Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: kiara_star    16/11/2008    3 recensioni
Nuova fic ZoroxSanji sui problemi del “cambio di casa”... perché anche i pirati hanno determinate esigenze! ^__^
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

... vendetta sofferta

 

Certo che quando ci si metteva sapeva essere più odioso del solito! Prima lo provocava e poi si tirava indietro. Non era la prima volta che gli faceva quello scherzetto. Una volta per colpa della cena, un’altra perché era tardi, un’altra perché si doveva attraccare, e ora per quell’idiota di un cyborg! Ma questa volta non gliel’avrebbe fatta passare liscia.

Non avevano mai parlato del loro rapporto, ma non serviva. Quello stupido cuoco doveva sapere che era più di qualche scopata che li legava. Eppure sembrava che con lui volesse solo giocare... Ok, forse non si era ancora reso conto di quanto Roronoa Zoro fosse un giocatore difficile! Ora ci voleva solo un bel bagno caldo e poi a cena... si la sua bella cena... quel cuoco aveva i minuti contati.

 

- Merda – la cravatta di Sanji proprio non voleva annodarsi. Le mani gli tremavano per l’agitazione di prima, e un po’ perché non vedeva l’ora di chiarire con Zoro. Finalmente riuscì a legarsela alla meglio.

Si sistemò i capelli davanti lo specchio.

- Sei un idiota! – non riuscì a non dirselo. Anche stavolta aveva lasciato che il resto influisse su loro due. Avevano trovato finalmente due minuti in santa pace... Sì, forse Zoro aveva ragione, bastava menare una scusa qualsiasi e Franky l’avrebbe bevuta, ma era anche vero che Zoro era anche colui che ad ogni problema, trovava la soluzione nel verbo “affettare”....

Inutile ingegnarsi la testa, ormai il dato era tratto. Doveva solo inventarsi una balla alla svelta prima che il carpentiere tornasse da lui. Un’ ultima sistemata e uscì dal bagno.

Pochi passi dopo vide Franky correre verso di lui. Era pronto a fermare qualsiasi tipo di attacco ma il cyborg lo scansò velocemente catapultandosi in bagno e chiudendo la porta salutandolo con un amichevole ‘levati idiota’. Sanji fu sollevato, meglio così. Non gli andava di inventare sempre una balla sull’altra, e poi aveva avuto la sensazione che i suoi compagni un po’ se ne fossero accorti del rapporto che c’era fra lui e quello zuccone di uno spadaccino. Robin con tutte quelle allusioni gli aveva quasi dato la conferma.

Mah... era meglio correre in cucina, stasera doveva preparare un cena con i fiocchi. Magari se riusciva a solleticare l’ appetito di quello zuccone con le sue leccornie, gli passava un po’ il cattivo umore...

 

- Nami a cosa pensi? – chiese Robin seduta al tavolo della cucina accanto alla compagna. Nami scosse la testa.

- A nulla – si dipinse sul viso un sorriso nella speranza che mascherasse i suoi pensieri, ma Robin non era certo così facile da abbindolare.

- Eppure credo che ci sia qualcosa che ti preoccupi... non ti va di parlarne? – chiese sorridente l’archeologa. La rossa esitò un secondo. Poi lesse negli occhi neri della compagna che davvero poteva raccontarle  ogni suo pensiero e così decise di confidarsi.

- In effetti c’è qualcosa che mi fa pensare – la navigatrice diresse lo sguardo verso Sanji che stava facendo saltare qualcosa in padella e contemporaneamente teneva lontane le manacce avide del capitano. Seguendo i suoi occhi anche Robin capì.

- Te ne sei accorta anche tu – esclamò l’archeologa. Nami si voltò alquanto sorpresa.

- Beh... se è quello che penso io... – sussurrò

Robin sorrise.

- Sì, è quello che pensi tu – anche Nami sorrise, anche se un po’ malinconica.

- Io ho sempre pensato che i membri di una ciurma fossero come una grande famiglia... amicizia e affetto. Non dovrebbe esserci nient’altro a legarli – sospirò la rossa mentre con il dito percorreva la circonferenza del bicchiere vuotò a metà.

- Io lo trovo divertente – disse sorridente Robin. Dopo Enies Lobbie, aveva imparato a vedere ogni cosa con occhi diversi.

- Divertente? Mah, sarà che io penso che porterà solo guai... e poi siamo sincere, quando potrebbe durare? – il tono della sua voce era amaro. Nami non era una tipa che credeva alle favole, per lei che aveva visto la vita dal punto più basso, non era facile sognare. Era disincantata e molto realista, e questo forse l’aveva resa la donna forte che era.

- Davvero pensi che la durata di un rapporto sia importante? Non credi che abbia più valore come la vivi una cosa che quanto essa dura? –

Nami ascoltò in silenzio le parole della compagna. Non l’aveva mai pensata in quel modo. In fondo Robin aveva ragione, forse non c’era bisogno di preoccuparsi troppo. Alla fine conosceva Sanji e Zoro, sapeva che non erano degli sprovveduti.. oddio, almeno lo sperava!

 

- Sanji solo un pochino dai... – piagnucolava Rufy attaccato alla gamba del cuoco.

- Ti ho detto di lasciarmi! – con un movimento veloce il biondo si liberò della fastidiosa “zecca” scaraventandolo al di là del tavolo. Per poco il ragazzo di gomma non colpì in pieno le due ragazze sedute.

- Accidenti Sanji stai più attento! – urlò infuriata Nami.

 Sanji si scusò prontamente come era nel suo stile, incorniciando le parole fra mille complimenti e adulazioni.

- Il mio vestito... uffa ora dovrò andare a cambiarmi – borbottò avvilita la navigatrice notando che il bicchiere le si era rovesciato addosso quando aveva schivato l’arrivo del suo capitano... Si alzò dalla sedia ed uscì dalla cucina mentre Sanji continuava a scusarsi insistentemente.

- Va bene ho capito basta ora! – urlò secca la ragazza chiudendosi la porta alle spalle.

Che avvilimento che era quel cuoco, chissà se stressava così anche il suo “amichetto”. Sorrise sospirando, sperava solo che Robin avesse davvero ragione...

 

Dirigendosi in camera, Nami vide Zoro avvicinarsi dalla direzione opposta. Lo fermò con lo sguardo senza neanche rendersene conto.

- Che c’è? – chiese lo spadaccino. Nami continuò a fissarlo, chissà se i suoi occhi lasciavano trasparire quello che provava... doveva confidargli i suoi dubbi o era meglio vedere come si evolveva la cosa?

Ci pensò Zoro a toglierle ogni incertezza

- Se hai qualcosa da dire fallo alla svelta che ho fame – sbuffò spazientito. Fu un secondo e le labbra di Nami si mossero da sole

- Non dovrebbe essere un problema, scommetto che Sanji sarebbe felice di cucinare solo per te – si rese conto troppo tardi delle sue parole.

- Che vorresti dire? – ringhiò minaccioso Zoro. Nami si ritrovò ad indietreggiare. La rabbia per il vestito rovinato e la solita acidità di Zoro l’aveva fatta parlare troppo.

- Volevo solo dire che Sanji non ha problemi a cucinare se qualcuno rimane senza mangiare – cercò di mettere una toppa. Zoro parve crederci, o si fece bastare quella risposta, in fondo aveva altro per la testa, e quello che pensava una ragazzina rompiscatole, non lo riguardava. E poi a differenza del cuoco, lui credeva ancora che nessuno avesse notato nulla. Chissà se era stupidità la sua, o era pura ingenuità...

- Mah... – sospirò diretto in cucina.

Nami rimase immobile tirando un respiro di sollievo. Non sapeva ancora se quella situazione avrebbe portato buoni frutti, di certo peggio di così non poteva andare...

 

Silenziosamente Zoro entrò in cucina. Subito vide Sanji smanettare ai fornelli. Ma quante arie si dava quando aveva una padella fra le mani... certo era carino quando “giocava” a fare lo chef, ma quel pensiero non gli fece dimenticare la sua vendetta.

Si sedette ad un tavolo accorgendosi solo dopo, della presenza di Robin quasi di fronte a lui. Non nascose sul suo viso un’ espressione di fastidio. L’archeologa dal canto suo, non poteva non trovare quella situazione estremamente divertente. Sorrise mentre ascoltava Rufy raccontarle strane storie su Shanks e i suoi.

 

Presto anche Usopp e Chopper si aggiunsero alla banda, mentre Nami arrivò più tardi insieme a Franky che, visto gli ultimi risvolti, stava progettando di costruire un altro bagno per la Sunny...

L’aria che si respirava era tranquilla, anche se Zoro era più silenzioso del solito. Ma dato le poche parole che spiccicava, nessuno parve far caso alla sua presenza afona. Beh a dire il vero, qualcuno se ne accorse...

- Ehi ancora arrabbiato? – bisbigliò Sanji, sapendo di essere udito solo dallo spadaccino. Quest’ultimo non rispose continuando a mangiare. Sanji pensò che forse, se lo provocava un pochino avrebbe avuto una reazione più “vitale”

- Eppure pensavo che me l’avresti fatta pagare... si vede che ti ho sopravvalutato, non sei poi così pericoloso –

Lo spadaccino rimase impassibile, mandò giù un sorso di vino e poi un po’ di carne. Le parole di Sanji non parvero scalfirlo minimamente. Il cuoco continuava a guardarlo con la coda dell’occhio. Stavolta la matassa da sbrogliare, era più intricata del solito... ma lui aveva sempre i suoi assi nella manica. 

Con un movimento felino avvicinò la sedia di qualche centimetro a quella dello spadaccino. Zoro monitorò quel gesto senza dare segni di preoccupazione. Quando Sanji gli fu abbastanza vicino, Zoro sentì una mano sulla sua coscia. Mandò giù a fatica l’ultimo boccone di carne. Doveva aspettarselo da uno come Sanji una “soluzione” tanto scontata...

Il cuoco sorrise, mentre con l’altra mano teneva il bicchiere colmo di vino.

Fra loro due e il resto della banda passavano non più di due sedie. Per Sanji era più che sufficiente. Iniziò a disegnare dei piccoli cerchi con le dita tentando poi di salire lentamente con la mano. Zoro non voleva però che quel cuoco pensasse che fosse così facile rimediare, così tolse senza troppi complimenti la sua mano con un gesto rapido. Senza neanche degnarlo di uno sguardo, si alzò andando a sedersi accanto a Franky. Sanji assistette alla scena alquanto irritato.

- Ohi Zoro il tuo bicchiere è troppo vuoto – ridacchiò il carpentiere riempiendo il boccale del compagno. Lo spadaccino accettò felice la ricarica buttandolo giù in un solo sorso. Fece segno di riempirlo di nuovo, mentre anche Rufy e Usopp si accodarono alla bevuta di gruppo! Sanji scosse la testa. Quell’idiota aveva intenzione di ubriacarsi per caso?

- Sanji-kun, mi passi quel piatto? – chiese Nami riportandolo con i piedi per terra. Gentilmente il cuoco le porse quello che aveva chiesto senza perdere d’occhio le azioni dello spadaccino.

- Allora cuoco, alla fine gli hai parlato? – chiese sorridente Robin. Sanji cercò di fare mente locale, parlare con chi? ... In un attimo si ricordò dell’incontro con l’archeologa quando cercava Zoro, e anche le sue parole. A quella rimembranza arrossì non poco.

- Ah si, poi l’ho trovato. Grazie Robin-chan – balbettò imbarazzato. Nami seduta accanto a Robin, continuava  a mangiare scuotendo la testa. Si poteva essere più idioti...

- Sono contenta – rispose la mora, mentre Sanji sorrise timidamente. Una confessione più chiara di quella non poteva proprio farla...

Dall’altra parte della tavola si udivano le risate dei vari Usopp e Rufy, visibilmente alticci, mentre Franky aveva iniziato a cantare e Zoro continuava a scolarsi un bicchiere dietro l’altro senza dare segni di cedimento. Chopper invece non smetteva di urlargli di smettere di bere!

- Andiamo ragazzi basta ora – il dottore si ritrovò bloccato per le zampe dal cecchino, mentre Rufy gli fece ingurgitare a forza una bottiglia di vino.

- Quegli idioti... – borbottò Sanji vedendo come si stavano riducendo.

- Perché non gli dici qualcosa. Non lo vedi come sta bevendo? Fra un po’ crollerà pure lui – consigliò neutra Nami senza smettere di mangiare. Sanji si irrigidì sulla sedia.

- Chi...? – chiese titubante. La rossa sospirò.

- Siete proprio un caso perso – si alzò e li informò che andava a controllare la rotta. Uscì dalla cucina convinta che quella situazione era davvero una follia.

Robin ridacchiava guardando il viso di Sanji cercare di dare una risposta alla frase di Nami.

- Andiamo cuoco, non sorprenderti... eppure dovresti conoscere come sono fatte le donne – sussurrò la bella archeologa. Sanji sospirò.

Eh già le donne... dietro a quante aveva corso, e alla fine si era ritrovato a perdere la testa per uno come quello lì...

- Robin-chan... – sussurrò abbassando lo sguardo

- Credi che io... insomma, credi che stia sbagliando? – chiese con un filo di voce. Non sapeva se a frenarlo era l’imbarazzo o la paura della risposta che avrebbe ricevuto.

La bella mora fece fiorire una mano che gli sollevò il viso.

- No. Non credo  proprio – esclamò sorridente, mentre vide gli occhi del biondo brillare e le labbra piegarsi in un sorriso che suonava come un “grazie”.

- Basta Rufy... non riesco più a ... – singhiozzando Chopper crollò a terra addormentandosi all’istante. Povera renna, l’alcol proprio non lo reggeva.

Ridendo come dei folli anche Usopp e Rufy finirono per crollare l’uno sull’altro mentre Franky cercava di toglierseli di dosso. L’unico che continuava a buttare giù un bicchiere dietro l’altro senza dire nulla era il caro Roronoa.

- Franky aiutami a portarli fuori – disse Robin alzandosi, anche se il verbo “aiutare” non era appropriato, visto che il povero Franky si dovette caricare sulle spalle i corpi addormentati di tutti e tre i compagni. Borbottando qualcosa uscì dalla cucina mentre Robin chiuse la porta sorridendo al cuoco. Sanji la vide uscire sapendo di aver trovato una valida alleata...

 

Nella grane sala, l’unico rumore che si poteva udire, era il suono del vino che Zoro stava versando nel suo boccale.

- Non dovresti bere in quel modo – sussurrò Sanji sparecchiando la tavola. Lo spadaccino ridacchiò.

- Non sei certo tu a dirmi quello che devo fare – e giù un altro bicchiere.

- Questo lo so. Era solo un consiglio – rispose tranquillo il biondo mentre riponeva i piatti nel lavandino. Poi passò davanti allo spadaccino sparecchiando anche quell’angolo della tavola. Zoro lo osservava fare senza dire nulla. Sanji raccolte il resto delle posate e dei bicchieri accantonandoli vicino ai piatti sporchi. Non aveva voglia di lavarli però, così li coprì con uno straccio e andò a sedersi sul divano. Zoro lo vide accendersi una sigaretta continuando a tenere un atteggiamento apparentemente tranquillo.

- Dì un po’ – iniziò il biondo dopo la prima boccata.

- Credi davvero che  a me non importi nulla? – chiese poi poggiandosi con le spalle contro lo schienale. Lo spadaccino lo studiò in silenzio. Posò il boccale sul tavolo fissandolo negli occhi.

- Non so di cosa parli – sussurrò con voce ferma.

- Certo che lo sai, ti conosco bene. Avanti dimmi chiaramente quello che pensi – esclamò il cuoco. Lo spadaccino abbassò lo sguardo ghignando.

- Se mi conosci così bene, non serve che ti dica nulla... cuoco – sussurrò appena udibile. Poi si alzò intenzionato ad uscire. Sanji lo anticipò balzando velocemente davanti a lui e poggiandosi spalle alla porta, così da bloccarla.

Quando Zoro gli fu di fronte allungò la mano verso la maniglia provando ad ignorare il corpo del ragazzo.

- Aspetta – lo invitò il cuoco poggiando la mano sulla sua.

- Fammi passare – la voce di Zoro era ferma e risoluta. Il suo corpo però tradiva quella sicurezza. La mano che stringeva la maniglia era debole, sopraffatta dal tepore che emanava quella del cuoco, mentre il suo sguardo era ancora una volta calamitato da quel biondino.

- Non ti sei accorto che siamo soli... – sussurrò Sanji vagando con gli occhi nella cucina vuota prima di tornare a fissare quelli dello spadaccino. Zoro alzò un sopracciglio. Certo che se n’era accorto, per questo voleva svignarsela prima di dargliela vinta...

- Non ne vorresti approfittare? – chiese ambiguo. Ecco ancora una volta quel tono sensuale e quello sguardo languido... maledizione! Zoro non avrebbe voluto ricadere nelle sue trappole, ma chissà perché quando era con quel cuoco non riusciva mai a fare quello che voleva davvero, provava una specie di incontenibile bisogno di fare la cosa meno “giusta”, quella che gli avrebbe causato meno problemi.

Lentamente lascò andare la maniglia. Sanji intrecciò le dita in quelle di Zoro. Lo guardò sorridendo mentre trascinò la mano dello spadaccino verso la porta. Alzò il bracco portandosi il polso sopra la testa. Apparentemente sembrava che Zoro gli avesse appena bloccato la mano contro la porta, ma la verità era che Sanji lo stava portando dove sapeva voleva essere portato...

- Allora... che fai? – sussurrò prendendogli anche l’altra mano. Stavolta però si fermò aspettando che fosse lo spadaccino a fare la prossima mossa.

Zoro sentì le pulsazioni aumentare, ma nella sua mente una vena di lucidità gli stava urlando che era il momento di mettere in atto la sua vendetta...

Afferrò anche l’altro braccio di Sanji portandolo sulla sua testa bionda. Il cuoco sorrise.

Zoro poi si avvicinò alle sue labbra baciandolo con passione. Voleva rubargli anche l’aria a quel maledetto. Un bacio che parve non volere finire mai li teneva incollati. Anche il cuore di Sanji prese a martellare intensamente mentre sentiva la lingua di Zoro “combattere” contro la sua. Poi lo spadaccino si staccò

- Sanji... – sospirò sulle sue labbra. Il cuoco aprì gli occhi lentamente sussurrando un fioco “si”. Lo spadaccino sorrise.

- No – disse deciso. Sanji lo guardò confuso

- No cosa? - chiese tentando di riavvicinarsi alla sua bocca. Zoro indietreggiò

- No – ripeté sorridendo mentre lasciava andare i suoi polsi. Sanji era sempre più confuso.

- Ehi ma che ti prende? – chiese senza nascondere un certo fastidio. Zoro ridacchiò incrociando le braccia sul petto.

- Non mi va ora – affermò con un’ espressione di chi non cambia idea.

- Che significa ‘non mi va’? – chiese sempre più alterato il biondo pirata. Zoro gli si avvicinò nuovamente spostandogli una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Poi avvicinò il suo volto e lo baciò dolcemente.

- Un’altra volta – lasciò il suo viso e aprì la porta mentre Sanji lo guardava del tutto incredulo.

Con un gesto lento lo spadaccino uscì chiudendosi la porta dietro le spalle.

 

 

 

TO BE CONTINUED…

 

 

 

Ci avviamo alla fine... Lo so che vorresti linciarmi, ma siccome sono molto sadica vi farò soffrire un altro pochino...

 

Aggiornamento fulmineo, questo ve lo prometto  ^__~

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: kiara_star