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Autore: RiccioLilli    22/01/2015    4 recensioni
Erano partiti per un viaggio; erano stati lontani da casa per quattro mesi.
Quel giorno sarebbero tornati.
Ma erano cambiati.
Erano diversi, dal momento in cui quel fulmine era arrivato.
Genere: Commedia, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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    GIRL ALMIGHTY
 
Light’s pov    
 
Il riccio si buttò sul divano un attimo prima che mi potessi sedere.

Sbuffai: “Stronzetto!”

Scoppiò a ridere divertito.

Probabilmente un paio di settimane prima l’avrai preso a calci finché non mi avrebbe lasciato il posto.
Come eravamo arrivati a quel punto?
All’essere quasi amici?

Me l’ero chiesto ripetutamente negli ultimi giorni.

Ripensai alla conversazione che aveva cambiato tutto.

Era un giovedì di due settimane fa, lo sapevo perché quello stesso giorno avevo accompagnato mia cugina al parco.
Dove, casualmente, mi ero imbattuta in Harry.
Di nuovo.

Mi sedetti a gambe incrociate nel prato, il libro tra le mani e una brezza leggera ad accarezzarmi il volto.

Sbuffai sonoramente quando due lunghe gambe affusolate si fermarono davanti a me; riconobbi le sue Converse nere. Erano piuttosto vecchie, c’era perfino con piccolo foro sul lato destro della scarpa sinistra. Non l’avevo mai notato, ma d’altronde perché avrei dovuto?

“Harry Styles” borbottai spazientita: “Mi segui o è un funesto destino che ti porta dovunque io vada?”
Lo sentii ridacchiare distintamente.

“Credo proprio che il destino ce l’abbia con te.” Si sedette proprio davanti a me, costringendomi a staccare gli occhi dalle pagine della mia vecchia copia di Harry Potter e Il Calice Di Fuoco.

Mi sistemai distrattamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio, mentre osservavo il ragazzo con occhio critico.
Il sole illuminava la sua pallida pelle bianca e rifletteva la propria luce nei suoi intensi occhi verdi. Così persi, così luminosi. Sembrava che il suo sguardo fosse puntato su qualcosa che gli altri non potevano vedere.

Ancora non avevo capito che Harry non vedeva come gli altri.

Socchiusi le labbra, in procinto di parlare, quando qualcosa mi colpì violentemente in testa.
Improvvisamente il mondo iniziò a girare intorno a me: un pallone giallo canarino rimbalzava poco lontano, la risata di Harry riecheggiava mentre un ragazzino si avvicinava e si scusava timidamente, rosso d’imbarazzo.

Borbottai qualcosa tipo ‘figurati’, esattamente non ricordo, ma appena si fu girato imprecai contro di lui, per quanto la mia scarsa lucidità mi permise.

Solo in quel momento notai di essermi stesa a terra per il capogiro; mi sedetti lentamente, per non incrementare le fitte di dolore, e porta la mano dietro la testa, strofinando dove il pallone mi aveva colpita.

Harry ancora ridacchiava.
Lo insultai ripetutamente nella mia mente.

“Sembri uno spaventapasseri” ghignò divertito, indicando i miei capelli castani evidentemente scompigliati.

Sbuffai. “Colpa di quello stupido bambino e del suo fottuto pallone! Non può andarsene a giocare da un’altra parte?”

“Ma questo è un parco, Lightning Horan. Dove altro può giocare?” esclamò lui, tranquillamente.
“E se ci pensi bene non è stato il bambino a portare qui il pallone, ma il vento.”

Alzai un sopracciglio. “Allora non solo il destino, ma anche il vento ce l’ha con me?” esclamai ironica.
Mi spiazzò la serietà con cui ribatté.

“Forse entrambi, forse nessuno. Forse il bambino, forse il vento, forse il destino. Ma alla fine che ci possiamo fare? La vita va presa come viene, i palloni ci colpiscono in testa, il vento ci scompiglia i capelli, i fulmini ci colpiscono e le persone ci abbandonano. Non esistono ancore che ci saldino alla vita. Non possiamo sconfiggere il vento, non possiamo evitare il fulmine. Ma alla fine ci troviamo a lottare contro il vento, a imprecare contro la pioggia, e siamo ancora in piedi, forti, sicuri...”

Onnipotenti” mormorai, presa dal suo strano discorso e dal suo modo di trarre una metafora da una semplice lamentela.

“Onnipotenti, mi piace. Brindiamo, alla forza delle persone, ragazza onnipotente!” accennò un sorriso perso.
Sì, perso.

Capii che quello era il modo migliore per descrivere Harry Styles.
Un ragazzo che aveva perso contro la vita e cercava una rivincita.
Un ragazzo smarrito in mezzo agli altri, che cercava una via nell’ingenuità della gente per raggiungere l’ancora che non aveva trovato, ma sapeva essere da qualche parte.

Fu in quel momento che notai come i suoi occhi brillavano mentre fissava il vuoto.
Harry Styles non vedeva, lui aveva imparato ad osservare.

Normalmente, le persone vedono. Vedono un colore, un oggetto, una persona, e pensano. Pensano che quello è verde, che quella è una bottiglia, che quella è una ragazza.

Poi ci sono le persone perse.
Quelle che osservano.
Quelle che guardano il verde e si chiedono se sia verde per tutti.
Quelli che guardano una bottiglia e pensano a cosa ci sia dentro.
Quelli che guardano una persona e provano a capire cosa le si nasconde dietro.
Quelli che guardano la pioggia e dicono ‘da qualche parte dev’esserci il sole’.
E’ per questo che lo sguardo di Harry Styles era così vuoto.

Quando osservi, non hai tempo per vedere.

Dei passi in corridoio mi distolsero dai miei pensieri su come quell’improvvisa luce nei suoi occhi avesse cambiato la mia opinione su di lui.
Harry se ne stava ancora spaparanzato sul divano, borbottando qualcosa sul tempo di quella mattina, mentre Niall divorava l’ultimo pacchetto di patatine.

La porta si spalancò, svelando uno Zayn perfino più corrucciato del solito, subito seguito da Louis, stranamente silenzioso: il naso rosso e la coperta che si stringeva addosso mi portarono a chiedermi cosa ci facesse in piedi pur avendo l’influenza. Doveva essere qualcosa di piuttosto importante.

“Harry, sai che oggi è…” Il moro si interruppe, lanciandomi un’occhiata sorpresa.
Non perse tempo chiedendomi cosa ci facessi lì.
“Ho bisogno che qualcuno mi accompagni, subito.”

Potei constatare dal suo tono sbrigativo che avesse piuttosto fretta. Sembrava molto nervoso. Harry lo fulminò con lo sguardo e mi guardò silenziosamente, e non mi ci volle molto a intuire che non mi avrebbero accennato né dove né perché; probabilmente non avrei neanche dovuto assistere a quella conversazione.

“Non può venire Louis, come al solito?” borbottò cautamente, cercando di non farsi sfuggire particolari di cui si sarebbe pentito.

Il diretto interessato alzò un sopracciglio: “Sei cieco per caso? Ho appena vomitato per la terza volta, non dovrei muovermi dal letto, figuriamoci da casa.”

“Ma avevo promesso a Light di guardare un film insieme!” si lamentò, mentre io posavo distrattamente i dvd tra cui stavo scegliendo sul tavolo, intuendo che quella sera non ci sarebbe stato alcun film.

Zayn strinse i pugni, sbottando in quello che sembrava più un ringhio che un avvertimento: “Porca puttana, Harry, ho bisogno che tu venga con me e no, non posso fottutamente portare Niall, sai che se succedesse qualcosa non potrebbe intervenire!”

“Ehi!” borbottò offeso il biondo, che fino a quel momento se n’era stato zitto, sgranocchiando le patatine. Lo ignorammo.

“Harry, se è davvero così importante, possiamo guardarlo un altro giorno.” Finsi un sorriso.
Harry fissò duramente il moro dritto negli occhi per qualche istante ancora. L’aria era carica di nervosismo. Non mi sarei stupita se da un momento all’altro uno dei due si fosse trovato un occhio nero.

“D’accordo.” mormorò allora il riccio, arreso.

Louis emise un sospiro di sollievo, mentre l’espressione di Zayn rimase stampata sul suo volto. Nervosa, dura, fredda.
“Vai a prepararti. Usciamo tra dieci minuti.”

Uscì dalla stanza silenzioso come quando era entrato, lasciandosi dietro un silenzio pieno di segreti sussurri che non potevo comprendere.

Harry si alzò e si scusò, correndo in camera subito dopo.

Mi ci vollero pochi istanti per capire cosa avrei fatto della mia serata.

Da: Light
A: Roxie
Abbandona i tuoi piani per stasera, ti aspetto da Niall tra dieci minuti. Pronta a scoprire cosa ci nascondono?

EHI, SO CHE VORRETE AMMAZZARMI.
Cioè, mesi di ritardo e un capitolo così corto, lo so e vi chiedo perdono.
Per farmi perdonare, ho deciso che il prossimo sarà il capitolo decisivo: finalmente scoprirete la verità su Harry, Louis, Zayn e Niall.
Scusate davvero il ritardo, ma sono piena di idee per OS e altre long, e mi distraggo facilmente!
Ora me ne vado prima che mi ammazziate u.u
A presto! 
  
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