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Autore: Isabeckhtorres    11/12/2014    2 recensioni
"Cara Hogwarts,
Sto ancora aspettando la mia lettera. Sei tipo 12 anni in ritardo, ma va bene.
Sinceramente,
Un Futuro Studente di Hogwarts."
Una serie di One Shots ispirate alle Letterstomrpotter.
James x Lily
Scorpius x Rose
Harry x Ginny
Molly Weasley
Ron Weasley
Draco Malfoy
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Molly Weasley, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Letter Two


“Non credo di poter fare meglio sinceramente... Voglio dire...” Un ragazzino bruno lasciò la frase in sospeso e si portò una mano tra i capelli, per scompigliarli ancor di più; negli occhi uno sguardo fiero.
Accanto a lui un altro ragazzino, decisamente più attraente, con i capelli scuri e gli occhi furbi lo guardò con divertita esasperazione.
“Forza Ramoso. Non esagerare o le tue amichette qui” E indicò con il pollice un gruppetto di ragazzine ridacchianti sedute a qualche metro da loro “Soffocheranno nelle loro bave.”
“Uffa. Stavo solo analizzando la mia prestazione.” Il ragazzino con gli occhiali si lamentò.
“Sì, anche secondo me dovresti lasciarlo fare. Se gonfia ancor un po' il suo ego, potrebbe anche scoppiare e non possiamo ostacolare una simile prodezza.” Questa volta era stata una voce femminile a parlare.
“Evans!” La mano del ragazzo con gli occhiali scattò tra i capelli “Di cosa stai parlando?”
“Del tuo ego, Potter.” La ragazzina nemmeno lo guardò, ma si apprestò a magiare; l'amica accanto a lei occhieggiava il ragazzo attraente con interesse “Sai, quello che ti rende così arrogante.” Continuò.
“Io non sono arrogante.”
La ragazza lo guardò con ironia “Povero piccolo.” Gli disse. Poi si girò verso l'amica, riuscendo a distrarla, e presero a chiacchierare.
Il ragazzino si portò ancora una volta la mano tra i capelli e poi si girò a fissare l'amico “Ma di che parla?”
L'amico alzò le spalle con indifferenza e poi rise dell'espressione preoccupata del ragazzo “Non temere James, le passerà”.

***

La Sala Comune dei Grifondoro era piena, alcuni studenti stavano curvi sui tavoli e rigiravano la piuma assorti sui loro compiti, altri ridevano e giocavano vicino al caminetto.
Lily Evans era seduta su una poltrona a qualche metro dalle fiamme scintillanti ma i suoi occhi erano fissi su un ragazzo con gli occhiali.
Il ragazzo in questione stava parlando animatamente con altri tre, uno piccolino che sembrava pendere dalle sue labbra, uno che aveva l'aria di essere tremendamente malato o incredibilmente stanco o entrambe le cose, l'ultimo, che ascoltava indifferente e contento al tempo stesso.
Qualunque fosse l'argomento della conversazione doveva essere estremamente divertente viste le continue risate che suscitava a turno nei ragazzi; erano state quelle a distrarla dal tema che stava disperatamente tentando di comporre, quelle e il ragazzo con gli occhiali. Aveva un modo di fare, sempre lì a toccarsi i capelli, con lo sguardo fiero e provocatorio, che la irritava immensamente. Eppure, eppure, c'era anche qualcosa di affascinante in lui.
A un tratto, una ragazzina minuscola entrò nella sala piangendo e singhiozzando; prima che qualcuno fosse riuscito a intervenire, il ragazzino con gli occhiali si era alzato e le era andato incontro.
Lily, già in piedi, si bloccò e andò verso di loro, ma si tenne in disparte.
“Ehi, sssh, non piangere. Cos'è successo?”
La ragazzina, sicuramente del primo anno, arrossì fino alla radice dei capelli e cominciò a singhiozzare con più forza “Nu-nul-nulla.” “Ehi, ehi... Sono sicuro non sia niente di grave. Vuoi che vada a cercare un Prefetto?”
Gli occhi della piccola si dilatarono inorriditi alla sola idea. Scosse la testa.
“Allora che è successo?” Insisté il ragazzo con delicatezza.
“Il Prof- Il Professore Slughorn mi-mi- mi ha messa in punizione” Grosse lacrime scorrevano sulle guance della ragazzina.
“E come mai?”
“Ho-ho fatto esplodere il-il calderone”
“Ah, non è nulla di grave. Il Professor Slughorn ha le sue giornate malefiche. Non ti piace Pozioni?”
Lily notò stupita che il ragazzo stava facendo un ottimo lavoro nel consolare la ragazzina. Le aveva offerto una Cioccorana e l'aveva fatta sedere al suo posto, tra gli amici, e nel giro di qualche minuto la ragazzina stava ridendo a crepapelle per qualcosa che aveva detto il ragazzino dall'aria disinteressata.
Lily tornò a sedersi sulla sua poltrona, sollevata distolse gli occhi dal gruppetto e cercò di concentrarsi sul tema di Pozioni che avrebbe dovuto consegnare il giorno dopo ma a cui mancavano ancora cinque centimetri.
Qualche minuto dopo sentì un peso accanto a sé, una ragazza bionda e minuta si era seduta sul bracciolo e fissava sognante dall'altra parte della sala.
“E' così bello...” Sospirò.
“Vagli a parlare allora.”
“Cosa? O no!” La ragazza arrossì leggermente.
“Sono anni che hai una cotta per Sirius.”
“Lo so, ma...” Lasciò la frase in sospeso e si girò a guardarla. “Che ci fa quella del primo anno lì con loro?”
“Potter la sta consolando, a quanto pare Slughorn l'ha messa in punizione.”
“Ahi.” Rabbrividì al pensiero. Dopo qualche secondo di silenzio, in cui era tornata a fissare il gruppetto, aggiunse “Anche Potter ha il suo fascino però, non credi?”
“Nemmeno per idea” Rispose Lily in fretta e con la totale consapevolezza di star mentendo.


“Caro James,


Sei sempre stato tu, anche quando eri un arrogante quattordicenne cretino, sei sempre stato tu.


Sempre,
Lily.”

   
 
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