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Autore: 20maggio2013    15/01/2015    1 recensioni
Il nome di Harry spuntò sul mio display. Cosa voleva Harry? Perché mi stava chiamando?
“Torno subito..” affermai uscendo dalla classe per rispondere alla chiamata.
“Harry che vuoi? Sono in classe..”
“Zayn devi venire in ospedale… Liz..” il tono preoccupato di Harry mi fece spaventare.
“Che è successo?” chiesi allarmato.
“Non lo so.. eravamo al parco e poi lei ha avuto forti dolori di pancia. Ho chiamato l’ambulanza ma non mi hanno fatto salire.” disse agitato.
“Arrivo subito.” dissi chiudendo la chiamata.
***
La storia era all'origine una os che ho deciso di dividere in tre parti perché altrimenti era troppo lunga.
La storia appartiene alla seria 'Afraid of love' ed è il seguito di 'Innamorarmi? No, grazie.' e 'You could just kiss me.'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Afraid of love'
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“Grazie a lei..” dissi cordialmente uscendo dalla farmacia.
Entrai in macchina e partii con una meta ben precisa in mente.
In dieci minuti arrivai a destinazione.
Parcheggiai ed entrai nel grande edificio che era di fronte a me.
“Elisabeth?”
Qualcuno mi richiamò.
Mi voltai trovando la mia ex insegnante di chimica.
“Professoressa, come sta?” domandai cercando di nascondere il nervosismo.
“Tutto bene, te? Sei cresciuta molto.”
Rimasi a parlare un po’ con la mia professoressa poi suonò la campanella di fine lezione.
“Io devo andare, è stato bello rivederti.”
La salutai e poi mi diressi verso la segreteria. Guardai gli orari dei vari professori e una volta trovato quello che mi interessava mi diressi verso quella classe.
“Lizzie? Che ci fai qui?” chiese stupito Zayn quando mi vide fuori la classe dove a breve avrebbe avuto una lezione.
“Tutto bene?” il suo volto si fece preoccupato quando vide il terrore nel mio sguardo.
“Ho un ritardo.” sussurrai debolmente che il ragazzo faticò a capire cosa avessi detto.
“Cosa?- Zayn mi prese per un braccio e mi fece entra nella sua classe chiudendo la porta.- Sei... incinta?” domandò poi avvicinandosi a me.
Sapevo che quello non era il posto adatto per parlare di questo argomento, ma era la prima cosa che mi era venuta in mente.
Quando quella mattina mi ero svegliata, ero scesa a fare colazione come al solito. Avendo la mattinata libera, avevo deciso di fare la spesa. Stavo facendo una lista delle cose da comprare quando mi ricordai degli assorbenti. Solo in quel momento ero entrata in panico. Doveva venirmi il ciclo due settimane prima e in sette anni non avevo mai avuto un ritardo.
Mi ero vestita velocemente ed ero andata subito in farmacia comprando due test di gravidanza e ora mi ritrovavo qui, dovevo parlarne il prima possibile con Zayn.
“Non lo so..-la mia voce tremava.- prima di venire qui sono passata in farmacia e ho comprato due test..”
“E? Come sono risultati?”
il tono di voce era impaziente.
“Non li ho ancora fatti.”
“Li hai qui?”
domandò, io annuii.
“Vieni con me.” proferì prendendomi per mano. Mi lasciai guidare da lui, quella sua presa mi rendeva più sicura.
“Falli ora, io ti aspetto qui fuori.”
Annuii spaventata ed entrai nel bagno dei docenti per fare il test.
 
“Allora?” dopo dieci minuti d’attesa, uscii dal bagno con l’esito dei test.
“Uno positivo..-sussurrai deglutendo.- l’altro negativo.”
“Senti, io devo fare l’ultima ora di lezione e poi ho il resto della giornata libera. Che ne dici se andiamo in ospedale?”
domandò accarezzandomi il volto.
“Ok..” balbettai spaventata.
“Hei.. tranquilla.- Zayn mi attirò a se stringendomi tra le sue braccia.- Se dovesse risultare positivo non sei sola. Affronteremo questa cosa insieme come è normale che sia. Tu sei mia moglie e se sei davvero incinta, quello è anche mio figlio.”
Mi aggrappai di più al ragazzo nascondendo il mio volto nel suo petto.
“Ho solo ventidue anni Zay.. e tu ne hai ventitré, siamo ancora giovani.”
Era questo che mi terrorizzava, in quel anno e mezzo di matrimonio avevo capito che non dovevo più essere spaventata dal legame che univa me e Zayn. Avevo capito quando ci amassimo e avevo capito che non dovevo temere che lui si sarebbe stancato di me e mi avrebbe lasciato sola. Tutto quello che avevamo passato, ci aveva unito ancora di più e ora eravamo l’uno consapevole dell’amore dell’altro. Non era tutto rose e fiori tra di noi, ma come tutte le coppie litigavamo anche noi. Avevamo imparato a superare i vari ostacoli insieme e non scappavamo se c’era davanti qualcosa di troppo difficile.
“Lo so Lizzie, ma se fosse così, ce la faremo.”
Mi spostò una ciocca di capelli, che mi ricopriva il viso, dietro l’orecchio per potermi guardare negli occhi.
La campanella di inizio lezione suonò.
“Io devo andare in classe. Vuoi venire con me?”
“No.. faccio un giro per la scuola. Ci vediamo a fine lezione all’entrata?”

Zayn annuì prima di sorridermi.
“Ehi, stai tranquilla..” disse lasciandomi un semplice bacio a fior di labbra per poi andare in classe.
 
Dopo aver lasciato Zayn alla sua lezione, feci un giro per l’istituto. Era uguale a quattro anni fa.
Mi spostavo automaticamente, ormai lo conoscevo a memoria.
Sorrisi quando riconobbi quel corridoio. Il corridoio dove avevo incontrato per la prima volta Zayn.
 
“Ciao Elisabeth” non c’era bisogno che aprissi gli occhi per capire chi fosse, l’unico che mi chiamava così era..
“Che vuoi Malik?”
“Quando vengo da te a fare le ripetizioni?”
“Non lo so e non mi interessa. Ora vattene e fammi riposare.”
“Ma se siamo nei corridoi della scuola.”
“Non mi inte..”
“Mi guardi mentre parliamo?”

“Non rompere.- dissi finalmente aprendo gli occhi. Gli diedi le spalle, presi i libri dal mio armadietto e gli dissi - Oggi alle 4 da me e non fare tardi- e senza aspettare una risposta me ne andai in classe.”
 
Sorrisi a quel ricordo che affiorò nella mia mente quando raggiunsi il mio vecchio armadietto.
Se all’epoca mi avrebbero detto che sarei finita per sposarmi con quel ragazzo mi sarei messa a ridere credendo impossibile una cosa del genere. Invece ora, mi sembrava del tutto normale.
Continuai a camminare immergendomi nei ricordi che mi legavano a quella scuola e mi diressi verso il muretto dove il mio gruppo era solito incontrarsi.
“Sorellina?” Sussultai sentendo la voce di mio fratello.
“Ciao Lee.” salutai il ragazzo rimanendo seduta sul muretto.
“Che ci fai qui?” chiese raggiungendomi e sedendosi accanto a me.
“Dovevo parlare con Zayn.. lo sto aspettando.”
“Tutto bene?”
“Si.. tutto bene.”
dissi in un sospiro.
“Sicura?” Liam aveva capito che ci fosse qualcosa che mi turbava.
“Si..” cercai di mostrarmi più sicura. Non volevo nascondere a mio fratello il motivo per cui fossi preoccupata, ma prima di parlarne con qualcuno volevo esserne sicura.
 
 
“Andiamo?”
Zayn spuntò alle spalle di mio fratello.
“Ciao Lee.” lo salutò con una pacca sulla spalla.
“Io vado ragazzi. Ci vediamo stasera.” ci congedò Liam andando poi in palestra.
“Andiamo?” chiese nuovamente il moro.
Annuii appogiandomi sulla sua spalla. Mi circondò il fianco con un braccio stringendomi a lui.
Prese le chiavi dalla mia borsa ed entrò in macchina.
Mise in moto e partì verso l’ospedale.
Il suo sguardo era fisso sulla strada e ogni tanto si posava su di me sorridendomi per tranquillizzarmi.
Dopo una decina di minuti arrivammo a destinazione.
Zayn mi prese per mano e insieme entrammo dentro. Andammo nel reparto di analisi e prendemmo il ticket.
Successivamente ci sedemmo vicini e aspettammo il nostro turno.
Mi accoccolai al suo petto, avevo bisogno di un suo abbraccio.
“Andrà tutto bene.” sussurrò Zayn al mio orecchio lasciandomi un bacio sulla tempia.
Per la prima volta, da quando mi ero svegliata quella mattina, sentivo che l’affermazione di Zayn fosse vera. Se avessi avuto lui accanto, tutto sarebbe andato bene.
Aspettammo per una mezzoretta e in quel tempo riuscii a pensare ad altro.
Zayn riuscì a farmi distrarre e a rilassarmi.
L’infermiera uscì nuovamente dalla stanza insieme ai pazienti entrati precedentemente.
Guardò la sua cartelletta e poi alzò lo sguardo.
“Signori Malik?”
  
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