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Autore: DaRk_EnGeL    18/01/2015    1 recensioni
My Immortal
“sono cosi stanca di stare qui,
soppressa da tutte le mie paure infantili;
e se devi andartene vorrei che te ne andassi e basta,
perché la tua presenza indugia qui e non mi lascerà da sola.
Queste ferite sembrano non guarire.
Questo dolore è troppo reale.
C'è semplicemente troppo, che il tempo non può cancellare;
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime,
quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure,
ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni.
Ma tu hai ancora...Tutto di me.”
Ho creduto in qualcosa di distante come se fossi umana, e ho negato questo sentimento d'inutilità, in me. Tutte le promesse che ho fatto solo per tranquillizzarti, mi hai creduto, ma le ho infrante, non ho nient'altro. E tutto ciò che sento è questa crudele mancanza. Mi chiamo Martina Stoessel, sono immortale, una Valkyria , guerriera della dea Freyja.
la trama è incompleta, perciò l'ho postata insieme al primo capitolo.
Passate a leggere se volete scoprire e capirci di più. è una storia tratta dalle antiche storie Scandinave sugli dei.
Besos!
By Stefi.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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My Immortal

sono cosi stanca di stare qui,
soppressa da tutte le mie paure infantili;
e se devi andartene vorrei che te ne andassi e basta,
perché la tua presenza indugia qui e non mi lascerà da sola.
Queste ferite sembrano non guarire.
Questo dolore è troppo reale.
C'è semplicemente troppo, che il tempo non può cancellare;
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime,
quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure,
ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni.
Ma tu hai ancora...Tutto di me.”

Ho creduto in qualcosa di distante come se fossi umana, e ho negato questo sentimento d'inutilità, in me. Tutte le promesse che ho fatto solo per tranquillizzarti, mi hai creduto, ma le ho infrante, non ho nient'altro. E tutto ciò che sento è questa crudele mancanza. Mi chiamo Martina stoessel, sono immortale, una Valkyria , guerriera della dea Freyja. Figlia di Thor, il dio della tempesta. Mi trovo nella terra per proteggere gli umani da quelli che non hanno resistito al potere e alla vita immortale che, Loki, il dio delle tenebre ha offerto a quelli che hanno paura della morte, in cambio di fedeltà e di aiutarlo a distruggere la terra e con lei tutta l'umanità. Io sono la valkyria più potente del Valhall posso creare tempeste e i miei fulmini sono i più potenti di tutto l'asgard, perfino più forti di quelli degli dei. Mi chiamano Martina la selvaggia.



Asgard

Giardini del Valhall Eoni fa'.

L'avevano chiamata con tutti i nomi possibili e ancora lo facevano. La chiamavano Gefr, << la generosa >>; Mardöl << la risplendente >> e molti altri, come Hörn, << la dea dell'agricoltura >> ma lei semplicemente si faceva chiamare Freyja. Freyja era una tessitrice del destino, tesseva e disfaceva quando credeva opportuno, anche se con quel gesto, dovesse ferire qualcuno. La dea accarezzò gli occhi della piccola creatura di quattro anni che era seduta in mezzo alle sue gambe. Gli occhi di quella creatura erano nocciola chiari e il suo sorriso scioglieva i ghiacciai. Freyja sorrise mentre pettinava con le dita i capelli castani e lunghi della bambina e cantava una canzone. Divise i capelli in tre grandi ciocche uguali; mise la ciocca destra tra la ciocca di mezzo e quella sinistra, e la sinistra sopra quella del centro e della destra; e cosi fin che, agilmente, creò una bellissima treccia. Intrecciare era facile come tessere. La vita e il destino dovevano tessersi con cura.
-Mia bella disir (semidea) - sussurrò Freyja con voce melodiosa – tu di tutte le mie guerriere valkyrie, sarai la più importante. - la bambina cantava al tempo che prendeva un fiore e lo faceva girare tra le sue piccole dita. - Perche, dea?- domandò la piccola valkyria.- perché sono la più forte di tutte?. -no principessa. Perche avrai più valore per quello che nascondi che per quello che racconti. E quella è una virtù che invidio e rispetto. La più importante per me.
Martina guardò i suoi piedi scalzi, sporchi per aver corsa per le montagne rocciose alla ricerca delle chiavi degli nani. Le piaceva rubarsele e poi giocare a lanciarsele con le sue sorelle, mentre i poveri nani cercavano di riprendersele. Studiò i piedi della sua dea, coperti con la sua gonna nera e lunga. Freyja era la più potente e vestiva sempre come una principessa. Martina non lo capiva.
-Ci sono persone che non esprimono le sue emozioni- commentò la dea, allacciando lo stremo della treccia con un laccio dorato. -non va bene non esprimerle, Martina. Finisce facendoci male qui.
-Nel Hjertet (cuore)?- chiese Martina, osservando la mano della dea posata sopra il suo seno sinistro. Freyja sorrise con tenerezza e affermò. -si nel cuore. Per questo- appoggiò la mascella sulla testa della bambina e mise le sue mani sopra le sue spalle.- perché so che nel futuro potrai soffrire per il tuo silenzio, voglio farti un regalo.
Un libro di portata dorata si materializzò di fronte a Martina, levitando come se delle mani invisibili lo tenessero e lo facessero ruotare sul suo proprio asse. Martina sgranò gli occhi e lo prese senza chiedere il permesso a nessuno. - è per me?
-Si.- Freyja lascio un bacio sulla testa di Martina e poggiò le sue mani sopra le mani della piccola che, allo stesso tempo, sostenevano il libro.
- E' una leggenda sulle guerre tra gli orchi e gli elfi?-No, mia piccola selvaggia- sussurrò con dolcezza.
-E' un diario. Il diario di Martina.
La futura immortale Sgranò gli occhi e disse: - ahhhh.... E' per me?- ripeté.
-Si. Solo per te. Solo tu puoi scrivere in lui. Se pronunci la parola Dulgt (nascosto) il diario sparirà.- e dove andrà?
Freyja alzò le spalle.
-semplicemente, sparirà. E se pronunci le parole mo legende, la mia leggenda, il tuo diario apparirà davanti a te, per che tu possa scrivere ciò che vuoi. E può darsi che scriverai molto. E sai perché?- Martina negò con la testa e si girò per ascoltare << la risplendente >> la più bella di tutto l'asgard.-perché ci saranno momenti, nonne (sorella) mia, che saranno tante le cose che sentirai e non potrai esprimerle che bisognerai raccontarle a qualcuno pero non potrai.- Martina sbatté le ciglia confusa. - Perche?- Perche non potrai...- rispose Freyja senza perdere la sua candidezza.
-ricordalo quando arrivi il momento.- le diede un piccolo colpetto sul naso con l'indice.-Al meno, ti lascio questo diario magico e personale, per che tu possa esprimerti come desideri e racconti tutto ciò che non hai detto a nessuno. Cosi le parole che non puoi esprimere non ti feriranno tanto. Vertile in questi fogli, bella guerriera, e riuscirai a supportare il dolore che il silenzio ti porta.

Martina accarezzo il diario con la punta delle sue dita e registrò le parole di Freyja nella sua anima. Quel libro era suo e scriverebbe lì...allora, in lontananza del prato nel quale si trovavano sedute, vide un gruppo di cavalli correre senza controllo, e quello fece che Freyja perdesse l'attenzione della piccina. La bambina aveva un diario magico e speciale della dea, e Martina preferiva un gruppo di cavalli bianchi. -Cavalli!- Martina diede un salto e, con la sua appena fatta treccia, corse verso di loro. -Domali, selvaggia!- esclamo Freyja divertita, osservando come la minuta bambina già appuntava le maniere delle amazzone sin da piccola.Pero quale valkyria non era una guerriera forte come le amazzone? Le sue guerriere erano splendide.
La dea osservò il diario, che continuava levitando sopra di lei. Martina non aveva prestato molto la sua attenzione al diario. Era una bambina di quattro anni, un piccolo culetto irrequieto. Perché doveva dare la sua attenzione a un diario? Non importava che fosse un diario unico e speciale, ne che le sue foglie de in rompibile lino fossero stratte dallo stesso telaio delle Nornas ( ninfe scrittrici del destino) nessuno poteva toccare quel telaio: era un sacrificio farlo.Ma, lei era una dea. La grande dea Vanir, tra varie cose; una delle grandi tessitrici dell'asgard e unica che poteva toccare una così complessa macchina tessitrice del destino come quelle che utilizzano Urdr, Verdandi e Skuld 1.
e perché? Perché il fine doveva giustificare i mezzi.
-Dulgt- sussurrò con lo sguardo grigio come il metallo, fisso sull'orizzonte . E il libro sparì della sua vista.

***

Eoni fa', quando la valkyria aveva solo quattro anni, Freyja chiese a Martina che si prendesse cura di Candelaria. Le unì emozionalmente e le vincolò di un modo intimo, nella culla, luogo di battessimo e nascita delle valkyrie. Martina sarebbe stata incaricata di controllare sempre l'irascibile e viscerale Candelaria, e l'avrebbe protetta di se stessa, visto che la valkyria pellirossa e con lo sguardo verde scuro era figlia di un nigromante (stregone) comprato dalle bugie di Loki dio delle tenebre; e perciò il dono di Psicometria che Candelaria possedeva era voluto da tutti e dallo stesso Loki.
-Piccola Generala- le aveva chiesto allora Freyja- vuoi a qualcuno speciale per te? Vuoi proteggere tua nonne? Candelaria è tua.
Martina aveva guardato la piccola pellirossa che galleggiava nell'acqua, tra le sue braccia. La dea bionda, sorrise nell'ascoltare i versi della neonata valkyria. Certo che lo voleva. Voleva appartenere a qualcuno e essere speciale per quella persona. -si dea.- rispose Martina.
-Avere qualcuno speciale, porta delle grandi responsabilità, mia piccola e bella Martina.- assicurò Freyja. -accetti?
-voglio una sorellina- rispose Martina entrando nell'acqua dove Freyja teneva tra le braccia Candelaria .
-pero hai già molte sorelle.- sorrise la dea-questa è e sarà speciale per te. -Sì.- Martina toccò i pochi capelli rossi che Candelaria aveva e la neonata batte le mani e cercò il calore nelle braccia di Martina.- Sarà speciale.
-Allora, promettimi che mai le darai le spalle. Che sempre rimarrai al suo fianco, succeda ciò che succeda.
-promesso- rispose Martina con sicurezza. Freyja inspirò e affermò, orgogliosa della sua piccola valkyria. Lei avrebbe abbastanza onore per compiere la sua parola. Perche Martina era una guerriera e non poteva piegarsi alla oscurità . Se Candelaria, come figlia di uno stregone cattivo, decideva di passare dalla parte di Loki, Martina sarebbe il faro che la guiderebbe di nuovo alla luce. La dea alzò la sua mano e un potente fulmine cadé sopra le due bambine facendole ridere. Martina coprì a Candelaria con il suo corpo; pero nel vedere che la bambina gradiva i fulmini, la scoprì e permise che l'energia elettrica della tormenta che si stava creando sopra di loro due, la battezzara come meritava, essere battezzata una valkyria. - io vi unisco- proclamò Freyja con le braccia alzate verso il cielo. - sarete indivisibili, condividerete anima e cuore. Martina e Candelaria. Candelaria e Martina. L'una nell'altra. E io in tutte.


***

DIARIO DI MARTINA, CHICAGO.

Scendere
Scendere è stata la cosa più brutta che ho sperimentato nella mia vita. Scendere nella terra, sapendo cosa poteva aspettarmi, una volta scesa è stata una delle decisioni
peggiore della mia vita... ma non avevo scelte. O discendevo e aiutavo a proteggere gli umani o perdevo il mio titolo come Generala delle valkyrie e perdere il rispetto e la fiducia degli dei. Ma discendere significava portare con me anche Candelaria e mettere la sua vita in pericolo. A questo gli dei non hanno pensato, che se scendevo Candelaria doveva scendere con me. E come temevo ho messo in pericolo Candelaria. Quando siamo scesi eravamo almeno una quindicina di valkyrie insieme ai suo einherjar (compagni di vita delle valkyrie, guerrieri di Odin il dio più potente di tutti, il dio che tutto lo vede.) tranne me e Candelaria e altri quattro einherjar senza compagna. Ci siamo divisi e abbiamo deciso che io, Candelaria e tre einherjar saremmo rimasti in Chicago che è uno dei punti caldi, dove i vampiri e lobezni attaccano di più. E gli altri si sono dispersi per tutto il mondo. In Chicago c'è un clan di Vaniri e di Berserker che lottano insieme, anche loro, per proteggere gli umani, ci siamo uniti a loro...ma come succede in ogni battaglia contra i cattivi...ci sono alcuni buoni che cadono combattendo. Un anno fa' mentre combattevamo contra un gruppo di vampiri che stavano attaccando in una discoteca quasi fuori città, non sono stata capace di mantenere la promessa che feci a Freyja... nella piccola battaglia Candelaria è stata rapita dai vampiri. Essendo entrambe legate anima e cuore, sento il suo dolore. Sento quello che il suo corpo soffre nel mio. Dopo un anno cercando indizi sulla fine di Candelaria, sono riuscita a ottenere informazioni importanti...so che si trova in Argentina Buenos Aires e che chi l'ha sequestrata si chiama Khani. Uno dei maggiori capo clan dei vampiri. Perciò adesso sono diretta a Buenos Aires. Ho comprato una villetta quasi all'infuori della città. Con me viene anche uno degli Einherjar che con il tempo è diventato quasi come mio fratello...anche lui era molto legato a Cande, il suo nome è Ruggero. Adesso siamo sul Jet privato che ci ha prestato il capo clan dei vaniri, visto che anche loro sono immortali, col il tempo sono diventati ricchi e dispongono delle migliori tecnologie che esistono. Quando siamo scesi, Freyja ci disse che avevamo il conto di credito inesauribile. Perciò anche noi abbiamo comprato molte cose, per esempio nella villa dove abitavo insieme a Candelaria, Ruggero e gli altri einherjar avevamo un sistema di sicurezza di riconoscimento facciale e lavoratori nei quali potevamo analizzare li artefatti dei vampiri, che usano per poter rapire, difendersi, attaccare e uccidere. Abbiamo scoperto che utilizzano dei proiettili con luce diurna per sparare ai Vaniri visto che sono deboli alla luce del sole. E utilizzano dei deodoranti che gli permettono di non percepiti dal forte senso di olfatto dei Berserker che sono mezzi uomini, mezzi lupi. Guerrieri fino al midollo cosi come i Vaniri che sono guerrieri antichi con incisivi lunghi e bellezza unica, insieme ai Berserker. I Vaniri sono la razza pura, da loro discendono i vampiri che sono una mescola tra umani e vampiri. Deboli al sangue umano. Alleati di Loki. Invece dai Berserker discendono i lobezni, che sono dei mezzo sangue al favore della sottomissione degli umani, quindi a favore di Loki. Da quando siamo scesi sulla terra le cose sono cambiate un po' in meglio. Ma questi mostri popolano tutta la terra. Noi valkyrie con i nostri fulmini e la nostra furia spietata in battaglia, riusciamo a fulminare o semplicemente uccidere con le nostre frecce incandescenti che al contatto con la pelle del nemico danno una potente scarica elettrica e trapassano i corpi. Noi valkyrie siamo molto agili nel corpo a corpo e brave arciere, ma la nostra arma più potente sono i nostri fulmini. Nelle nostre vene scorre energia, che se ritenuta troppo, può scoppiare. Siamo delle guerriere molto fredde e calcolatrici. Ma di tutte le valkyrie i fulmini sono i più potenti. Per questo e per la mia forza sono la generala delle valkyrie. Ma a nulla è servita la mia forza, quando dovevo proteggere Cande. Ho fallito...

MARTINA, LA SELVAGGIA.

-Dulgt- pronunciò Martina e il diario sparì. Guardò attraverso il finestrino del jet nel quale stavano viaggiando per andare a Buenos Aires. Le nuvole coprivano tutto e non lasciavano vedere ciò che si trovava sotto di loro. - mancano due un'ora e mezza all'atterraggio. Le comunicò Ruggero che era seduto accanto a lei. - vedrai che la troveremmo. Cercò di tranquillizzarla, perché di sicuro anche lui stava come lei. E riusciva a capirla. -grazie. Le di disse Martina. -E per cosa?- le chiese Ruggero sorridendole dolcemente. -Per essermi rimasto accanto, nonostante sia stata incapace di proteggere Candelaria e per aiutarmi a cercarla.
-Devi smetterla di incolparti, Tini. Non ti fa bene darti la colpa di tutto ciò che succede in battaglia alle tue valkyrie. Sono guerriere e in guerra può capitare di tutto. - cercò di spiegarle, ma Martina scosse la testa facendo negazioni. -tu non puoi capire! Semplicemente non puoi capire! Cande è mia sorella, è parte di me. E avrei dovuto proteggerla...e non l'ho fatto. Ho promesso a Freyja che l'avrei protetta, l'ho promesso a lei e sopratutto l'ho promessa a me stessa. E ho fallito. ho....ho fallito capisci?...sento il suo stesso dolore...e non poter fare niente per farla sentire bene, mi sta uccidendo. - si sfogò Martina, lasciando che i suoi occhi si riempissero di lacrime ma non permise che queste scendessero. Ruggero sospirò senza saper cosa risponderle, cosi semplicemente rimase in silenzio.
Pochi minuti dopo Martina, stanca di stare seduta si alzò e andò nel piccolo bagno del Jet. Si sciacquò la faccia con acqua fredda. Poi alzò lo sguardo e lo fissò nello specchio che era appeso nel piccolo bagno. Guardo il suo viso, che rifletteva la sua stanchezza e rabbia verso se stessa. I suoi occhi non erano più nocciola chiaro e intenso...erano di un colore azzurro...un azzurro non presente negli occhi degli umani...era un colore freddo, come l'azzurro dei ghiacciai. Tutta lei era un Iceberg in persona. Il suo cuore era un enorme blocco di ghiaccio e le sue ali tatuate , le ali caratteristiche delle valkyrie, tatuate nella schiena che sono rosse quando si arrabbiano o quando c'è di mezzo la passione, dorate quando sono felici o rilassate...erano diventate di un colore azzurro, quasi bianco. Era fredde al tatto. Ma non erano diventate cosi, con la sparizione di Cande...no era diventate cosi poco tempo prima. Quando quello che lei credeva il suo vero amore, la ferì interna ed emozionalmente. Martina credeva di aver trovato l'amore in Berserker chiamato Christian, ma questo risultò essere il suo distruttore...si, perché lui l'aveva distrutta con il suo tradimento...rendendola debole. Ferendola a morte. Nel momento nel quale lei scoprì il suo tradimento, le sue ali rosse dalla passione, si spensero e diventarono blu artico. Si raffreddarono, cosi come i suoi occhi che solo cambiavano al rosso furia, ma non tornavano più al nocciola chiaro. Infatti Cande le aveva chiesto perché portava ultimamente occhiali da sole, perché lei cercava di nasconderli. Di nascondere il suo cuore spezzato e la sua debolezza...si perché era diventata debole emozionalmente e fisicamente. Per quello non era riuscita a proteggerla come doveva fare. Martina spostò lo sguardo verso la sua borsa e decise di truccarsi visto che non si era truccata e di passarsi la spazzola per i capelli che erano un po' spettinati. Per il trucco scelse di usare per gli occhi un ombretto nero sfumato su tutta la palpebra mobile, eyeliner,mascara e mattina sempre nera che metteva e inquadrava bene i suoi occhi color ghiaccio. Un po' di Blush pesca pesca per gli zigomi e un Gloss trasparente. Poi prese la spazzola che aveva nella sua borsa, che più che borsa sembrava una valigia. Si spazzolo i capelli che ormai erano bicolore visto che si era fatta lo Shatush rosso che le davano l'aria da cattiva ragazza. Poi mise tutto ciò che aveva usato, di nuovo nella borsa, si sistemò la giacca in pelle nera e uscì dal bagno.
Quando atterrarono nell'aeroporto di Buenos Aires, ovviamente dopo aver chiesto il permesso alla torre di controllo, per atterrare in una delle loro piste, Martina era più che decisa di trovare Cande e uccidere in modo lento a tutti quelli che le stavano facendo male alla sua nonne. Quando uscirono dall'aeroporto chiamarono ad un amico del capo clan Vanirio di Chicago, lui gli avrebbe portato nella villetta ai margini della città dove avrebbero vissuto per quel tempo. Il giorno dopo sarebbero arrivate le macchine che loro avevano comprato in Chicago e chiesto di essere spedite a Buenos Aires, cosi per loro muoversi era più facile, senza dover chiedere un passaggio a qualcuno. Ruggero e Martina rimasero incantati da quel poco che avevano visto della città, ma non si godettero a pieno quel paesaggio così bello, che era Buenos Aires di sera. Una città vivace e allegra.
Quando arrivarono nella loro nuova dimora Noah il ragazzo che gli aveva accompagnati , li spiegò che Buenos Aires era un punto caldo per i vampiri e lobezni...erano molto frequenti i confronti tra Vampiri e lobezni con i Vaniri e i Berserker che lottavano insieme per difendere la città. Gli spiegò anche che c'era un piccolo gruppo formato da due valkyrie e tre einherjar che gli aiutavano e che uno di loro era senza compagna. Martina chiese se si poteva riunire tutti quanti i guerrieri di Freyja e Odin il pomeriggio seguente per conoscergli e chiedere informazioni, e Noah le disse che la mattina le avrebbe confermato se si potevano incontrare. E dopo averlo ringraziato per il passaggio Ruggero e Martina entrarono in casa. Sistemarono le loro cose nelle loro rispettive stanze e dopo aver cenato, visto che trovarono il frigorifero pieno, che Noah gentilmente aveva riempito , andarono a dormire...o almeno Ruggero andò a dormire. Martina per quanto ci provasse non riusciva a chiudere occhio, per lei era impossibile dormire, sentendo il dolore che Candelaria soffriva nel suo corpo. Di giorno cercava di mascherare il dolore ...ma di notte era diverso. Passava almeno cinque-sei ore sentendo i colpi che davano a Candelaria in tutto il corpo...solo che a lei non lasciavano i segni. Poi il dolore cessava e cadeva svenuta per la stanchezza e per il dolore...se quello succedeva a lei, non voleva immaginare ciò che succedeva alla sua adorata nonne.
-Ti voglio bene sorellina...- sussurrò Martina mentre abbracciava ad una piccola Candelaria di appena un anno. Cande era una valkyria molto irrequieta, come tutti i bambini di quella età e Martina anche se lei era una valkyria di cinque anni, proteggeva quella piccola peste più di sé stessa. -Is caomh lium thu mo nonne.(ti voglio bene anche io sorellina mia) - rispose Candelaria, il celtico gaelico. Martina sorrise dolcemente e le lasciò un piccolo bacio tra i capelli rossi.


Angolo autrice:

ciao a tutti! Per chi ancora non mi conosce, mi chiamo Stefi, e scrivo storie fantasy e ispirate dalla cultura celtica o Norvegese. Per chi non sa niente sulla cultura celta o Norvegese, vi spiego un po' com'è questa cultura antica. Allora i celti sono un popolo che parlano gaelico. Credono negli dei e come i greci credevano in Zeus e gli altri dei, loro credevano in Odin, che interpreta il ruolo di Zeus. Odin discende dagli dei Aesir. È un dio nordico il padre di tutti, e mille anni fa gli dei ricevettero una profezia chiamata l'olocausto degli dei, il Ragnarok. La profezia diceva che ci sarebbe stata una guerra tra gli dei del cielo. La guerra si produrrebbe per la ribellione di una parte degli dei. Una parte sarebbe in favore nel dare agli umani libera scelta per la loro evoluzione come popolazione e si convertissero in maestri dei suoi propri maestri. Altri, la minoranza, sarebbero in contra a questa decisione. Perche vedevano gli umani esseri inferiori a loro per prestarli tanta attenzione. Cosi alcuni degli dei lottarono in favore alla sottomissione degli umani e altri a favore della libertà di movimento degli umani, dipendenti di se stessi senza che sapessero che loro esistevano. Solo valutandoli e studiando come avanzavano come esseri indipendenti. Gli dei non arrivarono a nessun accordo e così si scatenò la guerra, il Ragnarok, in quella guerra morirebbero i buoni, gli dei Aesir e Vanir si unirono a Odin e disposero le loro proprie creature fantastiche. Pero Odin veniva ucciso e allora arrivava il finale dei tempi. I Jotuns (guerrieri di Loki dio delle tenebre) uccidevano tutti gli dei buoni e l'umanità. Quello diceva la profezia di Skuld la Norna tessitrice del destino. Lei vedeva il futuro. Per quello Odin decise di imprigionare Loki in un cella di cristallo, nell'asgard ( sarebbe il cielo, luogo dove vivono gli dei), prima che iniziasse la ribellione. Pero Loki scappò in alcuna maniera utilizzando un incantesimo e discese nella terra. Qui rimase chiuso nella sua propria cella e facendo la vita impossibile all'uomo. Cosi Odin si servì del suo esercito di guerrieri magici che lui stesso creò come, Einherjars e Berserker. All'inizio Einherjar e Berserker erano umani, guerrieri e forti, pero Odin regalò a loro doni sopra naturali ai più sviluppati nell'arte della guerra, quando lì toccò con la sua lancia e gli regalò l'od. Vuol dire la furia sfrenata. I doni che gli diede era la capacità di metamorfosi in questo caso l'estensione dei muscoli duplicando la misura originale. Gli incisivi inferiori e superiori si allungano i capelli della testa gli crescono in ogni trasformazione, gli occhi si dilatano e si fanno gialli. Odin e il resto degli dei non poterono fermare Loki nella sua discesa nel mondo degli umani, ma in cambio e per reprimere le future azioni di Loki decisero di far discendere al Midgard (pianeta terra) componenti del suo esercito. Cioè, Einherjar e Berserker e si sparsero per il mondo per proteggere gli umani. Ma parte di questi guerrieri si lasciarono portare per l'energia terrena. Risultò che uomini e donne umane erano molto belli e attraenti . Una delle raccomandazioni di Odin era non vincolarsi con gli umani, ma quella raccomandazione non fu rispettata. Così si relazionarono con umani e crearono una razza i Lobezni . Ibridi tra Berserker e umani. Molti di loro si lasciarono ingannare da Loki altri si lasciarono portare per il potere. E si unirono a Loki. Nel suo piano di tormentare gli umani. Loki mutò ai discendenti dei berserker che si unirono a lui e li trasformò in mostri sono chiamati Dona-madhad o semplicemente lobezni, abominazioni selvagge con forma di lupi. I Vanir crearono i Vaniri, anche loro guerrieri, molto forti e con molti doni, tipo la capacità di volare e comunicare con gli animale, parlare telepaticamente, ma solo con le loro coppie, possono spostare oggetti con un comando mentale,poteri curativi perciò i loro corpi cicatrizzano velocemente Njor, Frey e Freyja i principali dei Vanir furono gli artefici della creazione di questi guerrieri, ma temendo che con il passare del tempo diventassero più potenti di loro gli diedero anche delle debolezze. Tipo la fame insaziabile per il sangue...ma non per il sangue umano o uno qualsiasi, fame per la sangue della loro coppia eterna,le loro Caraid. ( il celta gaelico significa :amore eterno, compagna di vita. ) e gli fecero deboli alla luce del sole. Da loro discendono i vampiri che sono o ibridi o pure Vaniri che stanchi di aspettare le loro Caraid passarono dalla parte di Loki. Sempre i Vanir crearono le Valkyrie, Freyja e Thor si considerano i loro creatori, Thor è il dio della tempesta e Freyja la dea della fertilità e la bellezza. Le Valkyrie sono guerriere fredde e metodiche, posso lanciare fulmini, creare tempeste e sono molto forti. Visto che sono state create da Freyja sono molto vanitose e dotate da una estrema bellezza...tra l'altro tutti i guerrieri immortali sono bellissimi. Sono donne che nelle loro vene hanno una furia caratteristiche, non possono essere considerate Valkyrie senza di essa.


Se volete scoprire di più continuate a leggere la storia e farò del mio meglio per spiegarvi, la storia degli dei Scandinavi. Le parole che avete trovato sono quasi tutte in norvegese, tranne alcune in Celtico gaelico.

Bhe' spero di avervi incuriosito al meno un po', aspetto le vostre recensioni e scusate se trovati errori o orrori grammaticali ma, visto che non sono italiana e che parlo lo spagnolo, francese, inglese e studio il norvegese e l'antico gaelico faccio confusione.

Alla prossima e baci!

by Stefi.

  
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