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Autore: night_changes33    25/01/2015    1 recensioni
"Questa volta non ce l'avrei fatta, non avrei resistito all'ennesimo trasferimento. La mia vita era già stata una lunga serie di spostamenti da una cittadina all'altra e io non avevo e non avrei mai conosciuto cosa volesse dire la parola "stabilità"."
"Perchè pensi che questa volta sarà diverso?"
La vita di Harry cambierà appena l'auto si fermerà a Chester, la città da cui tutto cominciò. La città dove il sogno ebbe inizio insieme ad altri quattro ragazzi. HARRY, NIALL, LIAM, ZAYN E LOUIS.
LARRY!
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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LOUIS' POV Anche quella sera io Mike e Luke ci eravamo ritrovati a una delle tante feste a cui ci imbucavamo per divertirci un pò e lasciare i brutti pensieri da parte. Solo che questa volta avevo alzato il gomito più del solito e ora mi ritrovavo ubriaco fradicio in mezzo a una pista da ballo a fare il deficente con tutte le tipe che mi trovavo sotto tiro. La musica mi rimbombava nelle orecchie e mi provocava un gran malditesta. Le luci negli occhi e il caos intorno a me non mi aiutavano a reggermi in piedi. Gli altri due scemi non erano messi meglio. Nonostante il malditesta e la voglia di vomitare che avevo in corpo, ero comunque abbastanza lucido da capire che nessuno di noi poteva guidare, ma allo stesso tempo non volevo chiedere aiuto agli altri, sarebbe stato come se li avessi perdonati. E non era così. Avevano tradito la mia fiducia. Soprattutto Liam. Da quel momento non passai più tempo con loro. Ma la loro compagnia, noi che cantavamo intorno al fuoco e scherzavamo, tutto ciò mi mancava tremendamente. Il problema è che non lo avrei mai ammesso ad alta voce. Ero troppo orgoglioso. ******** Liam era immobile di fronte a me, più arrabbiato e preoccupato che mai. Non mi aveva mai in visto in quelle condizioni, mezzo sbronzo e mezzo fatto. Pessimo abbinamento. Prese un profondo respiro per calmarsi prima di comiciare a parlare. "Basta Louis. Mi avevi promesso che avresti provato a smettere, non è così che si affrontano i problemi. Ora che hai quella robaccia in corpo, ti senti meglio?" Sapeva che avrei trovato la risposta da solo. Ma non lo dissi ad alta voce. Mi prese per una spalla e cercò di alzarmi dal pavimento di quel lurido bagno in cui mi trovavo. Un' altra festa finita male, e dopo i mille lascia passare di Liam ora avevo paura che avrebbe spifferato tutto a qualcuno. Riprese, ma con più determinazione nella voce questa volta. "LouLou, tu sai che sei come un fratello per me. Non posso più vederti conciato così, prima o poi potrei non esserci più io a salvarti da questo schifo di gente che frequenti." Non riuscivo a parlare, ero ridotto a uno straccio e non avevo la forza nemmeno per camminare. Aveva tremendamente ragione, Liam aveva SEMPRE ragione. Ma io amavo troppo fare di testa mia per ascoltare quello che diceva la gente. Appena tornati a casa, mi fece sdraiare sul letto e mi rimboccò le coperte. Prima di spegnere la luce e andare nella sua stanza però aggiunse una frase che mi spezzò il cuore "Mi dispiace amico, lo devo fare". E mi lasciò solo in quella stanza a rimuginare sulla mia vita e su quello che sarebbe stato giusto fare. Ma non sono mai stato molto bravo a fare la scelta giusta. Non sono mai stato bravo a prendermi cura di me stesso. Nessuno me lo aveva mai insegnato d'altronde. ******** E così Payne aveva rivelato tutto a Isabelle, il capo di casa, che senza neanche pensarci due secondi mi mandò in una clinica per dissintossiarmi. Non c'è dubbio che questo per me fu positivo perchè non so dove sarei ora altrimenti, ma lui aveva tradito la mia fiducia. E dopo questo mi allontanai da tutti loro, anche Niall e Zayn lo appoggiarono. Ma in questo momento non avevo altra alternativa se non quella di chiamare a casa e farmi venire a prendere. Questo non mi piaceva per niente. Odiavo non avere alternative, mi sembrava di essere soffocato. Ma presi il telefono dalla tasca dei jeans aderenti e chiamai. HARRY'S POV Non riuscivo a prendere sonno quella notte.Mi trovavo seduto sul davanzale vicino alla finestra, musica alle orecchie e una tazza di the tra le mani. Fissai lo schermo del mio cellulare. Cazzo. Erano già le 3. Ripensavo a tutta la giornata appena passata, ed ero sorpreso di essermi divertito tanto, il tempo era trascorso in fretta. I ragazzi erano simpatici e avevano provato ad inserirmi, ma io preferivo aspettare un pò, volevo conoscerli bene prima di potermi aprire del tutto. Ci avrei potuto mettere settimane o mesi o forse non mi sarei mai aperto, ma di una cosa ero sicuro. Avevo terribilmente bisogno che qualcuno mi facesse uscire da quelle mura che ormai si erano impossessate di me e non intendevano andarsene. L'unica persona di cui mi potessi realmente fidare ero io e basta. Il telefono al piano di sotto squillò e interruppe i miei pensieri. MA CHI CAVOLO POTEVA ESSERE A QUEST'ORA? Scesi di corsa le scale, gli altri dormivano tutti. "Senti, se è uno stupido scherzo ti spacco la faccia in due, chiunque tu sia. Non è affatto divertente" Quando finii di parlare mi accorsi della musica alta in sottofondo e di una risata che sghignazzava per ciò che avevo appena detto."Tu sì che sei uno tosto. Bel modo di conoscerci vero? Sono Louis, il tuo nuovo amichetto del cuore e...ho bisogno di un favore." Dopo la telefonata presi la macchina e seguii le indicazioni di quel ragazzo per arrivare al locale. Si chiamava Louis a quanto pare. E non so cosa, ma prima del mio arrivo doveva essere successo qualcosa che li aveva fatti separare. E Niall, Liam e Zayn sentivano la sua mancanza. La situzione non poteva che incuriosirmi. Non ero uscito di casa per quel tipo però, non sarebbe stato da me fare favori, in particolare a uno sconosciuto che poteva benissimo essere un coglione di prima categoria come tanti. Ma non riuscivo più a stare rinchiuso tra quelle quattro mura, avevo bisogno di prendere una boccata d'aria e lui era solo un pretesto. Parcheggiai il veicolo e notai un gruppetto di ragazzi tutti messi in cerchio intorno a qualcosa. Mi incuriosii così scesi dall'auto e li raggiunsi. Non stavano guardando qualcosa, ma qualcuno. Infatti c'erano distesi due ragazzi che si picchiavano, ma era più un rotolarsi e darsi carezze considerando quanto fossero sbronzi. Tutti stavano a fissarli senza far nulla, ma quella scena per me era così pietosa che decisi di intervenire. "Alzatevi e filate a casa se non volete che chiami la polizia. E la prossima volta prendete lezioni di box prima di fare ste scenate." Alzai uno dei due, che barcollando se ne andò per un vicolo, l'altro rimase in piedi di fronte a me. Lo fissai anche fin troppo a lungo perchè dopo qualche momento, quel ragazzo mi venne incontro e mi porse la mano. "Sono quello della chiamata. Suppongo che ti devo un grazie per l'aiuto" Allungai il braccio per stringergliela ma la tirò subito indietro e rimasi col braccio per aria. "Non avevo bisogno del tuo aiuto"Disse secco. Questo gesto mi fece incazzare talmente tanto che ci misi qualche secondo e un paio di profondi respiri per evitare di tirargli un pugno. "Sei tu quello che devo portare a casa come un bambino di 12 anni?" Impressi nella mia voce tutta l'acidità che potevo, già lo odiavo. "Sì sono io, andiamo" Mentre camminavamo verso la macchina, studiai il profilo che avevo a fianco. Non era molto alto e notai subito i suoi tatuaggi sparsi per la sua pelle abbastanza abbronzata. Non avevano molto senso, ma di certo non potevo dire nulla. Anche io avevo diversi disegni e frasi che mi ero fatto fare senza nessun motivo logico. Arrivai ad analizzare il suo viso, dovevo dire che aveva dei begli occhi, grandi e di un grigio tempesta, di quelli in cui puoi perderti dentro. Dopo aver trascorso un viaggio lungo e silenzioso ed essere arrivati a casa, Louis si degnò di aprire un discorso "Allora, ti devo chiamare Ragazzo nuovo per il resto della vita o hai un nome?" La sua sicurezza nei miei confronti mi fece vacillare "Harry" Sussurrai. "Harry" Assaporò il mio nome. "Mi piace" "Oh beh, grazie per l'approvazione. Senza non so come avrei fatto." Ritrovai un pò della mia autostima. Chi si credeva di essere per farmi sentire così inferiore a lui? Lo fissai a lungo, quasi fino a consumarlo. Non ero abituato a sentirmi debole, sono sempre stato il leader, quello da cui ricevere ordini, non mi sarei fatto mettere i piedi in testa da uno come lui. "Senti bello, io ho da fare in bagno. Ma se tu vuoi restare qua in piedi tutta la notte, fai pure" Lo disse in modo strafottente. Fece uscire un gemito e subito dopo corse al bagno per vomitare l'anima. Non so per quale ragione lo feci, ma percorsi il corridoio e lo raggiunsi vicino alla tazza del water dove si era piegato. "Ehi, tutto bene?" Mi sorpresi del tono apprensivo che aveva avuto la mia voce qualche secondo prima, insomma, se l'era meritato. Tutti erano a conoscenza della semplice equazione "troppo alcool uguale vomito". "Ti sembra che stia bene riccio?"Dopo un'altra risposta del genere capii facilmente di non essere desiderato. Me ne tornai infuriato in camera mia coi pugni stretti e mi sdraiai sul letto. Dopo tutto questo tempo avrei dovuto sapere che essere gentile non portava a nulla di buono. Spensi la luce sul comodino e mi sforzai in tutti i modi di addormentarmi. Ma le ultime parole che sentii quella sera furono un "mi dispiace Harry, sono stato uno stronzo. Non sono quello che hai visto stasera, mi conoscerai meglio" E dopo questo la mia mente si abbandonò al più bello dei sogni. Quello in cui ero stretto tra le braccia di una madre senza volto. Dove mi coccolava e faceva sentire al sicuro. ZAYN's POV Mi svegliai bene quella mattina, ero di ottimo umore senza neanche saperne il motivo. La luce del sole entrava dalla tendina blu della camera e mentre di solito reagivo mettendomi un cuscino in faccia per continuare a dormire, quel giorno ero scattato subito in piedi. 'Cavolo' pensai, la vita è così bella e io spreco il mio tempo a girarmi i pollici. 'Basta, da oggi cambierà tutto' mormorai a me stesso. Liam, invece, era ancora sdraiato sul letto in quel modo che tanto faceva ridere me e Niall. Mezzo fuori dal letto, con le braccia e le gambe penzolanti. Per me era un mistero come riuscisse a non cadere nel bel mezzo della notte. Il biondo invece era rimasto a dormire da Ashley, la sua ragazza, che non ci aveva ancora mai presentato nonostante le nostre continue richieste di conoscerla. Così avevamo dovuto coprirlo con Isabelle dicendole che era andato a letto presto perchè non si sentiva bene. Dato che tutti dormivano ancora, decisi che avrei fatto colazione al bar, era da tanto che non bevevo un buon caffè. Lasciai un post-it sul comodino di Payne, con scritto "Vado a fare colazione al bar, non preoccuparti, Zayn." Dovevo avvisarlo sempre dei miei continui spostamenti, lui era fatto così, si preoccupava per tutto e di tutti. Nessuno poteva resistere alla sua dolcezza, ma a volte questo gli causava grandi problemi con le ragazze e ogni volta ne rimaneva ferito. Scesi di sotto facendo attenzione a non svegliare nessuno e molto silenziosamente uscii di casa. *** Mi sedetti ad un tavolino vicino alla finestra, mi piaceva guardare il panorama e fermarmi a riflettere. La gente invece sembrava preferire le azioni ai pensieri, forse era per questo che mi sentivo sempre così diverso, così estraneo. Ed era per questo forse il motivo per cui ero sempre così silenzioso. Qualcuno mi definiva misterioso, ma non era affatto così. "Cosa posso portarti?" La voce della cameriera mi svegliò da quegli strani pensieri. Quando mi voltai però vidi qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Di fronte a me, con un vassoio in mano, c'era una ragazza bellissima, portava i capelli biondi raccolti in una coda che lasciavano intravedere i suoi lineamenti delicati e gli occhi azzurri. Non mi accorsi che il tempo passava mentre la fissavo. La sua faccia in imbarazzo mi fece intuire che era un pò a disagio per le mie attenzioni. Poi mi ricordai che stava aspettando una risposta da me. "Scusami, mi-mi sono incantato. Comunque gradirei una brioche al cioccolato e...un caffè" "Tranquillo, capita anche a me" Le sorrisi, aveva una bella voce, di quelle tranquille e melodiche. Volevo che continuasse a parlarmi ma non sapevo come fare. Se ne andò per qualche minuto per poi ritornare col vassoio pieno e il conto. Dopo avermi servito però la bloccai. " Mi chiedevo se...ti andasse di rimanere qui con me? Siediti pure" ammiccai al posto davanti al mio. " Mi piacerebbe..." giurai di aver sentito un "tanto" uscire dalle sue labbra silenziosamente. "Ma non vorrei rischiare.. Sai mi hanno appena assunta, e io ho bisogno di questo lavoro... " confessò con un lampo di delusione negli occhi. " Capisco. " dissi abbassando lo sguardo guardando quel piccolo tavolino di legno consumato, improvvisamente era diventato così interessante... " Però se vuoi ti do il mio numero, così puoi... Chiamarmi? " " Sì. certo." afferrai il piccolo pezzo di carta stretto tra le sue mani piccole e curate. Sembrava così perfetta...Cosa mi stava succedendo? ASHLEY's POV " Niall!" dissi strattonandolo leggermente. " No ti prego non mi dire che ti sei addormentato! " bhé si era fatta sera ormai, avevamo giocato tutto il tempo a modo nostro. Lui mi fa sempre il solletico e io non riesco a smettere di ridere. è sempre il solito giocherellone, peggio di un bimbo di due anni. Il pomeriggio era venuto da me con il borsone, quindi capii subito che si sarebbe fermato la notte, quando viene con il borsone sono davvero entusiasta perché vuol dire che passeremo più tempo del solito insieme, voglio passare tutto quel poco tempo con lui solo ed esclusivamente con lui. Era steso sul letto al mio fianco, I suoi occhi erano chiusi, e la sua mano destra era ben salda nella mia. Sollevai lentamente la sua mano, la scrutai lentamente e l'avvicinai al mio viso, accarezzandolo con il dorso di essa. Poi la baciai, Dio quelle mani mi facevano sentire al sicuro, mi porteggevano da tutti i mali del mondo, erano così calde e morbide, così protettive. Mi avvicinai di più a lui, ma quando lo sentii russare capii che stava dormendo veramente. Amore mio... Iniziai a parlare: "Lo ammetto non ti chiamo mai così - accarezzai la sua fronte- e non so neanche perché lo faccio, forse ho paura, paura di perderti, di andarmene via per sempre, ho paura... forse per questo ti chiamo solo Niall, perché te sei l'unico, l'unico al mondo e sono così fortunata ad averti qui con me, molti se ne sarebbero andati, molti se ne sono andati, persino mio fratello, tutti mi hanno abbandonato, ma tu, tu sei qui tra le mie braccia mentre dormi beatamente. Siamo io e te contro il mondo. Non dimenticare mai che io ti amo Niall James Horan. " Detto questo mi rannicchiai contro il suo corpo, avvolta nelle sue braccia e mi addormentai, felice di essere lì in quel momento e con quella persona. NIALL POV'S Aprii lentamente gli occhi, strusciandoci sopra il dorso della mano, Ashley era ancora qui, come l'avevo lasciata la scorsa notte. Speriamo solo Isabelle non si sia accorta della mia assenza, avevo detto a Zayn e Liam di coprirmi, e non so come, non sospettava mai di nulla. Se avesse saputo che uscivo di casa per andare a dormire da una ragazza, la mia ragazza, non so cosa sarebbe potuto accadere. I miei occhi tornarono fissi su Ashley, sembrava un angelo, il mio angelo. La consideravo un oggetto raro, una rosa che cresce nel deserto. La rosa più bella e pura, anche se ha una marea di spine, io sarò sempre pronto a toglierle una ad una e nessuno potrà strapparla dal suolo, nessuno, neanche quella fottuta malattia. Le accarezzai una guancia, per poi sussurrarle "Piccola, te lo prometto, superemo tutto questo. Perché io ti voglio al mio fianco, qualunque cosa accada." le stampai un bacio sulla fronte, delicatamente, avevo paura si rompesse. Molto attentamente scesi dal letto, non volevo svegliarla. Andai in cucina e preparai due cappuccini, e qualche pancakes con il burro di arachidi, ci avevo messo solo mezz'ora. Tempo record. Ashley dormiva ancora, quindi decisi di tronare nel letto; volevo essere presente al suo risveglio. *** Ero sdraiato nel letto, girato su un fianco verso il suo lato, e la guardavo, guardavo come il suo respiro fosse così regolare, come le sue labbra fossero così rosee e piene, come i suoi capelli fossero sparsi disordinatamente sul cuscino, poi si svegliò. " Buongiorno principessa. " dissi. " Buongiorno. " disse stiracchiandosi, e strofinandosi gli occhi. " Ma.. Ma.. Quest'odore! Hai cucinato i pancakes?? " disse incredula, io annui. " Si è l'ho fatto solo per te. " Fece un sorriso enorme che ricambiò tutti gli sforzi che avevo appena fatto. Corse subito in cucina. Io la seguì a ruota. " Li mangio tutti io" urlò dal corridoio. "Non credo propio, chi arriva prima vince!" risposi a tono. Arrivò in cucina e fece una faccia stupita, guardando il tavolo apparecchiato per due, con le tazze da cappuccino e i pancakes nel piatto, era tutto fantastico. Non era stato facile per me fare quel capolavoro, ma a giudicare dall' aria soddisfatta che leggevo sul suo volto, avevo fatto un ottimo lavoro. "É tutto fantastico." Disse diventando rossa. "Te l'ho mai detto che sei il migliore, non mi merito tutto questo?" Indicò il tavolo prima di aggiungere qualcosa che mi lasciò a bocca aperta. "Io...Io non mi merito TE" Abbassò il viso, lo sguardo fisso per terra. Seriamente pensava questo? Seriamente pensava di non meritarmi? " Tu sei tutto ciò che ho principessa, non dovrai mai più pensare di non essere all'altezza perchè non è vero. Ficcatelo bene in testa." Mi avvicinai verso di lei, il mio cuore stava letteralmente impazzendo e il mio corpo aveva bisogno di un immediato contatto con il suo. Feci aderire il suo corpo al mio, questa situazione era così surreale.Troppo bella per essere vera. "Ti meriti il meglio, solo questo Ash." Presi il suo volto tra le mani e la baciai, in un modo intenso e passionale. Quasi come se fosse una neccessità che le nostre labbra si toccassero e in effetti era così. Ormai non potevo più stare senza di lei, era come se mancasse una parte fondamentale di me. "Tu sei il mio meglio, Niall" La sua voce era rotta, trattenuta. Con quelle poche parole mi fece capire tutto ciò che provava per me. Nei suoi occhi vedevo paura, paura che mi allontanassi da lei. Si avventò sulle mie labbra, lasciandomi ancora una volta senza parole. Spero che questo capitolo vi piaccia, ci tengo molto ed è la mia prima FF:) se avete qualche commento son felice di rispondervi, quindi COMMENTATE!! Cosa pensate succederà nel prossimo capitolo? Spero, di aggiornare presto. - by @pizzateniall
  
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