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Autore: Cory_1D_MyLife    16/12/2014    3 recensioni
- Ehi, sorellina! Stasera vengono i ragazzi!- sento mio fratello dire dalla cucina, ridendo.
-1°. Non mi chiamare sorellina e 2°....perchè devono sempre venire a rompere tutte le sere?- dico restando seria e scendendole scale. [...] Quando sta per parlare, suonano alla porta. Sono ancora nei vestiti della mattina e mi devo andare a mettere il pigiama perchè è tardi.Vado ad aprire, lasciando Louis a cucinare per tutti. Sì, sono Corinne Tomlinson, unica sorella minore di Louis Tomlinson, amico di quei 3 sfigati a cui sto andando ad aprire la porta. Solo 3 perchè ce n'è uno che non mi sta antipatico ed è il mio unico e migliore amico, Liam Payne.
tratto dal 1° capitolo
Genere: Erotico, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Corinne’s POV
Quando mi avvicino all’auto di Louis, mi sento un po’ stordita dal bacio anche se leggero ma dolce che mi ha lasciato Harry. Sul viso di Louis compare un sorriso beffardo quando mi avvicino a lui e, entrando in auto, dice:- Vedo che avete fatto pace voi due, eh?
Nella voce si riesce a capire che cerca di contenere le risate. Gli faccio il verso, un po’ irritata dalla reazione, ma arrossisco, preoccupata da come possa prenderla.
-Si e allora? Fatti gli affari tuoi!- mi fingo irritata e lui risponde a tono, sorridendomi:- Sai che non sono mai stato bravo con questo…
Sospiro pesantemente mentre svolta l’angolo e, sapendo di non poterlo evitare, gli racconto i fatti avvenuti oggi: Paul che parlava della scommessa, della quale mi aveva già parlato Harry, ma stupidamente non gli ho creduto. Fino ad arrivare alla parte della lezione di filosofia e del bacio con il riccio.

-Lo avevo già capito da un po’ che provavate qualcosa l’uno per l’altra, odio o amore che sia… ma non pensavo si potesse trasformare realmente in qualcosa di serio- dice Louis poggiando la testa sulla mia e facendomi avvicinare di più a lui in modo confortante.
Quando mio fratello dice questo, siamo già arrivati a casa da qualche minuto e siamo comodamente distesi sul divano, l’uno di fronte all’altro.
Parlare con lui mi rilassa moltissimo, soprattutto quando fa il carino così e si sforza di non litigare. È così rassicurante sentire il suo respiro coordinato al mio, come in questo momento e mi aiuta a calmarmi nei momenti di ansia e preoccupazione.
La figura materna con cui poter parlare e confidarsi, qui non è mai stata abbastanza presente da conoscere tutte queste sfumature della mia vita. Quindi il povero moro, oltre che da fratello maggiore, ha dovuto colmare la figura del padre e, anche se gli scoccia ammetterlo, della madre.
Parlare con lui, in questo momento, riesce a far salire a galla delle preoccupazioni che la mia mente mi nascondeva.

-Però non so se essere felice o abbattuta..- dico a un tratto. Louis sembra confuso, così, mentre seguo i contorni dei suoi tatuaggi con la punta delle dita, riprendo- felice perché, beh, sono riuscita a mettere finalmente a fuoco i miei sentimenti per Harry. Ma è come se una parte della mia mente pensa sia profondamente sbagliato che, dopo tutto quello che è accaduto con Paul, io mi metta subito con un altro. Non voglio passare per quella che non sono.. e poi vorrei imparare a conoscere meglio questa parte del suo carattere, perché non mi posso permettere di soffrire ancora…
Louis resta in silenzio mentre confesso ad alta voce ciò che affligge la mia mente confusa. C’è silenzio assoluto e riesco a sentire il battito sincronizzato dei nostri cuori.
Dopo un tempo che sembra immenso, dice: -Secondo me, tu pensi che non puoi essere felice dopotutto quello che hai passato, non riesci a rilassarti, sapendo che non c’è qualcuno che ti ama, lasciandoti amare. Pensi che nessuno sia dalla tua parte e che ti capisca, ma non è così…- fa una pausa ed io annuisco, spronandolo a continuare- Corinne forse non riesci ad accorgertene, ma attorno a te ci sono persone che ti amano davvero per quello che sei, che sacrificherebbero la vita per vederti sorridere, felice. E una di queste sono io e, scusa se è stato poco, ma ho cercato in tutti i modi di evitare che ti capitassero situazioni del genere…
Sembra deluso da se stesso e questo mi fa arrabbiare. La colpa è mia, lui non ha fatto nulla, anzi ci ha provato a evitarlo e lo ringrazio davvero tanto per questo. Con le lacrime agli occhi per il suo discorso, così dolce, così sincero, così vero, lo stringo in un abbraccio, sprofondando la mia testa nel suo petto e dicendo:-  No, Louis, ti ringrazio ma la colpa non è tua ma della mia testa così stupida e confusa, che ragiona per i fatti suoi a volte. Non mi rendevo conto delle persone che avevo intorno a me fino a che non stavo per perderle. Mi dispiace tanto…- dico trovando il coraggio di guardarlo negli occhi azzurri come il mare.
Mi sorride rassicurante e comprensivo, posando una mano sul mio viso e asciugando le lacrime salate, uscite senza un consenso preciso.
-Con questo non dico che tu ti debba buttare a capofitto in un’altra relazione subito. Hai ragione a dire che dovresti conoscere meglio Harry. In questi giorni non lo riconosco più neanche io!- dice sincero da fratello maggiore geloso, facendomi ridere. – Ma ti prego di non farlo soffrire. Perche mentre stavi con Paul, era sempre assente con la testa e adesso capisco il perché.
Annuisco determinata e, asciugandomi ancora meglio il viso bagnato, mi alzo.
- D’accordo, grazie Louis per la chiacchierata!- dico sorridente.
-Sempre a disposizione!- risponde prendendo il telecomando per vedere la tv.
Mi giro pronta per salire di sopra ma poi mi ricordo di un’altra cosa. -Ah, oggi pomeriggio viene Liam, okay?
-Okay, tranquilla. Tanto dovrei uscire
- dice quasi in imbarazzo.
- A fare che? – chiedo confusa.
Si gratta la testa cercando di trattenere un sorriso:- Beh, ho trovato un nuovo lavoro..
Appena collego il cervello e mi rendo conto di quello che ha appena detto, gli corro incontro abbracciandolo.
-Che bello! Grazie Louis! – gli sorrido- Ti piace?
-Si, è un lavoretto ma guadagno abbastanza da poter fare quello che dobbiamo
.
Sorrido a trentadue denti e lui ricambia. La giornata migliora di minuto in minuto e spero che non peggiori.
 
Il tempo nel quale aspetto Liam passa presto. Suona alla porta verso le 5 e vado ad aprirgli, poiché Louis è andato via da un po’.
Aprendo la porta d’ingresso, lo trovo sorridente lì che aspetta. Gli sorrido e lo invito a entrare.
 
Liam’s Pov
Sono rimasto sconvolto dalla notizia che mi ha dato Corinne questa mattina. Non pensavo che Paul fosse cos’ menefreghista. Forse stando a contatto con lei, l’ho sempre conosciuto come l’uomo dei suoi sogni e perciò pensavo fosse l’opposto di quello che si è poi rivelato.
Mi dispiace vederla così triste e spero che oggi pomeriggio, possa tirarle su il morale. Vorrei tanto confessarlo i miei sentimenti ma non penso che sia questo il momento giusto.
Mi accoglie con un sorriso, quando suono alla porta di casa. Entro e saliamo subito in camera sua che ormai conosco come le mie tasche.
Si sdraia sul letto e, facendo lo stesso volgiamo lo sguardo al soffitto.
Anni prima passavamo il tempo, intere ore a fissare il soffitto o il cielo, a seconda se ci trovavamo qui o nella nostra casa sull’albero, a pensare o a chiacchierare spensierati.
Erano bei momenti, quando eravamo ignari della vita, dell’amore che ci ha travolto, tutto in una volta.
-Dov’è Louis?- chiedo spezzando il silenzio.
-Ha trovato un lavoro, possiamo essere indipendenti grazie a quello che gli danno.- dice felice di poter evitare ormai di pensare ai suoi genitori. Loro prima mandavano loro quello che serviva, ma adesso potranno badare a loro stessi, autonomamente.
- Ne sono molto felice- dico sorridendole, anche se non mi può vedere perche è persa nei suoi pensieri.
-Senti ti volevo raccontare una cosa- dice poi. Non dico niente così continua- In pratica oggi, dopo che ci siamo visti ed è successo… quello che è successo, avevo lezione con Harry. Quando è finita, abbiamo parlato un po’: la prof di filosofia aveva parlato di sentimenti e dell’indifferenza e…- da qui in poi la seguo, senza prestare molta attenzione.
Sentimenti e indifferenza. Io provo qualcosa per Corinne e non vorrei prolungare all’infinito la cosa. Ma starei molto più male se lei non mi parlasse più o mi evitasse.
Ma proprio non riesco a trattenermi, quando la sento dire:- Lui prova qualcosa per me e anch’io e, beh… ci siamo baciati.
Mi guarda per vedere la mia reazione, ma io, rivolgendo lo sguardo al soffitto, proprio non riesco a bloccarmi nel dire:- Neanche per me sei indifferente…
Mi maledico nello stesso momento in cui le mie corde vocali emettono quel suono. Non dice nulla, forse perché troppo sbalordita, forse perché non se lo aspettava o forse perché non sa dire.
Trovo il coraggio e mi volto verso di lei: ha gli occhi spalancati ma la bocca chiusa in una linea dura, proprio come avrei dovuto tenere la mia.
Ma l’ho detto e non si può tornare indietro.
Non voglio che però decida senza avermi mai baciato, magari questo potrebbe cambiare qualcosa, cambiare la sua reazione, la sua decisione, o almeno lo spero.
Perché so già che sta cercando le parole per rifiutare: riesco a leggerlo nei suoi occhi addolorati.
Perciò mi avvicino a lei molto lentamente e faccio toccare le nostre labbra, baciandola. Dapprima rimane ferma, stupita dal mio gesto ma poi, spostandomi su di lei, senza pesarle, la convinco ad aprire la bocca. Lo fa e introduco velocemente la mia lingua che inizia a stuzzicare la sua, chiudendo gli occhi, perché non riesco a sopportare il suo sguardo.
È un bacio disperato, come lo sono io in questo momento. Lo volevo fare da un sacco di tempo, ma non immaginavo fosse così: lei è così distante da me e, infatti, dopo poco, mette le mani sul mio petto e mi spinge leggermente per farmi fermare.
Quando mi stacco da lei, sembra che sia stravolta, confusa e… delusa.
Faccio una smorfia perché so già cosa mi dirà e non voglio che succeda, non sono pronto a sentirmi dire di andare via, di non vederci più.
-Potresti spostarti da.. sì, insomma, sei su di me…- dice ed io mi sposto subito, come se mi avesse scottato.
-Perché lo hai fatto?- chiede poi, più curiosa che arrabbiata, anche se so che si sta trattenendo.
Sorpreso dalla domanda, dico:- è da quando ti ho conosciuta che so di provare qualcosa di più di un bene tra amici e…
-No, io ti ho chiesto perché mi hai baciata.
.- dice interrompendomi irritata.
Confuso dico:- Te l’ho detto…
-Tu pensi di aver fatto la scelta giusta baciandomi? Che cosa è cambiato? Potevi anche dirmelo solamente, sapevi quale sarebbe stata la risposta.
.- risponde fredda. Proprio quello che temevo.
Dannazione.. adesso la perdo.
-Pensavo che forse, se ti avessi baciata, avresti cambiato idea. Sapevo che cosa sarebbe successo e… non voglio perderti..- dico infine stanco, distogliendo lo sguardo.
-Adesso hai avuto un mio bacio ma non è cambiato nulla… sei contento? Forse hai solo peggiorato le cose..- dice ignorando una parte di quello che ho detto.
-Mi dispiace, lo so ma… i miei sentimenti per te sono così intensi che.. quando hai detto che tu e Harry vi siete baciati, ho pensato che il bacio potesse essere la mia ultima speranza…- le rispondo con gli occhi lucidi.
-Dispiace anche a me, tanto. Per me sei sempre stato, quasi come un secondo fratello maggiore e non è cambiato molto. So cosa si prova a soffrire per amore e non avrei mai voluto che questo succedesse con te. Avresti potuto parlarmene prima..- dice così comprensiva, ma anche arrabbiata. Forse, se solo ne avessimo parlato molto prima, tutto questo non sarebbe successo.
-Non volevo perderti..- dico guardando nei suoi occhi, diventati neri.
-Adesso non è lo stesso? Hai rischiato pur sapendo come andava a finire- dice dolcemente, ma è come una conferma di quello che succederà dopo.
Scuoto la testa, cercando di allontanare le lacrime, e dico nuovamente:- Non voglio perderti, sarebbe come soffrire il doppio di…
-Non mi perderai, sta tranquillo
- dice accarezzandomi dolcemente il viso, la dove mi è scesa una lacrima solitaria.
È come se mi fossi tolto un peso dal cuore.
-Grazie..- le sorrido sincero.
-Potrei dirti “Facciamo come se questo non fosse successo” ma so già che non potrà mai succedere efficacemente, perciò.. vorrei davvero che…
 
 
Corinne’s pov
-[…] … vorrei davvero che …
-“ ti dimenticassi di quello che provi per me, perché non voglio che tu soffra”, vorrei dire ma so già che sarebbe una stupidaggine poiché so già che non si può dimenticare un sentimento da un giorno all’altro. Resta lì, persiste fino a quando non ti arrendi alla realtà dei fatti e aspetti che passi, sperando che sia il più presto possibile.
Gli sorrido rassicurandolo quanto posso. Quando mi ha detto la stessa cosa che io avevo detto a Harry la mattina, sono rimasta stupefatta.
A volte il pensiero che sarebbe potuto accadere mi aveva sfiorato la mente, ma poi non ci rimuginavo troppo su, perciò me ne dimenticavo.
Quando poi Liam si è avvicinato e mi ha baciata, ero stupita dal suo coraggio ma dentro di me si stava formando una rabbia incontrollabile con la quale avrei avuto la forza di spingerlo via e di dargli uno schiaffo. Ma mi sono calmata stranamente e l’ho assecondato, perché era quello che voleva: volevo riuscire a capire fin dove si fosse spinto.
Non sono mica una ragazza facile, come forse starete pensando, ma so cosa si prova a soffrire per amore e l’unica cosa che era nelle mie facoltà, l’unica cosa che potevo donargli era un solo e unico bacio.
Sono stata molto più comprensiva di quanto immaginassi: pareva un cagnolino dolce e carino, bastonato e messo all’angolo quando gli ho parlato, perché aveva paura che gli avrei detto di non parlarmi più.
Non lo avrei mai fatto, qualunque cosa avesse detto. Dopotutto è il mio migliore amico e ne abbiamo passate molte insieme.
Può darsi che abbia pensato di essere più importante di Harry, per questo punto di vista, e perciò si è incoraggiato a farsi avanti da solo. Ma l’amore che provo per Harry è differente da quello per Liam.
A lui ho sempre voluto un bene immenso, ma non è mai andato oltre a questo, nonostante abbiamo dormito insieme e abbiamo visto l’altro quasi in intimo o in asciugamano.
Ma per Harry ho sempre provato, e solo adesso riesco a rendermene davvero conto, un misto di odio e amore, più che altro fisico.
 Alla fine tra i due è prevalso l’amore.
 
Liam aspetta ancora che io completi la frase ma sa già cosa vorrei dirgli; glielo leggo negli occhi color cioccolato fuso, per via delle lacrime trattenute.
Lascio la frase a metà e mi stendo nuovamente, rivolgendo lo sguardo al soffitto mentre prendo delicatamente la sua testa per poi posarla sulla mia pancia. Sento come se si possa rompere e andare in mille pezzi se facessi qualcosa di sbagliato e in questo momento ha comunque bisogno di un contatto con me.
Se non ci fossi io, a questo punto, avrebbe già iniziato a versare lacrime e ha bisogno del conforto che lui mi ha sempre dato durante tutti questi anni.
Non parla ed io faccio lo stesso e, dopo un tempo immenso, persi nei nostri pensieri, ci addormentiamo, sfiniti dalle ultime vicende successe.





















Oilaaa gente. Finalmente ho aggiornato e sono di nuovo qui. Beh, dovreste proprio ringraziarmi perchè sono arrivata
solo alle 5 recensioni sulle 6 richieste, nello scorso capitolo, ma per non farvi aspettare troppo l'ho messo.
Non vi so dire bene quando aggiornerò l'altro per via delle vacanze di Natale, ma vorrei davvero arrivare alle 6 recensioni per questo, e se potete anche di più.
Me lo fate come regalo di Natale?
Se non ci sentiremo, auguro a tutti voi un Felice Natale e un Buon Anno Nuovo.
Un bacione people, alla prossima
by Cory

 
   
 
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