Continuo
a guardare Jasper che,
perplesso si guarda intorno preoccupato.
Quando
incontra lo sguardo di
Edward rimane perplesso.
Ma
cosa sta succedendo?
Edward
si avvicina ad Alice ed
Emmett e inizia a parlare con voce talmente bassa è veloce
che mi sembra impossibile
seguirla.
Le
uniche parole che riesco a
distinguere sono “Sta sanguinando”.
Li
guardo perplessa ma perché
fanno così? E soprattutto come mai Edward dice agli altri
che sto sanguinando?
Non mi sembra una cosa poi tanto rilevante.
“Cos’hai
detto?” mi chiede Edward
“Io nulla” sono
sconcertata.
“Sul fatto del sangue
intendo!?”
“Io non ho
fiatato!” ho solo pensato che il fatto che io
stia sanguinando è così irrilevante che non
c’era bisogno di dirlo a tutti.
“Come hai fatto a sentire
che dicevo a tutti che stavi
sanguinando?”
“Stavi parlando a neanche
due metri da me mi sembra
normale, che anche bisbigliando, io sia riuscita a capire due parole in
una
frase intera.”
“Non è possibile
sentirmi mentre parlo velocemente con
loro. Produco suoni impercettibili dall’orecchio
umano!”
“Mi stai spaventando! Se
è un gioco non mi sto divertendo
affatto!”
Dico allontanandomi il più
possibile da lui.
“Non è affatto
uno scherzo Addie purtroppo. Non riusciamo a
sentire l’odore del tuo sangue…” mi dice
Emmett preoccupato.
“Non puoi essere umana!
Altrimenti l’avrei già mangiata!”
sento bisbigliare da Jasper.
Mi volto di scatto verso di lui quando
le parole sibilate
da Edward mi trafiggono come una pugnalata al cuore.
“Ma tu che cosa
sei?”
“Ragazzi lo scherzo vi
è riuscito perfettamente ora però
basta c’è un limite a tutto ed io il mio
l’ho già superato da un pezzo. Sono
terrorizzata se è questo che volevate…”
“Addison il tuo sangue non
ha odore, la tua temperatura è
molto al di sotto di quella di un comune essere umano, il tuo udito
è troppo
sviluppato e a quanto so i tuo riflessi e la forza lo sono
altrettanto…” mi
dice Alice guardandomi dritta negli occhi, è serissima.
“E voi cosa siete allora?
Come potete parlare talmente
veloce da non essere neanche visti e sentiti? Come fate a sentire
l’odore del
mio sangue a qualche metro di distanza?”
Mi metto a ridere. Ora ho capito tutto
vogliono farmi
credere di essere vampiri.
Guardo Edward che annuisce.
“Noi non vogliamo fartelo
credere… noi lo siamo realmente.”
Mi sta leggendo nel pensiero...
Lui annuisce di nuovo.
“E’ uno dei miei
poteri!”
“E voi altri che sapete fare
oltre che uccidere le persone
per succhiargli tutto il sangue?” chiedo al limite di una
crisi isterica.
Non credo ancora che loro siano dei
vampiri ma se stanno recitando
una parte sono da Oscar.
“Addie calmati ora ti
portiamo da Carlisle dobbiamo capire
cosa sei!” mi dice Rosalie avvicinandosi per tranquillizzarmi
glissando sulla
domanda.
“Non ti
avvicinare!” le dico evitando velocemente le sue
mani che stanno per afferrarmi.
Lei se ne accorge e si allontana.
Mentre una sensazione di pace e
tranquillità mi pervade.
Com’è possibile?
Non sono più spaventata all’idea dei
vampiri? Questi cinque ragazzi perfetti potrebbero mangiarmi da un
momento
all’altro e io sto qui a bearmi della loro presenza?
“Chi è
stato?” sibilo.
Jasper alza lo sguardo e incrocia i
miei occhi con i suoi.
Colpito.
“Addie calmati!”
mi dice Emmett avvicinandosi.
“E tu che razza di poteri
hai? Ti mandano in avanscoperta
per attirare ragazze, servendoti del tuo fascino, con cui poi la tua
bella
famigliola cena?”
Gli dico sarcastica. In situazioni del
genere esce fuori la
Addison più antipatica.
“Noi non beviamo sangue
umano ci nutriamo solo di quello
animale. Si può dire che siamo vampiri
vegetariani” mi sorride Alice.
Come farà quella a
scherzare su un problema del genere?
“Addie calma
respira” mi dico poggiandomi le mani davanti
agli occhi e ispirando profondamente.
“Sicuri di non volermi
mangiare?” Jasper deve avere
sicuramente agito di nuovo, sono troppo rilassata per essere io.
“No” mi dice
Emmett poggiandomi una mano sulla spalla.
“Ora però ti
portiamo a casa nostra per parlare con Esme e
Carlisle!”
“Preferirei che venissero
loro due a parlare… se uno di voi
sa infondere fiducia nelle persone faccia pure che io ne ho proprio
bisogno!”
“Sarcastica anche in queste
occasioni?!” mi dice Edward.
“Mi odi anche adesso che mi
avete svelato il vostro piccolo
segreto?” gli rispondo facendo la linguaccia.
“Ti odierò
sempre” mi dice lui sorridendo.
“Sarcastico anche dopo la
morte vedo!” replico.
“Simpatica anche quando sei
in pericolo di vita.”
Sbarro gli occhi ma lui ride, anche in
queste occasioni
sono un fenomeno da baraccone, che palle…
Scendiamo in salotto ad aspettare i
Cullen più grandi e ci
sediamo intorno ad un tavolo.
“Cosa sono io?”
chiedo ad un tratto rompendo il silenzio
assordante che aveva preso possesso della stanza.
“Non lo sappiamo ancora,
solo Carlisle potrebbe darci una
mano a scoprirlo”
“Come mai allora mi avete
svelato il vostro segreto? Se poi
vi siete sbagliati e sono un comune essere umano che ne sarà
di me?”
“Continuerai ad essere dei
nostri e giurerai di mantenere
il segreto!” mi dice Rosalie seduta accanto a me.
“Non ti preoccupare abbiamo
giurato di non fare del male a
nessuno” continua Alice.
“Anche se io non sono
abbastanza forte!” mi giro verso
Jasper che con lo sguardo basso fissa il tavolo.
Non ho il tempo di replicare che sento
suonare alla porta.
Mi alzo e vado ad aprire.
Davanti a me ci sono Carlisle, sempre
bello come nel momento
in cui l’ho incontrato per la prima volta, ed Esme, una donna
dal viso
d’angelo.
Sfortunatamente non sorridono, hanno
un viso preoccupato.
Esme senza preavviso mi abbraccia e
poi entra in casa e si
allontana verso il salone.
Faccio segno a Carlisle di seguirmi.
Entriamo in sala e ci
accomodiamo anche noi intorno al tavolo.
“Hai capito qualcosa di lei,
Carlisle?” gli chiede Emmett,
anche se dal suo viso non traspare nulla si vede che è molto
preoccupato.
“Purtroppo ho già
visto due casi come il suo parecchi anni
fa…”
“Quindi sa già
cos’ho?” gli chiedo “O meglio che cosa
sono?”
Carlisle annuisce.
“Qualche anno fa, correggimi
se sbaglio, hai avuto un
brutto incidente in macchina. La donna al volante ha perso il controllo
della
macchina ed è andata fuori strada. Dei pezzi di finestrino
si sono spezzati e
ti sono entrati nella carne ferendoti…” io
continuavo ad annuire
meccanicamente, la storia dell’incidente l’avevo
ripetuta e sentita ripetere
centinaia di volte.
“Quando sei arrivata in
ospedale sei stata operata
d’urgenza ma non avevano sacche di sangue per la trasfusione,
visto che il tuo
gruppo è il più raro che esista.”
“L’unica persona
che poteva donarmi il sangue in ospedale,
perché non affetta da malattie gravi che si potessero
trasferire con il sangue
era una donna in coma. Era da molto in uno stato vegetativo ma il
marito non si
era mai rassegnato a vederla morire e non aveva fatto staccare la
spina…”
“Quando hanno chiesto il
sangue di quella donna al marito
lui che ha fatto?”
“Ha detto di no. Ha detto
che il sangue di sua moglie non
era più buono per me, che non mi poteva aiutare. Poi gli
infermieri gli hanno
detto che, senza il sangue di sua moglie, una bambina sarebbe morta e
lui, a
malincuore ha accettato.”
“Dopo la trasfusione che
è successo?”
“Sono entrata in
coma.”
“No prima di
quello!”
“Ho iniziato a stare peggio.
Il sangue di quella donna mi
avrebbe salvata ma i dolori erano lancinanti i medici mi davano
centinaia di
antidolorifici ma la situazione non cambiava. Furono costretti a
tenermi in coma
farmacologico.”
“Per quanto?”
“Tre giorni”
“Quella donna che ti ha
donato il sangue era appena
stata morsa. Ho parlato con un mio vecchio amico. È come un
mercenario, uccide
le persone, le rende vampiri in cambio di soldi e favori. Il marito di
quella
donna aveva visto che nelle ultime settimane le condizioni di sua
moglie erano
peggiorate ed ha chiamato Sirius. In cambio di un ingente
quantità di denaro ha
fatto mordere la moglie per poterle salvare la vita e condannarla alla
dannazione eterna. La donna era stata morsa da poco quando il marito ha
accettato di fare prelevare il sangue per salvarti… Sirius
era stato molto
chiaro nessuno sarebbe dovuto entrare in contatto con quel sangue ma
per
salvare una bambina… quell’uomo non sapeva che il
veleno anche se in
piccolissime quantità va subito in circolo nel
corpo.”
“Cosa vuoi dire
Carlisle?”gli chiede Emmett mentre io sono
ancora troppo shockata per parlare.
“E’ una di
noi?” gli chiede Edward.
Carlisle annuisce.
“Ancora non del tutto ma lo
diventerà presto…”
“Cosaaa??” quasi
urlo.
“In uno dei due casi che ho
visto prima del tuo la donna
che era nelle tue stesse condizioni non ha fatto in tempo a
trasformarsi… la
quantità di veleno era talmente minima che è
morta senza accorgersi di nulla
mentre nell’altro caso ci sono voluti 20 anni. Il tuo caso
però mi sembra molto
particolare. Il tuo sangue ha reagito immediatamente alla vicinanza di
Emmett,
da quello che mi ha detto Edward, che è riuscito a leggere
nei tuoi pensieri,
gli sviluppi più rapidi sono avvenuti negli ultimi due
giorni!”
“E questo che vorrebbe
dire?”
“Il tuo sangue reagisce al
nostro… potresti trasformarti
completamente tra una settimana come potresti già svegliarti
domani ed essere
una di noi. Nella più rosea delle previsioni per due o tre
anni sarai ancora un
umana…”
“E nella
peggiore?” gli chiedo ancora incredula.
“Ti basterebbe anche un
secondo per completare la
trasformazione…”
Inizio a piangere ripensando ai miei
genitori al mio
fratellino a tutta la mia famiglia che, probabilmente, non
potrò vedere più
tanto spesso. Penso al mio futuro. L’immortalità
senza i miei cari… penso al
mio desiderio più grande crescere e crearmi una famiglia.
Mentre penso a questo vedo Emmett che
si alza di scatto.
“E’ TUTTA COLPA
MIA! SE NON FOSSE STATO PER ME LEI ORA NON
SAREBBE IN QUESTA SITUAZIONE!” urla. Il suo viso è
contratto in una smorfia di
dolore.
“Non dovevo
avvicinarla… non dovevo toccarla… non dovevo
stare con lei.”
“Emmett non è
colpa tua!” dico tra un singhiozzo e l’altro
“Sarebbe successo comunque!”
“Ma non adesso. Tra qualche
anno magari ma non quando la
tua vita è appena incominciata. Tutti i tuoi sogni le tue
aspettative vanno a
puttane per colpa mia” dice sedendosi di nuovo e poggiando la
testa sulle mani.
“Non è il
diventare una vampira che mi preoccupa, sono
sempre stata affascinata dai racconti su di voi, non è il
non avere un futuro
davanti che mi fa piangere, il futuro c’è sempre
ha solo cambiato aspetto…”
“Ma io ti ho rubato
l’anima ho fatto in modo che tu
diventassi un mostro.”
“Non credo che tu mi abbia
rubato l’anima, anzi ne sono
sicura, e non diventerò mai un mostro se sarò
come voi… il mio unico rimpianto
potrebbe essere quello che, morendo il mio corpo anche la speranza di
diventare
mamma un giorno morirebbe con lui”
A quelle parole Rosalie
sussultò.
Mi sa che io e quella ragazza abbiamo
tantissime cose in
comune.
“Vivrò a pieno i
secondi, i minuti, le ore, i giorni
insomma vivrò a pieno il poco o tanto tempo che mi rimane.
Non voglio avere
nessun rimpianto.”
Con uno sforzo tremendo mi asciugo le
lacrime ed abbozzo un
sorriso.
Non voglio fare sentire in colpa
Emmett, non me lo
perdonerei mai e poi la consapevolezza che, da quando il mio corpo
sarà mutato
del tutto potrò stare per sempre con lui, mi fa sentire
felice.
E questa felicità mi fa
riflettere su altro…
Lo so che non sarebbe il momento
migliore per pensarci ma
la prima cosa che voglio fare con questa nuova consapevolezza
è riuscire ad
avere un bambino.
Ma da dove posso
cominciare… Emmett e tutti i Cullen sono
vampiri purtroppo (neanche sto con Emmett e già programmo di
tradirlo... stai
facendo progressi Addie) e
non conosco
nessun’alto qui a Forks tranne qualche vecchio amico dei
miei… Mmhh mi sa che
da oggi inizia la caccia…
Mi giro e vedo Edward ridere di gusto.
Divento rossa per questo, mi ero
dimenticata che il rosso
sa leggere nei pensieri… chissà se un giorno
questa sua capacità mi tornerà
utile.
Poi mi giro verso Alice che sembra
quasi bloccata.
Dopo pochi secondi apre gli occhi, mi
guarda e con faccia
schifata esclama: “Non il cagnaccio!”
Facendo ridere ancora più
di gusto Edward.
Cosa avrà mai voluto dire?.
Ecco
il sesto capitolo finalmente
sono stata veloce eh? Comunque nei tre commenti nessuno c’era
arrivato a capire
che Addie non è quel che sembra ma spero che con questo
capitolo ci abbiate
capito qualcosa. È tutta colpa dei miei due neuroni che
fanno contatto ogni
tanto e creano queste trame così incasinate XD.
Comunque
questo capitolo è
dedicato a Niki(_CoBaIn_) che mi sta dando una mano nella pubblicazione
(il mio
pc fa strani scherzi e si rifiuta di aggiornare) e mi spinge a scrivere
velocissimisimamente^^
Un
grazie a tutti voi che leggete,
commentate ed ai 15 preferiti.
Un
grazie particolare va a:
Roxyna:
Grazie mille^^ In effetti
hai ragione da oggi in poi tenterò di aggiornare il
più presto possibile^^
_CoBaIn_
Niki ora ti stai
prendendo il tuo riscatto^^ Basta che non te la prendi più
con il mio Edduccio…
senno ti ammazzo Jacob XD
Musa93: Hehehe adesso per Addie c’è qualcosa di più complicato che scegliere tra Ed o Emmett XD Spero di non averti delusa con questi colpi di scena improvvisi XD