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Autore: Chrystal_93    13/12/2014    4 recensioni
NB: questa storia è lo sviluppo del primo capitolo di "Halloween nights", dove è presente il primo capitolo.
Archibald Hopper è sempre stato l'aiutante di tutti, paziente e buono, sempre in disparte. Non ha mai preteso la ribalta o la gloria, eppure cova qualcosa nello strato più profondo del suo subconscio.
Ora vuole ciò che gli spetta, ad ogni costo. E saranno in molti, a Storybrooke, a farne le spese.
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Dal #cap1: “E per quale altro motivo dovresti tenermi qui prigioniera?”
Questa volta Archie si tolse gli occhiali, sorrise e si accucciò per terra, per poter guardare in faccia la ragazza.
“Per lo stesso motivo per cui siamo finiti qui e per lo stesso motivo per cui il sortilegio si è spezzato.” disse, stringendo le mani. “Per amore.”
Genere: Angst, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Archibald, Hopper/Grillo, Parlante, Belle, Dottor, Whale, Dottor, Whale/Victor, Frankenstein, Jefferson/Cappellaio, Matto, Ruby/Cappuccetto, Rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Preda
 

 

“Belle!” urlò Ruby vedendo l'amica scivolare a terra, mentre un'ombra stava per inghiottirla.

“Ruby...” disse l'altra con la voce flebile.

L'ombra però ringhiò di rabbia e la spinse via. Belle sbattè la testa su uno scaffale e si accasciò a terra.

“No!” urlò Ruby gettandosi addosso a Jefferson.

Lui intercettò le sue braccia e la fermò per i polsi.

Quasi la sollevò, facendola indietreggiare. Lei lo morse su un avambraccio e lui, in risposta, le diede un ceffone tanto forte da farle voltare il volto e farla cadere a terra.

“Aveva ragione Hopper. Sei davvero una seccatura.”

Le avvolse le mani attorno al collo e cominciò a stringere forte.

Ruby sentì ogni singola molecola di ossigeno abbandonarle il corpo, mentre i polmoni bruciavano sempre più, reclamando aria.

“Belle sarà solo mia.” rise forte Jefferson, con gli occhi quasi fuori dalle orbite.

“Ruby...” Belle era ancora a terra accasciata, e non riusciva a muovere un muscolo. Poteva solo osservare la propria migliore amica venire strangolata e sperare, pregare che qualcosa o qualcuno intervenisse.

Come se le sue preghiere fossero state ascoltate, Whale apparve sulla soglia della biblioteca e si precipitò su Jefferson, facendolo staccare dalla ragazza.

I due finirono a lottare sul pavimento, mentre Ruby riforniva i suoi polmoni di dosi massicce d'ossigeno.

Poi gattonò sul pavimento e raggiunse Belle, quasi priva di conoscenza.

“Belle...” sussurrò, accarezzandole una ciocca di capelli scomposta.

La ragazza aprì piano gli occhi e sorrise, vedendo l'amica viva e davanti a sé. Subito dopo però il sorriso si spense e i suoi occhi si sbarrarono dal terrore.

Ruby era a pochi centimetri dal suo volto e, accortarsi della sua espressione, si girò, vedendo Jefferson in piedi che scaraventava un carrello zeppo di libri su Whale, disteso a terra.

Con le ultima forze che le rimanevano in corpo si scagliò su di lui. Sentiva la rabbia crescere, passo dopo passo, e farsi sempre più prepotente nelle sue vene. Era come un'onda che l'aveva trascinata via, facendole perdere ogni controllo su suoi gesti. Non si rese nemmeno conto di ciò che aveva di fronte, del pericolo che l'uomo rappresentava, perchè ora la disperazione la stava spingendo oltre confini che non sapeva di avere. Nemmeno la vista annebbiata per i tanti colpi ricevuti nelle ultime ore potevano fermarla.

In pochi attimi fu su Jefferson, inerme di fronte alla sua ferocia e colto di sorpresa dalla reazione della giovane donna.

“Ruby! Ruby, fermati!” sentì una voce lontana che la richiamava. Piano piano il mondo di fronte a lei riacquistò i colori.

Sentì qualcosa colarle dal mento. Si toccò e vide che era un liquido rosso, vischioso e caldo che le copriva tutte le mani. Anche la maglietta era rossa e tutta strappata, quasi a brandelli, tanto che gran parte della sua pelle erano in bella vista. Si toccò un fianco e lo sguardo ora abbracciò un altro raccapricciante spettacolo, ancora più sconvolgente delle condizioni in cui versava il suo corpo.

Guardando di nuovo in basso vide i corpi di Jefferson e Whale a terra, privi di vita. Il volto di Jefferson era quasi irriconoscibile e il collo era quasi completamente squarciato. Brandelli di carne e vestiti si spandevano tutto intorno, sopra la grande e densa pozza di sangue che arrivava a pochi metri dal bancone della biblioteca.

Il petto di Whale era aperto da tre profondi graffi. E Ruby sapeva bene cosa voleva dire. Si guardò nuovamente le mani, anch'esse piene di sangue e vide che le unghie erano ancora un po' più lunghe del normale.

Era stata lei, era stato il lupo che aveva dentro di sé. Non era riuscito a controllarlo. Non era riuscita nemmeno a rendersi conto che la sua parte animalesca aveva preso il sopravvento.

Cominciò a tremare forte, rimanendo inginocchiata a terra davanti al corpo di quello che doveva essere il suo uomo.

“Ruby...” Belle era alle sue spalle, in piedi.

“Ruby.” ripetè, avvicinandosi e sfiorandole una spalla.

“Non mi toccare.” riuscì a dire la ragazza lupo.

“Ruby, non è stata colpa tua.” Ruby scosse la testa.

“Jefferson stava per uccidere Whale e tu gli sei andata addosso. Lui ti ha scaraventata via e, probabilmente sbattendo, la tua parte animale si è svegliata per salvarti. Sei tornata alla carica e lui ti ha colpita... non potevi fare altro per salvarti.”

“Whale...” mormorò Ruby.

Belle si morse il labbro. “Quando ormai ti eri trasformata hai visto Whale che mi toccava, mi stava aiutando ad alzarmi. In quel momento Jefferson ha cercato di colpirti un'ultima volta e probabilmente hai collegato le due cose; poi pensando che mi stesse facendo del male lo hai attaccato. Ruby, è successo tutto in un attimo. So che non è stata colpa tua.”

Alcune lacrime scesero sulle guance di Ruby, mischiandosi al sangue che imbrattava il suo volto.

Belle la raggiunse e, senza farsi fermare, la fece alzare e l'abbracciò.

Ruby si abbandonò a quel contatto, ancora sconvolta dalle parole dell'amica.

Poi, di colpo, tutto cambiò. L'odore delle pelle di Belle investì i suoi sensi, ancora potenziati dalla trasformazione appena avvenuta, e la lasciò sgomenta, con una nuova verità che faceva capolino da uno degli angoli più bui della sua mente. Era come un'epifania, e più il profumo dell'amica la colpiva, più tutti i tasselli tornavano al loro posto, rivelando un quadro che aveva sempre ignorato.

All'improvviso infatti le tornò tutto in mente. La lotta con Jefferson, le mani di lui attorno al suo collo, la rabbia che le saliva e che la salvava trasformandola in lupo, la carne lacerata sotto gli artigli, il volto spaventato di Whale quando l'aveva agguantato e trascinato lontano da Belle, il calore del suo sangue che zampillava dal cuore, la paura negli occhi identica a quella del suo fidanzato quando, molto anni prima, nel mondo delle favole, lo aveva ucciso.

Il sangue del suo fidanzato, di Peter. Era così diverso dal sapore che aveva quello di Whale e quello di Jefferson. Si passò la lingua sulle labbra e assaggiò quel liquido rosso e ancora caldo. Era proprio diverso. Non c'era stato gusto questa volta, non era stato come con Peter. Le aveva lasciato una sorta di vuoto, un languore a livello del petto. Versare quel sangue non l'aveva soddisfatta come quando aveva ucciso l'amore della sua vita. E questa era la prova che aspettava da tempo.
Belle era ancora fra le sue braccia e il suo odore riusciva a sovrastare ogni altra cosa. Affondò il viso nei suoi capelli, cercando di nascondere anche quelle idee che ora la stavano terrorizzando. Eppure sapeva che non erano novità, semplicemente quell'evento aveva portato alla luce ciò che aveva sepolto per molto tempo nell'angolo più recondito del cuore.

Strinse ancora di più l'amica e fece più pressione con le unghie a livello dell'avambraccio.

Eccola la sensazione. Più affondava nel corpo di Belle e più il lupo dentro di sé ululava soddisfatto, come quando aveva avuto il proprio amore sotto le zanne, molto tempo prima.

Era eccitazione, era fame, era amore. La strinse ancora di più, inspirando a fondo il suo delizioso e invitante profumo.

“Ahia! Ruby, mi fai male...”

Ma la ragazza non la ascoltò. Continuò a stringerla, perfino a graffiarla. Ora aveva capito tutto. La amava. La amava dal primo istante in cui le aveva chiesto cosa volesse e le aveva portato del tè freddo. Era per questo che aveva ucciso Jefferson e, soprattutto, Whale. Non poteva sopportare che qualcun altro, che non fosse lei, la toccasse. Non poteva sopportare di fingere di provare qualcosa per quel chirurgo resuscita-morti. Ghignò, pensando che il destino aveva proprio il senso dell'umorismo. Whale era morto squarciato, la stessa sorte che aveva riservato a migliaia di cadaveri che erano passati sotto le sue mani. Ben gli stava, era solo un ostacolo. E ora che non c'era nient'altro a separarle, aveva la strada spianata.

Sentì un formicolio attraversarle la schiena, segnale che il lupo stava reclamando la scena.

Molti le avevano detto che era sbagliato e persino lei, fino a quel momento, ci aveva creduto. Ma ora, il sapore del sangue, l'odore di Belle e la morbidezza della sua pelle vellutata le dimostravano il contrario. Aveva ragione sua madre quando, prima di morire, le aveva detto che essere un lupo non era qualcosa di cui vergognarsi, non era un mostro come gli esseri umani pensavano; era semplicemente un lupo. Molti, come lei, avevano rinnegato quella maledizione, quel destino, solo perchè non sapevano come controllarlo. E ora lei sapeva come controllarlo. Col sangue e con Belle.

Passò la lingua sul collo di Belle, assaggiandone il sapore.

“Ruby, che fai?” Belle si scostò dall'amica. La guardò negli occhi, ormai gialli, e vide che sembrava un'altra persona, qualcuno molto lontano dall'amica che serviva ai tavoli del Granny's, qualcuno che sembrava volerla divorare con il solo sguardo.

“Ruby...”

Ruby sorrise. Aveva proprio ragione sua madre. Doveva abbracciare la sua natura. E il solo modo per controllare il lupo era accettare che era una parte indissolubile di lei.

“Belle” dalla gola le uscì una voce gutturale e profonda. “Belle” disse avvicinandosi.

“Ruby, sei sconvolta. Devi... devi calmarti.” Belle fece un passo indietro, esplicitamente intimorita.

Ruby però continuò ad avanzare, sempre più curva su se stessa e senza mai staccarle gli occhi di dosso.

“Ruby, non è stata colpa tua. Vedrai che gli altri capiranno...”

“Sei tu che non capisci, Belle. Io ti amo. Io ti voglio.” Belle scosse la testa e aprì la bocca, incredula e terrorizzata. Il volto di Ruby stava mutando e ormai i suoi lineamenti non avevano quasi più nulla di umano.

“Ti ho sempre amato e ora devo accettare ciò che sono. E tu devi accettare ciò che siamo insieme. Ti voglio, Belle. Ora e per sempre.”

In un attimo il mondo cambiò agli occhi di Ruby. Gli odori erano più intensi e poteva sentire distintamente il respiro corto della ragazza che aveva di fronte, scandito dai rapidi battiti del cuore.
Quel delizioso tum-tum era come una musica ancestrale che risvegliava tutti i suoi istinti. E quel cuore doveva essere suo, ad ogni costo e in ogni modo possibile.

Belle era impietrita di fronte a quella che, fino a poco prima, era stata la sua migliore amica, ma che ora era solo una bestia, nient'altro che una bestia.

Con tutta la forza che aveva in corpo si girò e corse via, fuori dalla biblioteca e da quell'incubo a occhi aperti.

Ruby avanzò piano fuori dalla biblioteca e si fermò sul marciapiede, col pelo illuminato dalla luce della luna alta in cielo. Scoprì le zanne in quello che voleva essere un sorriso: in fin dei conti la notte era ancora giovane, e lei ora sapeva qual era il suo destino.

 

 

 

 






Note dell'Autrice
Eccoci giunti all'ultima capitolo. Spero vi sia piaciuto. Dai commenti del capitolo precedente, mi hanno fatto sorridere tutte le vostre congetture che vedevano il povero Whale come un futuro maniaco psicopatica. E' vero, i presupposti per esserlo li avrebbe, e invece è stato l'unico, oltre a Belle, a essere la vittima. 
Il vero e, per ora, ultimo mostro è Ruby. Può sembrare sconcertante la sua trasformazione e la sua repentina passione per Belle, ma vi invito a riconsiderare piccoli gesti e indizi che disseminato qua e là, per rendere la cosa più credibile in questo finale e allo stesso tempo per non svelare niente. La sua ossessione per andare a salvare l'amica poteva sembra, appunto, un gesto d'amicizia ma in realtà non era così. E se vi ricordate la rabbia contro Gold doveva avervi messo la pulce nell'orecchio, anche se io l'avevo giustificato con il suo essere sconvolta e con il vedere potenziali maniaci in ogni maschio vicino alla bibliotecaria. Una piccola bugia che però era indispensabile.
In realtà, ora che posso scoprire tutte le carte, potevate tranquillamente intuire subito che sarebbe stata Ruby il mostro. Mi sono tradita, apposta, nelle caratteristiche della storia e precisamente nel tipo di coppia. Non so perchè da Femslash si sia modificato per un paio di settimane in Shoujo-ai, ma in ogni caso, fattezze reali o no, c'era una relazione omosessuale tra donne.
E sì, Gold non è giunto, anche perchè se fosse arrivato avrebbe giustamente fatto fuori tutti. Un'ultima cosa: nel testo il discorso sull'abbracciare la natura da lupo è preso dalle parole della mamma di Ruby nella puntata 2x07, inoltre la battuta sull'umorismo del fato e sulle coincidenza ricorda quella di Gold nella puntata 2x19.
In ogni caso, spero di avervi sorpresi!
Grazie mille per il vostro sostegno e in particolare grazie a Emma_blue, B e l l e, DropsOfJupiter ed Euridice100 per aver commentato il capitolo precedente. Considerate tutte le vostre supposizioni mi auguro di avervi fatto rimanere con la bocca almeno schiusa, se non mezza aperta.
Un grandissimo grazie a elly_didyme_volturi, ErZa_chan e Saja per aver inserito la storia tra le preferite e a B e l l e, Dearly_Beloved, DropsOfJupiter, Emma_blue, Euridice100 e TheBigWingsOfFantasy per aver aggiunta la ff alle seguite.
Un ultimo grazie a tutti i lettori silenziosi che hanno seguito questa strana fan fiction un po' inquietante.

  
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