Uscita la McGranitt, Severus si appoggiò con la testa alla porta e
chiuse gli occhi. Sembrava che volesse dormire lì, in piedi accasciato
all’entrata, ma appena udì il rumore
sordo che segnalava la smaterializzazione della maga, aprì gli occhi e con uno
scatto prese il mantello dall’appendiabiti.
A quel punto nessuno avrebbe potuto fermarlo; avrebbe ucciso quel
bastardo da solo e salvato la sua donna.
- Ho male…La testa…è colpa tua maledetta…aah…-
Il rapitore stava gemendo dal dolore; dopo tutte quelle ore i medicinali nel
suo corpo avevano finito il loro effetto e adesso risentiva degli effetti
collaterali dell’assenza di cure.
- Ben…Lo sai che posso far smettere il dolore, vero? Se solo mi
lasciassi prendere…-
- Sta zitta! Zitta! So cosa vuoi fare! Non mi ridurrai di nuovo ad
un vegetale! -
°°°
Severus intanto nel silenzio che accompagnava le prime ore
dell’alba, girovagava senza meta nei corridoi adiacenti all’ufficio di Morgan,
quando improvvisamente sentì una voce roca gemere di dolore. Severus sapeva che
non era la voce della donna che amava e si sentì un po’ risollevato ma rimase
comunque in guardia mentre si avviava nella direzione da cui provenivano i
lamenti.
°°°
- E va bene, non prendere i tuoi medicinali, ma potresti almeno
assumere una pozione contro il mal di testa non credi? Basterebbe spostarsi
qualche stanza più in là dove c’è il magazzino - Cercai di convincerlo.
L’uomo era ormai in stato confusionale e a quel punto decise di
accettare la mia proposta, così mi rimise in piedi e puntandomi la bacchetta al
collo, aprì la porta e avanzammo nel corridoio semibuio.
Durante il nostro breve spostamento mi fermai bruscamente: lo
avevo visto, il mio Severus era lì! Per non creare sospetti nel Mangiamorte che
mi stava spintonando, ripresi il cammino senza dire nulla, nella speranza che
anche Severus ci avesse notato.
Giunti al magazzino, mi avvicinai alla dispensa e guadagnai del
tempo cercando l’ampolla del medicinale nonostante l’avessi vista subito. Ma
Ben si spazientì e si avvicinò stando esattamente dietro di me.
- Allora strega? Quanto ti ci vuole? -
Invece di rispondergli presi la boccetta e dopo averne rotto la
base sbattendola sul ripiano mi girai di scatto e ferii profondamente l’uomo in
pieno viso.
Scattai per liberarmi e stavo per raggiungere Severus che mi stava correndo incontro
quando Ben m’ afferrò per il braccio e
mi spinse di nuovo nel magazzino. Severus lanciò uno schiantesimo all’uomo ma
non fu abbastanza rapido poiché l’incantesimo colpì la porta, di nuovo chiusa
impedendomi la fuga.
Quello che Severus sentì un attimo dopo lo sconvolse
profondamente:
- Guarda cosa mi hai fatto, stupida! CRUCIO! -
Le mie urla echeggiarono per tutto il corridoio, ma più che di
dolore le mie erano grida di paura, paura per il bambino che portavo in grembo.
Non riuscii più a controllarmi, così scoppiai a piangere.
Quando ricadde il silenzio, i miei singhiozzi convinsero Severus a
giocare l’ultima carta.
- Walker! Mi senti bastardo?! Lascia stare mia moglie e prendi me!
- detto questo, con un gesto secco e iroso lanciò lontano la sua stessa
bacchetta attraverso il corridoio.
- L’ hai sentito questo rumore? Ho lanciato la mia bacchetta, sono
disarmato! Uccidimi se vuoi ma non toccare Morgan! -
Dopo il mio “no!” disperato, era tornato nuovamente il silenzio,
fino a quando Walker mi afferrò tenendomi stretta, e aperta la porta mi
spintonò fuori dalla stanza.
Il pazzo allora sghignazzò silenziosamente e avvicinando la sua
bocca al mio orecchio sussurrò:
-Severus dev’essersi proprio rammollito…Potrei scattargli una foto
mentre muore, che ne pensi? Te ne darei una copia, così potrai ricordarti per
sempre gli ultimi, dolorosi momenti di quel cane di un traditore!-
Sconvolta com’ero non riuscii a reagire; un brivido inorridito fu
l’unica mia risposta.
Con passi malfermi, Ben mi stava guidando verso Severus, ma
proprio mentre stava avvenendo lo scambio contro la mia volontà, il corridoio
si illuminò di luci bianche: erano i membri dell’Ordine, finalmente giunti sul
posto dopo essersi accorti dell’assenza di Severus.
Fu questione di pochi istanti: mi ritrovai premuta a terra,
portata in salvo da Paciok mentre il resto dell’Ordine liberò Severus e
catturarono il pazzo Mangiamorte.
Appena fu possibile alzai lo sguardo e cercai Severus in mezzo
alla confusione, quando lo vidi, sano e salvo gli corsi incontro. Finalmente
era finita e potei riabbracciare Severus.
- Scusa per non essere venuto a prenderti subito, ma mi ci è
voluto un po’ per capire che non stavi tornando a casa, sono stato un tale
idiota…e poi mi dispiace ma non riuscivo a trovarti! E mi dispiace per tutto
quello che…Morgan? –
Il mio mutismo e lo sguardo perso lo avevano zittito e allarmato
dato che io stavo ancora piangendo e non certo per il sollievo di essere stata
liberata.
- Perché piangi? Non è stato facile, è vero, ma non ti ho mai
visto disperarti così! -
- Il nostro bambino…- Riuscii a dire stentando tra i singhiozzi.
- Damian è al sicuro, è con Molly -
- No…- Scossi la testa e avvolsi con le braccia il mio ventre che
aveva cominciato ad assumere una leggera rotondità, quasi impercettibile per
gli altri, ma simbolo di una presenza ben distinguibile per ogni donna
consapevole di diventare madre.
Un lampo di comprensione attraversò il viso ancora più pallido di
Severus. I suoi occhi per un attimo brillarono; era felice ma anche per un uomo
così forte come lui fu difficile nascondere la crescente preoccupazione.
- Non preoccuparti, ora andiamo da un medimago e ti visitiamo
subito, andrà tutto bene! -
Giunti nella zona dell’ospedale ancora in uso, suonammo il campanello d’emergenza e subito
arrivarono gli infermieri che avevano sentito il trambusto di poco prima e mi
fecero accomodare su una barella.
Arrivati nel reparto maternità, mentre il medimago eseguiva
l’incantesimo che, come un ecografia mostrava il bambino, l’aria era carica di
tensione nell’attesa delle parole del mago:
- E’ vivo e sta bene! -
Il sollievo ci avvolse come una calda coperta, ma il mago non
aveva finito.
- Però…Che strano! -
- Strano?- Chiesi allarmata.
Il medimago mi fece notare come nell’immagine il piccolo, ancora
nei primi stadi dello sviluppo, fosse avvolto da una strano alone magico.
Nessuno seppe trovare una spiegazione, ma non notando nessun sintomo effettivamente
pericoloso, fui dimessa con la raccomandazione di riposare e insieme a Severus
tornammo ad Hogwarts per riprenderci il nostro primogenito.
Non riuscivo a crederci, eravamo tutti e tre salvi, “anzi
tutti e quattro!”, mi corressi mentalmente. Non vedevo l’ora di riabbracciare
il piccolo Damian, e solo dopo averlo stritolato tra le mie braccia mi sentii
veramente sollevata.
Giunti nell’ufficio della preside, discutemmo di quello strano
fenomeno senza però venirne a capo.
Ricordando le raccomandazioni del medimago, salutammo la McGranitt
per tornare a casa, ma prima di aver varcato la soglia, Severus venne
richiamato dal quadro di Silente e decisi di aspettarlo fuori con Damian.
°°° EPILOGO °°°
- L’amore, Severus-
-…Come dici, Albus?-
- L’amore di una madre è la più grande magia di tutte, ormai
dovresti averlo capito, figliuolo. -
Severus capì che si riferiva allo strano fenomeno osservato in
ospedale. Sapere che il suo bambino era salvo lo rincuorò, ma la preoccupazione
non era svanita del tutto. Scosse la testa e disse:
- E se succede di nuovo? Sarò in grado di proteggere la mia
famiglia?-
- Sei un ottimo padre e marito Severus, non avere paura di
affrontare il futuro, perché ci sarà Morgan con te. Ora raggiungili e sii
felice! -
- Oh ma lo sono Albus, lo sono- disse dopo qualche istante,
guardando amorosamente sua moglie aspettarlo nell’atrio, di nuovo raggiante e
spensierata.
FINE
Note:
Ecco qua, finita anche questa! : )
Spero non vi abbia confuso l’alternarsi dei punti di vista. Questa
volta ha voluto che la storia finisse con Severus come protagonista esclusivo perché mi sembrava giusto dargli spessore
nella vicenda, dopotutto ha rischiato di perdere l’unica persona che è riuscito
ad amare dopo Lily.
…Ma non è ancora del tutto finita! La serie di In Ritardo si
arricchirà presto di una one shot nata per caso, quindi tornerò in breve tempo
con quest’ultima “creazione” e con un nuovo capitolo di Niente Sarà Più Come
Prima. Un grazie a tutti coloro che hanno commentato o solo letto, spero di non
avervi annoiato!
Un abbraccio,
Morgan