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Autore: ladyflowers    04/11/2008    15 recensioni
Misa voleva uscire con Light. Light non voleva uscire con Misa. Elle voleva uscire, punto e basta. Sopravvivranno?
Attenzione: questa fanfiction non è per niente romantica. Se volete vedere stravolte le normali azioni di Light, Elle e Misa leggete pure, a vostro rischio e pericolo.
Genere: Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito, Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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III

Delitto misterioso al feudo di Edo



Mesi fa Light Yagami sognava cose semplici, a portata di mano, sogni che un qualsiasi ragazzo farebbe, con il cuore traboccante di gioia e di speranze per un futuro sereno: diventare un dio, massacrare ogni singolo criminale sulla faccia della Terra (il che comprende anche lo zio, il cugino e la sorella analfabeta...), e distruggere il suo più grande ostacolo: Elle, detective più in gamba di Perry Mason, Ispettore Gadget e Sherlock Holmes riuniti in una sola persona.


Al momento però, dato che aveva perso la memoria di sua spontanea volontà, le sue priorità erano un po' cambiate: sopravvivere a quella giornata stressante, allontanarsi ad anni luce da Misa e distruggere il suo più grande ostacolo, Elle.
Mmm... strano... l'ultima priorità non è cambiata affatto...

Inspiegabilmente però, senza che nemmeno lui avesse il tempo di fare le solite elucubrazioni mentali, si erano ritrovati a fare la fila davanti ad un cinema.
Guardò di sfuggita Elle che rimaneva al suo fianco, un pollice sulle labbra e l'altra mano infilata nella tasca dei pantaloni mentre era intento a contemplare il vuoto davanti a sé.

Mi chiedo cosa gli passi per la mente... se in questo momento provassi a contattare il suo cervello sono sicuro che darebbe il libero.
...
Ma come sono spiritoso!

Per mostrare la sua spiritosaggine rise, un ghigno malefico e profondamente sadico. Ma nessuno come al solito parve farci caso. D'altronde è più che normale che un giovane per bene e con la frangetta sugli occhi come un pechinese perennemente incazzato scoppi a ridere senza motivo.

Ti ho sentito Light.

Wha! Cosa?!

Pensi a voce troppo alta. Per la cronaca il mio cervello non da' mai il libero. È sempre occupato. Ah... ti conviene sbrigarti, tocca a noi fare i biglietti.

A quel punto Light cominciò seriamente a preoccuparsi. Ora ne era assolutamente convinto: Elle non era un comune mortale bensì un alieno, il drago delle sette sfere, un membro dell'Akatsuki o forse addirittura Mary Poppins... in ogni caso un essere terribile, dalle capacità mentali obnublianti.
E l'uso di questa parola ad alto tasso di mortalità grammaticale dimostra che i poteri sconvolgenti di Elle sono giunti sino a qui!

Light cercò di non mostrare la sua evidente sorpresa e avanzò mentre Elle era già intento a infilare due dita nella tasca dei pantaloni per estrarre i soldi.
Poi si arrestò voltandosi verso Light e Misa, la quale contemplava beata il suo yorkshire... ehm il suo Light.
“Allora?” chiese Ryuzaki attendendo una risposta per lui scontata così come era scontato che Maometto non  è cristiano.

Allora cosa? Adesso che intende dire?... Aspetta un momento, non ha ancora tirato fuori i soldi... forse vuole vedere se pago io il biglietto anche per lui...
Ma certo è sicuramente così.
No... se lo faccio penserebbe sicuramente che io sono Kira perché Kira è un ragazzo benestante, di buona famiglia, che non deve smazzarsi di lavoro per andare all'università e scrocca dai genitori. E io in effetti scrocco dai genitori e non faccio nulla dal mattino alla sera.
Ma questo non prova che io sia Kira. Altrimenti un 80% degli studenti universitari sarebbe Kira... facciamo anche un 90%.
E se invece non pagassi? Cosa proverebbe? Che sono un tirchio. E Kira è tirchio perché vuole il potere solo per sé, è il suo tessssssoro.
Mmm dada tracta est... lupus in fabula... una mela al giorno leva il medico di torno... oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo... I'm singing in the rain... non ho più citazioni-frasi-idiozie da dire per far sorprendere e divertire la gente: fa lo stesso, ora parlo anche se qualsiasi cosa dirò potrà essere usata contro di me.

“Allora cosa Ryuzaki?” chiese Light con un rivolo di sudore che gli colava la schiena. Ma nessuno se ne sarebbe accorto così poteva ancora essere tranquillamente scambiato per una statua di cera.

“Ma come Light, non hai ancora deciso?” chiese Elle appoggiando una mano sul bancone della biglietteria e inclinando leggermente la testa, gli occhi ancora più sgranati del solito.

Mi vuole mettere con le spalle al muro! Maledetto!

Avanti, è una decisione semplice.

Ryuzaki! Sparisci dalla mia mente e lasciami spremere le meningi in pace, tu non sai cosa voglia dire la parola privacy.

Mmm forse hai ragione. Va bene, vado via.

“Non c'è problema, pago io.”
E così Light aveva puntato ad essere uno dei 90% degli studenti universitari scrocconi.

“Grazie Light, davvero. Ma io non intendevo questo.” rispose calmo Elle alzando lo sguardo verso le locandine sopra di loro.
“Ah no?” Light con un groppo in gola alzò lo sguardo a sua volta.
“Volevo solo sapere che film intendevate vedere.”

.... Mi ha fregato...

Non stiamo oltre a interpretare il pensiero di Light perché questa era solo una delle tante frasi che scorrevano nella sua mente ma, siccome questa fanfiction ha rating verde, verrà usato lo strabiliante quaderno della Merdas... Mediaset: il Censured-Note grazie al quale ogni parola scritta sul quaderno verrà censurata entro 40 secondi da ogni qualsivoglia anime, manga, fanfiction...
Incantevole vero?
Voi nemmeno immaginate quanto quell'eccelso canale televisivo, che aspira a diventare il dio della fascia pomeridiana per ragazzi, ne abbia abusato.

“Ah certo. Per me fa lo stesso non ho preferenze particolari.”
Prudentemente Light decise di non compromettersi troppo.

“Anche per me. Dove va Light vado io! Misa Misa è la sua fidanzata!” esclamò Misa gaia come una farfalla o come le donne che pubblicizzano gli assorbenti.

Elle sorrise. Un impercettibile sorrisetto increspò le sue labbra.
Era quello che voleva. Che eccellente manipolatore mentale: aveva costretto Light alla difensiva e Misa... beh, lei aveva fatto tutto da sola.
“Come preferite. Allora, se non vi dispiace, vorrei proporre io un film – si girò verso la cassiera che nel frattempo si era fatta la messinpiega e aveva giocato al bingo - “Delitto misterioso al feudo di Edo”. Watari l'ha visto in gioventù, una pellicola del talentuoso giapponese-croato Reji Stah... ero curioso di vederlo.”

Al sentire le intenzioni di Elle, Light si sentì venir meno preferendo mille volte vedere i Teletubbies o le Mermaid Melody piuttosto che essere sottoposto alla visione di quella sorta di Corazzata Potiomky (Perdonate l'ignoranza ma non so come si scriva con correttezza - nd Autrice che non ha voglia di cercare su Wikipedia... e direi anche!) versione giapponese.
Poi scoppiò a ridere, consapevole di aver vinto.
“Ryuzaki, quel film avranno smesso di proiettarlo all'incirca cinquant'anni fa, dovresti scegliere qualcosa di più moderno.”
“Strano...” commentò Ryuzkai, visibilmente deluso. Eh si, Elle era aggiornato su tutto, sapeva addirittura quante volte al giorno il Presidente degli Usa andava al bagno, ma ciò che non concerneva strettamente il suo lavoro e gli affari degli altri non lo riguardava.
Per quanto ne sapeva lui i fratelli Lumière erano ancora in vita e Tom Cruise era un gelataio.

Ma destino volle che la cassiera mettesse mano su tutta la faccenda esclamando:
“Ah no signore, lei è forunato. Solo per oggi il nostro cinema propone una serie di film calt per ricordarci di quanto la gente fosse insana di mente a finanziare simili mattoni che nessuno, a parte il regista o sua madre, andrebbe a vedere. Le faccio i biglietti?”

Maledetta femmina!

Ryuzaki, evidentemente entusiasta da tale notizia, annuì per poi voltarsi verso Light chiedendogli:
“Sei ancora disposto a pagare tu?”
Light non poteva tirarsi indietro. Era troppo tardi.
“Ovvio.” rispose semplicemente.

Prima non aveva detto nulla contro di me per il fatto che avevo proposto di pagare, dunque non dovrebbe sospettarmi. Posso pagare e fare lo sborone per tutti i soldi che ho in completa tranquillità.

Quando ebbero i biglietti si incamminarono verso la sala ed Elle gli si avvicinò sussurrandogli da dietro:
“Grazie per la tua generosità. Ma sappi che ora che ti sei offerto di pagare i miei sospetti su di te sono saliti al 9,99999 %. Se ti sta bene posso anche non renderti i soldi.”

D'oh!

^§^§^§^§^


Misa commentò entusiasta quando vide la sala del cinema:
“Wow! Fantastico ci siamo praticamente solo noi! Andiamo Light, mettiamoci un po' dietro così possiamo... insomma... fare le cose che tutti I fidanzati fanno! Kyaaah che bello non vedo l'ora!”

Insomma del cinema e del film non gliene fregava assolutamente nulla.

Elle non disse niente, limitandosi a guardarsi attorno con attenzione, camminando leggermente curvo.
Che esperienza... la sua prima volta ad un cinema!
Watari avrebbe voluto essere lì per fargli una foto e metterla sull'album dei ricordi accanto alla prima equazione sulla fisica molecolare risolta a sei anni oppure al primo progetto di motore ad elio che aveva abbozzato mentre era intento a muovere i suoi primi passi. Ormai il suo Elle era un ometto!


Improvvisamente però le luci si spensero e i tre, ancora in piedi, si ritrovarono al buio.
Qualcuno di loro si infilò velocemente in una fila a caso seguito a ruota dall'altro ammanettato e a sua volta pedinato da Misa che non vedeva l'ora di strofinarsi sul suo Light, dire cose pucciose alle sue orecchie pucciosette e vederlo sorridere pucciosamente. Che puccio!

Detto questo posso anche andarmene. Ah no, prima devo finire di narrare la fanfiction, nonché il film...

Rumore di zoccoli di cavalli, nitriti, katane che venivano sfilate.
Colpi di fucile, un uomo che ha lasciato tutto per vivere da vero Samurai, abbandonando la causa degli occidentali per seguire il carismatico leader della resistenza.
Una morte gloriosa traforato dai proiettili nemici mentre impugnava la sua spada, unica compagna che lo avrebbe condotto nell'aldilà.

Ebbene questo è l'Ultimo Samurai.

Ah... volevate che parlassi de il “Delitto misterioso al feudo di Edo”? Ma curatevi allora! Va bene, va bene, vi accontenterò...

Rumore di zoccoli di cavalli, nitriti, katane che venivano sfilate. (scusate, il potere del copia-incolla...).
Un uomo a piedi nudi corre per un sentiero desolato nella notte scura. Stava per essere colpito a morte dalla fredda lama nemica fino a che non giunse alle porte di Edo le quali si spalancarono davanti a lui, unica via di salvezza.
Gli inseguitori erano fuggiti.
Entrò nella città affrettandosi a scendere dal cavallo spossato e correndo, con il braccio ferito a portare il dispaccio al proprio daiymio.
Quando si trovò davanti ad uno dei samurai che facevano la guardia al castello si premunì di rivelare il codice affinché non venisse ucciso come uno sporco traditore.

Quando il messo parlò Light esclamò apertamente contrito: “Ma parlano Tahilandese! Ed è sottotitolato in russo! Che razza di...”
Elle si portò con tranquillità un dito alla bocca mormorando: “Ssst. Non ti hanno mai insegnato il tahilandese o il russo a scuola?”
Domanda che non ammetteva repliche e in effetti non ce ne furono. Ormai Light era rassegnato.

Era notte al castello, il messaggero ferito dopo aver riportato la preziosa pergamena contenente le informazioni del suo generale stava riposando le stanche membra.
Ma ancora dentro di sé serbava un segreto che avrebbe potuto rivelare solo al daiymio in persona quando, il giorno dopo, lo avrebbe ricevuto.
Un segreto mortale.
Dei passi appena accennati. Un aprire di shojo.
Un sospiro.
L'uomo spalancò gli occhi, cercò la sua katana ma... non c'era.

Sarà andata in bagno


Non c'era altro da fare, doveva vedersela da solo con chi lo voleva morto.

Finché una lama gelida non lo trafisse alle spalle e lui, esanime cadde al suolo.
No, quella non era una morte da samurai. Era una morte da vigliacco, una morte...

... di merda.


Questo fu il suo ultimo pensiero prima di passare a miglior vita e trascinarsi il messaggio nella tomba.


“Facile. Un colpevole davvero scontato. Da uno come Reji Stah mi aspettavo qualcosa di più.” commentò Ryuzaki mordicchiandosi un'unghia mentre teneva l'altra mano appoggiata sul ginocchio, appollaiato come un gufo su un ramo. Era già un miracolo che la poltrona non lo inghiottisse schiacciandolo come un sandwich.
Light lo guardò di traverso, storto come una linea tracciata senza un righello: “Come accidenti hai fatto a capirlo?! Io ho dei sospettati ma non è davvero possibile...”
“E' il maggiordomo – rispose semplicemente Ruyzaki, non smettendo di fissare lo schermo senza battere ciglio – Ogni volta è lui il colpevole e questa non sarà un'eccezione. Mi hai deluso Light, credevo che, in base ai chiari indizi visibili, ci saresti arrivato anche tu.”

 Nel frattempo dalla fila dietro un vecchietto si alzò in piedi sbottando inalberato: “Ahò! Non spoilerare! Qui c'é gente che ha pagato per guardare il film non per vedere voi detetivs ciarlare!”
Light si affrettò a girarsi verso lo spettatore furibondo “Chiediamo venia!”
il vecchio si girò verso il suo amico pensionato: “Chiede venia? Ma che stà a dì?!”
“Ma no... hai capito male, sei il solito sordo! Chiede una vena! Sarà dell'avis! Lasciali perdere, i giovani d'oggi sono sempre a caccia di sangue!”

Nel frattempo il film proseguiva e Misa si limitava a vedere tante immagini scorrere, un po' come quando guardava i libri illustrati per bambini, solo che quella volta le immagini erano troppo scure e deprimenti. Eh si, era proprio butto butto questo libro animato!
Così pensò bene di cercare le sue distrazioni altrove cingendo ad esempio il braccio di Light, teneramente fragile, e appoggiando la testa alla sua spalla, timidamente ricurva.
Sussurrò con voce suadente: “Ti amo. Sei davvero spettacoloso, non ho occhi che per te.”
Ci fu qualche istante di silenzio, finché nella semioscurità non sentì il suo amato parlare:
“Grazie. Non ti nascondono che le tue parole mi sorprendono, davvero.”

“Oh no, amore mio, non sorprenderti. Voglio che il nostro amore sia portato alla luce del sole.”

“Capisco. Ma come facciamo con l'altro?”

“L'altro? Oh lascia stare gli altri, per me ci sei solo tu – fece una breve pausa poi si portò un dito alla bocca commentando maliziosa – anzi, perché non ammanetti anche me... solo me. Noi due incatenati e ho già in mente...”

“Non saprei... per queste manette mi hanno già fatto parecchie storie. Però se ci stai è diverso. Vuoi fare una cosa a tre?”

Apperò com'era diretto il suo Light! Lo credeva più schivo e riservato, tutte quelle volte che lei gli aveva proposto una notte romantica le sputava in faccia sostenendo di dover prepararsi in astrofisica. Ma gli uomini erano tutti così?
Ma anche no.
Comunque quel giorno si trovava con un Light particolarmente audace e dalla risposta pronta, interessante occasione.
Da cogliere al volo. Come l'opportunità di investire nelle banche.

“Non proprio... preferirei che ci fossimo solo io e te.”
“Ammetto che mi spiazzi. Credevo proprio che tu amassi l'altro incatenato, non me... anzi, per certi aspetti credevo che ti disgustassi...”
Misa indietreggiò inorridita dallo scoprire che il suo adorato Light potesse aver avuto simili pensieri, così si affrettò a dire: “Ma che dici amore?! Non potresti mai disgustarmi, casomai è quell'altro pazzo maniaco che mi disgusta! Tu hai un così bel faccino, dei capelli tanto carini, gli occhietti teneri, il corpo atletico e meraviglioso!”
A quel punto ci fu una lunghissima pausa di silenzio. Molto meditata.
Finché non arrivò la  risposta, piuttosto dubbiosa: “Davvero pensi questo di me?”
Misa si portò una mano al petto, dispiaciuta solo di non poter vedere il volto del suo amato arrossire: “Certo! Misa Misa non mente mai!”
“Vorrà dire che dovrò comunicarglielo, sai, per correttezza.”

Dicendo questo si girò verso il suo vicino di poltrona toccandogli la spalla con l'indice:
“Light, Misa ti odia e preferisce me. Ti spiace?”
Light per qualche istante non disse nulla. Infine scoppiò in una risata: “Spiacermi?! Ryuzaki se tutto questo è vero mi hai fatto il più bel regalo della mia vita. Se la vuoi è tutta tua!”

Misa trattenne il respiro per qualche secondo. Pochi, brevi, secondi per capire di aver clamorosamente toppato.

U...un momento. Io non stavo parlando con Light? NON ERA LIGHT?!

Si girò lentamente verso il ragazzo il cui braccio aveva stritolato negli ultimi minuti di chiacchierata romantica ma vide solo la penombra.
Finché improvvisamente nel film qualcuno non accese una candela. E il volto di colui al quale aveva appena rivelato cose intime e personali venne illuminato togliendosi dall'oscurità ingannatrice.
Bocca corrucciata. Brutto segno.
Capelli altamente instabili. Pessimo segno.
Occhiaie e occhi sgranati. Tremendo, tremendissimo segno.
Posa da bargbagianni. Il vero e proprio colpo finale.

“Ryuzaki!!! Non è possibile! Io non volevo parlare con te! Il mio Light, ridammi il mio Light!”
Ryuzaki si voltò lentamente portandosi un'unghia alla bocca per poi commentare:
“Strano, credevo mi amassi. - rimase qualche istante a fissarla, immobile, finché non alzò leggermente le spalle – pazienza.”
E, senza scomporsi, tornò a guardare il film.

Ma come? Tutto qui?!

E qui finisce il pensiero di Misa, troppo sconvolta da quello che era successo e ancor più sconvolta dal fatto che veramente esistessero esseri come Ryuzaki.

^§^§^§^§^

Ebbene si, anche quella magnifica giornata, dedita all'arricchimento culturale, filosofico e alle fantasie sessuali di Misa (ma questo valeva solo per Elle, Light credeva che il sesso fosse una versione alternativa di Scala Quaranta) il trio era tornato alla base.
Davanti a loro vi era il gigantesco albergo dove ben presto sarebbero rientrati dimenticandosi di quel giorno passato insieme per tornare ai vecchi rancori ed inimicizie.

Misa si portò davanti a Light dicendo con le mani
timidamente dietro la schiena:
“Amore mio adesso dovresti darmi un bacio, come fanno tutti i fidanzati alla fine di un appuntamento.”
Light indietreggiò spaventato quando vide Misa alzarsi sulle punte.

Ma chi è questa?! .......... ah, già.... Misa...

“No, non posso devo studiare astrofisica.” si affrettò a dire lui.
“Ancora con 'sta storia dell'astrofisica! - esclamò Misa incrociando le braccia e sbuffando – Che ti costa amore dai, solo un bacetto piccolo!”

E adesso che faccio?! Mi sta attaccando, non c'é via di scampo... questo... questo è il bacio del dissennatore! E in più Elle continua a guardarci senza dire nulla!....... un momento.... Elle ci guarda!

“Non ci penso proprio! E poi Ryuzaki sta li a fissarci.”
Elle, le mani in tasca e lo sguardo finto indifferente, si limitò a dire. “Non badate a me. Prendete tutto il tempo che volete.”

Dannato! Ci godi proprio a vedermi in questo stato eh?!

Si girò verso Misa per respingerla, con una testata se necessario, ma senza che potesse fiatare si ritrovò bocca a bocca con lei, che gli si era fiondata addosso con la voracità di una sanguisuga.

Oh mio Dio. Muoio. Mi sta risucchiando l'anima.

Ecco perché Light Yagami, oltre che per il cognome che si ritrova, è il capostipite delle fanfiction yaoi su Deathnote. Diciamo che se l'è proprio andata a cercare.

A sbaciucchiamento compiuto, la cui descrizione non è da farsi un questa sede, Misa arrossì declamando il suo amore incondizionato per Light, il quale nel frattempo era andato dalla famiglia Boccasana a farsi dare il colluttorio.
Infine la balda giovane volse il suo sguardo verso Ryuzaki che solo soletto incredibilmente si era girato, dando loro le spalle, a contemplare l'albergo per mettersi a contare le finestre o per sperare di vedere Matsuda girare in mutande, perché magari si era dimenticato di allacciare la cintura, e così sfotterlo una volta che fosse rientrato.

Quel giorno Misa notò due cose di Elle, in un unico, imperdibile, momento di sanità mentale: primo, che Elle era stato gentile con loro e si era voltato per non disturbarli. Secondo, che era terribilmente solo.
Ma non lo dava mai a vedere.

Così, senza dire nulla, si avvicinò lentamente e gli schioccò un bacio su una guancia per poi ritrarsi e sorridergli.
Elle si voltò a guardarla, gli occhi spalancati, e senza dire niente si portò la punta delle dita sulla guancia.
Infine Misa corse verso di Light, che aveva appena finito di fare i risciaqui col colluttorio, il nel frattempo chiese, stupito da quel silenzio:
“Mi sono perso qualcosa?”

Misa fece una risatina allegra: “Nulla, nulla tesoro.”
Elle lo fissò qualche istante infine disse: “Andiamo Light, è tempo di rientrare. Le indagini devono riprendere, temo che senza di noi i ragazzi si siano un po' annoiati.”
Light lo seguì ma, prima di entrare attraverso le porte scorrevoli, si arrestò ribadendo:
“Guarda che io non sono Kira.”
I due nemici si guardarono a lungo, come sperando di capire meglio con chi avessero realmente a che fare.
Elle alzò gli occhi verso il soffitto, facendosi pensoso, infine rispose:
“Questo lo vedremo nel corso delle indagini – fece qualche passo avanti, dando le spalle a Light, per poi voltarsi e aggiungere con un accenno di sorriso – ma di una cosa sono sicuro. Oggi ho parlato con Light Yagami... non con Kira.”


Ormai, rullo di tamburi, la giornata di Misa, Elle e Light si è conclusa!
Ammetto di essere davvero sorpresa dalle critiche positive che avete lasciato sui primi due capitoli, soprattutto considerando che è nato tutto per caso quando ho letto le pagine dove Elle, Light e Misa erano nella stanza insieme: credevo spuntasse fuori una storia davvero insulsa, invece è andato tutto bene.
Soprattutto perché non volevo che  risultasse altamente demenziale, cosa molto rischiosa considerando dov'era ambientata la fiction...
Grazie davvero di cuore a coloro che hanno recensito, considerando soprattutto che questa era la mia prima storia su Death Note. Me si inchina profondamente!

Lav_92: Ebbene si, questo è l'ultimo capitolo. Ma vorrei scrivere a breve altre fiction del genere su Death Note... spero comunque che non ti deluda! Bacione e grazie per avermi seguito nei tre capitoli!

Umpa_Lumpa: Ma grazie davvero! Mi fa sempre piacere vedere che si apprezza il mio modo di scrivere, me commossa T.T Soprattutto visto che tutte e due adoriamo Elle! XD Un bacione!

Enne01: Oh my God! Ho dei poteri davvero eccezionali ma... accidenti non me n'ero mai accorta prima... in effetti c'erano stati diversi segnali.... Comunque no, non voglio ucciderti! Ti prego, resisti... ti regalo tutte le code di fenici che possiedo per resuscitarti, invoco la magia Aeriz... sempre che qualcosa vada storto in questa delicata missione di lettura. In ogni caso ti ringrazio per il tuo commento, davvero, sono contenta che le risate siano tali da provocare simili effetti.XDD  Anche se mi hai ricordato una cosa: da grandi poteri (ehm... si, insomma....) derivano grandi responsabilità... peccato che spiderman non scrivesse fanfiction... interessante questione.

aka_z: Wow! Grazie mille! In effetti chi meglio di Elle può confondere la mente contorta di Light? XD E Misa beh... è unica nel suo genere, anzi, spero tanto che sia una specie in via d'estinzione... poverina, sono davvero crudele... Per quanto riguarda la fiction su Matt, Mello e Near a dire la verità la mia mente diabolica sta architettando qualcosa, per ora non so. Tra pochi giorni dovrei postarne una con loro ed Elle ma, ahimé, non seguirà la linea comica di questa ff... spero di rielaborare le idee in modo interessante e a breve pubblicarne una divertente! Incrocio le dita! ^_^ (Ma come? Che razza di Autrice sei?! nd Light furibondo anche perché ha sempre e solo fatto la figura dell'imbecille)

Benny_Chan: Grassie davero (perché mi metto a "parlare" come il bradipo dell'Era Glaciale? O o')! Già, Light effettivamente fa un po' pena... ma si, in fondo ha avuto la possibilitò di passare la giornata al fianco di Elle, dovrebbe gioire! (See, come no... - Light che Non Gioisce) Un bacio, grazie dei commenti!

Kagura92: Grazie per il commento e per la magnifica frase introduttiva "Eccellente, davvero eccellente. (sindrome da Mr Burns)" XDD. I pensieri dei personaggi sono il modo migliore per addentrarsi nelle loro menti oscure... inquietante davvero! ^_^

Shadow Eyes: Ribadisco, leggo il tuo commento e mi spuntano i lucciconi! Davvero non so come ringraziarti! Anch'io stavo seriamente pensando al fatto che il cervello di Light non sia per niente normale e la teoria della Nasa spiegherebbe molte cose... Grazie ancora delle tue recensioni ^///^, un bacione!

Spero di rispondere agli eventuali commenti su quest'ultimo capitolo in una prossima fanfiction che pubblicherò o eventualmente ringraziarvi per e-mail. Sempre che con quest'ultimo capitolo non mi sia rovinata per sempre così che infamia e disonore ricadranno su di me... vedremo...

Un ringraziamento ai preferiti e a tutti i lettori!

1 - angy23
2 - Celine_Falilith
3 - Enne01
4 - Hyatt
5 - Kagura92
6 - Lav_92
7 - Lucetruce
8 - Minerva Bellatrix
9 - pennylane
10 - retsu89
11 - Shadow Eyes
12 - sho
13 - Sorina_SA
14 - Umpa_lumpa
15 - Vegeta4ever


 




  
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