Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: LittlePunkGirl_    28/12/2014    1 recensioni
Questa storia parla dei Green Day degli inizi, dei loro sentimenti, le loro emozioni e delle persone che li hanno portati a diventare ciò che sono oggi.
Soprattutto quelle che non potranno mai dimenticare... una in particolare.
Dal testo < Mi chino a raccogliere ciò che per me, per loro, rappresenta l'anima, il cuore, il corpo stesso delle nostre vite. Lo raccolgo perchè sebbene mi faccia soffrire è il riflesso di ciò che sono. Una contraddizione ambulante, come dice Billie... forse è vero, forse no... so solo che devo farlo. Non tutti i Santi vanno in paradiso, forse faccio parte di quelli, forse questo è il mio destino, non mi resta che accoglierlo... con rabbia e amore...>
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PROMISE


 


E' passato quasi un mese, ed è stata il mese più bello della mia vita.
Da quando Billie è il mio ragazzo non mi lascia solo un attimo e così Fred non ha l'opportunità di picchiarmi. Juliet non si è più fatta sentire dopo la " spiacevole" discussione e finalmente non devo avere il terrore di andare a scuola.
Ho conosciuto meglio gli amici di Billie e non sono poi così male. Mell è simpaticissima anche se Billie a volte non la sopporta perchè è un po' isterica.
Io la sopporto bene, secondo me tutte le ragazze sono un po' isteriche quindi rientra nella normalità!
Anche Mike, che all'inizio mi faceva una paura terrificante, ora non mi spaventa molto. Certo non vorrei mai rimanere da solo con lui, perchè non mi sembra che io gli piaccia molto nonostante faccia finta di nulla.
Nonostante tutto, anche mamma e papà sono felici perchè finalmente mi vedono uscire il pomeriggio con delle altre persone. Certo... se sapessero che esco con persone che bevono e fumano canne si arrabbierebbero tantissimo, ma finchè non lo scoprono posso andare tranquillo. L'importante è che mi mantenga sulla retta via, no?
Forse l'unica cosa che mi dispiace è che Billie, nelle serate in cui suona, beve davvero molto e spesso si ubriaca. Quando lo fa diventa una persona rissosa e violenta, l'ultima volta che siamo usciti si stava quasi per  prendere con un altro tipo, anche lui mezzo andato. Meno male che Mike è riuscito a fermarlo altrimenti si sarebbe fatto molto male.
Questa mattina piove e c'è un venticello davvero freddo, dopotutto manca poco più di un mese a Natale. Papà si è offerto di accompagnarmi in macchina.
Quando arrivo a scuola per la prima volta non c'è Billie ad aspettarmi davanti al cancello.
" E Billie??" Mi domanda Papà, anche lui se n'è accorto.
Alzo le spalle " Non lo so, magari oggi non c'è..."
Saluto papà e scendo dall'auto. Sono preoccupato. Se non ci fosse stato per qualsiasi motivo me l'avrebbe detto ed il fatto che non l'abbia fatto questa volta mi fa pensare al peggio.
Vedo una macchina fermarsi accanto a me sulla strada e mi volto pensando sia papà che si è dimenticato di dirmi qualcosa, invece è Mike.
La sua espressione truce mi fa ancora più paura. Ma che diavolo è successo??
" Sali" Mi ordina con un tono di voce che non ammette repliche.
Non mi resta che obbedire, non voglio farlo arrabbiare.
Mike parte a tutta velocità e non spiccica una parola. Ciò non fa che aumentare la mia ansia. Perchè è venuto a prendermi? Perchè Billie non c'è? Dov'è!? Gli è successo qualcosa di brutto!?
" Mike che sta succedendo?" Mi azzardo a domandare.
Mike stringe forte le mani sul manubrio " Qualcuno ha fatto scattare una denuncia sulla madre di Billie e sta mattina la polizia è venuta a prenderla. Dobbiamo fare in fretta, l'ho lasciato solo con quei bastardi per venire a prendere te" Ringhia.
E' una frecciatina contro di me, ma non rispondo. Sono troppo preoccupato per quello che mi ha raccontato per rispondere.
Il viaggio mi sembra interminabile. Quando arriviamo c'è un trabusto esorbitante.
 Un sacco di auto sono parcheggiate davanti alla casa di Billie, di cui due sono della polizia. ci facciamo largo fra poliziotti e gente varia e cerchiamo di entrare in casa dove sicuramente ci sarà Billie.
" Non potete entrare qui!" Ci sbarra la strada un poliziotto.
Mike lo fulmina  " Vivo qui, e lui è con me"
Quando entriamo cerco immediatamente Billie con lo sguardo, mi si sta contorcendo lo stomaco. Quando finalmente lo vedo ho un tuffo al cuore.
Billie e' rannicchiato sul divano, le ginocchia al mento, il viso pallidissimo rigato di lacrime. Intorno a lui ci sono due persone che tentano di parlargli, un uomo e una donna. Li somigliano molto, probabilmente sono suoi parenti.
" Billie!!" Lo chiamo correndogli incontro. Billie non appena mi vede si solleva e mi abbraccia forte scoppiando in dolorosi singhiozzi. Lo stringo forte a me, perchè so che l'unica cosa che posso fare ora e' fargli sentire la mia presenza, non farlo sentire solo, glielo avevo promesso.
Billie mi stringe convulsamente e continua a singhiozzare contro la mia spalla. Trema un sacco, sembra molto più piccolo di me in questo momento.
Gli accarezzo dolcemente i capelli e la schiena " Ci sono io con te, non ti lascerò solo" Dico deciso.
" Grazie Jared" Mormora fra i singhiozzi.
" Billie Joe, dobbiamo andare" Dice il tipo che gli assomiglia molto.
Andare dove?? Billie trema fra le mie braccia.
" Dove!?" Sbotta Mike, spaventato quanto me.
" Mio fratello non può restare qui, verrà con noi ad Oakland" Spiega.
Che cosa!? Ad Oakland??! Il corpicino di Billie trema ogni secondo di più.
" Alan, non puoi portarlo via da qui!" Protesta Mike parandosi davanti a me e Billie.
" Certo che posso! Lui è mio fratello e farò ciò che è meglio per lui!"
" Se lo porterai via non risolverai nulla!" Ribatte.
" Mike, cerca di calmarti" Interviene la donna " Capisci bene che Billie non può restare in questa casa..."
" Ma non resterà qui! Verrà nel mio appartamento!"
" Andiamo Mike!" Si rintromette Alan " Siete due ragazzini, come farete ad andare avanti!?"
" Come abbiamo sempre fatto! I problemi in questa casa ci sono sempre stati e non è certo grazie a voi se Billie li ha superati! Non potete arrivare ora e stravolgergli la vita!"
Stanno urlando sempre più forte e Billie non si stacca da me, continua a tremare. Loro possono litigare finchè vogliono, ma non davanti a Billie.
" Andiamo via..." Gli sussurro all orecchio, Billie si stacca da me e io gli circondo il bacino con un braccio, sembra possa cadere a terra da un momento all'altro.
" Dove stai andando, ragazzino!? Chi sei tu!?" Sbotta Alan.
Mi volto furente di rabbia " Non sono nessuno. Ma abbiate almeno l'educazione di non litigare davanti a lui" Detto ciò mi volto di nuovo ed esco.
Conduco Billie lontano da tutto quell'inferno, abbastanza lontano che non possa ne' sentirlo e ne' vederlo. Vederlo così fragile e perso mi fa un male immenso.
Mi fermo in prossimità di un parchetto deserto. Sono le 9:00, i bambini sono tutti a scuola a quest'ora. Ci sediamo su una panchina e restiamo in silenzio.
Billie sembra uno zombie, è pallidissimo, lo sguardo è lucido e arrossato e il suo corpo trema ancora. Lo circondo con le mie braccia.
" Calmati, ti prego..." Gli mormoro. E' una dura prova per me, non so come comportarmi in queste situazioni, non ne ho mai vissute.
" Andrà tutto bene" Gli accarezzo dolcemente i capelli mentre lui poggia la testa contro la mia spalla.
" Non andrà tutto bene..." Mormora con un filo di voce scuotendo istericamente la testa " Tutto è andato in pezzi"
" Non tutto... io sono qui con te e non ti lascerò mai"
Billie stringe forte le palpebre, forse le lacrime minacciano di nuovo di uscire dai suoi occhi.
" Piangi se hai bisogno di piangere" Gli dico " Sai? A volte fa bene, aiuta a far scomparire il dolore e poi si sta meglio"
" Ho paura, Jared..." Mormora.
" Lo so"
" i-io non voglio andarmene..."
" Non te ne andrai. Mike ed io faremo di tutto per farti restare"
" Grazie... di essere venuto" Mormora dopo alcuni istanti di silenzio " Grazie di avermi portato via... prima mia madre, poi i miei fratelli e Mike... è tutta la mattina che sento gente urlare... stavo per impazzire"
Sorrido dolcemente stringendolo a me " Ti avevo promesso che ti avrei protetto da qualsiasi cosa"
Finalmente lo vedo, anche se debolmente, sorridere " Grazie di essere entrato nella mia vita Jared..."
" Continui a ringraziarmi" Rido.
E soprendetemente anche lui lo fa.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: LittlePunkGirl_