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Autore: kanejvibes    15/01/2015    4 recensioni
Non disse niente, nemmeno una parola, e non perse tempo: mi spinse contro gli armadietti e mi baciò, con passione, con forza, con sentimento.
[...]
Il mondo si era spento nell'istante in cui mi aveva guardato e avrei continuato a baciarlo per sempre.
Ne avevo bisogno. Avevo bisogno di lui e del suo contatto.
Dopo minuti, che mi sembrarono millesimi di secondo, si allontanò, per riprendere fiato, ma di poco, rimase comunque vicinissimo a me.
"Il tuo amichetto potrà anche conoscere tutto di te, ma sa che era questo il tipo di bacio che hai sempre sognato e non uno dolce e smielato da film? Sa che saresti così pazza da abbandonare tutto e andartene, se solo lo volessi? Sa che tieni più ai tuoi stupidi amici che a te stessa, mmh? Lo sa? ", mormorò, con il fiato corto, fissandomi intensamente negli occhi, mentre mi teneva stretto il viso tra le mani.
"Sa che mi hai quasi visto nudo?", fece poi, rompendo quell'atmosfera fin troppo seria che si era creata.
Risi di gusto, portandomi una mano alla bocca, e lui sorrise, lasciandomi andare il viso.
"Sa che mi fai impazzire?", sussurrò, più piano, sfiorandomi dolcemente la guancia.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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 Lui non fallisce mai

Stava prendendo tempo solo per il gusto di tormentarmi.
"Ok, basta, me ne vado", dissi, scuotendo la testa e iniziando a camminare.
"I miei mi avevano promesso un appartamento tutto mio...", iniziò, fermandomi di nuovo.
Lo guardai, alzando un sopracciglio.
"E questo cosa c'entra?".
"Beh, diciamo che non si fidano completamente di me", mormorò.
"Oh, e ne sei sorpreso?".
"Ma tu sei una brava ragazza, fai parte del consiglio studentesco, hai ottimi voti...", continuò, smanaccando.
"E allora? Vuoi arrivare al punto? Non ho tutto il giorno".
"Fingi di essere la mia ragazza", fece, soddisfatto.
Schiusi le labbra, prima di scoppiare a ridere.
"Tu hai il cervello fuso", commentai, scuotendo la testa.
"Prima di rifiutare, pensa a quanto faresti ingelosire il tuo Harry, tra le mie braccia", ribatté, sorridendo arrogantemente.
"Non gli piaccio tanto e poi sei stato tu a dire di averlo visto baciare un'altra".
"Sì, ma io ho anche visto come ti guarda e non è molto diverso dal modo in cui tu guardi lui", mormorò, continuando a sorridere.
"Non funzionerà mai", commentai, scuotendo la testa.
"Funzionerà, fidati, ma se così non fosse e dopo il ballo non sarà pazzo di te allora ti dovrò un favore, va bene? E potrai chiedermi qualsiasi cosa tu voglia", continuò, insistentemente.
"E tu cosa ci guadagni?", chiesi, sospettosa.
"Ma è ovvio, se sto con te, Smith la perfettina, allora i miei a Natale mi daranno quel benedetto appartamento. Così ognuno otterrà quello che vuole e tanti saluti. Non ti darò più fastidio", ribatté, e per la prima volta lo vidi serio. Quell'appartamento doveva interessargli parecchio.
"E, fammi indovinare, non potrò dire a nessuno che in realtà è solo una finzione", commentai, incrociando le braccia.
"Fino a Natale, poi potrai perfino raccontarlo ai tuoi nipoti, non mi interessa. Allora, ci stai?", chiese, con un'improvvisa fretta.
Rimasi un attimo in silenzio.
"Posso pensarci un po', almeno?", mormorai, indecisa.
Devo ammettere che la sua proposta mi allettava, ma c'erano davvero troppe cose contro: tipo il fatto che avrei dovuto baciarlo. 
Lo fissai per un attimo, per carità, era un bellissimo ragazzo e tutto, era piuttosto attraente, anche se prima di quel momento non ci avevo mai fatto caso, ma era una persona orribile. Volevo davvero fare un accordo con lui?
"Certo, ma rispondimi prima di Natale, eh", commentò, ammiccando, prima di andarsene, urtandomi volutamente una spalla.
Ero di fronte ad un bivio: potevo continuare normalmente la mia vita, continuando a sognare Harry, sapendolo però irraggiungibile o potevo stringere un patto con il diavolo, così come si era definito Zayn stesso, e forse, avrei ottenuto quello che volevo in poco più di un mese.
Sospirai ed entrai a scuola, pronta per prendere la decisione più difficile della mia vita.

*

"Mi odierai a morte, adesso", sussurrò Amanda, avvicinandosi a me con la sedia, parlando per la prima volta, dopo cinque minuti che la professoressa di letteratura aveva iniziato a spiegare.
Un record. Di solito parlava in continuazione come un disco rotto e farla stare zitta era un'impresa.
"Perché dovrei odiarti?", chiesi, colorando di nero un piccolo cuore spezzato che avevo disegnato ai bordi del mio quaderno.
"Beh, venerdì ti ho detto che Harry si sarebbe annoiato con Layla e invece sembra che sia successo proprio il contrario dato che adesso...beh...loro...", si fermò, come intimorita che sentirlo dire mi avrebbe fatto ancora più male.
"Stanno insieme. Puoi anche dirlo, non cambia le cose", mormorai, atona.
"Mi dispiace, mi sento in colpa, è come se, in qualche modo, l'avessi augurato, capisci?".
Smisi di colorare e la guardai.
"Sarebbe successo comunque, la smetti di incolparti ingiustamente? Mi fai solo stare peggio", sbottai, sbuffando.
Avrei solo voluto rompere tutto e gridare e invece dovevo rimanere calma, dovevo accettare il fatto che Harry e Layla stessero insieme.
Poi, mi tornò in mente la proposta di Zayn e trasalii.
Sul serio, per un attimo, avevo davvero pensato di accettare quella stupida e squallida cosa?
Se un giorno avessi conquistato il cuore di Harry non sarebbe stato di certo per un inganno.
Scossi la testa e sospirai, tornando attenta alla lezione.
Non l'avrei mai detto, ma ascoltare la Summers parlare di trigonometria fu davvero utile, almeno mi distrasse per un po'.
Alla fine dell'ora io e Amanda ci separammo.
Andai verso il mio armadietto per prendere dei libri, ma non feci in tempo ad arrivarci che Malik mi si parò davanti.
Sussultai, colta alla sprovvista.
"Allora, ci hai pensato?", sbottò, ansioso di conoscere una risposta.
"E' passata solo un'ora", mormorai, scocciata, cercando di sorpassarlo.
In realtà, sì, ci avevo pensato, ma volevo ancora un po' di tempo per esserne certa.
Mi bloccò per un polso.
"Beh, forse avrai capito che non sono un tipo paziente. Dammi una risposta ora".
"Ho bisogno di più tempo", borbottai, cercando, inutilmente, di divincolarmi dalla sua presa, ma ottenni solo che lui strinse ancora più forte il mio polso.
"Ok, bene. hai un minuto", disse, guardando l'orologio al suo polso.
"Lasciami!", esclamai.
"Cinquantacinque secondi...", ribatté, stringendo più forte.
"Mi fai male, lasciami!", continuai, invano.
"Cinquanta...tic tac, Greer".
"No! Non voglio accettare quella tua stupida proposta!", sbottai col fiato corto.
Mi lasciò andare all'improvviso e annuì con la testa.
"Visto? Ci voleva tanto a dirlo?", sibilò, andandosene.
Mi passai una mano sul polso, lievemente arrossato, e lo osservai, turbata, finché non sparì dalla mia visuale.

*

Continuai a toccarmi il polso, dolente, fino a quando, a mensa, raggiunsi i miei amici.
"Ehi, uccellino, ciao", esclamò Harry, chiamandomi con quel soprannome che io di solito adoravo.
Gli sorrisi appena e mi sedetti.
"Ehi, Greer", mi salutò anche Amanda, ricevendo lo stesso trattamento.
"Tutto ok? Non ti sento da venerdì...", mormorò Har, appoggiandosi con le braccia sul tavolo.
Era preoccupato, ma comunque riuscivo a leggergli la felicità negli occhi.
"Sì, sto bene, grazie. Voi?", mormorai, cercando di sorridere.
"Ehi, ma che hai fatto al polso?", fece Mandy, senza rispondermi.
"Ehm, niente...avevo un test nell'ora prima, devo essermela presa con il mio polso per l'ansia", balbettai, tesa.
"Dio, è rossissimo. Ti fa male?", continuò lei, sfiorandomelo.
Subito, gemetti, allontanando il braccio da lei.
"E' stato lui, vero?", intervenne Harry, serio.
"E' stato Malik?".
"Malik? Cosa? Di nuovo? Mi avevi promesso che gli saresti stata alla larga!", esclamò Amanda, arrabbiata.
Abbassai gli occhi, senza il coraggio di guardarla in faccia.
"Non è stato lui, lasciatemi in pace", sbottai, concentrandomi sul mio panino.
Per fortuna o sfortuna, arrivò Layla ad interrompere le loro accuse.
"Ciao, amore", disse, prima di fiondarsi avidamente sulle labbra di Harry.
Stavano insieme da pochi giorni e già lo chiamava amore? Davvero patetica.
"Ehm...Layla", mormorò Harry, imbarazzato, distaccandosi.
"Che c'è? Stiamo insieme! Non vuoi urlarlo al mondo? Io sono così felice!", esclamò lei, sedendosi sulle sue gambe, per poi lanciarmi un'occhiata, che, ne fui certa, volle essere di vittoria.
"Ehi, Harry", ci interruppe uno dei suoi amici, salutando il riccio.
"Oh, ciao, Steve", ribatté lui, sorridendogli.
"Ehm, scusateci un momento, ma la squadra ha bisogno del suo capitano", disse il ragazzo.
Layla si spostò malvolentieri dalle gambe di Harry e il riccio sparì con il suo amico.
Passò qualche secondo di silenzio, prima che lei iniziasse a vantarsi della sua situazione.
"Allora? Siete felici che io e Harry stiamo insieme?".
"Felicissime", commentò Amanda, con un velo di sarcasmo.
"Immagino. Soprattutto tu, Greer".
Mi alzai da tavola, la guardai male e me ne andai in cortile, passandomi una mano tra i capelli.
Il suo continuo vantarsi sarebbe stato perfino peggiore di vederla succhiare via l'anima ad Harry.
Calciai un sasso, piena di rabbia.
Presi un lungo respiro e mi guardai intorno. Proprio come avevo immaginato, Zayn era in cortile, con una sigaretta in una mano e il cellulare nell'altra.
Mi avvicinai a passo veloce e mi fermai davanti a lui.
"Ok, hai vinto, ci sto. Accetto il tuo accordo".
Lui spostò gli occhi verso di me e sorrise appena.
"Già, ma il tempo è scaduto, purtroppo", mormorò, alzando le spalle.
"Hai già trovato qualcun'altra?", chiesi, incredula.
"Mi dispiace, hai perso la tua occasione", rispose solamente, portandosi la sigaretta alla bocca e tornando con lo sguardo sul cellulare.
Capii qual era il suo gioco e sbuffai, incrociando le braccia.
"Ti prego?", provai.
"Come? Non ti ho sentito", mentì, sorridendo, senza guardarmi.
"Oh, andiamo, ti servo! Lo sappiamo tutti e due! Nessuno accetterebbe una cosa simile, eccetto me", esclamai, messa all'angolo.
"Oh, tesoro, pensi che non riesca a trovarmi una ragazza?".
"No, certo, sei capacissimo di trovare le solite troie che ti porti a letto, ma tu hai bisogno di una come me", dissi, sicura di me stessa.
Finalmente mi guardò e tornò a sorridere.
"Sei tu che hai più bisogno di me. Io posso anche trovarmi un lavoro e, aspettando un po', riuscirò ad ottenere quell'appartamento anche senza l'aiuto dei miei genitori. Ma tu puoi davvero ottenere Styles senza di me?".
Roteai gli occhi.
"Vuoi che ti preghi, giusto? Vuoi umiliarmi, non riesci a fare altro".
"Ok, ti sto pregando. Ti prego. Vuoi che mi metta in ginocchio? Va bene", esclamai, scocciata, piegandomi sulle ginocchia.
Zayn rise di gusto e buttò a terra la sigaretta, godendosi a fondo quel momento.
"Signorina Smith, sembra che adesso siamo soci", disse, poi, porgendomi teatralmente la mano.
Mi alzai e gliela strinsi.
"Ricordati che se questa cosa non funziona, mi dovrai un favore e ti assicuro  che utilizzerò tutto questo tempo per pensare bene a come umiliarti", sibilai, avvicinandomi a lui.
Zayn mi sorrise e mi prese il volto tra le mani, mordendomi improvvisamente le labbra per poi lasciarvi un veloce bacio sopra.
"E tu ricordati che io non fallisco mai", sussurrò, sensualmente al mio orecchio, andandosene.



 

Ehilà, gentee
Come va, bellezze? Io sono in un periodo di studio intenso, ma sono riuscita comunque ad aggiornare.
Allora, che ne pensate del patto tra Zayn e Greer? Funzionerà? Farà ingelosire Harry o combinerà soltanto casini? 
Grazie davvero per le recensioni e grazie anche a chi sta leggendo la storia silenziosamente.
Lo sapete che vi amo!
Al prossimo.
Baci,
Vale. :)



 
 

  
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