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Autore: canfyy    05/01/2015    0 recensioni
Marta é una ragazza qualunque,che vive la sua vita e ha i suoi problemi. "E il sogno divenne realtà" é il racconto lento ed emozionante di come la sua vita cambia, fondendosi con ciò che aveva sempre desiderato. Qpuella di Marta é una storia reale in cui ci si può immedesimare, con cui c si emoziona, é una fanfiction speciale ke merita pazienza e amore, ma MERITA
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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~Capitolo 27~
I missed you


"Sapevo che la nostra storia aveva una data di scadenza, ma non credevo sarebbe stato così difficile da accettare"

-

Mi manca, cazzo se mi manca, da quando ci siamo salutati, poco prima dell'inizio del tour, quando saltellavano in giro per il globo come ospiti al 'Good Morning show' di chissà quale paese, da quel giorno, sono passati tanti altri giorni, tante altre notti.


Lo so che non dovrei pretendere tanto, lui è una star, ha i suoi impegni, le sue cose, io sono... Io sono SOLO LA SUA... cosa sono? Non lo so, non sono la sua ragazza, non sono una sua amica, non sono niente per lui, eppure mi ha dato l'impressione di essere fin troppo, ma questo non ha portato a miei picchi di orgoglio, a scene tremendamente pietose di me davanti al cellulare, davanti alla sua conversazione, senza scrivergli, aspettando, lo so che non funziona così, che non si testano le persone, che non è più forte chi se ne va per vedere se all'altro importa, è più forte chi ama e lo grida in faccia, nonostante tutto, nonostante tutti.


Gli scrivevo tutti i giorni, e da quando hanno aggiornato whatsapp (maledetta spunta blu) non è passato un giorno senza che io gli scrivessi, e la mattina dopo mi si spezzasse il cuore nel vedere quelle due spunte illuminate e nessuna risposta.


Non ho smesso di scrivergli perché sono orgogliosa, è che, ho come la sensazione di averlo perso, sono passati mesi ormai.


Ma sarei cattiva se non raccontassi dei giorni subito prima del nostro 'arrivederci' che ora mi suona molto di più come un addio. Sarei davvero un mostro, se adesso, per il suo ignorarmi dimenticassi tutto quanto.

#FLASHBAK

"Dovevo trovarti per dirti quanto ho bisogno di te" queste le sue ultime parole, la porta dell'ascensore si chiuse alle sue spalle e io rimasi a fissarlo mentre quello che mi aveva appena detto rimbombava nell'aria e mi spaccava i timpani, era così bello.
"I love you" sussurrai
"I love you too" rispose
Rimasi a fissarlo, rimasi a guardarlo essere così tremendamente perfetto.
"Era un ti amo, o un ti voglio bene?- Gli chiesi parlando in italiano, senza accorgermene, lui mi guardò strano- There's a massive difference between 'ti amo' and 'ti voglio bene' in italian yuo know,
'Ti amo' means.."
"I know what it means, and yeah, TI AMO"
Ci baciammo per cinque minuti di fila, senza neanche guardarci, con gli occhi serrati....

Penso che quella sia stata la settimana più bella della mia vita, sembravamo due dodicenni al loro primo amore: fottutamente impegnati ad amarsi di nascosto, e ci siamo baciati dovunque, nei bagni, nei sottoscala, sui balconi e perfino nelle cucine dei ristoranti. Ci baciavamo, ci abbracciavamo, poi ci guardavamo intorno, e ridevamo, ridevamo come due ragazzotti che ne avevano appena combinata una, ridevamo perché eravamo felici insieme, all'oscuro di tutti, o almeno quasi.
Tutte le notti veniva da me, lasciava che una macchina andasse a casa sua, entrasse nel garage e uscisse, anche se lui non era a casa, ma lasciava che tutti lo credessero.
Era la sensazione più bella del mondo, svegliarmi di botto la notte e trovarmelo accanto, con ancora i vestiti e le scarpe addosso, sfilargliele e coprirlo con una coperta, stampargli un bacio sulle labbra, e riaddormentarmi.
Finalmente potevo addormentarmi accanto a lui, senza avere il rimorso che il giorno dopo non l'avrei ritrovato.
Erano così belli i nostri risvegli.
Il giorno che dovevamo salutarci mi sono svegliata e lui era già sveglio, su una sedia, seduto a fissarmi, era inquietante e allo stesso tempo maledettamente stupendo.
"Che hai- chiesi, non rispose- Niall?"
"Non possono essere già finiti"
"Cosa?"
"Come cosa, i giorni che ci restano"
"Di già?"
"Sì"...

Il nostro 'arrivederci è stato molto lungo, triste, ma non ho pianto, tutte le lacrime le ho versate appena sono arrivata a casa, e un vuoto incolmabile mi ha invaso l'anima.
Me lo ricordo ancora, la macchina si allontanava, e io dal vetro del portabagagli lo guardavo che mi salutava, non so come si sentisse lui in quel momento, ma io lo guardavo come si guarda il mare alla fine dell'estate.

#FINE FASHBACK


Eppure desso sono qui, a fare i conti con i chilometri, e forse è la distanza minore che esiste tra me e lui, il fatto è che non posso accettare il fatto di averlo perso, eppure dentro di me già lo so, lo so che mi mancherà, anche se non riuscirò ad ammetterlo, fingerò per sempre, che lui sia ancora mio.


NIALL'S POV

Mi manca, mi manca troppo, davvero.


Cerco di convincermi che le distanze siano una cosa bellissima, e lo sono, ma vaffanculo, mi manca così tanto che mi mancano tutti i pavimenti. Chissà se poi sono solo io a sentire la sua mancanza, o se anche lei ha bisogno di me....

Appena è partita sono iniziate delle giornate snervanti, davvero, i primi tempi ho provato a scriverle, lo facevo, la notte, molto tardi, e non so perché, ma lei rispondeva, era come se mi stesse aspettando.


Con l'andare avanti dei giorni non ce l'ho fatta, tornavo a casa la sera, e mi fiondavo sul letto, mi sentivo quasi una merda il giorno dopo, a visualizzare i suoi messaggi, non sapevo neanche come scriverle che mi dispiaceva, e infatti non l'ho fatto.

Vorrei solo poter tornare indietro a quella mattina, e dirle di restare con me, non mi importa come, avremmo trovato un modo.


Me lo dicordo, come mi ha salutato quel giorno, per un attimo ha cancellato tutta la mia malinconia, e mi ha baciato. E' stato quel genere di bacio di cui non puoi parlare a voce alta con i tuoi amici. Quel genere di bacio che mi ha fatto capire che non ero mai stato così felice, prima.

Fanculo alle distanze, le scrivo.


4.38 del mattino, spero solo che risponda


"Ehy ciao, devi perdonare la mia assenza, lo giuro, non è voluta, sono un coglione"4.38


"Senti, non ho mai smesso di pensare a te piccola, davvero" 4.56


"Anche adesso, io sto pensando a te"4.58


"Mentre tu dormi"4.58


"E domani mattina, che ormai è stamattina, scrivimi ti prego" 4.59


"Anche se starò ancora dormendo, o forse starò già lavorando, tu fallo"4.59


"Fammi svegliare sapendo che tu ci sei"4.59


"Che noi esistiamo"4.59


"Che noi ci amiamo"5.00

"Dimmi che non sei ubriaco e che l'hai scritto perché lo pensi" 5.03


"Oddio, sì piccola, sì, mi sei mancata così tanto" 5.03

Mi ha risposto, non mi odia, mi sento morire e rinascere allo stesso tempo, mi alzo dal letto e inizio a saltare a dimenarmi come un idiota, mi viene da piangere.

Appoggio il telefono sul petto, mi sdraio e fisso il soffitto in attesa che la sua risposta mi solletichi il petto facendo vibrare il cellulare.


D'un tratto si illumina la stanza, il telefono continua a vibrare, una chiamata facetime, era lei.


Rispondo.


Lo schermo si apre e la vedo, é tremendamente diversa dall'ultima volta che l'ho vista, il suo viso si é snellito, un lungo caschetto bruno arriva a solleticarle le spalle e un brillantissimo apparecchio le illumina i denti che sfoderava in un brillantissimo sorriso proprio davanti a me.


"Wow, sei cambiata... i.. i tuoi capelli" Sussurro mentre faccio un gesto con e mani imitando il suo taglio


"Che ti aspettavi, dopo tutti questi mesi, i capelli crescono"


"sì.. hai ragione- un freddo glaciale mi rapisce, era stata cinica, ma forse me lo sono meritato- allora, come sono stati questi mesi"


"Come credi che sia stata Niall?"


"Non so come tu abbia fatto, credevo che ti fossi stufata di aspettarmi"


"Faceva male, non te lo nascondo, faceva male vedere che leggevi e non rispondevi, che twittavi di tutte le partite del Derby che sei andato a vedere, l'Arsenal, il Liverpool, e potrei continuare per giorni, pubblicavi foto, video, e non trovavi neanche 5 minuti sputati per scrivermi un messaggio.


Ma sai cosa- mi sta anientando, prende una sigaretta, la accende, ah, adesso fuma- ho realizzato che sei l'unica persona che probabilmente mi mancherà sempre, più del dicibile, più di tutto, più dell'aria. E non importa quanto tempo sia passato, non importa quanta distanza ci separi, fisicamente e moralmente; non importa la gente, come sia andata a finire e come finirà -fa un tiro dalla sigaretta, aspira e lascia che il fumo si liberi intorno a lei- Perché tu mi mancherai sempre e comunque, anche se non ci fossimo mai conosciuti"


"Come farei a mancarti se non ci conoscessimo"


"Sai dovremmo un po' riflettere sul significato della parola 'mancare',


da piccoli dicevamo 'mi manca' parlando della figurina che ci serviva per completare l'album, non l'avevamo mai posseduta, eppure ci mancava, sapevamo che solo quella figurina avrebbe potuto completare l'album e renderci felici, per quanto quella felicità potesse essere superficiale e momentanea, era felicità"


"Sono fortunato"


"Perché?"


"No dico, sono fortunato che tu non sia passata oltre, non mi sarei mai perdonato di averti persa in un modo così indelebile- sbadiglia, poi sorride, uno dei suoi sorrisi, uno di quelli timidi, imbarazzati, che le scolpisce tue fossette e le colora le guance, irresistibile- sei stanca piccola, vai a dormire"


"Magari ci sentiamo domani mattina, che dici?"


"Lavoro piccola"


"Okay, ma almeno un messaggio potrai scrivermelo"


"Si certo, appena ho un momento lo farò, ma voglio anche chiamarti, tutti i giorni, okay?"


"Okay. Allora buonanotte"


"Buonanotte"


Entrambi fissiamo il cellulare, io la guardo, la sua immagine mi era mancata così tanto, è così tremendamente bella in shorts e felpone seduta sul letto, con i capelli un po' scompigliati, e gli occhietti stanchi, vorrei solo potermi svegliare al mattino e vederla sempre così, sempre accanto a me.


"Ehy-sussurra-se non ci decidiamo a chiudere questa chiamata resteremo qui per sempre a fissarci"


"No aspetta!"


"Cosa?"


"Ti amo - lei ridacchia- che c'è? L'ho detto sbagliato?"


"No, è solo il modo in cui lo pronunci, è buffo"


"Ah.... TI AMO, questo era meglio?"


"Perché l'hai cambiato?"


"Hai detto che era buffo"


"Era adorabile"


"Va bene, buonanotte, ti amo"


"Anche io, notte"


"Nono, devi dirmelo"


"Cosa"


"Ti amo, voglio che tu me lo dica" Sorride


"Okay, Buonanotte, .. TI AMO".

  
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