tosta si era sgretolata, ma giusto un secondo…

 

Ma come! Io sono il più bravo per forza l’ho fatto bene!” stranamente il pubblico aveva applaudito, c’erano stati giusto un paio di fisco e Seifer era rifiorito miracolosamente gongolandosi negli applausi…Aki si era allontanata un po’ senza ribattere ma ghignando sotto i baffi segno che si era presa gioco di proposito del povero Seifer…quella lì doveva avere un qualcosina di sadico sotto sotto! Ora però veniva la parte più seria e perigliosa…il voto. Perfino Seifer si era messo serio serio e composto in fila con i suoi compagni.

 

Raine aveva passato il cartoncino dei voti a Cid che si era schiarito la gola. “Allora! A voi ragazzi che avete solo fatto da supporto come coro mi dispiace ma non do voto…non preoccupatevi però che siete stati bravi! Iniziamo da Sephiroth…sei riuscito ad avere un tono molto meno aggressivo del tuo solito perciò visto il tuo impegno ti do un 7 anche se avresti potuto fare decisamente meglio, con il tempo faremo grandi cose! CloudCloud che è successo? Emozionato?”

 

Cloud era arrossito violentemente e aveva strusciato un piede a terra senza alzare gli occhi…sarebbe stato brutto avere un 5 subito la prima puntata! Aveva incrociato le dita per lui.

 

“Dai non preoccuparti! Per incoraggiarti ti diamo un 6 e mezzo, hai una bellissima voce devi solo controllare di più le tue emozioni! Vediamo…Seifer…anche nelle prove sei stato bravo, ma ora hai davvero superato te stesso, essere sotto pressione ti migliora drasticamente, quindi, complimenti, avrai un 7 e mezzo – otto!”

 

Seifer aveva aperto la bocca probabilmente per mollare una parolaccia (non perché non fosse contento ma perché non c’era molta differenza di linguaggio da arrabbiato a contento) poi aveva annuito e se ne era tornato insieme agli altri a posto…aveva lanciato uno sguardo assolutamente provocatorio verso Squall ( che non aveva battuto ciglio) poi aveva alzato il dito medio di nascosto per salutare Zell che invece si era immusonito e rattrappito nel suo banco per la rabbia.

 

“Qualcuno ha qualcosa da dire? La ragazza con la magliettina rossa lassù perfavore…” Aki aveva indicato una ragazzina tutta codini e mollettine.

 

“Io…volevo dire a Sephiroth che…ecco…fa un pochino paura…è come se fosse sempre arrabbiato!”

 

Sephiroth era rimasto immobile, assolutamente e perfettamente statico.

 

Silenzio tombale nello studio mentre tutti aspettavano una qualsiasi risposta da Sephiroth.

 

Che non era arrivata.

 

Ovvio.

 

“Va …si vede che ti dà ragione, chi tace acconsente non è vero Sephiroth? Che c’è Selphie?”

 

“Io volevo difendere Sephy poverino! Lui non è arrabbiato e non fa nemmeno paura, lui è molto timido e sta zitto perché ha il vocione e quindi ha paura di spaventare i bambini! E poi è tanto carino, sembra un coniglietto bianco…”

 

Aki aveva praticamente tappato la bocca di Selphie prima che continuasse nel suo delirante sproloquio…ed eccola pronta ad annunciare la prova di recitazione.

 

Ora tutti i ragazzi di recitazione si esibiranno recitando un brano tratto dall’opera di Shakespeare intitolata –Sogno di una notte di mezza estate-…siete già pronti?”

 

Rinoa aveva annuito per tutti arrivando per prima sul palco tutta impettita, si era disposta in mezzo al palco insieme a Ellone e Beatrix (le sue 3 fatine) lei in piedi e le altre due sedute…giocherellando e lisciandosi i capelli (facendo quello che ci si aspetterebbe da delle fatine no?) Lui e Lulu erano rimasti per il momento al bordo del palco, Lulu impassibile e concentrata da un lato, lui con un volare fastidioso di farfalle nella pancia dall’altro…aiuto!

 

Ed ecco Zidane-Puck che correva a centro della scena quasi investendo Rinoa, balzando via per poi fare un piccolo inchino. “Heylà spiritelli, dove andate???

 

“Per colli, per valli, per rovi e verzieri…” Beatrix-fatina aveva scrollato la bella testolina ricciuta ed era balzata in piedi anche lei per nascondersi dietro a Rinoa. “…per parchi boschetti e sentieri…”

 

Rinoa-fatina aveva alzato un braccio agitandolo appena come se possedesse una bacchetta magica. “Veloce e leggera di qua e di là…”

 

Ellone aveva porso le mani alle altre due fatine e si era alzata con un saltello. “Più lieve, più chiara

di un raggio lunar…”

 

Tutte e tre a braccetto si erano chinate in avanti inchinandosi pure loro di fronte e Zidane. “Servo Titania, regina delle Fate!” avevano esordito tutte insieme.

 

Zidane si era portato le mani ai fianchi sfoggiando un sapiente sorriso di scherno. “Hey!Il re farà festa qui stanotte, preoccupatevi che la regina si tenga alla larga. Oberon, il re, è su tutte le furie perché Titania s’è presa come paggio un certo ragazzo…” aveva roteato gli occhi e scrollato le spalle dimostrando una certa insofferenza (e qui quasi aveva applaudito…che bravo! E anche le ragazze stavano facendo una bellissima figura!).

 

“Un AMORE di ragazzo!!!Che ella ha rapito al re dell’India…” Rinoa aveva strizzato un occhio ridacchiando.

 

Oberon, geloso, vorrebbe quel ragazzo per sé…” Zidane aveva fatto cenno con la testa verso di lui.

 

“Ma Titania non lo cede, se lo tiene stretto stretto…” aveva ribattuto seria Beatrix.

 

“A causa di ciò, ora quei due non possono incontrarsi senza far baruffe!” Zidane aveva allargato le braccia avvicinandosi con qualche saltello da vero folletto alle fatine che erano arretrate ridacchiando.

 

“Ma…M’inganno, o tu sei quel folletto bisbetico, bugiardo e malandrino che tutti chiamano..Ellone e le altre avevano avvicinato i visi per esclamare in coro: “Puck?!?

 

“Brava, proprio così!Io sono Puck, l’allegro vagabondo della notte!” si era pavoneggiato Zidane facendo qualche passo di danza.

 

Ed ecco che arrivava il suo momento…era ora di chiudere fuori per qualche minuto i pensieri di Irvine e tirare fuori il suo Oberon, il suo re. Aveva iniziato ad avanzare, lento, sinuoso e più sensuale che mai…non era una parte così difficile in fondo per lui! Bastava dimenticare le centinaia di persone che guardavano e sarebbe stato perfetto.

 

“Guarda!Giunge per questa via il tuo sovrano…” Rinoa era arretrata avvicinandosi alle altre fatine.

 

Ellone aveva inclinato il capo verso Lulu che in quel momento si affrettava a passo svelto e regale verso di loro. “E per quest’altra la nostra regina!”

 

Aveva ignorato le fatine, il viso ben sollevato e le labbra appena piegate in un sorriso freddo e misurato, aveva sfiorato con una mano la spalla di Zidane che si era sollevato dall’inchino che gli stava facendo. “Mal incontrata al chiar di luna, orgogliosa Titania.”

 

Lulu-Titania aveva fatto un gesto sbrigativo con la mano e aveva scosso i lunghi capelli intrecciati, le fatine che si erano subito spostate dietro di lei. “Oberon!Il geloso!Voliamo via mia fatina, di costui ho ripudiato il letto e la compagnia!”Lulu si era volata per andar via.

 

Lui aveva fatto un passo in avanti assumendo un tono stizzito e stringendo appena gli occhi astiosamente. “Ferma, sfrontata!non sono io il tuo signore?” si era avvicinato di qualche passo ancora per fronteggiare la sua consorte ribelle.

 

“Allora io sono la tua signora.” Lo aveva preso in giro Lulu “Ma come mai sei qui?Com’è che sei tornato dalle montagne dell’India???” aveva alzato l’indice socchiudendo le labbra “MA certo! Perché qui la tua bella Ippolita, la tua fiera amichetta, deve sposarsi con Teseo.”

 

Titania, vergognati!” aveva replicato lui sempre più stizzito serrando i pugni lungo i fianchi. “Come osi alludere al mio affetto per Ippolita, quando sai bene che conosco la tua passione per Teseo?”

 

“Ecco un’altra invenzione della tua gelosia!E così dal principio di questa mezza estate non è

mai accaduto una volta che non arrivassi tu a guastarci la festa!” Lulu aveva fatto un ampio gesto con le braccia indicando anche le fatine che aveva annuito vigorosamente tutte e tre insieme.

 

Zidane aveva fatto una smorfia prendendole in giro.

 

“Allora mettici un riparo, sta in te.” Aveva sospirato. “Perché Titania dovrebbe esasperare il suo Oberon?In fondo non chiedo che un ragazzetto…” aveva sorriso dolcemente cercando di accarezzare Lulu che era scivolata via sorridendo a sua volta ma in modo cattivo.

 

“Mettiti il cuore in pace, non darei quel fanciullo nemmeno in cambio di tutto il paese delle Fate.” Lulu gli aveva rivolto la schiena per poi sbirciare da sopra la spalla mentre parlava. “Se desideri assistere, ma buono e tranquillo, ai nostri riti lunari vieni pure Oberon, altrimenti, stammi lontano!”

 

“Dammi quel ragazzo e vengo con te.” Si era avvicinato di nuovo a Lulu parlando la voce più profonda e intensa che gli riusciva.

 

“Nemmeno per tutto il tuo regno.” Lulu aveva iniziato a camminare veloce verso il bordo del palco seguita a ruota dalle ragazze. “Andiamo fatina, un altro po’ e ci sbraniamo noi due!”

 

, và per la tua strada. Non uscirai da questo bosco senza che io non ti abbia castigata per

questa offesa.” Aveva sibilato dietro a Lulu. Erano rimasti soli lui e Zidane e per qualche secondo aveva passeggiato avanti e indietro nervosamente per poi rivolgersi al suo servo. “Vieni qui Puck, mio fedele folletto. Ascolta: la scorsa estate, una notte, io vidi Cupido, armato d’arco e faretra, mirò dritto ad una splendida Vestale e scoccò il suo dardo amoroso con un impeto da trapassare centomila cuori. Invece, il dardo infuocato si smorzò ai casti raggi della luna e la Vestale passò incolume, libero il cuore, assorta in casti pensieri. Io vidi ove andò a cadere il colpo di Cupido: cadde sopra un piccolo fiore che da bianco-latte si tinte d’un tratto di color sangue vivo. Ascolta, il succo di quel fiore, versato su palpebre chiude nel sonno, fa sì che l’uomo o la donna, al risveglio,

s’innamori pazzamente della prima creatura che vede. Ora , cercami quel fiore e portamelo

in un batter di ciglio.” Era riuscito a dire tutto senza errori, con una bella pronuncia ammaliante, il suo Oberon non lo aveva tradito.

 

Zidane aveva annuito. “In 40 minuti metterò una cintura intorno alla pancia della terra!” era uscito dalla scena correndo lasciandolo solo alle sue ultime battute.

 

Aveva fronteggiato il pubblico con un bel sorriso innocente nel modo più falso possibile. “E io, quando avrò quel fiore, ne spremerò il succo sulle ciglia di Titania. Così, al risveglio,

qualunque sia la persona che le cadrà sotto gli occhi essa lo braccherà innamorata. E non le

toglierò l’incantesimo prima che m’abbia ceduto quel suo paggetto.”

 

Alla fine aveva chiuso gli occhi, aveva atteso uno, due secondi che anche gli altri lo raggiungessero e tutti insieme si erano inchinati, accogliendo gli applausi scroscianti del pubblico…WOW! Vittoria! Sembravano tutti quanti contenti! Cavolo…avevano fatto una figura splendida! Meravigliosa!

 

“Bravissimi! Davvero tutti bravissimi ragazzi mi siete piaciuti davvero!!! Bravi!” Aki si era affiancata a loro applaudendo anch’essa. “Voi due poi sembravate davvero due innamorati che litigano! Ma non è che c’è una storia fra di voi?”

 

“Proprio no.” Lulu aveva fissato gelidamente la povera Aki che si era subito levata di mezzo. Ed ecco i professori che si accingevano a fare il loro lavoro. Per quanto sapesse di avercela messa tutta si sentiva tremare. Il suo era solo un parere più che modesto e soprattutto interessato.

 

Laguna e Seymour erano tutti un sorriso…quindi o li stavano prendendo in giro oppure le cose erano andate bene!

 

“Bravi i miei ragazzi! Non vi faccio soffrire e quindi dico subito alle fatine che avranno un 6 e mezzo, sono state tutte bravissime ma le loro parti erano molto piccole…un piccolo appunto per Ellone…dovresti essere più…espansiva ecco!! Per Zidane…sei stato un eccellente folletto! Quindi un 7 per te perché puoi fare molto di meglio! E infine per Irvine e Lulu…siete stati ottimi ragazzi…c’è stato molto feeling e soprattutto avete trasmesso tutte le emozioni che dovevano essere trasmesse, 7 e mezzo-otto!”

 

“Grazie!! Grazie!!!” non era riuscito a non dare un bacio a Laguna e un altro bacio a Seymour, poi aveva provato anche a baciare Lulu che però l’aveva tenuto a distanza di braccio ignorando le sue braccine teste per tirarla a sé…di nuovo aveva fatto ridere un po’ di persone.

 

Che dire. Alla fine, se l’era cavata. Era stato tutto più semplice di come se l’era immaginato…era stato…naturale.

 

Per fortuna però si era seduto, le gambe non lo avrebbero retto un secondo di più.

Prima che potesse rendersene conto i banchi si erano quasi completamente svuotati quando tutti quanti i suoi amici ballerini e  metà dei cantanti avevano lasciato i loro posti per dirigersi sul palco… questo era il pezzo forte in cui avrebbero dimostrato il loro livello, qualunque esso fosse. I dieci ballerini avrebbero ballato sulla base di "Bring me to life" mentre le ragazze avrebbero cantato la canzone con l’aiuto di Zack che avrebbero eseguito i pochi pezzi rap.

Si sentiva più che agitato per loro… aveva spiato assiduamente durante tutta la settimana gli esercizi per poter fare quel pezzo e si era quasi assiduamente aggrappato al bordo della finestra che dava sulla stanza di ballo per paura che qualcuna di quelle poverine si sfracellasse al suolo. Non era uno scherzo per niente… a confronto ciò che lui aveva fatto era una bazzecola da nulla, cosa era mai un pezzettino di recita con tutti quei salti, voli e prese?

La musica era iniziata, la prima ad attaccare, con grande energia e sicurezza era stata la piccola Selphie, assolutamente stupenda sullo sfondo illuminata dalle luci di scena mentre i suoi amici ballerini, immobilissimi, iniziano sulla melodia della sua voce ad aprirsi come un fiore. Un cerchio più grande, uno più piccolo e da sola al centro Rikku, l’ultima a muoversi… l’effetto era quello di un fiore che lentamente sbocciava… i ballerini maschi (tutti in pantaloncini corti corti e neri) avevano attirato a sé le loro compagne, alzandole con le braccia sopra le loro teste in un improbabile equilibrio… nessuna delle ragazze era caduta, per il momento.

Non appena la parte di Selphie era finita aveva attaccato Garnet, che incredibilmente non era sembrata intimidita, il suo ardore era più che ammirevole e la sua voce limpida e bella come quella di un usignolo… era stato distratto dalla canzone quando i ballerini si erano tutti quanti disposti in ginocchio, per poi muoversi in inquietanti movimenti scattanti e tormentati… lui era solo un povero attore, non sapeva ancora il nome di quei passi e saltelli ma gli sembravano tutti magici e perfetti… così coinvolgenti che i suoi piedi sotto il banco si torcevano per la voglia di ballare.

La canzone era stata eseguita in modo perfetto da Aerith che aveva concluso perfettamente, Zack aveva accompagnato abilmente le ragazze quasi fosse stato un vero rapper e il balletto era stato indiscutibilmente meraviglioso.

Ma di nuovo, il suo non era che il parere di un attore che di ballo ne sapeva poco e niente. Ora i professori si stavano consultando a bassa voce tenendo sulle spine i suoi amici. Solo dopo un paio di minuti (nel quale Aki aveva amabilmente raccolto qualche critica sul serio cattiva sul conto di Yuna), Kiros aveva attirato a sé l’attenzione dando segno che era pronto a riferire il verdetto della loro discussione.

"Per i ballerini volevo fare un piccolo appunto… dovete essere più consapevoli dello spazio, avete ballato tutti molto lontani. Non dovete aver paura di colpirvi… comunque essendo la prima volta che vi esibivate qui, siete stati bravi. Vi diamo un sette."

Non era brutto un sette per iniziare! Aveva applaudito contento per loro, accompagnato dal pubblico e dai pochi ragazzi restanti… certo però che un sette per tutti quei voli così pericolosi, gli pareva sul serio poco! Si sentiva in colpa per aver preso un voto più alto del loro… ma del resto erano i professori che decidevano e loro per forza dovevano sapere il fatto loro, giusto?

"Per le nostre cantanti…" aveva seguitato sorridente Cid ammiccando con gentilezza alle ragazze tutte strette le une alle altre "Un altro bel 7! Brave signorine mi avete soddisfatto moltissimo! Do anche un 6 e mezzo a Zack… ma non temere è simbolico, giusto per non lasciarti senza voto e anche tu sei stato molto bravo. Complimenti a tutti!"

Nessuna insufficienza per ora! Stavano facendo una figura davvero splendida! Alla faccia di chi aveva tanto da criticare, era solo invidia!

"Adesso dovrebbe esserci l’ultima prova di canto, ovveroFeel”… dico bene?" Aki aveva dato un occhiata alla sua cartellina ignorando bellamente una signora che sventolava il braccio per richiedere parola… aveva una faccia cattiva quindi il fatto che non le fosse concesso il microfono lo rallegrava parecchio. "Squall vieni pure, sei pronto?"

Squall si era portato sul palco con tutta la tranquillità del mondo senza scalfire nemmeno per un attimo la sua impassibile espressione di ghiaccio, nemmeno un piccolo segno che potesse tradire nervosismo o sentimenti di alcunché.

Perfino dalla sua postazione aveva notato un certo dimenarsi di Seifer che si era spostato indietro sulla sua seggiola con un ghigno satanico stampato in faccia mentre con un espressione da lupo di Cappuccetto rosso, fissava Squall. Kuja lo aveva colpito leggermente con una mano e Seifer gli aveva strofinato il dito medio sulla schiena con un espressione schifata… quei due erano sul serio un amore insieme, una coppietta che sarebbe diventata di sicuro famosa!

Che dire della canzone di Squall? Era stato ineccepibile, un cantante degno di quel nome, era stato ancor più sorprendente che nelle prove. Man mano che procedeva con la sua esibizione vedeva Seifer rabbuirasi finchè non si era piantato un broncio cattivo in faccio e aveva incrociato le braccia sul petto.

L’applauso alla fine aveva solo rafforzato il suo parere… Squall era un grande. Niente da ridire.

"Come ti sembra di essere andato?" Aki sembrava volerlo stuzzicare, ma Squall si era limitato a scrollare le spalle e gettare un’occhiata ai suoi professori che già erano prontissimi, microfoni alla mano per dargli il voto meritato.

"Sei stato quasi perfetto!!" aveva esordito Cid annuendo tutto contento. "Perciò ti meriti 8, avrebbe potuto essere anche di più ma so che puoi fare perfino di meglio!"

"Grazie." Ovviamente era stato un grazie sbrigativo, Squall non aveva concesso nemmeno un piccolo sorriso e si era levato in fretta dal palco per ritornare al suo banco, ignaro dell’aura omicida che si irradiava velenosa dalla postazione di Seifer Almasy.

L’espressione agghiacciata di Seifer era allarmante. Sembrava dover schizzare da un momento all’altro dalla sua sedia per avventarsi alla gola del povero Squall che nemmeno lo aveva guardato (o forse lo aveva ignorato volutamente? Tutti si erano accorti di quella tensione, perfino Aki che subito si era voltata verso di loro).

"Cos’hai Seifer? Devi andare in bagno?"

"No." aveva borbottato lui stringendosi ancora le braccia al petto, gli occhi puntati come lance sulla nuca di Squall che se ne stava sporto in avanti sul banco con il meno posato ai palmi delle mani.

"Perché allora hai quella faccia arrabbiata? Cos’hai fatto?"

Seifer si era dato uno sguardo intorno in cerca forse di qualche possibile alleato (nessuno ovviamente lo stava guardando), quando si era accorto della sua solitudine aveva indurito la sua espressione allargando la bocca in un sorriso arrogante. "Tutto benissimo!"

"D’accordo… allora procediamo con l’ultima esibizione, un passo a due di danza classica, sulle note de -lo schiaccianoci- eseguito da Quistis e Vincent. Prego ragazzi!"

C’era stato uno scambio di sguardi fra lui e Quistis…la ragazza si era voltata con un espressione vagamente preoccupata (probabilmente più per Vincent che per se stessa) e lui le aveva mostrato il pollice e le aveva gettato un bacio strappandole un sorriso. Erano entrambi bravi, non avevano nulla da temere!

Aveva tenuto comunque le dita incrociate per scaramanzia, stringendo i denti… e aveva funzionato! Non c’erano stati intoppi, le prese erano riuscite tutte e i suoi due amici avevano danzato come farfalle, in un modo fluido e denso come il miele cosa che solo dei ballerini di danza classica potevano fare… non poteva sbagliarsi quello era di sicuro un bel voto alto!

Nemmeno per loro c’era voluto molto, infatti Edea da brava insegnante che non ama far soffrire inutilmente i suoi protetti aveva subito assegnato il sette e mezzo meritato. Vincent sembrava addirittura lì per piangere, Quistis lo aveva abbracciato con trasporto e fortunatamente erano entrambi tornati sorridenti ai loro posti. Avrebbe voluto tanto correre ad abbracciarli ma si era tenuto buono buono seduto, arrotolando distrattamente una ciocca dei capelli di Aerith su un dito.

"Ora c’è la classifica…" gli aveva improvvisamente sussurrato la sua compagna di banco che accortasi del giochetto che stava facendo con i suoi capelli era arrossita un po’ sorridendogli.

"Paura?"

"Un po’… pensi di essere in alto?"

"Chi lo sa? Dai non ti preoccupare ora." Le aveva strizzato l’occhio liberandole la ciocca incriminata e rivolgendosi composto verso il mega-schermo che recava già la scritta di CLASSIFICA nonostante fosse in corso il pubblicità.

Iniziava ad avvertire una certa sofferenza ma non voleva sembrare troppo nervoso… portava sfortuna fare previsioni troppo pessimistiche!!! E comunque quella classifica era troppo imprevedibile per potersene preoccupare.

"Eccoci ancora a questa prima puntata di Final Friends! Iniziamo subito la classifica perché vedo troppe facce sofferenti… allora… iniziamo dal numero quattroLulu!"

!!! Lulu si meritava quella posizione così alta! Lulu si era voltata verso di lui con un sorriso vagamente sollevato e lui le aveva gettato un bacio come aveva fatto con Quistis, Lulu aveva fatto una smorfia disgustatissima e si era voltata. Che donna!!

"Numero cinque…Vincent! Vincent sei contento?"

Vincent era contento sì, dato che stava quasi per piangere, era arrossito intensamente e aveva annuito in fretta rimpicciolendo nel suo posticino.

La classifica era continuata in fretta. Al settimo posto si era classificato Zell, all’ottavo posto Quistis (gli dispiaceva un po’ per lei, ma non era male!), al nono posto Rikku e al decimo posto Sephirot. Dopodichè Aki era simpaticamente tornata indietro al secondo posto proclamando uno straordinario ex-equo fra Squall e nientemeno che Seifer!!! Di nuovo Seifer aveva avuto il suo daffare a non iniziare a picchiare selvaggiamente Squall, ma lo aveva visto mormorare una sequela di insulti irripetibili aggrappato al banco.

"Contento Seifer?"

"Perché il mio nome è sotto a quello di  Squall se il mio cognome inizia per A? Cos’è… è per via del voto?" la sua voce quasi vibrava tanto era lo sforzo per tenerla normale.

"Mha… li abbiamo messi così a caso. Non credevamo fosse un problema… siete rivali voi due?"

"No." aveva biascicato Seifer pallido di rabbia repressa… ancora un po’ e si metteva a schiumare dalla bocca. Squall… nemmeno si era voltato. Nessuna reazione.

"Riprendiamo la classifica… al primo posto Tidus! Bravo Tidus!"

Tidus si era guardato un giro sorpresissimo sollevandosi dal banco su cui era spaparanzato e aveva guardato il suo nome a bocca aperta, incredulo.

Finalmente era apparso anche il suo nome all’undicesimo posto, cosa che gli andava benissimo e lo faceva sentire meno in colpa per il voto alto. Subito dopo di lui al dodicesimo, si era classificata Selphie, al tredicesimo posto Zidane, al quattrordicesimo Kuja (che era sembrato felicissimo nonostante tutto), al quindicesimo Wakka e al sedicesimo Cloud. Per ultimi seguivano tristemente Aerith, Yuna, Rinoa, Garnet, Ellone, Tifa, Beatrix e ultimissima, con il nome illuminato di un accusatorio rosso, la povera Yuffie.

Il programma si era concluso poco dopo, la gente per un po’ aveva continuato a blaterare su chi doveva più essere in alto di chi…e c’erano state altre frasi cattive. Aki aveva provveduto a sedare con pacata tranquillità alcune scalmanate pronte a scannare (per qualche oscura ragione) Zidane, dandogli dell’incompetente incapace buono solo a flirtare.

Quella era solo la prima puntata? 

 

"Sei soddisfatto?" Quistis si era seduta vicino a lui sul pullman stranamente silenzioso. Tutti erano troppo intenti a rimuginare su ciò che era accaduto e sugli sviluppi delle loro situazioni. Anche lui non aveva quasi parlato ma fare due chiacchiere con lei non lo dispiaceva affatto.

"Direi di sì. E tu lo sei?" le aveva spostato una ciocca di capelli setosi dietro la schiena sorridendole dolcemente.

"…sì. Poteva andare peggio. Mi dispiace solo per Yuffie…" aveva guardato indietro verso gli ultimi posti del pullman dove Yuffie chiacchierava con Rikku cercando di nascondere la tristezza.

"Recupererà in fretta vedrai. Sei carina a preoccuparti così per lei…" davvero tanto carina. Così carina che avrebbe tanto voluto appoggiare la testa sulle sue ginocchia e addormentarsi per un po’, ma non sapeva se lei ne sarebbe stata felice e così… le aveva accarezzato una spalla contento del paravento che dava loro il buio.

"Sono davvero stanca. Speriamo che la gente si tranquillizzi un po’ nelle prossime puntate… oggi sono volate certe parole grosse…"

"Sarà sempre peggio!" aveva esclamato lui allegramente strappando un sorrisino a Quistis che aveva sollevato sorpresa le sopracciglia sottili.

"E ne sei felice?"

"Le critiche fanno crescere l’artista e lo rendono più forte."

"… probabilmente è così. Ma è dura lo stesso."

Ha… qui ci voleva un bell’abbraccio. Aveva circondato le spalle di Quistis con un braccio e l’aveva attirata a sé. Lei aveva ricambiato affabilmente la stretta.

"Coraggio Quis… non sei sola no?"

"Per fortuna."

E’ vero… per fortuna nessuno di loro era solo. Aveva capito una cosa, dopo una settimana in quella scuola: l’unico e solo modo per andare avanti fino in fondo, era affidarsi agli altri, era dare aiuto a chi ne aveva bisogno e conforto a chi lo chiedeva… e anche a chi non lo chiedeva.

Più tardi quella sera sarebbe passato a salutare Kuja, quando lo aveva visto salire sul pullman la sua espressione era triste. Mentre ora (dato che Quistis era scappata via dalla sua amica Selphie, he he he… paura di non resistere al suo fascino?) avrebbe tirato su il morale a Yuffie.

Se non ci riusciva lui non poteva riuscirci nessuno!

 

 

 

Eccoci ancora ^_^

Come avete visto grazie ai vostri voti Tidus è in testa alla classifica!Siete contenti???No?Allora sotto con le votazioni e fate salire il vostro preferito ^_^

Yunie: “Haaa…^_^… L’anima della commerciante!”

Quissy: “^^”””””””” , via…mica ci guadagniamo  niente se votano…non sono così avida!”

Yunie:”^_^ Guadagniamo onore e considerazione, vuoi mettere?”
Quissy “ovvio…giudizi e commenti e partecipazione dei lettori sono cose preziose per noi!”

Yunie: sì… ^-^ più o meno…*o* whahahahahahaaha!”

Quissy: “^^”””””””” sì…andiamo avanti coi saluti he…(qui si degenera sennò…)

Yunie:”*o* Zack è inutile perciò smettete di votarlo!!! Che non so che fargli fareeeeeee!!!!”

Quissy [schioccando la frusta per terra vicino a Yuna): “ BASTA CON QUESTA STORIA!Zack è al pari degli altri e TU LO TRATTERAI COME LORO!Quindi sentitevi LIBERISSIMI di votarlo quanto volete…potrebbe persino VINCERE!^o^ oh oh oh…”

Yunie:” Certo…è_é se non gli capita un incidente…. ^o^ ho ho ho….”

Quissy: lo dicevo che avremmo finito per degenerare…-____- Voi però non datele ascolto, votate chi volete ^____^

Grazie ancora e a presto!!!!!!

 

  
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