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Autore: Niky_94    07/01/2015    1 recensioni
[I Dalton]
Niky ha deciso di iniziare a seguire attivamente le orme dei fratelli maggiori Joe, William, Jack e Averell Dalton... Ci riuscirà?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Niky? >> Joe stava cercando la sorellina per tutta la casa. Corse di sopra, a chiamare i suoi fratelli.
<< Ehi, che succede, Joe? >> domandò William, stropicciandosi gli occhi.
<< Niky è sparita! >> esclamò Joe, scuotendo i fratelli per svegliarli.
<< Che cosa?! >> esclamarono Jack, William e Averell in coro.
<< Mi sono alzato per andare a prendere un bicchiere d’acqua, >> spiegò Joe << quando mi sono accorto che la finestra della camera di Niky era aperta >>
<< Ma… Forse aveva soltanto caldo… >> disse Jack, alzando le spalle.
<< Jack ha ragione, Joe… >> approvò William << Come fai a dire che - >>
<< Ha messo dei cuscini sotto le coperte perché non ci accorgessimo che non c’era! >> esclamò Joe, interrompendolo << L’ho cercata per tutta la casa, non la trovo da nessuna parte! >>
<< E’ scappata di casa? >> domandò Averell in tono triste << Ma… Perché? >>
<< Non ne ho più idea, ma dobbiamo trovarla! >> rispose Joe, vestendosi in fretta, imitato dai suoi fratelli.
<< Ma è notte fonda! >> esclamò William, disperato << E la nostra sorellina è là fuori da sola! Dobbiamo andare a cerarla! >> Detto questo, si precipitò fuori dalla porta.
Joe, Jack e Averell lo seguirono, preoccupati. Non importava quanto tempo ci sarebbe voluto, o quanta strada avrebbero dovuto fare; avrebbero riportato Niky a casa, al sicuro.
 
***   ***   ***   ***
 
Niky si sedette sulla branda di legno inchiodata al muro, tremando. Lo sceriffo l’aveva rinchiusa nella piccola cella che occupava una parte del suo ufficio.
La ragazza si rannicchiò su sé stessa, e strinse i denti per il dolore. Il proiettile che aveva accidentalmente sparato le aveva colpito un piede. Fortunatamente, si trattava solo di una ferita superficiale. Dopo averla arrestata, lo sceriffo aveva mandato a chiamare il dottore, che l’aveva medicata.
Niky si asciugò una lacrima, e lanciò un’occhiata allo sceriffo, che ora le dava le spalle, intento a lucidare la pistola, seduto alla scrivania. L’uomo si voltò verso di lei, si lisciò i lunghi baffi ingrigiti e le rivolse un’occhiata severa.
<< Devo uscire per una mezz’oretta… >> disse << Cerca di non combinare guai >>
Si infilò le chiavi della cella in tasca, ed uscì.
La ragazza rimase sola, e si guardò attorno. Pensò che forse avrebbe potuto cercare di forzare la serratura ma, appena si alzò, si rese conto che il piede le faceva troppo male. Non sarebbe mai riuscita a correre via. Si abbracciò le ginocchia con le lacrime agli occhi, piena di paura.
“Come vorrei che Joe fosse qui…”
<< Niky! >> bisbigliò una voce fuori in strada.
<< Ma… questa voce… >> mormorò la ragazza. Si alzò in piedi sulla brandina di legno, cercando di non posare a terra il piede ferito, e si affacciò alla finestra. << Joe, Joe, sono qui! >> lo chiamò, agitando le braccia attraverso le sbarre della finestra.
<< Niky! >> esclamò Joe, e si avvicinò. << Che ci fai lì dentro? >>
<< Lo sceriffo mi ha catturata, Joe! >> piagnucolò la ragazza.
<< Questo lo vedo… >> rispose lui << Che ci fai in giro a quest’ora? Che ti è saltato in mente? >>
<< Ti spiegherò tutto, promesso, >> assicurò Niky << però ti prego, non lasciarmi qui… >>
Joe incrociò le braccia sul petto << Perché no? E’ quello che ti meriti per averci fatto stare così in pensiero! >>
La ragazza lo guardò, con gli occhi lucidi << Ti prego, fratellone! >> implorò << Mi dispiace! >>
Lui sospirò << Aspetta qui, vado a chiamare gli altri… >> E corse via.
Niky si sedette di nuovo sulla brandina, ed aspettò. Dopo quella che le parve un’eternità, la porta dell’ufficio dello sceriffo venne forzata, e Joe, William, Jack e Averell si precipitarono dentro.
<< Ragazzi! >> esclamò la ragazza, felice, e si avvicinò alla porta della cella.
<< Niky! >> esclamarono Jack, William e Averell, e si precipitarono da lei.
<< Stai bene, piccola? >> domandò Jack, prendendole le mani, mentre William cercava di scassinare la serratura.
<< Si, sto bene >> lo rassicurò Niky, con un sorriso << Però sbrigatevi, vi prego! >>
<< Ecco fatto! >> sorrise William, ed aprì la porta della cella. Prese la sorellina per mano, la aiutò ad uscire e la strinse forte tra le braccia.
<< Grazie per essere venuti a prendermi… >> disse lei, grata, abbracciando anche Jack e Averell.
<< Non dirlo nemmeno, Niky! >> rispose jack con un sorriso << Sai che puoi sempre contare su di noi! >>
<< Già, ma… che ci fai qui? >> domandò Averell, grattandosi la testa con aria confusa.
La ragazza arrossì << Ecco, io… >>
<< Presto, non c’è tempo da perdere! >> la interruppe Joe, che era rimasto sulla porta << Lo sceriffo tornerà da un momento all’altro! >>
<< Corriamo! >> esclamò William, e prese Niky per un braccio.
<< Aspettate, io… non posso! >> disse la ragazza, liberandosi dalla stretta del fratello.
<< Che significa che non puoi? >> domandò Joe.
<< Mi sono fatta male… >> rispose lei, sollevando il piede ferito.
<< Ma… che ti è successo? >> domandò Jack, preoccupato.
Niky esitò << Ecco… è una lunga storia… >>
<< Avrai tutto il tempo di raccontarcela, una volta a casa, non dubitarne… >> disse Joe, lanciandole un’occhiataccia. << Forza, filiamocela! >>
William prese Niky sulle spalle, e i quattro fratelli corsero fuori. Recuperati i cavalli, vi montarono e partirono al galoppo verso casa mentre, all’orizzonte, il sole stava ormai per sorgere.
 
***   ***   ***   ***
 
Joe entrò in casa e tenne aperta la porta, mentre Jack e William aiutavano Niky a entrare, e a sedersi sul divano.
<< Grazie… >> mormorò lei, e abbassò lo sguardo. Sapeva che, ora che era al sicuro, la aspettava una bella lavata di  capo.
Joe si mise in piedi di fronte a lei, Jack e William presero posto accanto a lei sul divano, e Averell si sedette sulla poltroncina lì vicino.
<< Non hai niente da dirci, sorellina? >> domandò Joe in tono sarcastico, incrociando le braccia sul petto.
<< Ehm… >>
Jack e William emisero un borbottio spazientito << Allora? >> dissero all’unisono.
Averell e mise una mano sulla spalla << Coraggio… >> la incoraggiò.
La ragazza annuì. Inspirò profondamente, ed iniziò a raccontare: << Mi ero stancata di restare sempre qui mentre voi andate a svaligiare banche e a divertirvi in giro… >> disse << Così… ho preso una vecchia pistola di papà e sono andata in città… >>
Joe diventò paonazzo << Tu hai fatto cosa?! >> gridò.
<< Ti rendi conto di quello che sarebbe potuto succederti? >> le domandò Jack, arrabbiato.
<< Avrebbero potuto spararti! >> esclamò William con lo stesso tono.
<< Oh, bhe… A quello ci ho pensato da sola… >> cercò di ironizzare la ragazza, indicando la ferita con un cenno del capo. I suoi fratelli sussultarono. Averell svenne, e finì a gambe all’aria sul tappeto.
<< Cos-… Ti sei sparata ad un piede?! >> domandò Joe, sbalordito.
<< Bhe, non proprio… >> rispose Niky, scuotendo la testa << Lo sceriffo mi stava inseguendo, così ho tolto la sicura della pistola… Avevo il dito pronto sul grilletto, e… bhe, lo sceriffo mi ha presa alle spalle, mi sono spaventata e ecco… è partito un colpo… >>
Joe, Jack e William impallidirono.
<< Ti sei fatta molto male? >> domandò William in tono apprensivo << Fammi vedere… >>
La ragazza lo fermò << Non è niente, non preoccuparti. Mi sono ferita solo di striscio, e il dottore mi ha già medicata >> lo rassicurò.
Jack, William e Joe tirarono un profondo sospiro di sollievo. Averell aprì piano gli occhi << Che è successo? Niky sta bene? >>
<< Certo, fratellone >> sorrise lei, mentre William lo aiutava a rialzarsi.
Joe scosse la testa << Il fatto che tu ti sia fatta male peggiora solo la tua situazione, signorina! >> disse in tono severo.
<< Ha ragione! >> approvò Jack << Se Joe non si fosse accorto che non c’eri, ti avrebbero portato al penitenziario! >>
<< E noi non avremmo potuto fare niente per aiutarti! >> aggiunse William.
Niky chiuse gli occhi e si fece piccola piccola << L-lo so… Mi dispiace… >>
<< Che diavolo ti è saltato in mente? >> le domandò Joe, avvicinandosi.
Lei si ritrasse, spaventata << Mi dispiace! Volevo dimostrarvi che posso essere alla vostra altezza… >> confessò, gli occhi che le si riempivano di lacrime.
Jack e William la fissarono a bocca aperta, increduli, mentre Joe e Averell si scambiarono un’occhiata perplessa.
<< Ma… che dici, tesoro? >> domandò Jack, posandole una mano sulla spalla << Non devi dimostrarci proprio nulla! >>
<< Noi siamo fieri di te, Niky >> disse William dolcemente, prendendo le mani della sorellina nelle sue << Esattamente per ciò che sei… >>
<< Ma… io pensavo… >> mormorò lei, arrossendo << pensavo che non mi credeste capace di fare quello che fate voi… >>
<< Non è certo questo il motivo per cui ti impediamo di venire con noi! >> esclamò Joe.
Niky si guardò attorno << Ah no? >>
Jack alzò le spalle << Certo che no! >>
William la guardò negli occhi << Se non ti lasciamo venire è solo perché abbiamo paura che possa accaderti qualcosa! >>
<< Già, >> approvò Averell << Non vogliamo che tu ti faccia male! >>
<< Ma… Io pensavo… pensavo che… >> balbettò la ragazza, arrossendo. Scoppiò a piangere, e si nascose il viso tra le mani.
William la rese tra le braccia e le carezzò i capelli, cercando di tranquillizzarla.
<< M-mi dispiace… >> singhiozzò la ragazza, abbracciando forte il fratello << Sono stata una stupida… >>
<< Puoi dirlo forte >> borbottò Joe, avvicinandosi.
<< Assolutamente si! >> disse Jack.
<< Eccome! >> esclamò Averell << Ma siamo tanto felici che tu stia bene… >>
Niky si asciugò gli occhi con la manica della camicia e si guardò attorno: Jack, William e Averell le stavano sorridendo, e perfino Joe non aveva più un’espressione tanto imbronciata.
<< Vi chiedo scusa… >> mormorò la ragazza, rossa in viso << Non succederà più… >>
<< La cosa importante è che tu stia bene… >> disse Joe dolcemente, prendendole la mano << Ma non azzardarti più a fare una cosa del genere, siamo intesi? >> aggiunse poi, guardandola severamente.
Niky rabbrividì, ed annuì << Si, Joe… Lo prometto >> Si mordicchiò il labbro inferiore, e spostò rapidamente lo sguardo sui suoi fratelli << Ehm… Sono in punizione, vero? >>
<< Puoi dirlo forte… >> borbottò Joe.
<< Assolutamente si! >> disse Jack.
<< Eccome! >> esclamò Averell.
William annuì, e diede un bacio sulla fronte alla sorellina << Non farci più spaventare in questo modo, capito? >> le domandò, guardandola negli occhi.
<< Si… > rispose lei con voce flebile, abbassando lo sguardo.
I quattro fratelli sorrisero, felici che la loro piccola fosse al sicuro.
<< Coraggio, >> disse Joe, stiracchiandosi << torniamocene tutti a dormire >>
Gli altri annuirono, e si avviarono su per le scale. Averell aiutò Niky a salire al piano di sopra, e la accompagnò nella sua camera.
<< Buona notte, sorellina >> le disse sorridendo e, dopo averla abbracciata, uscì dalla stanza.
Niky aveva appena finito di mettere il pigiama, che qualcuno bussò alla porta.
<< Avanti >> disse la ragazza, e si sedette sul letto.
Joe si entrò nella stanza e le si avvicinò, sorridendo << Come stai? Ti fa molto male? >> domandò, indicando il piede della sorellina con un cenno del capo.
<< Solo se lo muovo >> rispose lei, stringendosi nelle spalle. Si voltò verso il fratello e lo guardò, imbarazzata << Scusa, Joe… Mi dispiace di avervi fatto stare in pensiero… >>
Joe scosse la testa << Devi fare più attenzione, piccola… >> le disse, mettendole una mano dietro la schiena << Sei stata davvero molto fortunata… >>
Lei abbassò il capo << Lo so, Joe… >> deglutì e si strinse nelle spalle << Ho… ho avuto paura… Ho creduto davvero che mi avrebbe portata… in prigione… >>
Joe le si avvicinò e l’abbracciò forte << Shhh… Stai tranquilla… >> disse dolcemente, carezzandole i capelli << E’ tutto a posto, ora… >>
Niky si strinse a lui << Grazie per avermi salvata… >> mormorò.
<< Per la nostra piccola, questo ed altro >> sorrise lui.
La ragazza ricambiò il sorriso, e si sedette composta sul letto.
<< Forza, a nanna ora… >> disse Joe.
Niky si mise a letto obbediente, e lui le rimboccò le coperte.
<< Buona notte, fratellone >> disse lei con un sorriso.
Joe le diede un bacio sulla fronte, e sorrise << Buona notte, mia piccola fuorilegge… >>
   
 
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