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Autore: _itsmeraffy_    28/12/2014    2 recensioni
"-Frankie, sai anche tu perché abbiamo già sentito quella canzone vero?- le domandai interrompendo il discorso che aveva iniziato su quanto amasse la pizza.
-Si Emma, lo so anche io!- mi rispose addentandone una fetta."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You're Giving Me a Heart Attack
 

-Sì Daisy, ti odio ancora.- 
-Daaaaaai, lo so che non è vero sorellina! Ti devo salutare qualcuno in particolare?-
-No, nessuno grazie-
-Sicura sicura? Nemmeno il tuo futuro marito?-
-Ti odio sempre di più-
-Lo prendo come un sì! Ora vado, io e Danielle stiamo per imbarcarci. Ci sentiamo quando atterriamo- 
-Va bene, buon viaggio! Dai un abbraccio a tutti da parte mia- 


Chiusi quella telefonata con un magone piuttosto visibile e una triste Frankie di fronte a me. Daisy e Danielle erano riuscite ad ottenere una settimana libera dal lavoro, perciò avevano deciso di imbarcarsi sul primo aereo disponibile diretto nelle Filippine, dove si trovavano in quel momento i ragazzi.
Io e la mia migliore amica eravamo quasi giunte alla conclusione del nostro stage, dato che era ormai fine Marzo ed era passato più di un mese da quando eravamo tornate dall’Australia, ma avremmo dovuto aspettare fino al 30 di Aprile per definirci completamente libere. Perrie invece, era nel bel mezzo del componimento del nuovo album, perciò quando una settimana prima a cena mia sorella e Danielle ci avevano proposto quel viaggio, noi tre a malincuore avevamo dovuto rifiutare l’offerta.
-Ancora un mese- sospirò Frankie alzandosi e andandosi a preparare per la giornata che ci spettava al lavoro.

Quella sera mi tirai su di morale quando, mentre parlavo su FaceTime con Harry, mia sorella apparve nella sua camera saltando e urlando che l’aveva appena chiamata il suo manager per dirle che per il secondo anno di fila avrebbe partecipato alla sfilata di Victoria’s Secret che si sarebbe tenuta a Londra la settimana seguente. Quasi piansi dalla felicità e lo feci ancora di più quando scoprii chi sarebbero stati i cantanti per quella stagione.
-Ed Sheeran e Taylor Swift!! Potrei morire sulla passerella!- sbraitò Daisy piuttosto eccitata.
-Non ci posso credere!- le risposi io, guardando direttamente Harry che mi stava fissando sconcertato.
Anche Frankie si aggiunse alla videochiamata e quasi svenne quando mia sorella le disse che eravamo state entrambe invitate. L’anno precedente non eravamo riuscite ad andare per via dell’università, dato che avremmo dovuto viaggiare fino a New York proprio nel periodo degli esami, ma quell’anno non ce la saremmo persa e avevamo una settimana esatta per trovare qualcosa da mettere, perfetto.
Il giorno dopo, Gemma mi chiamò dicendomi che anche lei sarebbe venuta alla sfilata dato che avevano regalato svariati biglietti a tutte le dipendenti dell’agenzia di moda dove lavorava, ovvero quella della sorella di Lou, Sam. Decidemmo quindi che il venerdì seguente saremmo andate tutte insieme a fare shopping in cerca dell’abito adatto. Daisy tornò a Londra in anticipo per l’occasione, ma non ebbe modo di essere triste di aver dovuto rinunciare alla sua settimana con Louis, dato che era perennemente impegnata con le prove dello show che si sarebbe tenuto Sabato sera. 
Giovedì pomeriggio, quando tornai a casa da sola perché Frankie aveva un impegno, non mi aspettavo minimamente di trovare quello che vidi sul tavolo in cucina non appena entrai nell’appartamento. Vi era una grossa scatola nera con il mio nome sopra, perciò mi precipitai ad aprirla. Quando scoprii cosa c’era dentro, quasi scoppiai a piangere. Vi trovai un vestito di YSL di cui mi ero innamorata un giorno in Australia quando io ed Harry avevamo deciso di uscire e visitare Sydney, con allegato un bigliettino con scritto:  “Indossalo alla sfilata, saranno tutti gelosi di me quando ti vedranno. H xx” . 
Incominciai a saltare in giro per casa come una pazza scatenata fino a quando finalmente mi decisi a cercare il mio telefono nella borsa e a digitare il suo numero di telefono.
-HARRY TU SEI PAZZO- sbraitai non appena accettò la chiamata, senza aspettare che rispondesse.
-Buonasera anche a te Emma- esclamò lui con quella voce che mi fece chiaramente capire che stesse ridendo.
-Ripeto, sei pazzo! Questo vestito costa l’occhio della testa!!- gli avevo sempre espresso la mia contrarietà sul fatto che spendesse così tanti soldi per me, ma a lui non era mai fregato più di tanto.
-L’hai provato?- mi domandò, ignorando la mia affermazione.
-No, devo prima riprendermi dallo shock che ho avuto non appena sono entrata in casa e ho visto la scatola.- lui rise.
-Se non va bene è colpa di mia sorella. Ho commissionato lei, perciò io non c’entro nulla!- fece ridere anche me.
-Tranquillo, Gemma non sbaglia mai-
-Non ho dubbi a riguardo- ironizzò.
La telefonata andò avanti per circa un’altra ora. Mi raccontò del concerto che si era appena concluso, dato che nelle Filippine erano avanti di otto ore rispetto a Londra. Mi spiegò il modo in cui una fan avesse cercato di farsi notare lanciandogli un reggiseno con delle sue foto stampate sopra e io gli raccontai di come quel giorno avessi scritto un articolo sui 5 Seconds Of Summer perché secondo il mio capo “ero la persona più adatta”, chissà per quale strano motivo.
Quando Frankie tornò, ovviamente era già a conoscenza di tutto perché era stata lei ad aiutare Gemma, perciò mi chiese subito di farle vedere come il vestito mi stesse e decidemmo insieme come ci saremmo acconciate chiamando Lou la quale, nonostante da lei fosse notte fonda, fu felicissima di aiutarci.
Venerdì mattina accompagnai Daisy alle ultime prove della sfilata dopo aver fatto colazione con lei e poi mi diressi in ufficio come mio solito. Chiaramente non avevo in mente che quella sarebbe stata una giornata diversa dall’usuale quando staccai dal lavoro alle tre del pomeriggio e ritornai all’appartamento senza di Frankie perché lei avrebbe staccato due ore dopo.
Per prima cosa, ricevetti una telefonata da parte di Gemma che mi invitò ad uscire a prendere un caffè con lei ed accettai. Dopodichè, ci avventurammo alla ricerca dell'abito che avrebbe dovuto indossare alla sfilata, dato che Frankie ci disse di portarci avanti perchè non sarebbe riuscita a raggiungerci a causa di un imprevisto. Mentre uscivamo dal negozio di Oxford Street dove aveva trovato l'abito, accadde qualcosa che non mi insospettì per niente date le circostanze.
-Mh Em, tu per caso hai le chiavi di casa di mio fratello?- mi domandò.
-Sì, hai bisogno di qualcosa?- 
-Mi sono resa conto di aver lasciato lì la borsa che vorrei indossare con il vestito.. Hai presente quella nera e oro?- annuii.
-Uh, sì! Non c’è problema, dobbiamo andare a prenderle però, perchè le ho lasciate all’appartamento- 
-Pensavo che se riuscissi ad accompagnarmi mi faresti un enorme favore.. sai com’è, non sono capace di disattivare l’allarme e poi è praticamente casa tua!- in effetti quando eravamo tornate dall’Australia io e Frankie avevamo deciso di stare entrambe al nostro appartamento per tenerci compagnia, ma quella che ormai consideravo davvero casa era quella dove vivevo con Harry.
-Sì, va bene! Tanto dovevo andarci comunque perché le scarpe che devo mettere sono lì- le risposi, facendole spuntare un mega sorriso in viso.
Come deciso, andammo a recuperare le chiavi e poi ci dirigemmo a Notting Hill con la mia macchina.
Non appena entrammo in casa, non trovai nulla di strano. Tutto era come lo avevo lasciato l’ultima volta e tutto mi faceva pensare a lui. Riuscivo addirittura a sentire il suo profumo, ma probabilmente era tutto dovuto al fatto che ultimamente sentissi la sua mancanza più del solito. Diciamo che era un periodo “no”, nonostante avessi cercato di nasconderlo il più possibile. A volte capitava quando Harry era in tour, ma era una cosa piuttosto normale, sarebbe passato da lì a poco.
-Salgo su in camera a recuperare le scarpe, tu cerca la borsa, ovunque essa sia- dissi a Gemma, che si diresse nella cabina armadio vicino all’entrata.
Ci misi circa dieci minuti a scegliere quale paio di tacchi sarebbero stati meglio con il vestito, ma eventualmente ce la feci e, quando guardai l’orologio per controllare l’ora, andai in panico perché mi resi conto che erano già le sei ed ancora non avevo sentito Harry dal giorno prima. Scesi le scale il più velocemente possibile e trovai Gemma già pronta con la sua borsa in mano seduta sul divano.
-Che c’è? Hai visto un fantasma?- mi domandò, vedendomi piuttosto scossa.
-No, è che stavo pensando che non ho ancora sentito Harry oggi e penso che ormai sia troppo tardi per chiamarlo..- sospirai indicandole l’orologio.
-Ma no, sarà sicuramente ancora sveglio! Chiamalo, io non ho fretta.. sai bene quanto adoro la vostra televisione, perciò penso proprio che mi divertirò nel frattempo- ero quasi certa che quella ragazza fosse un angelo. 
Dopo averla ringraziata un miliardo di volte, recuperai il telefono dalla mia borsa ed immediatamente premetti sull’icona di FaceTime, sperando di trovarlo online. Quando la telefonata partì, improvvisamente sentii quella familiare suoneria di un iPhone provenire dalla cucina alla mia destra ed incominciai ad agitarmi girandomi trentamila volte verso Gemma e poi verso l’altra stanza per capire cosa stesse succedendo, mentre lei mi guardava con un espressione che indicava che non ne sapesse niente.
-Cosa succede Gem? Lo senti anche tu?- avevo la voce tremolante, poi incominciai a connettere le idee.
-Non mi guardare così, vai a controllare!- esclamò lei, questa volta fin troppo sorridente per convincermi del fatto che fosse ignara di tutto.Non appena mi disse ciò, corsi verso la cucina il più velocemente possibile e quando vi entrai sentii subito le lacrime formarsi negli occhi.
Davanti a me vidi Harry con in mano il cellulare che ancora stava suonando perché non avevo chiuso la telefonata. Non gli lasciai nemmeno il tempo di parlare perché gli corsi in contro e gli saltai letteralmente in braccio, ringraziando il cielo che si fosse abituato a quel mio tipo di saluto e che quindi non fossimo entrambi caduti per terra.
-TU SEI PAZZO!- urlai abbracciandolo.
-Penso tu me l'abbia ripetuto fin troppe volte ultimamente- mi sussurrò nell'orecchio.
-Cosa ci fai qui? Come hai fatto? Perché non mi hai detto niente? Gemma? Come? Cosa?- ero letteralmente in panico.
-Okay, respira- si mise a ridere lui, stringendomi a se mentre mi riposava con i piedi per terra. Mi ci volle un po’ per realizzare che lo stessi riabbracciando dopo un mese e mezzo. Mi persi totalmente nei suoi occhi e nel suo sorriso mentre mi passava le mani tra i capelli.
-Pensavi davvero che mi sarei perso l’occasione di vederti con quel vestito indosso?- mi domandò, asciugandomi alcune lacrime di gioia.
-Prima o poi mi farai venire un infarto!- lo abbracciai di nuovo. -E TU GEMMA!- sbraitai voltandomi verso la porta dove lei stava. -Potevi almeno darmi un preavviso!- le dissi, facendola scoppiare a ridere.
-Pensa che se non ti fosse venuto in mente a te, avrei dovuto convincerti io a chiamarlo!- mi disse lei. - E devo ammettere che ci sai fare con le sorprese H- si rivolse poi a suo fratello.
-Ma il tour? Cosa ci fai qui?- riconnessi il cervello e diedi una pacca sul petto ad Harry.
-Abbiamo tre giorni liberi. Anche Louis, Niall e Zayn sono qui! Liam e Danielle sono rimasti a Manila a godersi il mare-
-Oddio, le altre ragazze lo sanno?- ero fin troppo felice e non riuscivo a stare ferma, perciò mi attirò di nuovo a se e mi strinse tra le sue braccia.
-Niall dovrebbe essere all’appartamento in questo momento per sorprendere Frankie, Zayn è a casa sua con Perrie, mentre Louis probabilmente arriverà qui tra poco perché vuole aspettare fino a domani per sorprendere tua sorella- annuii e poi risi pensando all’ultima affermazione.
-Daisy lo ucciderà, ma penso che sia una buona idea perché l’ho accompagnata alle prove e mi ha detto che finirà piuttosto tardi stasera perché Taylor deve provare ed è arrivata solo oggi pomeriggio qui a Londra- risposi prima che Gemma scoppiasse ridere.
-Non vedo l’ora di sentirla cantare una delle canzoni che ha scritto per mio fratello davanti a lui e alla sua futura moglie!- disse avvicinandosi a noi dall’altra parte della stanza.
-Dai Gem, non essere così crudele!- la ammonii, ma la risata di Harry mi fece capire che erano due contro uno perciò ringraziai il cielo quando il campanello suonò, perché corsi ad aprire liberandomi di loro.
-LOUIS!- sbraitai non appena me lo ritrovai davanti e lui contemporaneamente esclamò -EMMA!- con il mio stesso tono di voce.
-Oh guarda Harry, hanno più sintonia di voi!- scherzò Gemma venendolo a salutare. Io dopo un secondo fui di nuovo tra le braccia di Harry felice come non mai.
Uno dei motivi principali di questa felicità fu il fatto che Louis propose di ordinare una pizza e di mangiarla tutti e quattro lì in casa.
Pizza ed Harry, l’accoppiamento perfetto oserei dire.


Sabato mattina, Louis andò a bussare alla porta di casa sua, dove Daisy stava solitamente quando non era a New York, e sentimmo le urla di mia sorella fino a casa nostra. Furono per lo più insulti, motivo per cui fu tutto così divertente.
Le sfilate a cui lei avrebbe partecipato quel giorno sarebbero state due: una il pomeriggio, che non sarebbe stata trasmessa in tv, ed una la sera che invece sarebbe stata ripresa. Louis andò ad entrambe per sostenere la sua ragazza, mentre noi altri andammo a quella serale.
A mezzogiorno io ed Harry pranzammo con Niall, Frankie, Zayn e Perrie, mentre il pomeriggio lo passammo sul divano di casa nostra a recuperare il tempo che avevamo perso in quel mese. Stare lì sdraiata accanto a lui era la cosa che più preferivo, perciò non fui molto contenta quando lui mi fece notare che avremmo dovuto iniziare a prepararci per la serata. 
Quando arrivammo al luogo dell’evento, Harry e Niall furono fermati dai giornalisti per le varie interviste, mentre io e Frankie e Gemma li aspettammo lì sul red carpet con Alberto, la loro guardia del corpo. Non appena entrammo all’interno, inquadrai subito Louis seduto in prima fila lungo la passerella e tutti insieme ci dirigemmo lì, dato che era più che certo che i posti che ci erano stati assegnati fossero vicino a lui ed infatti, come previsto, dopo averlo raggiunto constatammo dai nomi scritti sulle sedie, che quella sarebbe stata la nostra postazione. Ero seduta tra Harry e Gemma e sentivo l’agitazione per mia sorella, così come Louis, che nel frattempo mi spiegò come era andato lo spettacolo del pomeriggio.
-Taylor l’ha presa per mano e hanno camminato per un pezzo insieme.- mi spiegò mostrandomi una foto che aveva scattato con il suo cellulare. Nel bel mezzo della nostra chiacchierata, le luci si spensero e di istinto afferrai la mano di Harry mentre la musica iniziò a risuonare nel locale ed Ed Sheeran apparve sulla passerella. Ciò a cui pensai immediatamente fu il famoso concerto che Harry mi aveva regalato il primo Natale che avevamo passato insieme dopo esserci rivisti a New York. Mentre le note di “Thinking Out Loud” risuonavano, mi ritrovai a ricordare quei momenti in cui l’ultimo dei miei pensieri era che un giorno, a distanza di pochi anni, mi sarei potuta definire la sua fidanzata.
Ritornai alla realtà quando mia sorella incominciò a sfilare e ci mandò un bacio quando ci passò di fianco. L’orgoglio che provai in quella situazione fu indescrivibile. Quando Ed finì di cantare, partirono le note della canzone che riconobbi immediatamente. 
-Questa è Style!- esclamai, voltandomi verso Gemma e notando lo sguardo che sia lei che Frankie mi lanciarono. Entrambe sapevano quanto fossi ossessionata con il nuovo album di Taylor Swift, 1989, e non erano molto contente di ciò. Non potevo biasimarle, in quanto era piuttosto evidente che quasi ogni canzone parlasse di Harry, ma non provavo nessun rancore nei confronti di Taylor, anzi, probabilmente avrebbe dovuto essere il contrario!
Quando mi rigirai verso di lui, notai che mi stava fissando con quella sua espressione con cui era in grado di farti sentire la persona più importante sulla faccia della terra, perciò mi dimenticai di tutto il resto. Quando Taylor apparve sulla passerella però, ci fu un boato del pubblico seguito da un round di applausi ed istintivamente mi voltai a guardarla, perdendo ogni minima parte di autostima.
-Wow..- sospirai involontariamente quando mi resi conto che avrebbe potuto benissimo esser scambiata per una delle modelle.
-Cosa?- domandò Harry abbassandosi al mio livello.
-Ehm, dicevo wow, è bellissima- fu una situazione piuttosto imbarazzante per me, dato che la ex del mio attuale fidanzato di trovava davanti a noi ed era a dir poco stupenda. Inizialmente lui non rispose, perciò intuii che mi stesse dando ragione dato che era impossibile non farlo, ma poi avvicinò le labbra al mio orecchio per sussurrare qualcosa. -Mai quanto te- disse, facendo sì che le farfalle nel mio stomaco si liberassero e cominciassero a volare dappertutto.
Quando la sfilata si concluse, corremmo tutti nel backstage a congratularci con mia sorella e con molte delle modelle che ci vennero presentate. Ed ci raggiunse ed immediatamente fece le congratulazioni a me e ad Harry per il fidanzamento, dato che non avevamo avuto modo di vederlo recentemente.
Mentre ce ne stavamo andando poi, mi sentii chiamare da una voce che identificai immediatamente.
-Taylor!- esclamai, ricevendo strani sguardi da Gemma, Frankie e mia sorella.
-Ciao, come stai? Non ci vediamo da tantissimo tempo- disse lei avvicinandosi ed abbracciandomi. 
-Benissimo grazie, complimenti per la sfilata. Nel caso in cui ti dovessi stancare della carriera da cantante, potresti tranquillamente intraprendere quella da modella- dissi io. Dopo aver chiacchierato per qualche minuto, decise di salutare anche tutti gli altri miei amici. Cercai di trattenermi il più possibile quando andò ad abbracciare Gemma perché altrimenti sarei scoppiata in una delle mie solite risate per l’espressione che lei si stampò in faccia. 
-Oh, dimenticavo- disse prima di congedarsi, voltandosi verso me ed Harry, che mi stava stringendo la mano.
-Congratulazioni!- indicò l’anello che portavo al dito e quando lo fece mi sentii immediatamente arrossire per il disagio che stavo provando.
-Grazie mille- rispose lui, mentre io le sorrisi semplicemente.
Dopo quel momento per me piuttosto imbarazzante, uscimmo tutti insieme a festeggiare mia sorella, dato che l’annuale sfilata di Victoria’s Secret era qualcosa che non tutte le modelle potevano inserire nel proprio curriculum o book che fosse.
Mi sembrava quasi strano camminare per le strade di Londra con Harry al mio fianco, così come mi sembrò strano entrare nella nostra casa insieme ed addormentarmi affianco a lui nel nostro letto. Mi fu quasi impossibile riuscire a chiudere occhio tanto che ero felice e quando mi voltai verso di lui alle quattro di notte passate, mi resi conto che anche lui doveva essere nella mia stessa situazione.
-Dovresti dormire..- sussurrai, quando mi sentii i suoi occhi verdi puntati addosso.
-Da che pulpito viene la predica?- scherzò allungando le braccia e avvicinandomi a sé, mentre io mi limitai a fare una strana smorfia.
-Ho sentito mia mamma prima e mi ha chiesto se abbiamo voglia di andare su in Cheshire domani visto che è l’ultimo giorno in cui sarò a casa.. mi ha anche detto che ha parlato con i tuoi e che ha già invitato anche loro- disse poi.
-Bè, non posso rifiutare un’offerta del genere!- esclamai, sentendomi ancora più felice di quanto fossi qualche secondo prima e riuscimmo entrambi ad addormentarci con un sorriso a trentadue denti.


La mattina seguente ci svegliammo e, dopo esserci preparati ed esser passati a prendere Gemma a casa sua, partimmo per Holmes Chapel con Harry al volante della sua amata Range Rover. Inutile dire che il viaggio non fu per niente tranquillo, dato che noi tre insieme non riuscivamo a stare zitti un secondo. Per non parlare del fatto che mia sorella fosse rimasta con Louis a Londra per vedersi con la famiglia di lui, altrimenti ci sarebbe stato il triplo del caos in quella macchina!
Non appena arrivammo davanti a casa di Anne e Robin, fummo letteralmente travolti dagli abbracci dei nostri genitori e a me e Gemma venne ripetuto circa un centinaio di volte che ci facevamo vive troppo raramente.
-E’ colpa di tuo figlio!- rispose Gemma ad Anne, nonostante Harry non c’entrasse niente.
-Cos’ho fatto stavolta?- intervenne lui, interrompendo il discorso che stava avendo con mio padre e Robin.
-Niente, è sempre colpa tua H- risposi io, ancora abbracciata a mia madre, facendo scoppiare a ridere tutti i presenti escluso il preso in causa, che mi fece una linguaccia.
-Dai entriamo! Io e Debbie abbiamo cucinato tutta mattina, spero abbiate fame-  incitò Anne.
-Su questo non c’è dubbio- risposi un secondo prima che Harry mi prendesse per le gambe e mi portasse all’interno a mo’ di sacco di patate sulle sue spalle.
Passare del tempo insieme alle nostre famiglie era davvero una delle cose che più adoravo. Harry era sempre così raggiante quando lo facevamo e quasi mi faceva dimenticare delle solite ed imminenti partenze. Nel tardo pomeriggio io, lui e Gemma andammo al pub di Holmes Chapel e ci incontrammo con tutti i loro amici d’infanzia, altra cosa che adoravo perché tutti loro lo conoscevano da prima che diventasse Harry Styles dei One Direction. 
La sera, dopo aver cenato, mi ritornò la malinconia perché sapevo che avremmo dovuto tornare a Londra e che avrei avuto a disposizione ancora poche ore prima che Harry risalisse su un aereo e tornasse nelle Filippine.
Ero più che certa che lui l’avesse notato, soprattutto perché mentre stavamo salutando i genitori, erano ben visibili le mie lacrime agli occhi. Nonostante ciò, mi autoconvinsi che avesse deciso di sorvolare l’argomento, ma quando tornammo in città e, dopo aver riaccompagnato Gemma entrammo in casa nostra, subito mi fece cambiare idea.
-C’è qualcosa che non va..- affermò immediatamente, mentre si sfilava il giubbotto, al che io lo guardai confusa.
-Non provare a dire che non è vero Em, ti conosco fin troppo bene. Sei stata silenziosa per tutto il viaggio.. non hai nemmeno dato ragione a mia sorella quando ci siamo messi a discutere su chi avesse la priorità sulle caramelle- sorrisi ripensandoci, poi lui mi afferrò per un polso e fece si che entrambi ci sedessimo sul divano uno in fronte all’altra.
-Non c’è niente che non va H- gli accarezzai il viso con la mano che avevo libera dalla sua presa. -E’ solo che domani riparti..- riuscii ad ammetterlo e ritirai entrambe le mani, nascondendole nelle maniche della mia camicia. Non mi piaceva confessare il fatto che c’erano dei momenti in cui mi mancava da impazzire quando era via, momenti in cui l’unica cosa che riuscissi a fare era sdraiarmi sul mio letto e chiamarlo per sentire la sua voce. Avevo sempre evitato di fargli sentire tutto ciò come un peso, perché tutto il mondo era a conoscenza del fatto che Harry amasse il suo lavoro. Anche io a mia volta lo amavo ed amavo anche lui, perciò la sua felicità veniva prima di qualsiasi altra cosa.
-Non sai quel che darei per poterti portare con me..- anche il suo tono di voce divenne piuttosto malinconico, perciò cercai di cambiare la situazione.
-Okay, basta piangerci addosso- esordii dopo circa un minuto di silenzio. -Pensiamo in positivo, tra un mese sarai di nuovo qui!- sorrisi, posandogli l’indice sul mento per rialzargli il viso che era abbassato in quel momento.
-E tu avrai finito lo stage, perciò ripartirai con me per la seconda parte del tour!- anche lui sorrise, sprizzando gioia da tutti i pori.

La mattina dopo, come previsto, io e le altre ragazze li accompagnammo all’aeroporto e li vedemmo salire di nuovo su quel loro aereo, ma a differenza del solito, quella mattina avevo la pura consapevolezza che sarebbe stata l’ultima volta, almeno per qualche mese, in cui non vi sarei salita anche io perciò li salutai con un sorriso stampato in viso pregando che quell’ultimo mese passasse in fretta.




Eccomi qui!
Come promesso, l'attesa è stata mooolto più corta rispetto all'ultima volta, giusto? Ho cercato di essere il poù veloce possibile e mi sono impegnata anche durante le feste per completare il capitolo!
A proposito, spero che abbiate passato tutti un buon Natale e spero anche che questo aggiornamento possa essere una specie di mio regalo per voi. Il vostro regalo per me sarebbe ovviamente una piccola e molto significante recensione, perciò io incrocio le dita!
Come avevo già detto, ci stiamo avvicinando alla fine della storia.. in realtà avrei già voluto concluderla qualche mese fa, ma avevo ancora qualche idea in testa perciò ho evitato! 
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio, Raffy <3 xxx

                                                    

                                     






 
  
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