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Autore: ninamarauder    13/12/2014    0 recensioni
la discendenza di Tassorosso la famiglia Smith,quella di Corvonero si è estinta con la figlia,Serpeverde con Tom Orvoloson Riddle e ...quella di Grifondoro?E se una sua discendente fosse legata all’ultima profezia di Sibilla Cooman?
Sono tempi di pace,ma non vi sembra che Hogwarts non sia più la stessa senza qualche guaio?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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                                                       CAPITOLO 1
 
                                                    HOGWARTS AGAIN
 
 
“Ah, scuola dolce scuola!”sospirò James saltando giù dalla carrozza, sogghignò all’ idea di  Molly che quella sera avrebbe dovuto attraversare il lago in barca.
Certo, neanche il colorito verdastro che di certo avrebbe avuto il suo volto dopo la traversata avrebbe potuto impedirle di essere la più  bella e aggraziata tra le ragazzine del primo anno;era strano,ma James stravedeva per quella piccoletta dai capelli rossi.
Durante tutto il viaggio in treno insieme al clan Weasley Rose non aveva fatto altro che assillarlo con domande su i G.U.F.O., per questo il ragazzo era così contento di essere finalmente arrivato al castello.
Si avvicinò al tavolo dei grifondoro sedendosi vicino agli Scamandro convinto che almeno loro non avrebbero mai pronunciato la parola “esami”.
Con sorpresa di tutti il cappello parlante previde per l’anno parecchi guai, ma nessuno lo prese sul serio, in fondo dopo la caduta di Lord Voldemort non era più successo nulla.
Finalmente dopo Frank Paciock (“Tassorosso”) e  Molly Weasley (“Grifondoro”) lo smistamento si concluse.
I piatti si riempirono immediatamente dei cibi più squisiti che si potessero immaginare, dopo aver addentato una coscia di  pollo James mugugnò senza smettere di ingozzarsi:
“adoro Hogwarts”.
Un po’ più in là Lily e Rose osservavano schifate il fratello e il cugino che non sembrava essersene minimamente accorto, quando James attaccò la quinta fetta di torta di melassa Lily non si trattenne ed esclamò:
“sei un porco”.
 Rose rise di gusto insieme a Lily non tanto per l’esclamazione quanto per la faccia di James che osservò la sorella come se fosse un alieno e quelle degli Scamandro che non avendo mai visto la dolce Lily sbraitare contro nessuno erano rimasti di stucco.
 Dopo il  discorso della McGranitt, James chiese a Rose la parola d’ordine e si avviò verso la sala comune, durante il tragitto parecchie ragazze, tra le più sfacciate, gli fecero l’occhiolino, altre più riservate arrossirono violentemente, una addirittura si presentò:
“ciao, io sono Giada Buttercup”.
James parecchio seccato dalle amiche della ragazza che ridacchiavano dietro di lei disse:
“ciao, io sono James Potter e se non  vi dispiace starei andando a dormire, buonanotte”.
Tutto questo era estremamente imbarazzante, ma faceva parte dell’essere un Potter,tutti si aspettavano grandi cose da te e le ragazze ti correvano dietro per la tua fama, o meglio, per quella di tuo padre.
C’era voluto tempo, ma alla fine James lo aveva capito e aveva smesso di andare in giro con quel sorrisetto tronfio e con quell’aria strafottente che l’avevano subito etichettato come “malandrino”, anche se di tutte le sue malfatte ne venivano scoperte solo un terzo grazie  al mantello di suo padre.
Purtroppo se prima si parlava continuamente della sua ultima conquista o dell’ ultimo guaio che aveva combinato ora il suo improvviso cambiamento era per tutti un’ossessione.
James non poteva girare un angolo senza sentire uno stralcio di conversazione che non lo riguardasse, i commenti e le opinioni erano diverssissime.
“Sai sembra che James Potter abbia messo la testa a posto”
oppure:
“ora che James ha smesso di combinare guai di continuo è molto più affascinante , non trovate?”
e ancora (in questo caso direttamente rivolto a lui):
“Potter, ma cosa è successo? Mammina ti ha dato una strigliata e ora hai paura?”.
Fortunatamente sembrava che della faccenda non interessasse più a nessuno, soprattutto, grazie al cielo, non interessava più alla regina dei pettegolezzi,Jane Rinch, che ,in quel momento, era  troppo occupata a mangiare la faccia di suo fratello Al per prestargli attenzione.
Si precipitò direttamente in dormitorio per non dare la possibilità a Rose di riattaccare con le domande sui G.U.F.O. che, James ne era sicuro, non erano finite.
Il giorno dopo sarebbe stato il primo di una nuova era,un’era in cui James Potter sarebbe stato un ragazzo studioso (bè non troppo), con nuovi amici e, solo nel caso si fosse innamorato veramente una ragazza, una fidanzata.
James si addormentò con questi pensieri, ancora all’oscuro del fatto che quell’anno sarebbe stato tutt’altro che tranquillo.
 Il giorno dopo andò tutto bene, ebbe doppia pozioni (la sua materia preferita insieme a incantesimi),difesa contro le arti oscure,trasfigurazione e cura delle creature magiche.
Quella sera stessa mentre era preso ad affrontare un difficilissimo tema di trasfigurazione il professor Paciock lo raggiunse in biblioteca per dargli la lista degli aspiranti giocatori di quidditch.
 Già verso  metà settembre  James organizzò le selezioni per la squadra di Quidditch, sapeva di essere in anticipo, ma voleva incominciare ad allenarsi presto per avere la miglior squadra di grifondoro di sempre.
Il giorno delle  selezioni si presentarono una ventina di persone, la maggior parte delle quali facevano parte del clan Weasley c’erano: Roxanne Weasley, Fred Weasley,  , Lily e Al Potter,Louis Weasley.
Alla fine James prese  Louis come portiere, era veramente portato e inoltre agiva su tutte le cacciatrici come un incantesimo confundus, Lily che si rivelò un’ ottima cacciatrice e Al, ma solo come cercatore di riserva.
come battitori scelse Chris Lewis e George Cabot , Chris era un tipo un po’ inquietante, ma con un’ottima mira e George imprimeva così tanta  potenza ai colpi che James gli dovette chiedere di controllarsi per non causare un trauma cranico a nessuno, come cacciatori invece decise di tenere i vecchi compagni di squadra Richelle Banner e Rick Baston.
Settembre   passò tranquillamente tra le solite visite ad Hagrid, gli allenamenti della squadra che andavano a gonfie vele e l’enorme quantità di compiti che tutti i ragazzi del sesto anno dovettero affrontare, anche se James senza l’agenda affollata da continue punizioni trovava molto più semplice rimanere al passo con i compiti rispetto all’anno precedente.
Arrivò  anche la prima visita ad Hogsmeade che per James fu una vera tortura perchè da quando aveva smesso di burlarsi di tutto e di tutti molti suoi “amici” l’avevano lasciato perdere.
Fu principalmente per questo motivo che passò il pomeriggio ai tre manici di scopa con il fratello che era appena stato mollato dalla Rinch e che, ciliegina sulla torta, non trovó nulla di meglio da fare che beccarsi una sbornia colossale e vomitare per tutto il tragitto verso la scuola.
Uscendo dal Pub sostenendo il fratello James pensò che quello era probabilmente il peggior weekend passato a Hogsmeade della storia.
 Si diresse verso il castello elaborando la miglior strada per arrivare alla sala comune senza essere visti, l’ultima cosa che voleva era che qualche professore li vedesse, per poi,magari, mandare un gufo a loro padre, così che, puntuale, sarebbe arrivata una lettera in cui sgridavano Albus e una in cui   sgridavano lui per non aver badato al fratello minore.
Varcò la porta della sala comune per poi portare Albus a letto, si sentiva una balia, ma era sicuro che se gli fosse successa una cosa del genere il fratello avrebbe fatto lo stesso, anche se non lo avrebbe mai ammesso con nessuno.
Sospirando afferrò Traduzione runica avanzata e sprofondò in una poltrona pronto ad affrontare un’altra versione mostruosamente difficile.
Antiche rune lo tenne occupato per quasi tutto il pomeriggio fino a quando Lily non tornò in sala comune e con uno sguardo serio che le si vedeva di rado in viso gli disse.
“James,devo parlarti”.
Preoccupato James rispose:
“ prendo il mantello e andiamo a farci una passeggiata ok?”
Lily annuì e lui si precipitò in dormitorio tornando in sala comune dopo pochi minuti.
camminavano sulla riva del lago nero da buoni cinque minuti quando Lily si decise a parlare.
“James, non mi convinci, che cosa hai?”
Alzò le spalle e disse:
“In che senso cos’ ho?”
“Sai benissimo cosa intendo!” disse Lily surriscaldandosi, la risposta di James fu un’occhiata vacua.
Lily strinse gli occhi fino a ridurli ad una fessura sibilando:
“mi riferisco al fatto che non frequenti più nessuno, non fai più le tue battutine, oggi hai perfino aiutato Albus e dannazione, dannazione quando sono entrata in sala comune tu stavi studiando...”
“Ma...” cercò d’interromperla James.
“non mi interessa il perchè delle tue scelte io rivoglio il mio fratellone, e immediatamente”  poi scoppiò a piangere, immediatamente con grande sorpresa Lily sentii  due braccia stringerla,  la ragazza non stava guardando suo fratello,ma  era sicura  che sorrideva, dopo qualche minuto,quando  ebbe smesso di piangere, le bisbigliò nell’ orecchio:
“ Si chiama crescere, lo ammetto sono sbocciato tardi, ma adesso sono più maturo, ho capito che la famiglia è importante e che dallo studio dipende il mio futuro e per quanto riguarda gli amici... ho fatto le scelte sbagliate e ora ne pago le conseguenze, non te ne devi preoccupare, ma se proprio lo desideri posso tornare a fare le mie “battutine”, solo in famiglia s’intende”.
Era riuscito a strapparle un sorriso, fu in quel momento che si accorse di quanto la sua amata sorellina minore stesse crescendo, così con la faccia arrossata un po’ per le lacrime, un po’ per la neve, James si accorse che era molto carina e si fece l’appunto mentale di terrorizzare chiunque  si mostrasse minimamente interessato a lei.
Quella sera  la sala grande era ancora più splendente del solito per James :aveva fatto sorridere Lily,aveva aiutato Al e si sentiva completamente a posto.
Come se non bastasse c’erano tutti i suoi piatti preferiti per cena e James dedicò l’intera serata ai cugini e scoprì che forse si era estraniato un po’ troppo dal mondo:
Roxanne alla tenera età di dodici anni  aveva riempito completa mente lo studio di Gazza di caccabombe premurandosi  di farle esplodere quando l’ignaro custode era all’interno della stanza.
“la degna erede di nostro padre”la definì Fred quella sera.
Rose aveva convinto la  McGranitt ad insegnarle come diventare animagus e prendeva lezioni private da lei, a quanto pareva desiderava sapersi trasformare in un pettirosso.
 James,a quell’annuncio, trattenne a stento un sorriso:
“Sì,un petulante ed agitato pettirosso le si addiceva proprio”pensò.
Louis si era finalmente dichiarato a  Richelle di cui era innamorato da sempre ed ora stavano insieme.
La notizia lo sconcertò; come poteva non essersene accorto? Infondo erano in squadra insieme!
 Quella sera  era stato organizzato un festino in sala comune così il divertimento continuò. Roxanne e Fred avevano sgraffignato del cibo dalle cucine, mentre zio George aveva mandato un’ enorme scatola di tiri vispi Weasley.
Quella sera James non aveva per niente  sonno quando anche Louis fu salito in dormitorio lui rimase ancora molto tempo ad osservare le fiamme del fuoco.
Alla fine sospirando si alzò e si diresse verso il dormitorio, ma  la sua attenzione fu attirata da una scena all’esterno che gli fece gelare il sangue nelle vene.
Quattro maghi o streghe ne  avevano accerchiati altri due e evidentemente colpivano per uccidere,ma i due  resistevano, James non perse un secondo: afferrò il mantello di suo padre e uscì dal dormitorio.
 
 
                                                          
 
 
 
 
 
                                                         
 
 
  
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