Posti magici e incertezze.

Mentre Scorpius girava tra gli scomparti per fare amicizia, io sedevo nell'ultimo insieme a Cassandra, Lorelei Nott ed un altro Serpeverde che sapevo su chiamasse Nico.

«Finirai sicuramente nei Serpeverde. O, perlomeno nei Corvonero con Loli.» disse rompendo il silenzio Cassandra, indicando Lorelei.

«Almeno loro stanno in un posto caldo» borbottò Nico.

«Mh, sì, certo.» risposi senza prestare attenzione alle persone intorno a me, mentre accarezzavo Mira che faceva le fusa soddisfatta.

Guardai fuori dal finestrino, dove il profilo di un piccolo villaggio iniziava a comparire fra le ombre della sera. Ci mettemmo le divise e iniziammo a portare nel corridoio i nostri bagagli.

Dopo alcuni minuti lo stridio dei freni sulle rotaie rimbombò fra il vociare dei ragazzi e scendemmo velocemente dal treno.

Mentre Cassandra, Lorelei e Nico si avviavano verso le carrozze, io andai verso il lago, dove un uomo che sembrava un armadio faceva sedere dei ragazzini in delle barche e chiamava quelli del primo anno.

«Tu non sei del primo anno» disse accigliato mentre mi sedevo.

«Calipso Lestrange» dissi senza nemmeno guardarlo.

«Capisco. Grande donna, la McGrannit» e con una spinta fece partire la mia barchetta.

La grande luna che splendeva in cielo rischiarava il grande castello dinanzi a me, mentre le stelle che si specchiavano sul lago parevano lucciole galleggianti. Alla mia destra, una densa e scura foresta si estendeva nella notte e suoni raccapriccianti e tenebrosi provenivano da essa.

La barca toccò la riva con un tonfo sordo, e io mi andai ad unire alla fila di ragazzini che aspettavano fuori. Stare con loro era tremendamente imbarazzante. Entrammo nello spazioso ingresso. Il soffitto era alto svariate decine di metri, e il buio interrotto solo dalle candele alle pareti e dalla luce proveniente dalla Sala Grande, dava un senso di infinito.

Mi accorsi che le mani mi tremavano. Tra l'imbarazzo per stare con quei stupidi ragazzini trepidanti e il nervoso per non finire in Serpeverde, stavo per avere una crisi di nervi.

Le grandi porte di legno della Sala Grande si aprirono, e entrammo in fila indiana. Molti soffocarono risate quando mi vedettero passare. Sospirai fortemente mentre aspettavo il mio turno, e ne approfittai per guardarmi in giro. Molti di Serpeverde mi guardavano in silenzio, attendendo. Dei Grifondoro invece ridacchiavano tra loro. Corvonero [esclusa Lorelei] e Tassorosso erano indifferenti.

Il tempo passava, l'ansia cresceva, la fila diminuiva.

«Lestrange Calipso»

A passi incerti percorsi il breve tratto tra me e lo sgabello su cui mi sarei dovuta sedere. Mi sedetti tremando, e il Cappello Parlante si posò sui miei capelli crespi.

Il primo pensiero che formulai fu “mandami in Grifondoro e giuro che ti strappo le cuciture una per una”. La risposta che non mi aspettavo fu «Era la mia prima scelta» Non sapevo se sentirmi più sconcertata dal fatto che mi aveva risposto, o al fatto che aveva risposto ad alta voce, annunciandolo a tutti i presenti della Sala. «Quindi..non Grifondoro....dalle tue origini, presumo che volessi andare in Serpeverde, giusto? Beh, ovviamente ti porterebbe sulla via del potere...Ma il tuo animo ha un altro aspetto.» sentii il cuore balzarmi forte nel petto; cosa stava blaterando? Ma il rumore dei battiti del mio cuore venne interrotto da un secco, netto e doloroso «Grifondoro!»

Cassandra mi fissava a bocca aperta, Nico cercava di capire i miei pensieri e Lorelei...era un sorrisino soddisfatto, quello?

Mi sedetti in modo rigido al tavolo, e guardai chi avevo di fianco. Questa si chiamava sfortuna. O destino. O karma. Infatti di fianco a me era seduto un ragazzo della mia età dal sorriso furbo, i capelli scuri e scompigliati e gli occhi bruni. James Potter.

«E così, sei finita a Grifondoro.» disse mantenendo quel sorriso furbo.

«Già. Ora mi rovinerai l'esistenza per aver imprecato contro la tua sorellina, vero?»

«Nah. Il fatto che tu sia cui mi fa capire che persona sei.» lo guardai con un misto di sorpresa, stizza e curiosità. Cosa intendeva dire?

Mi tese la mano e sorrise caloroso. «Benvenuta ad Hogwarts, la tua nuova casetta piena di pazzi»  

Salve a tutti genteH! Prima di tutto, lo so che ci ho messo anni a pubblicare questo capitolo, ma ho avuto un botto da fare e poi non sapevo che scrivere. Non sono molto soddisfatta di questo capitolo, ma è solo un capitolo intermedio. Nel prossimo, Calipso farà a conoscienza di tante nuove persone. Saranno amici o nemici? Spero che il nuovo capitolo vi piaccia, e...che la buona sorte sia sempre a vostro favore!