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Autore: Hikari_27    27/01/2015    1 recensioni
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Taemin
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Rimasi a fissarla a bocca aperta mentre lei spalmava la marmellata sulla fetta biscottata che teneva con grazia tra le dita "Come fai a saperlo?" Tirai su la sedia e mi sederti appoggiando i gomiti sul legno per avvicinarmi e non farmi sentire dal biondo, "Mio caro Taemin, sei così imbranato! Si vede da come lo guardi.....arrossisci ogni volta che i vostri occhi si incontrano!" Posò la fetta ricoperta di marmellata alle ciliegie e iniziò a ridere coprendosi la bocca con la manina bianca davanti alla mia espressione da pesce fuor d'acqua. "Si vede così tanto? Quindi tu dici che se ne accorto?" Il cuore ormai era bello che andato, la guardavo ansioso resistendo all'impulso di nascondermi sotto al letto dalla vergogna "chi? Jongin? Quello è cotto peggio di te, ogni scusa è buona per starti appiccicato" disse ridendo fino alle lacrime, tenendosi la pancia con le mani "Quando è con te non si ricorda neanche dov'è il bagno" continuò cercando di placare quell'attacco di riso e addentando la fetta biscottata. Sospirai, cosa dovevo fare? appoggiai la schiena contro la sedia dondolandomi lentamente e sistemandomi quel pagliaio che avevo a posto dei capelli "allora? Quando ti dichiarerai?" Quasi caddi dalla sedia. Dichiararmi? Io? Sentivo le guance farsi bollenti mentre Veronica dava un altro morso alla fetta e mi guardava incuriosita "Dichiararmi? Ma cosa stai dicendo!?" Mi attaccai con le dita alle gambe del tavolo, tortutando il legno con le unghie. Mi morsi il labbro inferiore nervosamente mentre lei cospargeva di marmellata un'altra fetta biscottata "secondo me sei ricambiato! Segui il mio consiglio e dichiarati" "A chi dovrebbe dichiararsi il mio pesciolino?" sbotto infastidito jongin posando una tazza di latte e caffè davanti a Veronica, lei mi diede un calcetto e mi guardo come per dire 'visto?' alzai timidamente lo sguardo fino ad incontrare gli occhi del biondo. Guardava la ragazza quasi uccidedola con lo sguardo. Che sia geloso? Jongin mi passò la tazza con un occhiataccia e si sedette accanto a Veronica. I suoi occhi che non li lasciavano tregua. La colazione si svolse in un silenzio imbarazzante e dopo aver letteralmente lanciato la tazza nel lavello mi chiusi nel bagno per lavarmi il viso, non mi accorsi della porta che si aprì silenziosamente e quasi mi presi un colpo quando trovai jongin seduto sul bordo della vasca. Mi fissava dal riflesso dello specchio, braccia incrociate al petto, chiusi il rubinetto e mi volta i verso di lui "esiste la privacy sai? Cosa c'è?" Dissi asciugandomi il viso con l'asciugamano mascherando il mio nervosismo. Il biondo si alzò avvicinandosi pericolosamente a me, intrappolandomi tra il lavandino e lui, i suoi occhi non lasciavano i miei mentre con le dita mi sfiorava il braccio "taemin-ah..di chi sei innamorato?" Mi si gelo il sangue nelle vene mentre fissavo il ragazzo con gli occhi sgranato "n-nessuno..Non mi piace nessuno" dissi abbassando la testa. Le sue dita salirono sulla mia spalla sfiorandomi il collo fino a giungere sotto al mento, mi alzo la testa quanto bastava per specchiarsi nei miei occhi marroni, stesso colore dei suoi: si avvicinò fino a sfiorare il mio naso con il suo mentre sentivo il suo respiro caldo sulle labbra "sei sicuro? Dimmi la verità dai.." cercare di formulare una frase di senso compiuto in quel momento mi pareva impossibile. L'unica cosa che vedevo era jongin, sentivo solo jongin e la sua mano libera che si arrampicava sulla mia maglietta per giungere tra i miei capelli, per accarezzarmeli dolcemente, sapendo bene che mi piaceva da impazzire. Le sue labbra si spostarono sul mio collo , scivolando fino alla spalla e baciandomi la pelle "jongin fermati.." sentivo le guance bollenti ed ero totalmente impanicato, con non so quale forza spostai il ragazzo e fuggi dal bagno per fiondarmi fuori da quella casa, lontano da lui. Non mi ero neanche accorto di essere stato seguito da veronica, solo quando mi lasciai cadere sulla panchina del giorno prima mi accorsi della sua presenza "Taemin sei un gambero" ridacchio lei sedendosi vicino a me "Ti va di raccontarmi che è successo?" "Ma allora sei un idiota!" Sbotto la ragazza alla fine del racconto dandomi una manata in testa "Avevi jongin li a un soffio dalle tue labbra e tu che fai? Scappi?" Mi lanciò uno sguardo truce mentre si prendeva la testa tra le mani "Che avrei dovuto fare secondo te? È già tanto che non so morto li..." Arrossii di nuovo ripensando a quel istante e ci beccai un calcio poco delicato al polpaccio "Ma sei scema!?" Gridai massaggiandomi la gamba per far passare il dolore "Quello scemo sei tu! Da quando sei innamorato di jongin?" Disse lei alzandosi in piedi con le mani sui fianchi "D-da un mese.." dissi io abbassando lo sguardo "credo che sia stato un colpo di fulmine....o una cosa simile" Veronica sbuffo e mi tirò su per un braccio "allora mio caro idiota muovi quel culo e vatti a dichiarare!" Gridò lei esasperata indicando la strada con l'indice. Sospirai e tornai da lui camminando lentamente con il cuore che batteva dannatamente veloce. Respira Taemin respira, non stai andando a farti uccidere. Lo ripetevo come un mantra mentre cercavo di non andare in iperventilazione, rimasi quasi un'ora davanti alla porta con il braccio a mezz'aria indeciso se bussare o suonare il campanello. Feci un paio di respiri profondi e bussai, dopo qualche minuto mi ritrovai davanti un jongin con un asciugamano in testa che mi fissava con un sorrisetto divertito. Mi fece entrare senza dire una parola, gettando il tessuto assorbente in un angolo del bagno, per poi sedersi davanti a me, ero nervoso come non mai "Jongin... Ecco.....devi sapere....io" La voce tremava come il resto del mio corpo mentre mi torturavo il labbro inferiore nel panico più totale "Calmati dai, fai un respiro profondo e poi dimmi" il biondo si sedette accanto a me tenendomi la mano per incorraggiarmi. Cercai di seguire i suoi consigli e respirai un paio di volte, mi gira i verso Jongin ignorando le guance che stavano diventanto di un rosso acceso "Ecco....devi sapere che.....insomma...." Sospirai frustrato da quel balbettio insistente e cercai di trovare un modo per dirglielo senza sembrare un babbeo, il biondo mi guardava incuriosito ma senza mettermi fretta. Chiusi gli occhi nuovamente e respirai "jongin vieni qui" dissi guardandolo e facendolo avvicinare "Chiudi gli occhi per favore" gli dissi arrossendo vistosamente e girandomi verso di lui. Il ragazzo mi fissò un po' confuso, ma poi fece ciò che gli avevo chiesto senza lamentarsi. Respirai profondamente e guardai il suo viso: gli occhi, il naso, le labbra....il cuore fece una capriola mentre prendevo il suo viso tra le mani..lo baciai dolcemente, appoggiando le mani sulle sue spalle grandi. Jongin si irrigidii a quel contatto, e per qualche istante pensai di aver rovinato la nostra amicizia con quel gesto avventato, ma quando sentii le sue mani stringermi a se e ricambiare il bacio che gli avevo dato, capii di essere entrato nel panico per nulla. Le sue labbra erano calde mentre si muovevano decise, facendomi sciogliere completamente: le sue mani mi strinsero contro di lui facendomi salire sulle sue gambe mentre mi mordicchiava dolcemente il labbro inferiore. Jongin si staccò e mi guardò maliziosamente "Humm quindi devo dedurre che il discorso di stamattina era riferito al sottoscritto.." mi bacio dolcemente la guancia scendendo fino a ritrovarsi all'angolo della bocca per poi staccarsi e guardarmi nuovamente. Lo baciai di nuovo,cogliendolo ancora una volta di sorpresa, gli presi il labbro inferiore tra le labbra tirandoglielo dolcemente e facendogli uscire un gemito di piacere. Le sue mani mi sfioravano i fianchi risalendo verso le scapole e stringendomi il tessuto della maglietta, mentre si staccava per respirare "Non ti facevo così prepotente sai? Mi hai fatto male" disse mentre mi mordeva la pelle dietro l'orecchio fino ad arrossarmela, le sue labbra scesero sul mio collo facendomi rabbrividire per poi risalire a baciarmi in modo per niente innocente, gemetti a quel contatto così intenso e intrecciai le braccia intorno al suo collo per tenerlo vicino. Non so per quanto tempo rimanemmo ad accarezzarci in quel modo, i baci di jongin erano unici, riuscivano a trasmettermi tutti i sentimenti che provava in quell'istante: felicita amore desiderio...quando ci staccammo avevano entrambi le labbra gonfie e il cuore pieno d'amore. Jongin si mosse sdraiandosi sul divano per stare più comodo e mi trascinò giù con lui, facendomi accoccolare tra le sue braccia; le sue labbra ricominciarono a sfiorarmi la guancia "Jongin.....mi piaci" gli dissi nascondendo il viso contro il suo collo e respirando il suo profumo "Lo so...l'ho capito da un bel po'" ridacchio lui accarezzandomi i capelli. Salii sopra di lui appoggiando gli avambracci ai lati del suo corpo per tirarmi su e lo guardai sorpreso "lo sapevi? È allora perché non hai fatto tu il primo passo idiota che non sei altro!?" "Era troppo divertente vederti arrossire per ogni cosa" Lo fulminai con lo sguardo e feci per alzarmi, ma le braccia di jongin si strinsero ancora intorno a me con fare possessivo "Pesciolino mio dove pensi di andare? Ora che ti ho qui tra le mie braccia non ti lascerò mai piu" "Humm allora stai attento mio caro, il sottoscritto ha parecchi pretendenti" mi abbassai su di lui dando un bacio a stampo veloce. Le mani di jongin mi accarezzavano la schiena mentre trasformava quel bacio casto in uno più profondo, lento, mentre intrecciava le dita tra i miei capelli per tenermi vicino, eravamo così immersi nella nostra bolla luccicante che nessuno dei due si accorse del suono del campanello: dopo qualche minuto jongin interruppe il contatto e si alzò andando ad aprire la porta sbuffando. Rimasi inebetito sul divano , non ci credevo......mi sfioravo le labbra accarezzandole dolcemente con le dita e sorridendo tra me e me. Iniziai a ridere entusiasta e a battere le mani come un bambino. Ad un certo punto mi sentii tirare per un braccio e trascinare in camera "Nee Taemin raccontami tutto" Veronica stava davanti a me con gli occhi che brillavano di luce propria in attesa "Beeh.....allora....diciamo che a parole mi bloccavo...quindi ho preso coraggio e.." arrossii lievemente e puntai lo sguardo sulla punta delle mie scarpe "l'ho baciato" La ragazza mi guardò incredula, batte le mani e mi abbraccio stritolandomi "awww finalmenteee! Non ti facevo così coraggioso, mio figlio sta crescendo" disse fingendo di asciugarsi una lacima. Sbuffai sorridendo "ti ricordo che ci conosciamo da meno di 24 ore mia cara mammina" Il resto della giornata si svolse tranquillamente, Veronica se n'era andata dopo l'interrogatorio gridandoci un "divertitevi" accompagnato da un sorrisetto malizioso che mi fece diventare rosso come un semaforo, dopo aver fatto una doccia e aver rubato un cambio di vestiti al mio amato biondino, andai in salotto accoccolandomi tra le sue braccia calde "cosa guardi?" Jongin premeva i tasti del telecomando passando da canale in canale sbuffando infastidito "oggi non c'è un cavolo..uffa l'idea di un bel film mi ci andava" spense la tv e lanciò l'oggetto sull'altro divano, facendolo rimbalzare sul cuscino. "Nee Jongin, ma tu non vivevi con tua zia?" Presi la sua mano tra le mie, giocando con le sue dita affusolate "è dovuta andare fuori città per il lavoro, torna la settimana prossima" con il braccio libero mi circondo la vita mentre si girava per baciarmi una guancia "Parlando di parenti, ma i tuoi genitori? Almeno un -ciao mamma non sono stato rapito dagli alieni - glielo devi a quella povera donna" disse ridacchiando. Cavolo. Mi ero totalmente dimenticato dei miei, mi avrebbero fatto fuori in un modo lento e doloroso "Jongin amore mio, guardami bene, potrebbe essere l'ultima volta che mi vedi vivo" diedi un ultimo bacio al biondo e uscii da quella casa. Era stato decisamente il giorno più bello della mia vita. *cinque mesi dopo* Sai Taemin, ho notato che quando ti annoi dai fastidio a quelli che ti stanno intorno" disse jongin facendo passare una mano tra i miei capelli corvini. Quello era un pomeriggio perfetto per stare sdraiati sul prato, guardare le nuvole e approfittare di quegli attimi di calma che ti può dare solo un sabato pomeriggio estivo. E i due ragazzi avevano colto al volo l'occasione. Taemin si stropiccio gli occhi e rotolo avvinghiandosi al fidanzato, guardando incuriosito il biondo che nel frattempo stava litigando con la zip dello zainetto che si portava sempre dietro "Oh guarda che mi tocca sentire! Ora solo perché durante le lezioni mi piace tenerti la mano e giocare con le dita.......mmh forse è vero" rispose il giovane arricciando le labbra e facendo stendere nuovamente l'amato sui morbidi fili d'erba. Ormai tutti i suoi compagni di scuola sapevano della loro relazione, ma non avevano cambiato il loro comportamento e li avevano accettai: anche i suoi genitori lo sapevano, e avevano accolto il biondino come se fosse un secondo figlio. Jongin rotolo sopra sopra di me e mi diede un bacio per niente innocente, ribaltati la situazione "Hei vuoi uccidermi? Non sei per niente leggero sai?" Dissi io ridendo e pizzicandogli una guancia. Gli occhi del biondo catturarono i miei facendomi annegare nelle sue iridi scure, poi all'improvviso mi ritrovai nuovamente sotto di lui "Ah ah guarda che neanche tu sei tutta sta leggerezza!" Mi diede un altro bacio sulla fronte e si alzò in piedi "Che ne dici, andiamo a rompere le scatole a quella squilibrata mentale?" Disse aiutandomi ad alzarmi e scoppiando a ridere quando quasi scivolai sulla corteccia di un albero "Guarda che è grazie a quella squilibrata se mi sono dichiarato" gli diedi un pugno affettuoso sulla spalla e gli presi la mano, intrecciando le dita alle sue. Jongin mi diede un buffetto sulla guancia "allora da oggi in poi la trattero come una principessa" Gli feci la linguaccia e misi il broncio voltando il viso dall'altra parte fingendomi offeso "riecco il mio pesciolino preferito" le sue dita mi scompigliarono i capelli mentre rideva "Poi un giorno me la racconti sta cosa del pesciolino" uscimmo da quel pezzetto di verde mano nella mano, felici nel nostro amore. Un amore che sbocciò in una sera d'inverno.
   
 
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