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Autore: lightblue96    21/01/2015    0 recensioni
-Ho paura Zayn. D.
-Di cosa Dì? Z.
-Di trascinarti con me, di morire, di soffrire, di amarti, di non essere abbastanza, di restare sola, di dimenticare. Ecco di cosa ho paura. D.
-Tu vivrai, Diana. Te lo garantisco. E non sarai più sola. Ci sarò io da adesso in poi. Tu non sei abbastanza. Sei molto di più. Tu sei tu. E sei la cosa più bella che mi sia capitata. Z.
-Grazie Zy. D.
-No, grazie a te. Z.
(estratto dal capitolo 11)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella decisione mi cambiò la vita


Avevo deciso che quel caldo sabato di maggio, sarei andata alla festa più bella dell'anno. Avevo deciso di mettermi il più bel vestito che avessi nell'armadio. Sarei salita sul mio adorato scooter e sarei partita. Volevo divertirmi, dimenticare la mia vita e ballare. Ballare fino allo svenimento. La festa si sarebbe tenuta a Milano. In un locale esclusivo. Avevo il biglietto, comprato da un ragazzo della mia scuola. Partii e arrivai verso le 10.00 pm. Decisi di mangiare qualcosa, così mi incamminai verso il primo MCDonalds che incontrai. C'era molta gente e dovetti fare una lunga fila. Dovo aver pagato cercai con lo sguardo un tavolo libero e quando ne trovai uno, mi ci sedetti. Dopo aver mangiato, andai in bagno e mi incominciai a preparare: vestiro → http://weheartit.com/entry/63587461 trucco leggero, capelli sciolti e mossi, tacchi. Uscii dal Mc e andai direttamente alla festa visto che era vicina. Entrai nel locale. Era bellissimo: mille luci, molti tavoli e divanetti, una pista per ballare e il bar degli alcolici. Era già pieno. La musica alta, persone già brille. Andai al bancone e chiesi da bere.

“Certo piccola. Se ti serve altro, io sono qui” mi disse il barman facendomi un occhiolino.

“Grazie, ci penserò” gli risposi lanciandogli uno sguardo malizioso e salutandolo. Incominciai a bere e, dopo due bicchieri, ero già moolto brilla. Ballai. Molto. Al punto che, non so come, mi ritrovai sopra un tavolino con dei ragazzi che mi ballavano intorno. Finita la canzone riandai al bancone e ordinai un cocktail alcolico all'ananas.

“Sei brava a ballare” mi disse il barman. Gli sorrisi. Bevvi tutto in un sorso il cocktail e me ne riandai a ballare. Questa volta però per terra. Si avvicinò un ragazzo alto e molto bello. Iniziammo a ballare insieme. Sensualmente. A ritmo di musica. Ci baciammo. Appassionatamente.

“Sai, non dovresti approfittare di una ragazza ubriaca” gli dissi guardandolo maliziosamente. Non so perchè, ma parlai in inglese.

“Ma io non ne sto approfittando” disse avvicinandosi a me. Mi baciò ancora e ancora.

 

-Che male!- Questo fu il mio primo pensiero. Mi toccai la testa e lentamente aprii gli occhi. Mi trovavo in una stanza molto grande. E piano piano i ricordi tornarono. -bene, sono andata a letto con uno sconosciuto- pensai alzando gli occhi al cielo. Mi girai dall'altro lato del letto, per vedere il viso del ragazzo. Era davvero bello: capelli neri, carnagione scura, un fisico da urlo. Dopo averlo osservato un po', mi alzai, indossai l'intimo e presi una maglietta a maniche corte del ragazzo. Era abbastanza lunga da arrivarmi fino a sopra le ginocchia. Uscii dalla sua stanza e andai in giro. Dovevo trovare la mia borsa. Dopo un po', trovai la cucina e la vidi per terra. La presi e scavai all'interno per trovare il mio telefono e le cuffie. Una volta trovati mi misi le cuffie e cominciai a cantare a bassa voce. Nel frattempo decisi di preparare la colazione. Decisi di farmi fette biscottate con la valle e la marmellata di ciliege e, da bere, del succo d'arancia. Non mi accorsi di aver iniziato a cantare a voce alta. Lo notai solo quando, girandomi, mi trovai davanti quattro occhi che mi fissavano sbalorditi. I primi due erano di un ragazzo alto, occhi color cioccolato e capelli castano/biondo, invece gli altri due erano di un ragazzo, sempre alto, ma con gli occhi azzurri. Mi tolsi le cuffie e salutai, imbarazzata.

“Scusate, vi ho svegliato.”

Siccome fecero una faccia confusa, ritentai in inglese. E a quel punto mi capirono.

“Ciao.. comunque non ti preoccupare” mi disse occhi-cioccolato con voce ancora assonata. Occhi-azzurri invece mi squadrava dalla testa ai piedi aspettando chissà quale reazione da parte mia.

“Qualcosa che non va?” chiesi stizzita.

“Nono.. scusa. Sai, hai una bellissima voce.” rispose occhi azzurri.

“Bhè grazie.”

Iniziai a mangiare incurante di loro che mi guardavano stupiti. Dopo un po' però diventarono fastidiosi.

“Potete smetterla di guardarmi così?” sbottai

“Certo, scusa. Ma non sai chi siamo?” mi chiese occhi cioccolato

“Dovrei?” feci io.

“Okay, allora io sono Liam” si presentò occhi cioccolato

“Ed io sono Louis”

“Non saprei dirvi se è un piacere.. Comunque io sono/”

Venni interrotta da qualcuno che entrava. Era un ragazzo con i capelli ricchi ed occhi verdi. Mi squadrò anche lui.

“Perchè continuate a guardarmi come se fossi un alieno? Sono una ragazza. Le avete mai viste le ragazze?” dissi alterata. Odio la gente che mi squadra. Alzai gli occhi al cielo e andai a vestirmi senza far svegliare il bello addormentato. Gli diedi un bacio sulla guancia e gli scrissi un biglietto:

 

Ehi bello addormentato, ieri sera è stato fantastico.

Spero di rincontrarti. Un bacio, Diana

ps: i tuoi amici hanno mai visto una ragazza?”

Scesi giù. Quando andai in cucina per prendere la borsa mi scontrai con un ragazzo finto-biondo e con gli occhi celesti.

“Scusa” mi disse.

“No problem. Scusa tu, non stavo guardando dove mettevo i piedi.”

Lo sorpassai e andai in cucina.

“Bene Liu Loa è stato un piacere conoscervi.”

“Veramente i nostri nomi sono Liam e Louis” disse Liam, credo, grattandosi leggermente la testa.

“Okok. Io adesso me ne vado. Salutatemi il moro.”

E così me ne andai, senza guardare le loro facce. Però devo ammettere che erano tutti dei ragazzi bellissimi, ma nessuno superava il mio addormentato. Stranamente mi aveva colpito, e molto. 

  
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