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Autore: miry_funnysummer    21/12/2014    12 recensioni
Era la mia strana, stupida, vita.
Con un fratello sempre in mutande in giro per casa, un migliore amico dai capelli color arcobaleno, un amico di vecchia data di nome Ashton.
E poi arrivò lui, quello che mi avrebbe dato delle ripetizioni, quello che mi avrebbe cambiato la vita.
Luke Hemmings.
"Presi Luke per mano e lo trascinai con me verso la riva. Aspettate tutti, gli stavo davvero tenendo la mano?
All’improvviso lui attorcigliò le sue dita nelle mie, cercando di sigillare quella presa. Iniziammo a camminare in silenzio, così dopo qualche minuto decisi di rompere il silenzio.
-Allora, quando facciamo lezione?- Lui scosse la testa e si girò verso di me.
-Non sono qui per parlare delle ripetizioni. Volevo solo mettere in chiaro un paio di cose: tu sei una ragazza straordinariamente sexy, io sono un ragazzo sexy, tu sei una brava ragazza...io no. Però ti prometto che cercherò di comportarmi meglio... a meno che tu non ti faccia trovare coperta solo da un’asciugamano molto corto. In quel caso finiresti a letto con me, ma sarebbe solo colpa tua...- Disse mordendosi il labbro con quel maledetto piercing. "
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Ragazze, scusate se mi approprio di questo spazio all’inizio dell’ultimo capitolo ma vorrei che leggeste da questo segno * il capitolo con questa canzone, inserirò il link anche quando ci sarà il segno : https://www.youtube.com/watch?v=5NWnF_cdtIA )
 
‘POV RACHEL’

Mi svegliai mezza intontita, con le palpebre pesanti e tutti i muscoli molli. Quando riuscii a focalizzare lo sguardo vidi un pony arcobaleno che stava al cellulare, quando lo chiamai sussurrando.

-Mike…- Lui si girò verso di me e mi sorrise, avevo una grandissima confusione nel cervello. Forse era solo un sogno, ma mi sembrava così reale…

-Ciao rossa. Come ti senti? Non ti preoccupare, so che probabilmente sei molto preoccupata per quello che è successo. Luke è in ospedale, Calum credo sia ancora alla polizia ed Ash è con suo fratello. Tu sei stata stordita con del cloroformio, ma non è niente di cui preoccuparsi. Tra poco dovresti già sentirti meglio. –

-LUKE E’ IN OSPEDALE? – Mi alzai dal letto in fretta, con la testa che scoppiava, ma avevo bisogno di andare da lui. Il rumore sordo di uno sparo, il buio, la voce di Luke… ma certo. Ora tutto combaciava. Michael cercò di fermarmi quando vide che barcollavo un po’, ma non potevo restare ferma, non dopo quello che era successo.

-Ok, ho capito, non hai intenzione di rimanere qui. Perfetto, però lascia che ti accompagni in ospedale con la macchina, sei ancora troppo stordita per arrivare fino a lì a piedi. – Io annuii e misi il primo paio di scarpe che trovai, poi salii in macchina con lui (e, tanto per precisare, giudò alla velocità della luce) e corsi in ospedale.
Arrivata, chiesi di Luke, arrivai nella stanza 5 e lo vidi. Luke, nel letto d’ospedale, gli occhi chiusi, il respiro debole, una grande fasciatura sul petto. Ash stava vicino a lui, gli teneva la mano e non staccava gli occhi da lui. Calum si stava sedendo, forse era appena arrivato. Haley e Grace erano rimaste fuori a parlare, ma io…dovevo vederlo, stare con lui.

-Ciao Rach…- Disse Ash a bassa voce, come per non farsi sentire da Luke. Avevo gli occhi lucidi, mi sedetti sul letto dove stava Luke, vicino a lui, lo guardai e gli passai una mano fra i capelli biondi tutti scompigliati.

-Ciao Ash… come sta? – Lui scosse la testa lentamente, poi mi guardò negli occhi.

-Il proiettile è arrivato vicino al cuore ma… non l’ha preso. Glielo hanno estratto e hanno messo dei punti, la fasciatura e dovrebbe farcela, solo che al momento è molto debole e ha perso davvero tanto sangue… insomma, dovrebbe farcela come ho già detto, ma c’è un trenta percento di possibilità che questo non succeda. – Guardai tutti gli altri, erano spaventati e preoccupati, mi stavano osservando con insistenza.

-Ragazzi, posso stare un po’ da sola con lui…? – I ragazzi annuirono ed uscirono dalla stanza, chiudendo la porta e lasciandomi con lui. Lo guardai e gli strinsi una mano, con l’altra gli accarezzai una guancia e le labbra socchiuse.

* https://www.youtube.com/watch?v=5NWnF_cdtIA

-Ciao piccolo pinguino…so che probabilmente non mi puoi sentire perché sei in questo stato a dir poco pietoso, ma vorrei parlare con la parte del mio ragazzo, del sexy professor Hemmings che so mi sta sentendo anche se non consciamente. E’ tutta colpa mia, lo so, eri venuto lì per proteggermi, perché ti avevo chiamato, so che lo hai fatto con amore… ma non volevo che finisse così. Volevo chiudere il capitolo del mio passato riguardante la morte dei miei genitori, credevo che ci sarei riuscita, non avevo realizzato che quel capitolo si è chiuso il giorno in cui ho capito di amarti davvero… e ora non puoi lasciarmi così. Non devi e so che non lo farai, perché sei forte, come lo sei sempre stato. Per farmi sorridere, bisogna per forza essere così forti… ora il mio compito è quello di vederti ancora sorridere, quello di costruire un futuro con te anche se sei la persona più stupida, pervertita e impulsiva di tutto il mondo. D’altronde, anche io ho mille difetti, se dovessi contarli tutti non finirei più, e molti dei difetti che ho li hai anche tu, però nelle nostre piccole imperfezioni possiamo essere perfetti…  non voglio perdere la mia piccola perfezione con te, Luke Robert Hemmings. – lo abbracciai facendo attenzione a non poggiarmi sulla parte ferita, continuando a stringergli una mano, e non riuscii più a trattenere le lacrime, piangendo sul suo corpo. Era devastante vederlo così, preferivo quando voleva stuprarmi i primi giorni, avrei dato tutto per riaverlo così determinato.
Lo sentii muoversi lentamente, quando un braccio mi circondò debolmente la schiena. Alzai lo sguardo e lo vidi con gli occhi aperti.

-Ciao bambola… cos’era quella storia delle imperfezioni? – Sorrise e mi strinse un po’ di più, ma non con molta forza. Io mi staccai da lui e lo guardai.

-Cos’è questa storia che origli quello che dico facendo finta di essere mezzo morto? – Lui rise un po’ , poi si fermò all’improvviso.

-Mi fa male il petto… -

-Shh, non è ora di ridere. Stai semplicemente zitto e evita di sforzare la parte alta del torace, sai com’è, sei stato sparato da poco. – Ash , Calum e Michael tornarono in stanza, quando arrivarono Michael si mise a saltellare urlando come una ragazza, Calum corse verso il suo amico ed Ash abbracciò suo fratello. Tutti iniziarono a sorridere, io restai vicino a Luke.

-Temevo di averti perso, piccolo stupido pinguino…- Disse Ashton.

-Non vi sbarazzerete di me così facilmente, plebei. – Rispose Luke provocando una risata generale. Era il solito Luke Hemmings, il mio ragazzo.  

E così, passò un mese, verso metà Agosto eravamo tornati a casa nostra e zia Gertrude non si era più fatta sentire. Luke stava guarendo in fretta, la ferita si stava rimarginando velocemente e lui sembrava stare bene, riprese presto a fare tutto quello che faceva normalmente, con una cicatrice in più, si, ma lo rendeva ancora più sexy.
Continuavo a prendere ripetizioni da Luke (si perché in realtà era quello il vero motivo per cui dovevo stare con lui… IN PRINCIPIO) , grazie a lui riuscivo a capirci finalmente qualcosa di Fisica e Matematica… anche perché per ogni esercizio che mi usciva ricevevo un premio. Già, era una vera pacchia fare lezione con il Prof Hemmings e con mio fratello che entrava in camera ogni due minuti per controllare che non succedesse niente. All’inizio voleva che io mi mettessi con Luke, verso gli inizi di Giugno, credeva che mi avrebbe fatto bene e invece quando finalmente mi sono messa con lui, oh beh, lo sapete. E’ diventato il mio dolce fratellino-panda geloso.

Michael si era ufficialmente messo con Mindy, erano una bella coppia quei due. Insomma, entrambi nerd, entrambi fissati con le tinte per capelli, entrambi bravi a suonare la chitarra (facevano dei duetti stupendi assieme, davvero, erano fantastici) . Inoltre ero felice che alla fine anche lui avesse trovato una  ragazza che lo meritasse, odiavo vederlo soffrire quando stavo con Luke e lui era ancora cotto di me… beh, questo non significa certo che la nostra amicizia sia cambiata. E’ rimasto pur sempre il mio pony arcobaleno.

Per quanto riguarda Ashton, credo che fosse scontato che si sarebbe messo con Haley, ma lei gli ha dato del filo da torcere. Le ci è voluto un po’ per lasciarsi andare, all’inizio quasi non parlava, era spaventata dalla sua vecchia relazione credo. In ogni caso, da poco tempo si erano finalmente messi assieme : un racconto stupendo, quello del loro primo bacio.
Ashton aveva preparato una cenetta in riva al mare, con della pizza (rigorosamente ordinata, sia chiaro, lui non sa fare la pizza) , un po’ di patatine fritte ed un’atmosfera davvero magica. Già, era successo qualche giorno fa, una delle notti nelle quali ci sono le stelle cadenti. Dopo aver mangiato si erano stesi sulla sabbia fianco a fianco, a guardare le stelle che si riflettevano sul mare. Insomma, una cosa tira l’altra, qualche parolina dolce al momento giusto, una stella cadente e… BOOM! La magia era fatta, i nostri due piccioncini si sono baciati. Insomma, almeno questo è il riassunto che mi ha fatto Haley, se stessi a sentire la versione di Ash probabilmente lo racconterebbe in modo molto piu sdolcinato e mieloso, giusto per sentirsi figo. Oh mio caro Ash, ricordo ancora quando avevi la fissa per le bionde tettone. In effetti, quella scopata gli aveva fatto bene, guarda come era diventato dolce con la sua piccola e timida fidanzata.

Per quanto riguarda Calum , a parte fare il fratello geloso a tempo pieno, aveva avuto un periodo di crisi con la sua ragazza dopo quello che era successo, diciamo che avevano litigato per un po’. Non sopportavo vederlo stare così male per lei, così cupida (si, mi chiamo così ora) per una volta aveva deciso di ripagare suo fratello per le mille cose che aveva fatto per lei, parlando con Grace e facendoli tornare assieme come prima. Già, sono proprio brava in queste cose *urla di disapprovazione del pubblico e versi di scherno* ok la smetto.

E quindi, le cose sembravano andare per il meglio, l’estate stava arrivando agli sgoccioli, il giorno prima avevamo deciso di andare a vedere tutti assieme il tramonto sulla spiaggia, assieme come un tempo. Ormai eravamo noi, una spiaggia e delle chitarre. Ah, già, i ragazzi avevano fondato una band sul serio, erano forti. Avevano anche buttato giù qualche canzone, come per esempio “Gotta Get Out” o “Beside You” , ma per il momento si limitavano a caricare cover quasi penose su Youtube. Beh, devo ammettere che forse non erano così penose, mi piacevano come band. Purtroppo in Australia non si va molto lontano con la musica, ma a loro andava bene così: volevano divertirsi, stare assieme e fare musica per rendere le loro (e anche le mie) giornate migliori. E poi, Dio, la voce di Luke quando cantava… era qualcosa di… stuprabile ecco. E io, si, lo potevo stuprare.  In ogni caso, erano fantastici, forse dovevano ancora perfezionarsi ma ce la potevano fare.

Stava iniziando un nuovo anno scolastico, la solita tiritera, i soliti professori, le solite seccature ed un nuovo ragazzo… ed una nuova famiglia, direi.
Ashton stava sdraiato per terra con la sua ragazza, stavano lavorando ad una canzone assieme e prendevano appunti su un quaderno. Michael, invece, era sulle scale della scuola con Mindy seduta sulle sue gambe che giocava con la sua PSP, Mike cercava di riappropriarsi della sua console ma la ragazza dai capelli celesti era determinata a tenerla tutta per sè. Calum, invece, stava allegramente pomiciando con la sua ragazza sul muretto del retro della scuola, facendo cadere lo zaino per terra. E io… io ero davanti la porta della scuola mano nella mano con Luke, aspettando il suono della campanella, che non si fece aspettare troppo.

-Eccoci, un altro anno, altre materie incomprensibili. Oh, almeno ho te quest’anno. – Sorrisi e mi avvicinai a lui.

-Stai tranquilla, andrà tutto bene. Piccola, sai che nel caso tu vada male in qualche materia, puoi sempre prendere ripetizioni da me… - Sorrise maliziosamente e io gli diedi un bacio con dolcezza, cercando di godermi al massimo il contatto con le sue labbra morbide e carnose e anche il freddo del suo piercing. Poi mi staccai e lo guardai negli occhi sorridendo.

- Ai suoi ordini, professore. – Mi avviai dentro la scuola con gli altri, ma poco dopo mi sentii afferrare per i fianchi.

-Ti amo Hood…- sussurrò Luke al mio orecchio facendomi arrossire, io mi girai verso di lui e lo tirai verso di me con il colletto della maglia.

-Non lo dire a nessuno ma… anche io ti amo, Hemmings. –
 
*Spazio autrice*

THAT'S WHAT I REALLY LIKE ABOUT YOU!! 

Mi dispiace finire la storia qui, ma spero davvero che vi sia piaciuto il finale, come il resto della storia. Davvero, un grazie a tutte quelle che hanno deciso di leggere questa storiella scritta da una ragazza di quattordici anni che ha un sogno…
In più, ringrazio tutte le persone che hanno recensito questa storia, messa tra le preferite, seguite o ricordate…  una per una, davvero ragazze, siete il massimo. Per quanto riguarda i ringraziamenti speciali, non posso non citare la mia Camy, Otta e Nadd che sono state sempre vicino a me e mi hanno aiutato nei momenti di difficoltà, quando avevo intenzione di cancellare la storia. Quindi si, dite grazie anche a loro .
Spero di non avervi fatto sprecare tempo con le cavolate che sono uscite dal mio cervellino per questa storia, spero davvero di poter fare un seguito un giorno o magari iniziare un’altra storia, nel caso penso che lo saprete ;)
Beh, come concludere una fiaba che si rispetti…
E vissero tutti felici e…. oh, andiamo, non ho intenzione di concludere la storia così. Insomma, alla fine questi quattro idioti hanno messo su una band pazzesca e sono diventati quello che sono oggi… i 5 Seconds Of Summer.

Comunque, vi ho lasciato la canzone “ Photograph “ di Ed Sheeran dove c’era l’asterisco, per me è come se fosse la sigla finale di questa storia ;) 


 

Fine
 


 
   
 
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