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Autore: Seleyne    22/01/2015    1 recensioni
Come molti ragazzi che vivono nel mondo di Ao no exorcist il rischio di essere feriti e, se sfortuna vuole, uccisi a causa di un demone non è mai troppo basso e la famiglia di Shina Kogarashi non fa eccezione: non solo perché è morta principalmente a causa di un demone ma ha una parentela di sangue con uno di questi.
Come Rin e Yukio sanno bene, essere figlio di un demone è una vera sfortuna per chi vive in un mondo in cui queste creature vengono cacciate ed uccise tutti i giorni.
Assiah è quindi un posto difficile per gli abitanti di Gehenna, compresa Shina.
Allevata da uno dei migliori paladini e cresciuta per essere un esorcista ai massimi livelli, scoprire di essere in realtà uno di quei mostri a cui ha dedicato la vita e la lama della sua spada è uno vero schock per la ragazza.
La vita dell'orfana viene riempita con duri allenamenti, crescendo fredda, astiosa e poco incline a socializzare. Grazie però a persone speciali Shina avrà qualcuno per cui vale la pena lottare, questo vale finchè la natura demoniaca non decide di prendere il sopravvento.
Questo è la breve introduzione di The Wintry Wind, un'altra storia pubblicata. ^^
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Auguste Angel, Mephisto Pheles, Rin Okumura, Un po' tutti, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti noi veniamo al mondo innocenti,
con gli occhi spalancati,
è compito dei nostri genitori guidarci e proteggerci, 
e perchè no... anche dei nonni, a modo loro.


 


Shina si era allenata duramente per molti mesi, senza uscire da quelle quattro mura che erano il Vaticano. 
Studiava al mattino e si allenava fino allo sfinimento nel pomeriggio per concludere poi la giornata con un bel gelato e quattro chiacchere con Yukio, per poi ricominciare tutto da capo il giorno successivo.
Decise così di dedicarsi una giornata, in cui Arthur era impegnato in una missione, all'insegna dello svago.
Senza dire nulla a nessuno, dopo pranzo, si mise un bel cappotto pesante e si fece una bella passeggiata fino in centro città.


"É una bella occasione per comprare qualcosa ad Arthur e agli altri per Natale!"

Shina passò così qualche ora, girovagando fra i negozi e i mercatini natalizi tipici, curiosando fra le bancarelle e facendo quei pochi acquisti che i suoi miseri risparmi le permettevano. 
Fu dopo circa un'ora che si rese conto di essersi spinta, forse, un po' troppo lontano.
La ragazzina dai capelli corvini decise così di mettere una mano sul coltello che teneva nascosto nella cintura e si avvicinò ad uno sconosciuto per chiedere informazioni su come tornare verso il centro.
Individuò un uomo alto, coi capelli biondi e apparenti occhi dolci e disponibili. 


«Salve, mi scusi? dico a lei, posso disturbarla?»
«Oh, ciao piccola, dimmi, cosa posso fare per te?»
«Mi potrebbe indicare la strada più veloce per tornare in centro città? o se la strada fosse più breve, una via per arrivare al Vaticano»
«Abiti al Vaticano piccola?»
«Si... abito lì»

"Cosa gli può interessare se abitassi in una qualunque casa piuttosto che al Vaticano?"

«Orfana dunque... Non hai una mamma o un papà con te vero? Dai vieni, fra poco devo andare in centro anche io, se ti va puoi venire direttamente con me, così eviti di perderti ulteriolmente»
«Uhm, d'accordo»

Shina era decisamente poco convinta nel seguire uno completo sconosciuto per strade che non aveva mai percorso: infatti quello era il primo giorno in cui era uscita dal Vaticano e aveva visitato la città. 

"Forse era meglio venire con Arthur la prima volta..."

Shina seguì silenziosamente l'uomo per una decina di minuti, finchè si rese conto che, seppur non avesse mai visitato la città, le strade che stavano percorrendo per tornare indietro erano del tutto diverse e andavano nella direzione opposta da quella in cui la ragazza era venuta in precedenza.

«Hai intenzione di prenderti quella bambina vero? bè sappi che l'onore di averla non ti sarà concesso»

Una ragazza dai lunghi capelli mossi e mori si rivolse al giovane con tono austero e, allo stesso tempo, nobile.

«Chi diamine sei tu?»
«Non sono affari tuoi. Ora vattene senza tante storie»
«Ma non esist-»

L'uomo dai folti capelli biondi non fece nemmeno in tempo a terminare la fase che si ritrovò la testa che dondolava per terra, staccata dal resto del corpo.
Fu la prima volta che Shina vide una persona morire di fronte a lei: un urlo proruppe dalla sua gola e i suoi occhi bagnati dalle lacrime si posarono su quella ragazza, notando solo ora che gli occhi di quest'ultima erano di un argento chiarissimo quasi bianco.
Quello che Shina non poteva notare era che i suoi occhi erano identici alla ragazza che stava in piedi di fronte a lei con, fra le mani, il suo coltellino ricoperto di sangue.

«Ecco questo è tuo. L'ho preso in prestito per un attimo, ma sono certa che non ti dispiaccia, ora forza vieni con me. Ti riporto da Arthur al Vaticano»

Shina non mosse un muscolo, rimase lì seduta per terra a gambe incrociate, tremando come una foglia e fissando quella giovane donna
«C-chi sei?»

«Reiko. Che c'è? stupita che te l'abbia detto? Tanto ci rivedremo ancora quindi perchè non dirtelo. Sappi però che se rivelerai il mio nome al tuo caro Arthur o a qualcun altro, queste persone faranno la stessa fine del ragazzo laggiù e, prima che ci provi, so quanto sia forte il tuo tutore e tutto il resto, ma sappi anche che sono molto più forte di uno stupido esorcista.»

Dopo svariati minuti e, a seguito del cenno di assenso di Shina, Reiko la prese per mano, l' aiutò a mettersi in piedi e con un «Per di qua» la condusse per svariate vie finchè Shina non riconobbe la strada per tornare al Vaticano.

«Da qui sai benissimo dove andare, ti ricordo il nostro patto. Torna a casa ora Shina»

Reiko scomparve così come era venuta: una folata di vento tale da far chiudere gli occhi della ragazzetta per qualche secondo e la mora che l'aveva accompagnata era come volatilizzata nel nulla.
Inutile dire che Shina non percorse altra strada se non la via principale che l'avrebbe ricondotta a casa sua, strattonando i suoi acquisti qua e là a causa del dondolio provocato dai suoi passi rapidi.
Una volta arrivata al Vaticano, la ragazza si diresse in camera sua, lasciò per terra le borse e dopo un bagno caldo, fu in grado di pensare lucidamente di nuovo.

"Chi era quella ragazza? Come faceva a sapere di Arthur? E il mio nome, sono certa di non averglielo detto eppure lo sapeva.. chi diamine è questa Reiko?"
Shina ci pensò per svariati giorni a seguire finchè il ricordo della ragazza mora non divenne che un lontano ricordo.


Gli anni passarono fra allenamenti e studi, Yukio all'età di quindici anni, tornò a casa sua dal fratello e dal padre adottivo e Shina, rimasta sola, continuò la sua carriera come Knight. All'età di quattordici anni divenne il più giovane membro della Upper 2nd Class e si stava allenando duramente nell'attesa di avere l'età minima necessaria per affrontare l'esame ed entrare a far parte della Upper 1st class.
Shina scoprì che nel frattempo Yukio si era recato alla True Cross Academy nelle vesti di insegnante e il fratello, Rin, aveva seguito la sua stessa strada ma come alunno.

Le strade dei due giovani amici si erano così separate finchè, un incarico affidatole da Arthur, non la costrinse a frequentare sempre più spesso quella strana accademia. 

«Shina, devi andare ad occuparti di quell'idiota di Shura. Si crede un'insegnate di successo in quella stupida accademia! Devi tenerla d'occhio.»
«Arthur ti prego, stai scherzando vero?»
«Sai che non scherzo mai»
«No dai ti prego! Mille allenamenti piuttosto! Ma stare dietro a Shura, no non esiste!»
«Niente discussioni Shina! La decisione è presa vedi di fartelo entrare in testa! Domani avrai la tua chiave passepartout che ti permetterà di andare dove vuoi, e partirai immediatamente per la True Cross»
«Ma-»
«Niente ma Shina! É la tua missione: caso chiuso! Domani partirai per l'accademia, niente storie. Ora vai a prepare i bagagli: quell'idiota del preside ti ha preparato una stanza e per sicurezza dovresti lasciare là quanto è necessario. Non puoi certo portarti dietro la chiave passepartout ovunque, per questo avrai una tua stanza!»
«Agli ordini...»

Shina si diresse così di controvoglia verso la sua stanza, inconsapevole che dal giorno dopo la sua vita sarebbe cambiata: avrebbe stretto nuove amicizie, come Nagi, ne avrebbe interrotte altre a causa di litigi e malintesi, come il suo legame con Yukio, e avrebbe scoperto la verità sul suo passato e sulla natura del suo sangue che, a sua insaputa, stava diventando sempre meno umano.
 
   
 
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