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Autore: CallieAM    17/11/2008    4 recensioni
Una nuova ragazza arriva a Forks per aiutare i nonni in un periodo un pò difficile! Addie è molto simile a Bella per alcuni versi ma l'opposto per altri! Riuscirà la ragazza a farsi accettare in una città talmente diversa dalla sua? Riuscirà a trovare il suo vero amore? Se si sarà un vampiro? Un umano? O un licantropo?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emmett Cullen, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Continuo a guardare Jasper che, perplesso si guarda intorno preoccupato.

Quando incontra lo sguardo di Edward rimane perplesso.

Ma cosa sta succedendo?

Edward si avvicina ad Alice ed Emmett e inizia a parlare con voce talmente bassa è veloce che mi sembra impossibile seguirla.

Le uniche parole che riesco a distinguere sono “Sta sanguinando”.

Li guardo perplessa ma perché fanno così? E soprattutto come mai Edward dice agli altri che sto sanguinando? Non mi sembra una cosa poi tanto rilevante.

“Cos’hai detto?” mi chiede Edward

“Io nulla” sono sconcertata.

“Sul fatto del sangue intendo!?”

“Io non ho fiatato!” ho solo pensato che il fatto che io stia sanguinando è così irrilevante che non c’era bisogno di dirlo a tutti.

“Come hai fatto a sentire che dicevo a tutti che stavi sanguinando?”

“Stavi parlando a neanche due metri da me mi sembra normale, che anche bisbigliando, io sia riuscita a capire due parole in una frase intera.”

“Non è possibile sentirmi mentre parlo velocemente con loro. Produco suoni impercettibili dall’orecchio umano!”

“Mi stai spaventando! Se è un gioco non mi sto divertendo affatto!”

Dico allontanandomi il più possibile da lui.

“Non è affatto uno scherzo Addie purtroppo. Non riusciamo a sentire l’odore del tuo sangue…” mi dice Emmett preoccupato.

“Non puoi essere umana! Altrimenti l’avrei già mangiata!” sento bisbigliare da Jasper.

Mi volto di scatto verso di lui quando le parole sibilate da Edward mi trafiggono come una pugnalata al cuore.

“Ma tu che cosa sei?”

“Ragazzi lo scherzo vi è riuscito perfettamente ora però basta c’è un limite a tutto ed io il mio l’ho già superato da un pezzo. Sono terrorizzata se è questo che volevate…”

“Addison il tuo sangue non ha odore, la tua temperatura è molto al di sotto di quella di un comune essere umano, il tuo udito è troppo sviluppato e a quanto so i tuo riflessi e la forza lo sono altrettanto…” mi dice Alice guardandomi dritta negli occhi, è serissima.

“E voi cosa siete allora? Come potete parlare talmente veloce da non essere neanche visti e sentiti? Come fate a sentire l’odore del mio sangue a qualche metro di distanza?”

Mi metto a ridere. Ora ho capito tutto vogliono farmi credere di essere vampiri.

Guardo Edward che annuisce.

“Noi non vogliamo fartelo credere… noi lo siamo realmente.”

Mi sta leggendo nel pensiero...

Lui annuisce di nuovo.

“E’ uno dei miei poteri!”

“E voi altri che sapete fare oltre che uccidere le persone per succhiargli tutto il sangue?” chiedo al limite di una crisi isterica.

Non credo ancora che loro siano dei vampiri ma se stanno recitando una parte sono da Oscar.

“Addie calmati ora ti portiamo da Carlisle dobbiamo capire cosa sei!” mi dice Rosalie avvicinandosi per tranquillizzarmi glissando sulla domanda.

“Non ti avvicinare!” le dico evitando velocemente le sue mani che stanno per afferrarmi.

Lei se ne accorge e si allontana.

Mentre una sensazione di pace e tranquillità mi pervade.

Com’è possibile? Non sono più spaventata all’idea dei vampiri? Questi cinque ragazzi perfetti potrebbero mangiarmi da un momento all’altro e io sto qui a bearmi della loro presenza?

“Chi è stato?” sibilo.

Jasper alza lo sguardo e incrocia i miei occhi con i suoi.

Colpito.

“Addie calmati!” mi dice Emmett avvicinandosi.

“E tu che razza di poteri hai? Ti mandano in avanscoperta per attirare ragazze, servendoti del tuo fascino, con cui poi la tua bella famigliola cena?”

Gli dico sarcastica. In situazioni del genere esce fuori la Addison più antipatica.

“Noi non beviamo sangue umano ci nutriamo solo di quello animale. Si può dire che siamo vampiri vegetariani” mi sorride Alice.

Come farà quella a scherzare su un problema del genere?

“Addie calma respira” mi dico poggiandomi le mani davanti agli occhi e ispirando profondamente.

“Sicuri di non volermi mangiare?” Jasper deve avere sicuramente agito di nuovo, sono troppo rilassata per essere io.

“No” mi dice Emmett poggiandomi una mano sulla spalla.

“Ora però ti portiamo a casa nostra per parlare con Esme e Carlisle!”

“Preferirei che venissero loro due a parlare… se uno di voi sa infondere fiducia nelle persone faccia pure che io ne ho proprio bisogno!”

“Sarcastica anche in queste occasioni?!” mi dice Edward.

“Mi odi anche adesso che mi avete svelato il vostro piccolo segreto?” gli rispondo facendo la linguaccia.

“Ti odierò sempre” mi dice lui sorridendo.

“Sarcastico anche dopo la morte vedo!” replico.

“Simpatica anche quando sei in pericolo di vita.”

Sbarro gli occhi ma lui ride, anche in queste occasioni sono un fenomeno da baraccone, che palle…

 

 

 

 

Scendiamo in salotto ad aspettare i Cullen più grandi e ci sediamo intorno ad un tavolo.

“Cosa sono io?” chiedo ad un tratto rompendo il silenzio assordante che aveva preso possesso della stanza.

“Non lo sappiamo ancora, solo Carlisle potrebbe darci una mano a scoprirlo”

“Come mai allora mi avete svelato il vostro segreto? Se poi vi siete sbagliati e sono un comune essere umano che ne sarà di me?”

“Continuerai ad essere dei nostri e giurerai di mantenere il segreto!” mi dice Rosalie seduta accanto a me.

“Non ti preoccupare abbiamo giurato di non fare del male a nessuno” continua Alice.

“Anche se io non sono abbastanza forte!” mi giro verso Jasper che con lo sguardo basso fissa il tavolo.

Non ho il tempo di replicare che sento suonare alla porta.

Mi alzo e vado ad aprire.

Davanti a me ci sono Carlisle, sempre bello come nel momento in cui l’ho incontrato per la prima volta, ed Esme, una donna dal viso d’angelo.

Sfortunatamente non sorridono, hanno un viso preoccupato.

Esme senza preavviso mi abbraccia e poi entra in casa e si allontana verso il salone.

Faccio segno a Carlisle di seguirmi. Entriamo in sala e ci accomodiamo anche noi intorno al tavolo.

“Hai capito qualcosa di lei, Carlisle?” gli chiede Emmett, anche se dal suo viso non traspare nulla si vede che è molto preoccupato.

“Purtroppo ho già visto due casi come il suo parecchi anni fa…”

“Quindi sa già cos’ho?” gli chiedo “O meglio che cosa sono?”

Carlisle annuisce.

“Qualche anno fa, correggimi se sbaglio, hai avuto un brutto incidente in macchina. La donna al volante ha perso il controllo della macchina ed è andata fuori strada. Dei pezzi di finestrino si sono spezzati e ti sono entrati nella carne ferendoti…” io continuavo ad annuire meccanicamente, la storia dell’incidente l’avevo ripetuta e sentita ripetere centinaia di volte.

“Quando sei arrivata in ospedale sei stata operata d’urgenza ma non avevano sacche di sangue per la trasfusione, visto che il tuo gruppo è il più raro che esista.”

“L’unica persona che poteva donarmi il sangue in ospedale, perché non affetta da malattie gravi che si potessero trasferire con il sangue era una donna in coma. Era da molto in uno stato vegetativo ma il marito non si era mai rassegnato a vederla morire e non aveva fatto staccare la spina…”

“Quando hanno chiesto il sangue di quella donna al marito lui che ha fatto?”

“Ha detto di no. Ha detto che il sangue di sua moglie non era più buono per me, che non mi poteva aiutare. Poi gli infermieri gli hanno detto che, senza il sangue di sua moglie, una bambina sarebbe morta e lui, a malincuore ha accettato.”

“Dopo la trasfusione che è successo?”

“Sono entrata in coma.”

“No prima di quello!”

“Ho iniziato a stare peggio. Il sangue di quella donna mi avrebbe salvata ma i dolori erano lancinanti i medici mi davano centinaia di antidolorifici ma la situazione non cambiava. Furono costretti a tenermi in coma farmacologico.”

“Per quanto?”
“Tre giorni”

“Quella donna che ti ha donato il sangue era  appena stata morsa. Ho parlato con un mio vecchio amico. È come un mercenario, uccide le persone, le rende vampiri in cambio di soldi e favori. Il marito di quella donna aveva visto che nelle ultime settimane le condizioni di sua moglie erano peggiorate ed ha chiamato Sirius. In cambio di un ingente quantità di denaro ha fatto mordere la moglie per poterle salvare la vita e condannarla alla dannazione eterna. La donna era stata morsa da poco quando il marito ha accettato di fare prelevare il sangue per salvarti… Sirius era stato molto chiaro nessuno sarebbe dovuto entrare in contatto con quel sangue ma per salvare una bambina… quell’uomo non sapeva che il veleno anche se in piccolissime quantità va subito in circolo nel corpo.”

“Cosa vuoi dire Carlisle?”gli chiede Emmett mentre io sono ancora troppo shockata per parlare.

“E’ una di noi?” gli chiede Edward.

Carlisle annuisce.

“Ancora non del tutto ma lo diventerà presto…”

“Cosaaa??” quasi urlo.

“In uno dei due casi che ho visto prima del tuo la donna che era nelle tue stesse condizioni non ha fatto in tempo a trasformarsi… la quantità di veleno era talmente minima che è morta senza accorgersi di nulla mentre nell’altro caso ci sono voluti 20 anni. Il tuo caso però mi sembra molto particolare. Il tuo sangue ha reagito immediatamente alla vicinanza di Emmett, da quello che mi ha detto Edward, che è riuscito a leggere nei tuoi pensieri, gli sviluppi più rapidi sono avvenuti negli ultimi due giorni!”

“E questo che vorrebbe dire?”

“Il tuo sangue reagisce al nostro… potresti trasformarti completamente tra una settimana come potresti già svegliarti domani ed essere una di noi. Nella più rosea delle previsioni per due o tre anni sarai ancora un umana…”

“E nella peggiore?” gli chiedo ancora incredula.

“Ti basterebbe anche un secondo per completare la trasformazione…”

Inizio a piangere ripensando ai miei genitori al mio fratellino a tutta la mia famiglia che, probabilmente, non potrò vedere più tanto spesso. Penso al mio futuro. L’immortalità senza i miei cari… penso al mio desiderio più grande crescere e crearmi una famiglia.

Mentre penso a questo vedo Emmett che si alza di scatto.

“E’ TUTTA COLPA MIA! SE NON FOSSE STATO PER ME LEI ORA NON SAREBBE IN QUESTA SITUAZIONE!” urla. Il suo viso è contratto in una smorfia di dolore.

“Non dovevo avvicinarla… non dovevo toccarla… non dovevo stare con lei.”

“Emmett non è colpa tua!” dico tra un singhiozzo e l’altro “Sarebbe successo comunque!”

“Ma non adesso. Tra qualche anno magari ma non quando la tua vita è appena incominciata. Tutti i tuoi sogni le tue aspettative vanno a puttane per colpa mia” dice sedendosi di nuovo e poggiando la testa sulle mani.

“Non è il diventare una vampira che mi preoccupa, sono sempre stata affascinata dai racconti su di voi, non è il non avere un futuro davanti che mi fa piangere, il futuro c’è sempre ha solo cambiato aspetto…”

“Ma io ti ho rubato l’anima ho fatto in modo che tu diventassi un mostro.”

“Non credo che tu mi abbia rubato l’anima, anzi ne sono sicura, e non diventerò mai un mostro se sarò come voi… il mio unico rimpianto potrebbe essere quello che, morendo il mio corpo anche la speranza di diventare mamma un giorno morirebbe con lui”

A quelle parole Rosalie sussultò.

Mi sa che io e quella ragazza abbiamo tantissime cose in comune.

“Vivrò a pieno i secondi, i minuti, le ore, i giorni insomma vivrò a pieno il poco o tanto tempo che mi rimane. Non voglio avere nessun rimpianto.”

Con uno sforzo tremendo mi asciugo le lacrime ed abbozzo un sorriso.

Non voglio fare sentire in colpa Emmett, non me lo perdonerei mai e poi la consapevolezza che, da quando il mio corpo sarà mutato del tutto potrò stare per sempre con lui, mi fa sentire felice.

E questa felicità mi fa riflettere su altro…

Lo so che non sarebbe il momento migliore per pensarci ma la prima cosa che voglio fare con questa nuova consapevolezza è riuscire ad avere un bambino.

Ma da dove posso cominciare… Emmett e tutti i Cullen sono vampiri purtroppo (neanche sto con Emmett e già programmo di tradirlo... stai facendo progressi Addie)  e non conosco nessun’alto qui a Forks tranne qualche vecchio amico dei miei… Mmhh mi sa che da oggi inizia la caccia…

Mi giro e vedo Edward ridere di gusto.

Divento rossa per questo, mi ero dimenticata che il rosso sa leggere nei pensieri… chissà se un giorno questa sua capacità mi tornerà utile.

Poi mi giro verso Alice che sembra quasi bloccata.

Dopo pochi secondi apre gli occhi, mi guarda e con faccia schifata esclama: “Non il cagnaccio!”

Facendo ridere ancora più di gusto Edward.

Cosa avrà mai voluto dire?.

 

 

 

 

Ecco il sesto capitolo finalmente sono stata veloce eh? Comunque nei tre commenti nessuno c’era arrivato a capire che Addie non è quel che sembra ma spero che con questo capitolo ci abbiate capito qualcosa. È tutta colpa dei miei due neuroni che fanno contatto ogni tanto e creano queste trame così incasinate XD.

Comunque questo capitolo è dedicato a Niki(_CoBaIn_) che mi sta dando una mano nella pubblicazione (il mio pc fa strani scherzi e si rifiuta di aggiornare) e mi spinge a scrivere velocissimisimamente^^

Un grazie a tutti voi che leggete, commentate ed ai 15 preferiti.

Un grazie particolare va a:

Roxyna: Grazie mille^^ In effetti hai ragione da oggi in poi tenterò di aggiornare il più presto possibile^^

_CoBaIn_ Niki ora ti stai prendendo il tuo riscatto^^ Basta che non te la prendi più con il mio Edduccio… senno ti ammazzo Jacob XD

Musa93: Hehehe adesso per Addie c’è qualcosa di più complicato che scegliere tra Ed o Emmett XD Spero di non averti delusa con questi colpi di scena improvvisi XD

  
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