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Autore: Lyron    06/11/2008    6 recensioni
Oscar e Andrè non sono più in sintonia come una volta dalla notte in cui Andrè le ha rivelato i suoi veri sentimenti. Come farà il bellissimo comandante dei soldati della guardia a fare pace con l'unico uomo che conta davvero nella sua vita? Magari trovando il coraggio di scrivergli una vera e propria lettera d'amore...


Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oscar era nel suo ufficio in caserma, doveva compilare alcune carte, i soliti ordini di munizioni per i fucili dei soldati…che noia, era così una bella giornata, il sole splendeva e non c’era una nuvola in cielo…il pomeriggio ideale per fare una bella cavalcata con Andrè.
Già… Andrè, chissà che cosa stava facendo in quel momento! Pensò Oscar dando un’occhiata fuori dall’immensa finestra del suo ufficio, che guarda caso dava sul grandissimo cortile d’entrata della caserma, dove i soldati si schieravano per la rassegna delle truppe, ma anche dove solevano ricevere le loro visite settimanali.
“Ma…..Ma QUELLO E’ ANDRE’” l’occhiata di Oscar si tramutò in uno sguardo attento dopo aver visto Andrè in compagnia di una ragazza sconosciuta.
Ma hai visto quella smorfiosetta!!!! Si mette a fare le moine con Andrè…ma ovvio che lui non ci cascherebbe mai – e invece Andrè sembrava sull’orlo del precipizio, rideva alle sue battute  e sembrava divertirsi molto, e lei non aveva occhi che per lui.
GRRRR Oscar ribolliva dentro, proprio adesso che lei aveva capito di desiderarlo lui la tradiva così…facendo l’idiota con un’altra…poi fosse carina – pensò Oscar – di certo non era il tipo giusto per Andrè…no di certo!!!
Lo sguardo di Oscar si fece più sottile quando la ragazza tutta moine tirò fuori un foglietto di carta, (anzi no, sembrava proprio una lettera!!!) e lo porse ad Andrè.
Cosa avrà mai quella da dire di così importante ad Andrè da doverlo scrivere su carta??? Non può semplicemente dirglielo a voce???
Presa la lettera Andrè si congedò con un baciamano molto elegante dalla fanciulla, che ridacchiando uscì dal cancello principale.
Oscar era letteralmente furiosa, come osava quella lì…doveva subito andare da Andrè e chiedergli spiegazioni! Sì, se aveva una ragazza lei aveva il diritto di saperlo no?
Correndo fuori dal suo ufficio sbatté contro Alain che veniva da lei con nuovi ordini del generale, “Comandante che fate? Cos’è tutta questa fretta? Potreste addirittura atterrare un uomo con tutta quella furia in corpo! Dove andate?”
“Non è affar tuo Alain!” disse Oscar senza il minimo accenno a volersi fermare.
“Non starete correndo per caso da Andrè vero?”
“Perché me lo chiedi?” Santo cielo traspare così tanto all’esterno che si tratta di Andrè? Devo stare più attenta, se no qui tutti i soldati inizieranno spettegolare come donnette al mercato
“Così per sapere comandante”
“Alain, esigo essere trattata come si conviene ad un comandante, d’ora in poi evita di fare domande che vadano al di là delle tue mansioni di soldato!”
“Certo comandante, mi scusi….ma, volevo risparmiarvi un strada inutile, dato che Andrè è uscito esattamente due minuti fa”
“Come uscito? Chi glielo ha permesso?? Non che questo c’entri con il motivo per cui sono di fretta, sia ben chiaro..”
“Comandante il permesso glielo avete firmato voi due giorni fa, non ricordate?”
“Eh?...oh ma sì certo che ricordo, come no!” Oddio e adesso dove lo vado a cercare Andrè?...Magari aveva deciso di passare la serata proprio con la smorfiosa della lettera…questo proprio non ci voleva!
“Comandante…se avete bisogno urgente di Andrè potete richiamarlo in servizio, forse potrei sapere dove trovarlo… oh Comandante scusatemi se vi ho trattenuta, andavate di fretta prima vero?  Lascio questi documenti sulla vostra scrivania e torno dai miei compagni…con permesso!”
“No Alain!...” – e ora che si inventava? Doveva scoprire dove si era andato a cacciare Andrè e soprattutto se era con quella là!! 
“Sì comandante dite pure”
“Ehm…avrei bisogno di sapere…dov’è Andrè perché sai….ehm…sua nonna…sì sua nonna mi ha detto di consegnargli una lettera da parte sua…ed è urgente” Speriamo che la bugia regga!
“In realtà, perdonatemi comandante ma non so dove sia Andrè, vi ho mentito perché volevo essere sicuro che cercaste proprio lui prima, comunque se avete una lettera per lui potete portargliela direttamente nelle camerate, mettetela sotto il suo cuscino insieme all’altra, così al suo ritorno le leggerà tutte e due con calma….ovviamente se siete di fretta posso portarla io!”
“Insieme all’altra??...ehm cioè, volevo dire…con tutto il tempo che mi hai fatto perdere Alain, il tenente Girodelle, che stavo cercando prima, sarà già uscito, perciò non faccio in tempo a riferirgli quello che dovevo. Non sono più di fretta, perciò posso andare io a consegnare la lettera. Grazie Alain, è tutto. Puoi andare.”
“Con permesso Comandante!”

Il cuore di Oscar batteva forte, il cervello ragionava alla velocità della luce, non riusciva nemmeno a stare dietro ai suoi stessi pensieri, doveva imporsi la calma, elaborare una strategia, dopotutto era un soldato no?
Problema numero 1: Andrè poteva essere con la ragazza di oggi pomeriggio, soluzione: doveva scoprire dove erano andati, magari la lettera che gli ha scritto era una sorta di invito…se sì doveva leggerla!
Problema numero 2: Che tipo di relazione c’era tra quella ragazza e Andrè? Magari c’era un indizio anche di questo nella lettera…
Sì, ormai Oscar aveva le idee chiare, doveva leggere quella lettera, ma cosa poteva escogitare per averla per sé? Le bastavano solo pochi minuti da sola nella camerata dei soldati…ma come procurarseli?

Mentre Oscar si arrovellava sul problema Alain raggiungeva felice il suo amico Andrè alla locanda dietro la caserma, sapeva benissimo che era lì ma voleva proprio vedere se leggendo la bellissima lettera d’amore di Claudine il suo Comandante si sarebbe deciso a fare qualcosa per riavvicinarsi ad Andrè.
Avrò fatto bene? pensava Alain… Ma sì, vedrai che quando quei due staranno finalmente insieme mi ringrazieranno! Anzi, per essere proprio sicuro che Oscar veda la lettera ho organizzato un torneo di carte in sala comune stasera, così nessuno sarà nel dormitorio…stavolta devo farmi proprio i complimenti..sono stato troppo geniale!

Intanto Oscar pensava e ripensava nel suo ufficio a un piano convincente per far uscire i soldati dal dormitorio senza farli insospettire quando qualcuno bussò alla porta: “Avanti!”
“Comandante buonasera!”
“Buonasera Pierre! Dimmi”
“Ecco…noi soldati vorremmo organizzare un torneo di carte nella sala comune stasera, ci potreste gentilmente concedere il permesso?”
“Stasera??” Ma che fortuna sfacciata che ho!!!!
“Sì comandante, avete altri ordini per noi soldati questa sera?”
“Ma parteciperete tutti??” Ormai Oscar non ascoltava più Pierre, nella sua mente si era già insinuato il piano per leggere quella benedetta lettera.
“Sì Comandante, ovviamente i soldati andranno a fare i loro turni di ronda notturna, quindi non c’è problema per la sorveglianza!”
“MMM va bene, avete il mio permesso di utilizzare la sala comune, però alcuni di voi dovranno comunque tenersi pronti per qualsiasi richiesta vi faccia” Tipo frustare Andrè se il contenuto della lettera non mi aggrada
“Certamente comandate, siete molto gentile a concederci di fare il torneo, da parte di tutti i soldati, saremmo molto felici se voleste prendere parte anche voi”
“Non credo che ne sarebbero felici proprio tutti” Rimaneva ancora il soldato Verchè e la sua cerchia da convincere…l’ultimo zoccolo duro della resistenza alla sua autorità…ultimamente non le avevano fatto passare un bel periodo, le mettevano i bastoni fra le ruote in ogni modo possibile….già ma quando c’era Andrè accanto a lei superava i problemi con più facilità, aveva più slancio e motivazione…
“Comandante…non dovete essere preoccupato, la maggior parte di noi vi stima ed è orgogliosa di avervi qui, i pochi soldati che ancora vi contrastano impareranno a rispettarvi”
“Grazie Pierre, sei gentile, ad ogni modo non verrò stasera, ho dei documenti da controllare entro domani, comunque grazie dell’invito”
“Di nulla Comandante. Saluti”
“Ah Pierre, a che ora inizia la partita?”
“Alle 9, vi rinnovo l’invito a partecipare se riuscite a liberarvi dal lavoro! Con permesso Comandante”
“A domani”
Oscar era contenta come non mai, mentre tutti erano alla partita lei avrebbe potuto sgattaiolare inosservata nella camerata dei soldati e leggere la lettera! Sì, farò proprio così  pensò Oscar già esaltata all’idea di una nuova missione all’interno della sua stessa caserma!

Detto fatto, le 9 arrivarono, dall’ufficio di Oscar si sentivano le grida dei soldati che vincevano e le imprecazioni di quelli che perdevano. Quel torneo deve essere particolarmente coinvolgente pensò Oscar, ma lei aveva ben altro da fare.
“Forza Oscar” – si disse chiudendo la porta del suo ufficio.
Arrivata alle camerate raggiunse facilmente il letto di Andrè – Non c’è anima viva qui, che coincidenza fortunata il torneo! Però è meglio sbrigarsi, potrebbe sempre tornare qualcuno – pensò Oscar sollevando il cuscino di Andrè…..

….Nella sala comune intanto Alain si chiedeva se il suo bel comandante avesse abboccato all’amo ma ora arriva la parte difficile, chissà Oscar come reagirà!
“Alain, non ci crederai mai, ho già vinto 4 partite, se continuo così sono in finale!” Un Andrè felice come una Pasqua lo stava raggiungendo al tavolo!
“Amico mio, come si dice, fortunato al gioco…sfortunato in amore!” Dallo sguardo di Andrè Alain capì di avere toccato un tasto dolente “Dai Andrè non fare così” ah se sapessi quello che ho fatto per te!
“Sì Alain hai ragione, devo cercare di non pensare a lei! Credo che andrò a leggere la lettera di Claudine prima della prossima partita, magari mi aiuta a distrarmi, quella ragazzina è proprio tenera!”
“No Andrè ma che dici??? eh no bello, non puoi andartene proprio adesso che Oscar è di là Perché devi andartene proprio ora, dai lo sai che mi porti fortuna, siediti vicino a me mentre gioco!”
“Dai Alain vado e torno, intanto prendo un po’ d’aria!” disse Andrè allontanandosi dalla sala.

Oscar stava aprendo la busta, le tremavano le mani sia perché sapeva che quello che stava facendo era sbagliato, sia perché sulla busta c’era scritto: Al mio dolce Andrè, da Claudine

Andrè attraversò il cortile di corsa, voleva sdraiarsi un po’ sul suo letto… continuava a pensare alla sua Oscar, e aveva bisogno di stare solo.

Intanto Oscar leggeva le parole dolci di una ragazzina innamorata: Andrè, non smetto mai di pensarti, tu che fai battere il mio cuore, tu che mi hai fatto conoscere la felicità, tu che hai degli occhi che mi fanno sognare…

Però che stronzo Alain, poteva anche risparmiarsi la battuta su Oscar…immerso nei suoi pensieri Andrè era arrivato nel corridoio delle camerate…

Tu che invadi i miei sogni di notte, tu che colori la mia vita, tu il solo che dovrei ringraziare, tu che sei entrato nel mio universo.

Arrivato alla porta della sua camerata Andrè decise di fare un salto in bagno – colpa della troppa birra!-

Mi sono domandata spesso come sarebbe la vita senza di te... per un istante, ho pensato a cosa farei se ti perdessi, amore mio..
Un istante è stato terribile, se lo vuoi sapere, ho pianto!
Allora voglio inviarti queste mie parole affinché tu sappia...quanto ti amo, che sei tutto per me ,e che muoio se non ti vedo per un giorno.
Oscar era fuori di sé, non sapeva bene se essere arrabbiata con Andrè oppure triste, o disperata per aver perso il suo amore per sempre, pietrificata dai suoi sentimenti dietro di sé si sentì chiamare: “Oscar, cosa stai facendo?” Andrè era tornato, beccata con le mani nella cioccolata!
“Stavi leggendo la mia lettera?” “nno…io…”
“Dammela subito, non sono affari tuoi”
“Andrè…ma QUELLA ti ha scritto una lettera d’amore, bleeeeeh”
“Innanzitutto QUELLA si chiama Claudine ed è una mia cara amica”
“Sì certo, e una tua amica ti scrive lettere d’amore no?”
“Beh si vede che ha interpretato male la nostra amicizia, poi comunque a un uomo fa sempre piacere ricevere lettere d’amore, voi donne siete infinitamente tenere quando ci dedicate pagine e pagine dei vostri sentimenti!”
“Andrè….vuoi dire che a te quella lettera PIACE????? Sembra che “Claudette” o come diavolo si chiama abbia il diabete da quanto è zuccherosa”
“Non sono d’accordo Oscar, trovo che sia molto difficile mettere mano al proprio cuore e portare su carta i nostri sentimenti verso un’altra persona, io stesso non avrei saputo farlo meglio”
“Quindi intendi scrivere una lettera d’amore a lei?”
“Oscar io…io parlavo di te, mi piacerebbe scriverne una a te!”
Oscar in quel momento era rossa come un peperone “Davvero Andrè? Vorresti scrivere del tuo amore per me?” “Certo Oscar, vorrei ricordarti ogni giorno della mia vita quanto ti amo, ma tu questo già lo sai, sei tu che me lo devi dimostrare…”
“Dimostrare? E come?? Andrè dimmelo!”
“Magari potresti scrivermi una lettera anche tu amore mio!”
“Ma io non ne ho mai scritte, non so da dove iniziare”
“Beh inizia da….fhgjkhdgkjdfhgg”
“Eh??? Andrè non ho capito!!! Da cosa inizio???” Con queste domande ancora nella testa Oscar si svegliò nel cuore della notte, nel suo letto a palazzo Jarjayes.
- E’ stato solo un sogno -  Oscar era un po’ delusa, avrebbe voluto continuare a parlare con Andrè, e magari baciarlo…ma come poteva dichiarargli i suoi sentimenti ora? Magari l’Andrè del sogno aveva ragione “fa sempre piacere ricevere una lettera d’amore”

  
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