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Autore: Mezzosangue_Tributo_Mago    03/01/2015    14 recensioni
~Tutti avevano qualcuno, tranne lui, Nico di Angelo~
STORIA INTERATTIVA
(Iscrizioni Chiuse)
Regolamento:
-VOTA IL PERSONAGGIO CHE TI È PIACIUTO DI PIÙ CON UNA RECENSIONE DI ALMENO 10 PAROLE
-il personaggio che ha ricevuto più voti nel capitolo precedente vince 1 punto (e un vantaggio con Nico), quello che ne ha ricevuti di meno ne perde 1 ( e viene svantaggiato con Nico)
-ogni personaggio all'inizio ha 3 punti
-quando il personaggio perde tutti i punti viene eliminato
-L'ULTIMO CHE RIMANE VINCE E SI FIDANZA CON NICO
Partecipanti:
Austin Callum Caduto, figlio di Febe
Harry Michael Blake, figlio di Apollo
Lewis Walter Sybill, figlio di Ecate
Britney Follett, figlia di Afrodite
Lilith Nightingale, figlia di Nyx
Amberly Nightingale, figlia di Nyx
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Nuova generazione di Semidei, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Round 2


Britney odiava stare nella cabina di Afrodite, ma quel giorno era stata costretta a farlo.
Non aveva attività da fare, Piper era fuori con (indovina chi?) Jason, e non poteva stalkerare ancora Nico, così aveva deciso di riordinare le sue poche cose.
Brutto errore, siccome anche Drew e le sue compari avevano deciso di sostare nella capanna, per spettegolare e parlare di moda, mica per fare qualcosa di utile tipo tacere e risparmiare ossigeno.
Sospirò ancora una volta, sentendo i risolini delle sue sorelle. Come si poteva essere così sciocche era un enigma che neanche il divino Apollo (o Annabeth vestita da Sherlock Holmes) avrebbe potuto risolvere.
Era ovvio che la gente si facesse certe idee sui discendenti di Afrodite se la generazione attuale avesse come massima aspirazione quella di baciarsi un divo del cinema...
Britney odiava essere accomunata a quel branco di galline senza cervello, soprattutto perché assomigliavano ai bulli che le avevano reso la scuola un inferno.

-Hey Follett, vieni qui, non fare l'asociale!- la chiamò Drew, ridacchiando

-Scusa, ma ho da fare- cacciò con forza i calzini in un cassetto, alzando gli occhi al cielo

-Si parla di ragazzi... e anche di Nico di Angelo- insistette l'altra, maligna

Britney a sentire quelle parole andò nel pallone: come aveva fatto Drew a scoprirla?! Ok era una figlia di Afrodite e se ne intendeva di queste cose, ma aveva uno spirito d'osservazione pari a quello di uno scaldabagno rotto. 
L'unica che era al corrente della sua cotta per Nico era Piper... che l'avesse tradita? Oppure Britney parlava nel sonno? Magari russando i suoi segreti in codice morse...

-Cosa ne sai tu?!- strillò, spuntando da dietro al letto

-Me lo hai appena confermato tu: ti piace Nico di Angelo!- disse la sorellastra schioccando le dita, tutta contenta 

Non si era mai sentita così in imbarazzo, mentre dal gruppetto salivano i primi "Ooooh",  "Chi l'avrebbe mai detto?!" e anche una versione stonata de "Tra rose e fior, e tulipan, Britney e Nico si vanno a sposar...".
La ragazza li fulminò tutti con lo sguardo, mentre si sentiva andare il corpo a fuoco e il sangue fluire alle guance, tinte di rosso.
Strinse le i pugni e si morse il labbro, provando l'impulso di farli buttare tutti nel lago, grazie alla lingua ammaliatrice.

-Su, su ragazzi, non c'è bisogno... si è già complicata la vita da sola, innamorandosi di Nico- intervenì Drew, sorridendo crudelmente 

-Che intendi dire?- chiese Britney, sollevando il sopracciglio 

-Che il tuo caro figlio di Ade, oltre a essere un caratteraccio e parecchio ambito, è palesemente gay- esclamò la mora, divaricando le braccia, come se fosse la cosa più ovvia del mondo 

La faccia di Britney, probabilmente, per un decimo di secondo fu qualcosa spettacolare. Si contrasse in una smorfia a mezza via tra la sorpresa e 
la delusione. Ma poi si ricompose subito.
Ne aveva già sentito parlare, no? Che Nico aveva amato per anni Percy Jackson, era cosa risaputa, ma ormai era tutto passato e che il ragazzo ora fosse etero era sicuro al 100% .

-Ti correggo: era gay, non lo è più- disse tra i denti

-Certo, dicono tutti così! Se a Nico piacessero le ragazze non avrebbe certo rifiutato una bomba così- insistette Drew, indicandosi

-Di Angelo ti ha respinto?!- intervenne ridacchiando qualcuno 

-Si, dopo qualche bacio e qualcos'altro- annui la figlia di Afrodite, guardandola maliziosamente negli occhi castani screziati d'argento 

Britney ignorò le ultime parole, che probabilmente erano state inventate, e si concentrò sulle affermazioni precedenti. Il figlio di Ade non aveva ceduto ai corteggiamenti di sua sorella, la cosa poteva farla sospirare per il sollievo o gemere per il terrore.
Da un lato Nico dimostrava di non essere una persona superficiale e legata solo alle apparenze, ma dall'altro, rifiutare Drew, che nonostante il carattere del tutto discutibile era immancabilmente un gran pezzo di ragazza, era come rifiutare l'intero genere femminile, e la cosa era davvero preoccupante.

-Non mi importa di quello che dite. Anzi, sapere una cosa? Gliele farò piacere io le ragazze- disse, furente, ma con un sorriso astuto stampato in faccia 

-Che intendi fare? Dimostrargli che sei il vero amore delle favole e tanti baci e cose dolci?- la prese in giro una sorellastra, mimando qualche bacino e provocando le risate di tutti

-Già Follett, se vuoi avere qualche speranza hai bisogno di noi- spiegò Drew, sorridendo falsamente 

-Certo Drew e io sono Topo Gigio- rispose sarcastica 

-Davvero Britney noi vogliamo aiutarti. Che figli di Afrodite saremmo, se non cercassimo di fare mettere insieme due persone a caso?- continuò la più grande -Seguimi, ci pensiamo noi a...  "aggiustarti"- la guardò disgustata da capo a piedi storcendo il naso

Britney cercò di protestare, ma inutilmente, probabilmente Drew aveva usato la lingua ammaliatrice mentre parlava.
 Non pensava di avere niente di sbagliato, era semplicemente se stessa, ma per gli standar della casa della dea della bellezza, a quanto pare, non era sufficiente.
La fecero sedere sul letto, davanti a uno dei tanti specchi, poi iniziarono a sistemarla.
Britney sentiva mani che la toccavano dappertutto, pettinandole i capelli, smaltandole unghie, e riempiendola di trucco.

-Allora, un po' di matita lì, poi via quel orrenda maglietta... tesoro sei uno schianto, preferisci questo vestito turchese o questo violetto?- Drew continuava a parlare, dirigendo dall'alto le operazioni 

Britney era terrorizzata: non aveva il coraggio di guardarsi allo specchio convinta che la stessero trasformando in una di quelle bamboline che odiava tanto... Ma se era per Nico, avrebbe fatto questo e altro.

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Callum stava andando ad allenarsi, cosa piuttosto insolita per lui.
"Puoi dirlo forte" la voce sarcastica di Harry gli risuonò nella mente, cosa ormai normale dalla sera prima.
Purtroppo avevano scoperto in cosa consistesse il legame d'ombra, e non era accaduto in maniera piacevole:
il ragazzo stava andando a letto, quando aveva avuto una visione, non proprio piacevole, del figlio di Apollo che cantava sotto la doccia, e quando aveva pensato che la sua vista era andata a farsi un bel giretto nell'Ade , Harry lo aveva sentito, trasformando l'acuto di Wreaking Ball in un urlo ancora meno mascolino. 
Così avevano capito che i loro cervelli erano collegati, non solo le loro ombre, e quindi erano condannati a sentire i pensieri o vedere e provare le sensazioni dell'altro.
All'inizio non era stato molto bello, perché Harry continuava a provare se "c'era l'eco", strillando mentalmente nella sua testa, ma alla fine la conversazione si era spostata su un argomento gradito ad entrambi: Nico di Angelo.
Si, perché Blake aveva capito subito della sua cotta colossale per il figlio di Ade, ma anche lui aveva confessato che andava spesso all'arena nella speranza di vederlo. Per questo il figlio di Febe aveva deciso di migliorare le sue abilità combattive quel giorno, per magari intravedere Nico, che passava molto tempo ad allenarsi, ma questo Harry non lo doveva scoprire. 
"Puoi smetterla di entrare nella mia testa" pensò, scocciato "Hey amico è fastidioso anche per me sentire le tue fantasie (poco caste) su Nico" fu la risposta.
"Che cosa?!" Callum si fermò, arrossendo "Senti non ci vuole molto a capire che stai andando all'arena per vederlo... in 6 anni che sei qui non ti ho mai visto allenare" scherzò Harry. "Ecco, mi sono accorto che sono una schiappa nel combattimento, altrimenti ieri te le avrei dato dopo che mi hai trasformato in una talpa" cercò di spiegare "Ti ho già chiesto scusa per quello, ok? Comunque, per farmi perdonare, oggi sono di turno in infermeria, quindi Nico è tutto tuo" Callum ebbe una visone del biondino che gli strizzava l'occhio, mentre fasciava una ferita "Uhm, ok grazie..." pensò, forse alla fine Harry non era così male... "Ti ho sentito: ti sto simpatico!" la voce del diretto interessato gli squillò in testa.
Callum lo ignorò, ormai aveva raggiunto l'arena.
Il problema adesso era trovarsi un arma, visto che lui non ne aveva una personale come molti semidei.
Si diresse al capanno degli attrezzi, restando impressionato da tutte le armi che vi erano: spade, lance, coltelli, e tanto altro ancora, di tutte le forme e le dimensioni, di bronzo celeste, e alcune di oro imperiale, portate dai romani.
Callum non sapeva proprio cosa scegliere, sembravano tutte così pesanti e pericolose...
Non guardò nemmeno gli archi perché era sicuro che neanche con gli occhiali avrebbe avuto una buona mira, le asce e le falci sembravano troppo letali (si sarebbe affettato un braccio senza accorgersene), quindi puntò su qualcosa di più semplice. 
Dopo qualche tentativo (fallito) di sollevare una spada, passò ai coltelli, che erano piccoli e veloci, come lui. Ne prese uno di bronzo celeste, non troppo elaborato, e tornò all'arena.
Si concentrò su qualche manichino, cercando di migliorare la sua tecnica.
Capì subito che che non era facile come pensava, riusciva a malapena a scalfire la paglia, e continuava a scivolare sulla sabbia, creando un polverone che non faceva altro che fargli pizzicare gli occhi.
Si era vestito leggero e comodo, con una tuta grigia, una t-shirt bianca, un po' scollata, e un cappello da baseball, con la visiera all'indietro per non coprire la vista. Nonostante ciò, poco dopo l'inizio, si ritrovò già con la pelle imperlata di sudore e il fiatone, che lo costrinse a sedersi sugli spalti per prendersi una pausa.
Mentre si riposava e beveva un po' di nettare, Callum perlustrò l'arena con lo sguardo, alla ricerca di un certo figlio di Ade.
C'era un bel sole, che aveva attirato molti semidei. La pista era costellata da tante armature, greche e romane, che si scontravano, sollevando una nuvola di sabbia, mentre nell'aria tintinnavano le armi.

-Già stanco?- gli disse una voce

Callum sbuffò, convinto che fosse Harry, nella sua testa, a parlare. Ma una visone del figlio di Apollo che era impegnato imboccare una ragazza di nettare lo costrinse a voltarsi.
Nico di Angelo, la spada in mano, un'espressione divertita in volto, lo fissava.

-Scusa! Pensavo fosse Blake... sai il legame d'ombra...-si affrettò a spiegare, gesticolando 

-Tranquillo, è proprio per questo che sono venuto qui: mi sento un po' in colpa per la maledizione, e mi è sembrato che tu avessi bisogno per qualche lezione di scherma. Allora...- disse Nico, e gli sembrò di vederlo arrossire a sua volta

-Certo! Faccio abbastanza schifo e avrei bisogno di un buon maestro- accettò sorridendo

-Beh, di certo scegliere un coltello come arma non ti ha aiutato molto. È un'ottima lama, ma difficile da padroneggiare. Intanto seguimi!- il ragazzo fece cenno con la spada 

Si diressero verso il centro dall'arena, dove Nico iniziò a mostrare le posizioni e le mosse base.
Callum faceva del suo meglio per stare attento, anche se era difficile concentrarsi, stando così vicino al semidio più sexy del mondo. Era così carino quanto spiegava, la faccia concentrata e seria, i muscoli tesi a mostrare gli attacchi, e continuava a passarsi le mani tra i capelli, quei capelli scuri come la notte che gli ricadevano scomposti sulla fronte. 
"Dei, quanto è perfetto" pensò, cercando di non farsi sentire da Harry.
Dopo aver ascoltato le indicazioni di Nico, provò qualche affondo sui manichini, mentre il ragazzo lo osservava annuendo. Era così strano che fosse l'altro a guardarlo, visto che di solito era lui che lo spiava di nascosto.

-Guarda, devi fare così- la mano di Nico gli prese il braccio, guidandolo 

Il figlio di Ade era dietro di lui, cingendogli la vita con un braccio, e aiutandolo con l'altro. Avevano i corpi attaccati, e il sentire il tocco delicato e protettivo dell'altro sulla pelle fece fremere Callum. Il ragazzo sperò che il figlio di Ade non sentisse il suo cuore battere convulsamente e non vedesse le guance sue rosse, sarebbe stato abbastanza imbarazzante. 

-G-grazie...- balbettò, sorridendo debolmente

Non si era mai sentito così bene come in quel momento, a contatto con il corpo di Nico, come se si completassero l'un l'altro, era tutto così... perfetto.

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Lilith aveva convinto sua sorella a venire a combattere con lei, ma già se ne pentiva.
Appena aveva visto Nico di Angelo che insegnava sorridendo (sorridendo... ripeto SORRIDENDO!?) a combattere a Callum Caduto, aveva sentito una morsa allo stomaco e poi aveva capito che Amberly non sarebbe stata così controllata.
Infatti la gemella era subito schizzata in direzione dei due, anche perchè in quel momento Nico abbracciava da dietro il figlio di Febe e lo guidava nel colpire un manichino.

-Ammy! Dove vai?!- aveva provato a dire 

-A fermare questo scempio- fu la risposta tra i denti dell'altra

Lilith la seguì, mentre camminava impettita nell'arena, quando la sorella si metteva in testa qualcosa era difficile smuoverla, questo lo sapeva bene, come sapeva che sarebbero andate incontro ad una figuraccia.
Anche a lei la situazione non andava molto a genio, ma preferiva agire da lontano, covando vendetta, e magari lasciandosi sfuggire una freccia nella testa di Callum... no, ok questo era troppo...
Lilith andò a sbattere contro un giovane figlio di Ermes, che per poco non la fece cadere. Non era di buon umore, quindi, quando il ragazzino le imprecò contro, si lasciò sfuggire un "Efialtis". Subito vide il suo viso impallidire, poi il ragazzo indietreggiò, quasi cadendo, per poi girarsi e scappare, terrorizzato. La figlia di Nyx sorrise, soddisfatta, chiedendosi cosa avesse visto il ragazzo durante i secondi in cui era un suo potere, magari una sua fobia, o la morte di qualche caro...

-Ciao, avete bisogno di qualcuno con cui duellare?- chiese Amberly, che intanto aveva interrotto i due semidei 

-Hey, sorelle Nightingale... è da ieri che non ci vediamo- sorrise furbo Nico 

-Si, a proposito come va con la maledizione?- Lilith provò un moto di repulsione, pensando a Harry

-Beh, ecco...meglio non dirlo perché mi sente- rispose Callum, picchiettandosi la tempia con un dito 

- Tsk, io non mi farei tanti problemi per un figlio di Apollo- sbuffò Lilith - Comunque, si fa questo combattimento?- chiese passandosi la mano tra i capelli castani 

-Non aspettavo altro- gli occhi di Nico luccicarono pericolosamente 

-Ehm, ecco io non sono così bravo, si a malapena tenere in mano il coltello del burro. Mi stavo appunto facendo dare lezioni da Nico- spiegò Callum, agitandosi

-Oh, tranquillo, combatto io con te. Farò piano- ma Amberly suonava tutt'altro che pacifica

-Allora bimbi iniziamo noi, vi facciamo vedere io Nico come si fa, vero?- sorrise sardonica la maggiore 

Tracciarono un cerchio sulla sabbia, al centro dell'arena, che sarebbe stata il loro campo da combattimento.
Appena iniziarono a duellare Lilith si rese conto di essere un netto svantaggio. Lei impugnava raramente una spada, preferendo di gran lunga l'arco, mentre Nico teneva alto il titolo di Re degli Spettri, sgretolando le sue difese con la sua lama di Ferro dello Stige.
Aveva un ritmo incalzante e non le lasciava tempo per avanzare, riusciva solo a difendersi. Se solo avesse avuto il suo arco... anche se nel corpo a corpo non sarebbe stato molto utile.
Lilith schivò un affondo e rotolò a destra, poi si rialzò, mirando al fianco di Nico.
Prima che potesse colpirlo però, il ragazzo di smaterializzò, viaggiando nell'ombra.
La figlia di Nyx si guardò intorno alla ricerca del suo avversario.
Prima che potesse accorgersene però, lui ricomparve dietro di lei, spingendola al suolo. I due ragazzi rotolarono per terra finché Nico non fu sopra di lei, immobilizzandola, con un braccio, nell'altra mano teneva la sua spada, pericolosamente vicina al collo della ragazza.
Lilith era in trappola, anche se non era così brutto esserlo stando appiccicata al corpo di Nico, che la guardava con i suoi occhi scuri, soddisfatto.
Da un lato era frustata perché era stata sconfitta, dell'altro era sollevata perché non aveva fatto del male al suo sfidante.
Però, cavolo, lei odiava perdere, e non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di averla battuta.
Appena Nico si tirò su e le porse la mano, capì di avere l'occasione giusta per il riscatto.
Solo perché era il ragazzo che li piaceva non gliela avrebbe fatta passare liscia, giusto? Era un ragionamento che avrebbe potuto fare qualunque persona equilibrata e per nulla disturbata, no?
Così invece che usare il braccio di Nico per alzarsi, quando o afferrò, diede uno strattone, facendo cadere il figlio di Ade, ancora una volta, su di lei.

-Mai abbassare la guardia, di Angelo- sorrise, cercando di ignorare il battito accelerato dovuto al contatto con il ragazzo 

Per tutta risposta il ragazzo rise di gusto, una risata roca, ma che a Lilith sembrava il suono più bello che avesse mai ascoltato.
La strategia "Non essere carina e coccolosa con chi che ti piace, ma dimostragli che sei più forte, picchiandolo" funzionava, decise.

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Amberly quel giorno non aveva molta voglia di combattere, si era lasciata convincere dagli occhi dolci di Lilith e, ancora una volta, capì, avrebbe fatto meglio a fidarsi del suo istinto.
Quando aveva visto Callum e Nico attaccati, aveva avuto l'impulso di distruggere il figlio di Febe, e purtroppo ne aveva avuto l'occasione.
Dopo la soddisfazione di vedere la sorella venire umiliata dalla cotta di entrambe, le era stata servita su un piatto d'argento la possibilità di eliminare uno dei tanti spasimanti Nico. Poteva anche sembrare una cosa positiva, se non si vuole essere incriminati per "semideicidio".
Era finita a duellare con Callum, che oltretutto era uno spadaccino alle prime armi.
Aveva una faccia terrorizzata, povero ragazzo, ma Amberly non provava pietà, riusciva solo a pensare a Nico che prima lo teneva tra le sue braccia, guidandolo. Avrebbe dovuto esserci lei al suo posto!
"Sta calma, sta calma! Non puoi ucciderlo, qui, davanti a tutti" si disse, doveva perdere quel brutto vizio di provare rancore così a lungo, ah, anche quel fastidioso istinto killer verso chiunque si avvicinasse al figlio di Ade.
Provò qualche fendente che Callum parò goffamente, ma la cosa gli diede più sicurezza e lo spinse addirittura a tentare un affondo.
LUI che attaccava LEI?! Come osava, dopo tutto quello che aveva fatto... Cercò di calmarsi ancora, per non farlo sprofondare nell'oscurità semplicemente guardandolo con gli occhi azzurri. In fondo che aveva fatto? Si era SOLO fatto insegnare a combattere dallo spadaccino più bello del campo... Non era niente di speciale, SOLO Nico con Callum, da soli, che gli spiegava come non farsi uccidere, no?
Eppure, più ci pensava, più i sui colpi divenivano più forti, e il ragazzo indietreggiava.
Lilith aveva una faccia da "qui finisce male", e guardava l'incontro attraverso le fessure delle dita della mano che si era messa sul viso, quasi per non vedere il delitto che si stava per compiere, mentre Nico pareva sempre più preoccupato, per Callum, però, non per lei.
Amberly piano piano abbandonò i colpi di piatto della spada, per sostituirli con fendenti che aprivano tagli sulla pelle dell'avversario.
Callum cadde all'indietro, alzando la spada come ultima difesa. 

-Ok, Amberly, adesso basta. Hai vinto, non mi sembra il caso di infierire su uno alle prime armi- intervenì il figlio di Ade, avanzando verso i due

La figlia di Nyx non pensò  neanche quello a che stava per fare. Gli era bastato vedere che Nico aveva difeso quello stupido figlio di Febe, e la cosa gli aveva stretto il cuore in una morsa. 
Ci teneva così tanto a lui? Voleva vedere se avrebbe voluto ancora uno che si lasciava umiliare così...
Se solo avesse riflettuto di più, magari avrebbe capito che Nico poteva averlo fatto più per giustizia nel combattimento, piuttosto che per interesse verso Callum. Ma Amberly era una persona avventata, che si fidava dell'istinto e delle prime impressione, e che non cambiava idea facilmente.
Così il colpo partì, la mano che si mosse da sola, seguita dalla spada che si andò a conficcare nella spalla di Callum.
Il ragazzo si lasciò sfuggire un grido di dolore, crollando di lato, mentre dal braccio iniziava a colargli il sangue.

-Ma che diavolo fai?!- fu il grido di rabbia del figlio di Ade, che si precipitò ad aiutare Callum

Amberly rimase immobile, gli occhi azzurri vacui, i capelli castani mossi che gli ricadevano sul volto. Si guardò le mani tremanti, incredula: non poteva credere di aver colpito quel ragazzo, che alla fine non aveva fatto niente, solo per gelosia di Nico, il quale adesso la odiava.

-Io... Mi dispiace, non so che mi è preso- sussurrò 

-Il taglio è abbastanza profondo, ti porto in infermeria Call-la ignorò Nico 

-In infermeria?!- chiese confuso Callum, reggendosi il braccio 

-Lo porti col viaggio d'ombra per fare prima?- chiese Lilith, scura in volto 

-Esatto. Voi restare qui!-concluse il figlio di Ade rabbioso, fulminando Amberly con lo sguardo 

Sollevò il ferito cingendosi con il suo braccio il collo, poi sparirono entrambi, in un lampo nero.

-Complimenti sorellina- Lilith la osservò accusatoria, con i suoi occhi castani

-Smettila, io non volevo che succedesse questo!- strillò di rimando, per poi girarsi e scappare verso il bosco 

Amberly aveva bisogno di stare da sola, in quel momento. Continuava a vedere quegli occhi color ossidiana guardarla, carichi di rancore. Nico la odiava. Aveva ferito uno più debole di lei, a terra e disarmato, per giunta. Si faceva schifo da sola.
Non si preoccupò di starsi  avventurando nella foresta da sola, perfino i mostri temevano una figlia di Nyx, soprattutto armata e in quello stato d'animo.
Quando fu abbastanza lontana si lasciò cadere sull'erba, non preoccupandosi di sporcare i jeans e la maglia del Campo.
Aveva bisogno di stare da sola, ad ascoltare i suoi pensieri, per una volta. 

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Lewis aveva deciso di dedicare quel pomeriggio alla cura delle sua collezione di piante grasse.
Stava innaffiando i vasi posizionati sulla sua mensola  uno per uno, chiamando ogni pianta per nome ("Hey Jessie ti vedo in forma oggi!" o "Che sete che hai Ronnie, bevi piano l'acquetta!"). 
Un rumore improvviso, però, lo fece girare di scatto, sbattendo la mano contro i cactus. Un suo fratello aveva azionato per sbaglio il suo carillon della famiglia Addams:

-Ehm... OPS, scusa Lewis!- provò a giustificarsi il ragazzo

- Mi hai fatto prendere un colpo, idiota! E mi sono anche punto con o cactus...- gli strillò contro, mostrando il braccio pieno di aghi

-Oddio, povere piante!- intervenne figlia di Ecate 

-Grazie per la solidarietà eh...- Lewis assunse una faccia offesa ( tipo questa -_- )

- Uao, sembri un puntaspilli...- commentò un'altro

-Ragazzi smettetela, dobbiamo portarlo in infermeria: sta sporcando di sangue il tappeto di unicorno!- intervenne la capocabina, Lou Ellen 

-Che cosa?! Per questi graffietti?! Posso curarmi in due secondi con la magia...- protestò Lewis

Ma non ci fu niente da fare, lo presero e lo trascinarono in infermeria, mentre lui scalciava e gridava epiteti tutt'altro che amichevoli.

-Hey Will, ti abbiamo portato un nuovo paziente- disse Lou, mentre scaricavano Lewis su un letto, per poi andarsene insieme agli altri figli di Ecate

-Uhm vediamo cosa abbiamo qui...- disse il ragazzo pensieroso, esaminando la ferita 

-Ma che problemi hai, sei cieco per caso?! Mi sono punto con un cactus... Anche una scimmia zoppa sarebbe un medico migliore di te!- sbraitò Lewis

-Harry, porta il sedativo, hai i sintomi di una crisi epilettica!- Will Solace chiamò un altro ragazzo, che lo raggiunse con una siringa di 30 cm

-Allora dove devo iniettare?- chiese Harry, tutto contento

-Ma in due non riuscite a fare mezzo cervello?! Dovete solo togliermi gli aghi di cactus... Io me ne vado via da questa gabbia di matti!- Lewis tentò la fuga ma venne fermato 

-Qui potrebbe essere di tutto, dall'avvelenamento all'emorragia interna- continuò Will con fare pensieroso, ma guardando furbo il fratello

-Uhm... secondo me il braccio sta andando in cancrena: dovremmo amputarglielo!- esclamò Harry, strizzando l'occhio all'altro 

-Che cosa?!- Lewis emise un grido stridulo

-Esatto, infezione da "Cactaceae" va operato d'urgenza- per enfatizzare la cosa, il figlio di Apollo strappò un ago dalla pelle del ferito

Lewis era parecchio terrorizzato, quando lo caricarono su un lettino d'ospedale e lo iniziarono a tirare in giro per la stanza, mentre Harry mimava la sirena dell'ambulanza.
Ci mancò poco che non investissero qualche altro paziente, ma raggiunsero le scale che portavano allo scantinato.
Era tutto buio e cupo, e la cosa non faceva che aumentare il timore di Lewis, che, per quanto ne sapeva, stava per subire l'amputazione di un arto da due schizzati figli di Apollo vestiti da infermieri.
Fermarono il lettino al centro della stanza, e accesero una piccola lucina, proprio ora che si era abituato all'oscurità.
Will iniziò a tirare fuori degli strumenti dall'aria non proprio amichevole, come un bisturi, e una motosega.
Lewis cercò ancora una volta di scappare, ma l'aveva i legato con delle cinghie al letto. Sapeva che probabilmente era tutta una farsa, ma non si sarebbe neanche fatto schiacciare un brufolo da quei due.

-Ok, dottor Solace, iniziamo l'operazione- disse Harry, infilandosi i guanti 

-Hey, aspettate un attimo!- il figlio di Ecate venne fatto tacere tappandogli  la bocca con lo scotch

-Perfetto. Passami il disinfettante- iniziò Will

-Disinfettante! - fu la risposta di Blake, intanto che glielo porgeva 

-Pinza?-

-Pinza!-

Dopo avergli disinfettato il braccio, Will incominciò ad estrarre gli aghi con la pinza, intanto che Lewis strillava senza ritegno.

-Succo di frutta?-

-Perchè?- lo guardò interrogativo il fratello

-A metà dell'operazione mi viene sempre fame- si giustificò Will
 
-Ok, succo di frutta!-

- Bene abbiamo finito. Il paziente è salvo!- concluse il figlio di Apollo

Liberarono Lewis, che continuava a lamentarsi, e a massaggiarsi il braccio dolorante.

-E siccome sei stato così bravo, abbiamo una sorpresa per te: un bel cerotto colorato e un dolcetto!- esclamò Harry, tutto contento 

Prima che potesse accorgersene, Lewis aveva attaccato al braccio un cerotto con raffigurati sopra tanti sole con, appunto, degli occhiali da sole e la scritta "Apollo mi ha guarito!", e nella mano stringeva un lecca lecca multicolore.

-Ma mi avete preso per fatina turchina? Non lo metterò questo...coso!- strillò arrabbiato

-Allora non vuoi neanche il lecca lecca? Così ci offendi- il biondo mise il broncio

-No questo lo tengo- disse, dando una leccata al dolce 

-Bene, allora ti riportiamo di sopra. Rimani ancora un po' in infermeria che ti dobbiamo monitorare- disse Will iniziando a portare  tutte le cose su per le scale

Restare ancora del tempo con quei due problematici? Lewis avrebbe preferito buttarsi giù nel Tartaro, ma almeno gli davano il nettare e l'ambrosia e, non lo aveva ancora scoperto, ma in infermeria si facevano degli incontri interessanti.

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Nico non pensava che quello fosse il giorno degli incontri: prima Callum, Lilith e Amberly all'arena, poi adesso Harry e Lewis in infermeria.
Aveva deciso di sfruttare almeno un incontro. Voleva sapere perché il giorno prima il figlio di Ecate l'aveva seguito.

-Hey, come va?- chiese avvicinandosi 

Il ragazzo per un secondo lo guardò come se avesse visto un fantasma e poi si riprese:

-Che ci fai qui- disse il bruno schietto 

-Calma, volevo solo fare un po' di conversazione...- provò a dire -Ok no te la bevi. In breve, perché ieri ci seguivi?- aggiunse dopo aver visto lo sguardo indagatore dell'altro 

-Ecco io...- ma non finì mai la frase 

Harry li interruppe, trascinando via Nico.
Al figlio di Ade quel dubbio sarebbe rimasto per un bel po', come quello del perchè Amberly avesse colpito Callum.

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Harry era rimasto abbastanza sorpreso nel vedere comparire Nico di Angelo insieme a un ferito Callum Caduto. Almeno spiegava il perchè qualche minuto prima aveva sentito uno strano dolore e il collegamento con il figlio di Febe si era interrotto, inoltre così aveva potuto smettere di occuparsi di Lewis Sybill, il quale non aveva fatto altro che lamentarsi da quando era arrivato.

-Ma guarda chi c'è! Cos'è successo?- chiese avvicinandosi 

-Un combattimento finito male- spiegò Nico, appoggiando Callum su un letto

-Sopravviverò dottore?- disse il ferito in tono tragico

-Mi dispiace: le analisi hanno avuto un esito negativo- rispose il biondo, stando al gioco 

-Vedo che il Legame D'Ombra funziona... Quando avete finito di giocare al dottore e il paziente ditemelo- intervenne il figlio di Ade, allontanandosi 

Il figlio di Apollo fasciò il braccio del paziente e poi gli diede dell'ambrosia, ma Harry aveva deciso che era arrivato il suo turno con Nico, Callum lo aveva visto per tutta la mattinata e adesso toccava a lui.
Sentendo i suoi pensieri, il figlio di Febe cercò di fermarlo:

-Hey, dove vai?- chiese, vedendolo allontanare 

-Siamo nel mio regno, bello, adesso vado da Nico- gli sorrise furbo

-Ok, ma solo perchè ho un braccio fasciato, altrimenti...- Callum lo guardò severo 

Harry raggiunse il figlio di Ade, che stava parlando in Lewis, e lo portò via.

-Non credi di aver bisogno di una visita approfondita?- disse mentre lo trascinava 

-Che intendi?- chiese il moro

-Non hai di certo un bel colorito, e poi stai sempre ad aiutare agli altri, è una grande fonte di stress- spiegò Harry, tirando fuori un termometro dal camice 

-Si ma io mi sento benissimo...- protestò il figlio di Ade

-Uhhh, 40 di febbre, molto male!- esclamò, estraendo l'attrezzo 

-Ma se l'ho provata neanche 2 secondi!- Nico alzò le mani in segno di protesta

-Chi è il dottore qui?!- Harry lo guardò severamente, incrociando le braccia

-Ok, mi arrendo...- il ragazzo si sedette sul letto, alzando gli occhi al cielo 

-Bravo, togliti la maglia che ti ausculto: parlare con i morti e non sorridere mai sono sintomi dei senza cuore- sorrise il ricciolino, prendendo lo stetoscopio 

Vedere il busto del figlio di Ade, fece alzare così tanto la temperatura corporea di Harry, tanto che pensò di essere lui quello con la febbre.
Nico aveva un fisico accentuato e asciutto, con i pettorali e gli addominali scolpiti ma non troppo possenti, in modo che il ragazzo avesse un corpo muscoloso ma proporzionato.
Harry appoggiò l'estremità dello stetoscopio sul petto di Nico e infilò le cuffie.
Dopo pochi secondi era sicuro di non aver mai sentito un suono tanto bello come il "TUM-TUM" del cuore del figlio di Ade, ed era anche certo che andasse allo stessi ritmo del suo. E lui di queste cose se ne intendeva, suo padre era il dio della musica...

-Allora... questo cuore... ce l'ho?-chiese Nico, guardandolo con i suoi occhi color pece

-Fammi sentire meglio- sussurrò, per poi apoggiare la mano sul suo petto 

-Harry... che fai?!- il ragazzo lo guardò stranito

"Ti vedo Blake! Smettila subito!" la voce di Callum gli risuonò nella mente, e quando si girò, lo trovò a guardarlo storto, con le braccia conserte.
"Eddai" pensò, ma lo sguardo del figlio di Febe non ammetteva repliche.

-Il tuo muscoli cardiaco funziona alla perfezione. Ciao, devo andare!- Harry si dileguò, lasciando un Nico di Angelo ancora più stranito

Ma lui era una persona ottimista, "Oggi questo, domani magari un bacio..." pensò sorridendo, cercando di non farsi sentire da Callum
Non si era mai arreso (a parte con le api, ma quello era un caso a parte) e non avrebbe incominciato a farlo proprio ora.





Ok, il capitolo è più corto ma viste le feste è già un miracolo che sia riuscita ad aggiornare...
Per chi interessasse tra pochi giorni pubblicherò anche il prossimo capitolo della mia altra serie.

Come avete letto Callum è passato in vantaggio, mentre Amberly in ultima posizione, tutti gli altri sono pari.


Classifica:

Callum= 4 (+1 con 6 voti)
Britney= 3 (con 5 voti)
Lilith= 3 (con 5 voti)
Lewis= 3 (con 4 voti)
Harry= 3 (con 4 voti)
Amberly= 2 (-2 con 2 voti)


Ricordatevi di votare!
I fan di Amberly si diano una mossa che ha già perso un punto, e quelli di Callum forza che sta vincendo, per tutti gli altri non vi accontenterete mica che siano rimasti con gli stessi punti... VOTATE!

Alla prossima settimana, Mezzosangue_Tributo_Mago
 
   
 
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