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Autore: Jordan Hemingway    28/12/2014    4 recensioni
Prendete i personaggi di Hetalia e inseriteli nell'AU dei vostri film/libri preferiti, poi create una storia con il risultato dei vostri sforzi. Because AU is the way! (Possibili OOC in corso d'opera, ma tenterò di limitarmi.)
“Mi offro volontario!” Feliciano iniziò a saltellare su e giù agitando le braccia come un forsennato. “Voglio partecipare, voglio fare il Tributo!” E corse verso il palco, ignorando suo fratello Romano che cercava di placcarlo per impedirgli di compiere quella pazzia.
Genere: Avventura, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Un po' tutti, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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#Divergent: Io sono il numero Uno.

“E adesso?” Domandò uno degli Abneganti, un ragazzo biondo e occhialuto, fissando l’abisso dall’alto del grattacielo in rovina.
Il rappresentante degli Intrepidi lo guardò con commiserazione. “Saltate.”

Tutto il gruppetto dei nuovi iniziati trattenne il respiro, in attesa di ulteriori spiegazioni.
“Ho detto: saltate.” Le folte sopracciglia dell’Intrepido si piegarono formando un angolo minaccioso.
“Ma… Ma c’è una rete laggiù, giusto?” Peter, il più piccolo degli iniziati, si agitò su una gamba. “Voglio dire, non c’è alcun rischio, vero?”
“Forse: o forse no.” Sogghignò l’Intrepido. “Dipende dalla traiettoria del tuo salto. Consideratela una prova di fede.” Si voltò verso il gruppo di ragazzi e ragazze provenienti dalle varie fazioni. “Allora, chi va per primo?”

Uno degli Eruditi, Feliks, fece un passo indietro. “Non è assolutamente giusto. Abbiamo scelto gli Intrepidi, perché dobbiamo tipo rischiare la vita per…” L’Intrepido lo interruppe prendendolo per il bavero della giacca. “Perché voi ci avete scelto, è vero, ma adesso siamo noi a dover scegliere voi. Ti butti tu per primo?”

“Vado io.” Una ragazza dai lunghi capelli castani si staccò dagli altri e si diresse verso l’orlo del baratro. L’Intrepido mollò Feliks, che fu svelto a defilarsi in mezzo al gruppo.
“Una Rigida.” Commentò sorpreso. “Il mondo è pieno di sorprese.”

La ragazza guardò il vuoto sotto di lei e si tolse la giacca grigia. Qualcuno tra gli iniziati fischiò. “Vai così Rigida.” Feliks si accorse della sbarra di ferro solo quando ormai questa lo aveva colpito proprio in mezzo alla fronte, e non ebbe tempo di riflettere sulla questione, dal momento che collassò a terra subito dopo.

“Che lancio eccezionale!” Si entusiasmò Alfred, l’Abnegante con gli occhiali. “Eliza, sei grande!”
“Non ho tutta la giornata.” Ricordò loro l’Intrepido.
Eliza ringraziò Alfred con lo sguardo, dopodiché piegò le ginocchia e saltò nel vuoto.


Dopotutto, una rete c’era.  Fu il primo pensiero razionale della ragazza, non appena atterrò sulle corde che avrebbero impedito agli iniziati di terminare sul nascere la loro carriera tra gli Intrepidi.

Il suo secondo pensiero fu una considerazione estetica: non aveva mai visto degli occhi come quelli che la stavano fissando dall’alto, e che spiccavano come pozze di sangue tra la frangia candida dell’Intrepido che le tendeva una mano al di là della rete.
“Stai bene?” Le chiese l’albino.

Riprendendosi, Eliza fece cenno di sì con la testa.
“Lo so, il magnifico me è una visione che fa perdere la testa a tutti. Perfino io non resisto a vedermi allo specchio.” Le lanciò un sorriso accecante. “Comunque togliti di lì, prima che atterri qualcun altro.” Eliza spinse via la mano pallida dell’Intrepido e mise i piedi a terra da sola.

L’albino sogghignò. “Qual è il tuo nome? Aspetta.” La fermò con un cenno, riflettendo attentamente. “Tu sei un’Abnegante, e tutti loro hanno nomi banali. Ti chiamerò Ermintrude, detta Trudy.” Decise l’Intrepido.
“Che razza di nome sarebbe?” Esplose Eliza. “Mi chiamo Elizaveta. Elizaveta. Hai capito?”
“Noioso, meglio Ermintrude.”
“Elizaveta. E chi saresti tu per distribuire nomi?”

L’altro le scoccò un altro sorriso, come se non avesse aspettato altro che quella domanda.
“Io sono il numero Uno!” Si presentò con un inchino. “Benvenuta tra gli Intrepidi, Ermintrude.”



Note: Hola! Non so bene come sia venuto questo AU: al di là del fatto che l'Intrepido Arthur all'inizio è uscito abbastanza OOC temo, ho qualche dubbio sulla cara Eliza. Ma volevo assolutamente scrivere di Gilbert che fa tipo l'idiota in momenti del genere (ok, da giorni sto usando le parole tipo e assolutamente in maniera spropositata: Feliks, esci dalla mia tastiera!ù.ù). Come sempre, se vi va lasciatemi pareri/suggerimenti/commenti etc... Al prossimo capitolo! ^^
  
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