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Autore: Carlos Olivera    27/01/2015    1 recensioni
Storia partecipante ai contest Immagini dal Castello di Marge86 e Sour Comedy di Frandra
C'è un luogo molto speciale a Kyrador.
Trovarlo è difficile, a meno che non lo si cerchi. Immersa nel verde di un parco, e adagiata sulle sponde di un laghetto, c'è una piccola bottega del caffé, dove chiunque abbia tempo e denaro a sufficienza può godere della tranquillità che solo l'angolo più appartato della più grande città del mondo può offrire.
In questo caffé non si viene solo per consumare una bevanda, ma per goderla. Non si mangiano dolci, li si degusta. Non di chiacchiera, si conversa.
Camerieri raffinati e dai modi gentili intrattengono i clienti, perdendosi con loro in piacevoli conversazioni, ed allietando in questo modo le giornate a coloro che amano ricercare il bello della vita, mentre pasticceri di alta cultura e formazione servono il miglior rinfresco che si possa desiderare.
Benvenuti al Cafè Coeur Bleu.
Non senza ragione taluni scrittori hanno chiamato il caffè una bevanda intellettuale, dato l'uso per così dire generale che ne fanno tutte le persone delle quali i lavori esigono un'attività particolare dell'organo pensante (Pierre Jean Cabanis)
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tales Of Celestis'
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VIII

 

 

La balconata protesa sul lago regalava indubbiamente uno scorcio mozzafiato, ma con tutti gli alberi che aveva attorno, dai peschi ai ciliegi fino all’acero rosso sulla sinistra, era necessario spazzarla più volte al giorno per evitare che i clienti si ritrovassero a camminare e a desinare su di un letto di foglie e di petali.

Non era raro che tale compito toccasse ad Alicia, il più delle volte poco prima dell’apertura o nei rari momenti in cui non c’era nessuno a godersi il panorama.

Con l’oceano e le sue correnti miti, solo parzialmente arrestate dall’ampia baia in cui sorgeva, Kyrador era soggetta a cambiamenti climatici piuttosto repentini, tali da permetterle di passare da mattinate gelide e nevose a giornate quasi primaverili, regalando così ai più temerari la possibilità di gustare un caffè all’aperto anche nel bel mezzo della stagione fredda, senza contare che, avventori o meno, vedere la balconata coperta di foglie o comunque maltenuta non poteva dirsi una bella cosa per un locale raffinato ed elegante come il Coeur Bleu.

Quella mattina era particolarmente fredda, e anche se portava la pesante giacca di lana color vino che faceva da contorno all’uniforme Alicia non si sentiva quasi più le dita, serrate malamente attorno al manico della scopa.

Alzati gli occhi verso l’acqua, incrociò alcune barchette e un paio di canoe, domandandosi cosa ci trovassero tutte quelle coppiette di tanto romantico in una gita sul lago con un simile freddo.

Eppure, un po’ sentiva di invidiarli.

Lei non aveva mai avuto un fidanzato, se si escludeva una cotta infantile per un compagno di classe in quarta elementare, eppure in qualche modo anche lei voleva sentirsi corteggiata, viziata, e avere attorno un ragazzo che spasimasse solo per lei, pronto ad esaudire ogni suo capriccio ricoprendola di attenzioni.

Questo però non le aveva impedito, soprattutto negli anni del liceo, di allontanare molti possibili spasimanti, forse perché li considerava troppo immaturi o pieni di sé per meritarsi la sua fiducia, ma ora che quel treno era passato si domandava se e quando il destino si sarebbe mostrato disposto a concederle un’altra occasione.

Un po’ si stupiva di questi suoi pensieri, visto e considerato come avesse sempre guardato con una certa sufficienza quelle dimostrazioni d’affetto esagerate di molte sue amiche nei confronti dei loro ragazzi, però finché si trattava di qualche coccola così, per sentirsi apprezzati, non doveva essere una così brutta cosa.

Una folata di vento gelido le scompigliò i capelli infilandosi nel vestito, ma mentre ancora stava tremando una morbida sciarpa di lana le si avvolse attorno al collo, dandole un po’ di sollievo.

Alzato e voltato lo sguardo, i suoi occhi si incrociarono con quelli di Claudio.

«Basta così. Qui finisco io. Se aspetti ancora ti verrà un’influenza colossale.»

Claudio era l’ultima persona da cui Alicia si sarebbe aspettata un gesto di gentilezza così apparentemente spontaneo. Eppure, andando via, non riuscì a non sentire uno strano calore, che andava oltre alla piacevole sensazione della sciarpa che le sfiorava la pelle.

 

 

Nota dell’Autore

Eccomi qua!^_^

Dopo un colossale periodo di tempo, ho deciso di riprendere in mano questa storia.

Da adesso in poi però, tranne eventi occasionali, non si tratterà più di capitoli lunghi ed elaborati, ma piuttosto di drabble e altri capitoletti autoconclusivi riguardanti i vari personaggi che gravitano attorno al Coeur Bleu.

Inoltre, ho deciso di fare un piccolo esperimento.

Dal momento che, per l’appunto, si tratta di storielle autoconclusive, voglio lasciare anche a voi lettori la possibilità di crearne alcune. Ora che conoscete tutti i personaggi, se ne avete voglia, date pure vita alle vostre storie, mandatemele e io le inserirò accreditandovele.

A presto!^_^

Carlos Olivera

  
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