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Autore: MXI    13/12/2014    4 recensioni
--> "Stai bene?" chiese dal finestrino preoccupato. Il pedone si voltò completamente verso di lui ed una scintilla di stupore gli accese lo sguardo,
"Tu... Mi vedi" Naruto rabbrividì a sentire quella voce roca e a vedere il suo viso per intero,
"Vuoi che ti porto all'ospedale?" chiese notando il sangue che gli colava dalla nuca. Il liquido cremisi iniziò ad impregnargli la faccia soffermandosi nelle leggere rughe sotto gli occhi,
"Devi aiutarmi" il moro si avvicinò leggermente, poi delle macchine iniziarono a suonare incitando Naruto a partire,
"Non vedete che c'è un ragazzo che sta male?" urlò irato, ma appena si voltò di nuovo verso il ragazzo vide che la sua mano aveva attraversato il parabrezza e si stava avvicinando al suo volto
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Orochimaru, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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c.6
Il legame nella morte
Capitolo sesto
-Chiarimenti e spettri-

[...] "Allora, posso andare a fare una strage?" chiese con voce leggera, come se non stesse parlando di omicidi,

"Spero che tu stia scherzando" Kurama gli afferrò un polso e gli alzò il braccio verso l'alto,

"Ovviamente verrai con me" il detective si voltò verso Kiba che li stava guardando con aria stralunata e lievemente preoccupata,

"Giuro che di solito è normale, solo è da tanto che non esce" poi si rivolse nuovamente al demone che gli era stato affidato,

"Come cavolo faccio a rispedirti nel tuo mondo?" il più alto ghignò e  lasciò la presa, incrociando le braccia davanti al petto nudo,

"Non te l'ho detto? Non sei ancora in grado di farlo" [...]

Panico.

Una forte sensazione di impotenza si impadronì di Naruto, afferrò la pietra che aveva al collo. Era fredda e di un acceso colore rosso. 

"Ti impedirò di fare del male a qualcuno" il demone scoppiò a ridere, un suono stranamente soave. Contrastava nettamente con le sue intenzioni.

"I tuoi poteri derivano per la maggior parte da me, cosa credi di poter fare?" 

"Non rimarrei a guardare per nulla al mondo" Kiba gli si affiancò. Non aveva per niente chiaro quello che stava succedendo, ma non avrebbe lasciato solo l'amico.

"Perchè?" non lo stava prendendo in giro, veramente non riusciva a capire la motivazione che lo spingeva a tanto,

"Perchè c'è sempre qualche valore da difendere e finchè avrò la forza di reggermi in piedi non ti permetterò di agire"

"Eppure hai visto la sporcizia degli umani, la loro cupidigia non si ferma neanche dopo la morte" gli occhi fiammeggiavano di collera, le mani divennero incandescenti.

Naruto aveva sentito dagli altri demoni storie sul passato di Kurama.

Di certo si sapeva solo che aveva subito delle gravi perdite per colpa degli umani.

"Non c'è solo quello... Mi conosci, sono un uomo eppure abbiamo fatto amicizia" sorrise, il rosso lo guardò con sospetto.

Quindi le spalle si rilassarono leggermente,

"Credevi davvero che avrei fatto qualcosa di male?" chiese con un ghigno,

"Cosa? Stavi solo scherzando??" intervenne Kiba, si era spaventato a morte per niente?

Sembrò quasi che Kyuubi si accorgesse solo in quel momento della sua presenza.

"Tu saresti?"

"Qualcuno che non ci sta capendo nulla" Naruto scosse la testa,

"Hai ragione ti spiegherò tutto davanti ad un caffè" il demone sbattè tra loro i palmi delle mani, facendo sobbalzare i due ragazzi.

"E' da molto che non bevo qualcosa di umano"

"Non ci pensare neanche, devi tornare nella tua dimensione" 

"Tu non sei in grado di liberarti di me ed io non ho intenzione di andarmene. Quindi.." con uno schiocco di dita una camicia smanicata nera apparve coprendogli il petto glabro.

"Andiamo" non diede loro il tempo di ribattere che si avviò verso la strada principale.

Il biondo guardò Kiba cercando di rassicurarlo, poi insieme seguirono il più alto. Con il fedele Akamaru al seguito.

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Gli occhi chiusi e la testa tra le gambe, gli sarebbe piaciuto riuscire ad isolarsi dal resto del mondo.

Come faceva quando era piccolo e non voleva parlare con nessuno...

"Sasuke" con uno scatto il moro si mise in piedi, lo sguardo arcigno,

"Vattene dalla mia camera" la voce piatta, senza emozioni ormai. Non aveva la forza di urlare.

"No"

"Perchè diavolo non vai in cerca della pace o di qualsiasi altra cosa ci sia dopo?" il più piccolo lo aggirò ed uscì dalla stanza, non sarebbe riuscito a trovare un solo angolo di solitudine in tutta la dimora.

Giunse davanti alla porta blindata, afferrò la maniglia e fece per aprire... Come sempre non poteva.

Chiuse gli occhi, il volto ancora più pallido del solito.

"Chiama qualcuno per aiutarti" propose quasi scherzosamente lo spirito,

"Sono tutti dei truffatori" si rifiutava di cedere, gli avrebbero dato del pazzo.

A lui... Un Uchiha!

Appoggiò la fonte alla superficie fresca.

"Io conosco qualcuno" Sasuke non ebbe neppure il tempo di fiatare che il fratello era già scomparso.

Poteva sentire il silenzio, il vuoto della sua assenza... Seppur per qualche istante, gli sembrò di essere libero.

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"Piantala" Naruto cercava di restare serio, ma si notata che in realtà stava per scoppiare a ridere. Kyuubi lanciava sguardi languidi a tutte le ragazze che puntualmente arrossivano e abbassavano lo sguardo.

La cameriera ancheggiò nella loro direzione, appoggiò le due coppe di gelati con panna davanti ai due ragazzi mentre il caffè amaro lo porse al demone. Poi con un unico gesto passò un biglietto al rosso e gli strizzò l'occhio.

Kiba sbattè una mano sul tavolo, esasperato,

"Sarà il quinto numero di telefono in dieci minuti, ma com'è possibile?" 

Kurama si appoggiò completamente allo schienale della sedia, con la mano si scostò la frangia scomposta e gli lanciò uno sguardo.

Il moro arrossì immediatamente e sentì una forte attrazione crescere in lui.

"Smettila Ku! Kiba non guardarlo troppo è nel periodo del calore. Porca di una volpe, se l'avessi saputo saresti rimasto nel vicolo"

"Calore?" lanciò un'occhiata alla strada, dove li stava aspettando Akamaru,

"Tipo i cani?"

"Più o meno. Le femmine cedono subito con i ragazzi è un po' più complicato... Il mio obbiettivo è Naruto" l'interpellato quasi si strozzò con la panna,

"Stupido, sai che la pietra non te lo permette" il demone sbuffò stizzito.

"Comunque io non credo di avere ancora capito... Chi sei tu?" chiese il moro indicando il rosso,

"E te sei ancora umano?" spostando l'attenzione sull'amico di vecchia data.

Kurama con un gesto cedette la risposta al partner.

Naruto appoggiò il cucchiaino accanto alla coppa in vetro, quindi con uno sguardo oltremare provò a spiegare.

"Allora... Te credi nella vita dopo la morte?"

"Non sono mai stato un credente accanito"

"Beh quando una persona muore l'anima si scinde dal corpo pronta per essere raccolta dai Custodi"

"Gli Shinigami?"

"Più o meno, loro raccolgono l'anima e la conducono in un limbo. Se la persona è pronta ad andare oltre allora troverà la pace... Altrimenti finisce nell'oltremondo"

"E che differenza c'è?" i sussurri si susseguivano veloci, il biondo cercava di fargli capire tutto il più rapidamente possibile,

"L'Oltremondo è un universo simile al nostro ma allo stesso è l'opposto. Sei un'anima che non ha bisogno di nulla per rimanere in vita e non prova più nulla. I demoni vigilano nella dimensione, garantendo la sicurezza del portale. Se le anime riescono ad uscire diventano degli Zimu, uno di loro era il ragazzo nel vicolo"

"E dopo l'Oltremondo? Se una persona decide di andare avanti?" chiese incuriosito,

"Non mi è dato saperlo, credo ci sia quello che i Cristiani chiamano Paradiso. Io posso attraversare il varco ed entrare nell'Oltremondo, solo lì"

"Aspetta, è per questo che non eri triste per la morte di Hinata? Perchè puoi rivederla?" lo sguardo di Naruto si ombrò, Kurama diede un forte calcio alla gamba del giovane,

"Stupido umano! Lei è andata oltre e si aspetta che lui faccia altrettanto"

"So che ora è in un posto migliore, questo mi basta"

Qualche minuto di silenzio, durante i quali Kiba si malediceva per essere entrato in quell'argomento.

Poi la curiosità ebbe la meglio,

"E te che ruolo dovresti avere?"

"Io gestisco il varco tra i due mondi, non devono esserci interferenze tra di essi. Quando un'anima riesce a passare io devo rispedirla dall'altra parte"

"Ma... Sei sempre stato così?"

"No, da quando mio padre è... beh lo sai. Non era più servibile. I suoi poteri sono passati a me, così come il demone compagno."

Indicò Kurama che sorrise tronfio,

"Il meglio del meglio" affermò, Naruto si scompigliò nervosamente i capelli,

"Veramente abbiamo avuto un inizio burrascoso"

"Per forza eri un idiota"

"Parla il demone presuntuoso ed orgoglioso" lo sguardo del rosso si infuocò in un istante,

"Non giocare con chi non puoi battere Naruto" il biondo scosse le spalle.

Kiba non era sicuro di essere riuscito ad inquadrare completamente il rapporto tra i due, ma decise di soprassedere per il momento.

Dopo una chiamata al cellulare di Naruto decisero che era il momento di lasciare il Bar, in strada il moro stava ancora ragionando su ciò che aveva sentito

"So che è difficile da accettare, se pensi sia troppo possiamo cancellarti la memoria" gli disse l'amico,

"Non ci provare neanche, non ti lascerò da solo in questo casino... Solo dammi un po' di tempo" Naruto e Kurama si lanciarono uno sguardo preoccupato.

Pronti per ogni evenienza.

Camminando ritornarono nel vicolo dove si era svolto lo scontro con Sasori,

"Allora, ora hai intenzione di andartene?" il rosso finse di pensarci su,

"Diciamo che per questa volta ti do una mano, ma alla prossima occasione ne approfitterò"

"Sapevo che alla fine non eri un cattivo demonietto" Kurama finse di non sentire.

"Allora vado, a proposito... Credo che non ti piacerà" Naruto non ebbe il tempo di ribattere che sentì un calore estraneo sulle proprie labbra,

Sgranò gli occhi quando si accorse che il demone lo stava baciando.

E sorrideva divertito mentre lo faceva!

Le due pietre brillarono simultaneamente, i poteri entrarono in sintonia. Le gemme ritornarono lentamente all’originale color zaffiro.

Il corpo del demone iniziò a disfarsi nell'aria, a scintille.

"A presto" gli sussurrò sulla bocca poco prima di scomparire.

I due ragazzi rimasero a fissare il vuoto, entrambi scandalizzati.

"Lui... Come ha osato?" la rabbia unita al disgusto e alla tristezza.

Nelle labbra era rimasto il sapore, l'odore di Hinata. Avrebbe voluto continuare in quel modo per sempre...

"Mi ha inquinato!"

Andiamo non è stato così male e poi era l'unica soluzione

La voce nella sua testa lo irritò ancora di più, così tanto che la tonalità azzurra dei suoi occhi incominciò ad incupirsi. Verso un rosso scuro.

Non ci credo neppure se lo vedo

"Ma guarda, allora è vero che hai qualcosa di speciale" la voce cupa fece sobbalzare il biondo.

Alzando lo sguardo dal terreno incrociò il volto del ragazzo che quella mattina gli aveva attraversato la strada.

Il fantasma.

"Tu" Kiba lo guardò stupito,

"Naru tutto ok?" il detective gli lanciò un'occhiata di sfuggita. Roteò la mano che venne circondata da fiamme bianche, quasi trasparenti.

Con un gesto secco le lanciò sugli occhi dell'amico che urlò spaventato, prima di accorgersi che in realtà il fuoco non bruciava.

"Tranquillo" cosi come si erano create si estinsero. Kiba riaprì gli occhi e raggelò all'istante.

C'era un ragazzo davanti a loro, ricoperto di sangue.

"E'..."

"E' un fantasma" 

"Dio per oggi ne ho avuto abbastanza, con lui cavatela da solo accidenti!" quindi si voltò e si fiondò sulla strada principale seguito dal fedele Akamaru.

"Mi stavo chiedendo quanto c'avrebbe messo a scoppiare" disse fra se e se, poi serio si rivolse allo spirito,

"Perchè mi stavi cercando?"

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Sasuke si era preparato un tè per calmare i nervi.

Seduto nella cucina attendeva.

Sapeva che sarebbe apparso all'improvviso. Poi il campanello suonò...

Il moro sussultò dalla sorpresa, era da molto che non succedeva.

"Andate via!" urlò, non sarebbe riuscito in nessun modo ad aprire la porta.

Inoltre non aveva alcuna intenzione di vedere nessuno.

"E' urgente Sasuke, apri la porta" sentì in risposta,

"Come diavolo fai a conoscere il mio nome?" chiese seccato.

Raggiunse il corridoio d'entrata.

Vide il fratello osservarlo dalla porta che dava sulla sala.

"Lui è la persona che ti aiuterà fratellino" Sasuke inarcò un sopracciglio,

"Non può neanche entrare"

"Senti sono stufo di aspettare, con permesso!" un forte botto, poi la porta si spalancò e sbattè sul volto dell'Uchiha più piccolo che si trovava proprio sulla sua traiettoria.

Quando gli occhi scuri smisero di lacrimare dal dolore Sasuke riuscì a distinguere un viso circondato da folti capelli color del sole e un sorriso imbarazzato,

"Oh cavolo, non credevo che fossi proprio dietro alla porta. Comunque piacere sono Naruto!" quindi gli porse la mano.

Un'unica domanda nella testa del moro che rimase immobile.

Come aveva fatto ad entrare?


Premetto: non sono riuscita a recuperare nulla... E intendo proprio nulla dal mio hard disk!! 
C'ho messo molto per riuscire a ritrovare la voglia di scrivere. Complice la passione e la nostalgia del mio ragazzo( il primo si accettano scommesse su quanto durerà!!) ho ricominciato.
Questo capitolo fa schifo e me ne dispiaccio perchè è una delle storie che mi piace di più... Purtroppo l'aggiornamento l'avevo già scritto e si è fuso con tutti gli altri file.
Quindi credo che niente mi sarebbe andato bene.
Scusate ancora tantissimo per il ritardo, nonostante tutto non ho scusanti...
Fatemi sapere che ne pensate se non ce l'avete troppo con me **

A presto!!

  
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