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Autore: GeaRose Malfoy    11/01/2015    14 recensioni
Rose Weasley è una sedicenne.
Una sedicenne con i migliori voti del suo corso, una ragazza stupenda, dalla grazia quasi disumana, popolare, piena di amici ,ammiratori.
Rose Weasley è la perfezione. Ma è tutta apparenza. Rose Weasley e la parola perfezione in realtà fanno a cazzotti.
Lei non è raffinata, non è elegante, non è perfetta.
Solo con la sua famiglia si lascia andare.
Ma se qualcuno scoprisse il suo segreto?
Dal capitolo 4:
“No! Io volevo dirti che..che..insomma..”
“Veloce,Weasley,devo andare a lezione..”
Le ragazze stavano per spargere la polvere sui capelli.
“Beh che..” si fermò non sapendo cosa inventarsi.
Scorpius stava per andarsene quando Rose gli afferrò una spalla,lo girò verso di lei e..lo baciò.
In mezzo a quel corridoio. Davanti a tutti. Lo fece nel momento in cui le ragazze versarono la polvere e per far assorbire il colore afferrò la nuca di Scorpius, massaggiando i capelli.
Si staccò velocemente, mentre Roxanne, Lily,Lucy e tutti gli studenti li fissavano.
“Cazzo...” riuscì a sussurrare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Esiste un velo. Il velo della perfezione, mai raggiunto da nessuno. Un velo così sottile, così leggero quasi inesistente. Una cosa tanto insignificante quanto perfetta. Grazia, raffinatezza e delicatezza unite, leggere, che fluttuano nell'aria.

Il velo della perfezione, mai nessuno era riuscito a raggiungerlo, ad avvolgersi, venir cullati dalla seta morbida. Raggomitolati e intrappolati nella perfezione.

Tuttavia, Rose Weasley quel velo lo stava sfiorando.

O perlomeno, così poteva sembrare.

 

§ § §

 

Si alzò come al solito, assonnata e con la chioma riccia che le gravava pesantemente sulla nuca.

Poggiò i piedi sul pavimento freddo,imprecando, e tastando il pavimento per cercare le pantofole.

Fece uno sbadiglio enorme, privo di grazia, prima di trascinarsi verso il bagno mentre le compagne dormivano ancora.

Passando davanti allo specchio l'immagine che l'oggetto le restituì fu di una sedicenne con delle enormi occhiaie, dei capelli orrendi e che indossava una camicia da notte sformata e affatto femminile.

Andò in bagno e si fiondò subito sotto la doccia che la rinvigorì.

Dopo essersi strofinata per bene la pelle con la spugna ed essersi insaponata i capelli ed averli risciacquati uscì, bella fresca.

Asciugò i capelli e il corpo con un tocco di bacchetta e cominciò a mettersi la crema idratante sul viso.

Si passò un olio magico dal profumo di limone sui capelli che poco dopo presero piano piano la forma di grandi boccoli ordinati.

Mise la camicia bianca aderente e la gonna che arrivava poco sopra il ginocchio.

Legò in modo perfetto la cravatta rosso – oro, per poi cominciare a truccarsi.

Fece una riga sottile con l matita nera nella palpebra superiore che metteva in risalto gli occhi azzurri e completò con il mascara.

Tornò davanti allo specchio di prima, dove sorrise guardandosi mettendo in mostra il sorriso perfetto.

Compiaciuta, prese la borsa piena di libri e si diresse verso la sala grande, dopo aver dato una bacio sulla fronte alle sue cugine nonché compagne di stanza.

Perfino la sua camminata prima goffa, ora era talmente elegante ed aggraziata che sembrava scivolasse con maestria per i corridoi.

 

********

 

Tutto era cominciato dieci anni prima.

Quando era una semplice bambina di sei anni dai grandi occhi azzurri e dai rossi capelli crespi.

Era sempre stata appagata dai complimenti, da chi l'ammirava, affascinata dalla perfezione.

E Rose Weasley, voleva essere perfetta.

Era da 10 anni che lavorava alla sua immagine, fin dalla tenera età per le piccolezze come i disegni all'asilo, i giochi, la musica ad ora, giovane adolescente.

Aveva il massimo dei voti in tutte le materie, maestra sulla scopa anche se non faceva parte della squadra di quidditch, bellissima, aggraziata, raffinata,delicata,discreta,popolare, piena di amici ed ammiratori.

Provava una soddisfazione unica nell'essere così.

Le piaceva quando per i corridoi tutti si giravano a guardarla tra sussurri di ammirazione.

Non aveva mai litigato con nessuno, troppo - fintamente – buona e gentile con tutti.

Ma la verità era un'altra.

Ovviamente lei trovava davvero tutti simpatici, non era così falsa, ma riguardo alle materie, alla camminata, alla bellezza, alla scopa per volare era tutta un'altra storia.

Solo la sua famiglia sapeva che in realtà lei era ben diversa. Passava ore a studiare, fino a notte tarda, si era allenata fino a sputare sangue prima di camminare in quel modo, prima di muoversi con tanta eleganza, prima di essere così brava sulla scopa si era allenata tantissimo, pomeriggi interi.

Non era vero che tutto le riusciva naturale, che per lei tutto era facile.

Non era vero che cantava in modo tanto perfetto naturalmente, aveva dovuto prendere lezioni.

In lei poche cose davvero erano quello che sembravano.

Solo con la sua famiglia – che includeva la grande cerchia di cugini- si lasciava andare.

Era incredibile come cambiasse da una volta all'altra.

E dopotutto quel tempo, perfino i cugini ne rimanevano sbalorditi alle volte.

 

******************

Camminava per i corridoi sotto gli occhi ammirati di tutti, facendo finta di non notarli.

E mentre i ragazzi commentavano le lunghe gambe aggraziate, e la camminata perfetta, le ragazze notavano come al solito il trucco perfetto e i capelli stupendi.

Mentre ancora concentrata camminava , un Fred urlante la chiamava a gran voce cercando di raggiungerla.

“Rose! Volevo solo dirti che.. ah, ciao! Dicevo...si si, dovevo dirti che riguardo a quella cosa stiamo organizzando tutto! Ah, a proposito - continuò prima che la ragazza potesse dire “a”- sei davvero bella stamattina, come al solito. “

La ragazza che fino a quel momento era stata zitta, con un sopracciglio inarcato scoppiò a ridere divertita in faccia al cugino.

Lui non capendo la situazione, mise su un finto muso.

“Che hai da ridere?!” chiese mentre la ragazza rideva , sempre in modo abbastanza contenuto perchè davanti a tutti, e non aveva intenzione di smettere.

“Fred...tu....- cercò di sillabare in mezzo alle risate- tu hai un chicco di uvetta in una narice.” Disse scoppiando nuovamente a ridere.

Lui spaesato si toccò il naso, appurando che la cugina aveva ragione, e ricordandosi in quel momento della battaglia con James nella loro camera. Imprecò per poi notare che sul viso della ragazza era rimasto solo un sorriso.

“Comunque ciao, Fred! Per quella cosa, benissimo, verrò dopo a controllare e grazie per il complimento.”

Si incamminarono verso la sala grande insieme, mentre chiaccheravano di quidditch.

Ad un tratto, Rose venne fermata da un ragazzo di corvonero, dai capelli neri e gli occhi verde acqua.

“Ciao Rose – disse imbarazzato – mi chiedevo se...ecco, se ti va di studiare con me oggi pomeriggio....sai, mi farebbe piacere...e...”

Venne fermato dalla ragazza che con un sorriso aveva alzato la mano per fermare il fiume di parole.

“Ciao Jack, Certo, mi farebbe piacere se ci trovassimo in biblioteca...” disse con la voce più dolce che aveva in repertorio, tanto che Fred si stupì del cambio repentino d'intonazione.

Il ragazzo si aprì in un sorriso enorme.

“Perfetto, allora, ti vengo a prendere dopo pranzo, che ne dici?”

Lei annuì tranquilla e lo congedò con un “a dopo”.

Fred prese la cugina per un braccio e con un “ Muoviamoci che sto morendo di fame” la trascinò in sala grande, dove cominciò ad abbuffarsi di tutto e di più, sotto lo sguardo famelico di Rose.

Anche lei avrebbe voluto strafogarsi di cibo, come a casa dove faceva gara con i cugini maschi a chi mangiava più salsicce, o come quando li umiliava nelle gare di rutti.

Eppure non poteva, lei aveva un'immagine.

Fred la guardò comprensivo, prima di porgerle un piatto pieno di roba che lei rifiutò gentilmente con un cenno del capo.

Sospirò, sarebbe stata una lunga giornata.

 

 

 

Angolo autrice:

Ciao!

Eccomi tornata nel mondo di EFP, dopo circa due mesi si assenza.

So di avere un'altra Rose/Scorpius in corso, e per chi la legge avverto che prestò aggiornerò.

Questa è un idea che mi frullava in mente da un bel po', ispirata all'anime “le situazioni di lui e di lei”. Non ho potuto non scriverla.

Spero che il prologo vi abbia incuriosito, la nostra Rose col tempo verrà delineata meglio, perchè nella realtà lei e la parole perfezione fanno a cazzotti.

Vi chiedo, se avete voglia, di lasciarmi un commento. Anche le critiche costruttive sono ben accette.

Ricordatevi che le recensioni sono il pane degli scrittori. (ammettetelo che vi sto convincendo, eh?! xD)

Un bacione,

al prossimo aggiornamento,

Gea <3

 

  
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