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Autore: Zomi    28/01/2015    4 recensioni
Tre piccoli momenti.
Tre piccole notti con altrettante piccole sorprese.
Tre piccoli passi nella vita di coppia.
Tre capitoli, nati per caso, grazie a tre meravigliose persone...
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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TRE PASSI IN LEGGEREZZA…
 
 

Capitolo 1: Mr Roronoa Bunny

 
a NaMi RoRoNoA

 
Spalancò la porta dell’appartamento di Nami con una furia demoniaca.
Con altrettanta ira, attraversò in fretta il piccolo salottino, con vista sulla cucina, dirigendosi ringhiante alla camera da letto della ragazza, spalancandone la porta con un calcio.
-MOCCIOSA!!!!- urlò sgolandosi, gettando sul materasso la sacca gorgogliante.
-Nami, vieni subito fuori, ovunque tu sia!!!- ringhiò, squadrando la stanza finemente arredata.
-Zoro… sei tu?-
A passo svelto, il ragazzo si avvicinò al bagno annesso alla camera, ringhiante e rabbioso, osservando di striscio la condensa che fuoriusciva dalla porta chiusa.
-Nami!!!- vociò, facendosi sentire oltre l’uscio –Come hai potuto farmi questo?!?-
La sentì ridacchiare, posando qualcosa di tintinnate sulla ceramica del lavandino.
-Oh andiamo- cantilenò –Non è stato così orribile…-
-Orribile?!?- sbraitò Zoro, furioso, sbattendo un pugno contro la porta -È stato umiliante, terribile, devastante…-
-Non esagerare buzzurro- sbuffò Nami, biascicando le parole –Ti avevo detto che dovevi travestirti per il compleanno della piccola Bells, non capisco dove sia il problema?-
-Il problema?!?- tornò al letto, afferrando furioso la sacca e aprendola -Il problema è che credevo di dovermi vestire da pagliaccio, da giocoliere per il compleanno di quella mocciosa di tua nipote…- infossò una mano all’interno della sacca, estraendone velocemente un ammasso scomposto di stoffa, esibendolo alla porta -… non da coniglio gigante!!!-
Stretto nella presa iraconda del ragazzo, un rosato costume da coniglio dondolava, esibendo le enormi orecchie, una piegata su se stessa, l’altra drizzata al cielo, e una nuvolosa codina arricciata, tenera e cocclosa.
Al solo tenerlo in mano, Zoro ringhiava maggiormente, odiando quell’ammasso di stoffa informe , voglioso di dargli fuoco.
-Ah ah ah ah… oh dai: non prendertela!!!- ridacchiò cristallina e divertita della rossa, facendo sbottare il ragazzo, certo più che mai che la sua ragazza si fosse divertita più dei bambini presenti, nel vederlo indossare quell’obbrobrio di costume da coniglietto. Rosa poi.
-Mai più- gettò il costume a terra, calciando contro la parete –Non osare mai più chiedermi di indossare quel coso, mocciosa, o sarà la volta buona che ti affetto-
-Ma lo avevi promesso a Bells- piagnucolò la rossa, ancora chiusa nel bagno.
-Le ho anche promesso un cuginetto, ma non mi va di morire assassinato da tuo padre- sbottò, sedendosi sul materasso molleggiante e, lanciata la sacca a terra, stravaccarsi su di esso a braccia aperte.
-Eri così carino…- cinguettò ancora Nami, cercando di rabbonirlo.
-Fan culo Nami, non ero carino: ero ridicolo- si passò una mano sul viso, cercando di dimenticarsi le risate di amici e parenti presenti al compleanno della piccola Bells –Mi hanno per fino dato un nome…- ringhiò.
-Lo so- ridacchiò la ragazza –Mr Bunny Roronoa: non è simpatico?-
-Sai cos’è simpatico?- sbottò, rialzandosi col busto e fulminando la porta chiusa del bagno –Una barzelletta è simpatica, una battuta, uno scherzo, ma travestirsi da coniglio rosa non lo è affatto!!!-
Si lasciò cadere ancora sul letto, piegando le braccia dietro il capo, fissando in cagnesco il soffitto.
-Non è simpatico nemmeno venir raggirati dalla propria donna- alzò la voce, per farsi sentire –Che, oltre a costringerti ad indossare uno stupido costume, ti lascia da solo a metà della festa di SUA nipote, scomparendo chissà dove!!!-
Lo scricchiolio della porta, lo avvertì dell’uscita di Nami, ma non si sollevò col busto per accoglierla, ancora offeso e rabbioso per il suo raggiro.
-Mi è venuta in mente una cosa, e ho dovuto scappare via…- ridacchiò la rossa, percorrendo la breve distanza dal bagno al letto a piedi nudi -… una cosa molto importante…-
-Umpf, cosa? Che oltre al costume da Mr Roronoa Bunny mi avevi affittato anche quello da elefantino rosa?- grugnì, mantenendo fisse le iridi al soffitto.
-No- si strusciò con il petto su una sua gamba Nami, salendo sul materasso e attirando al sua attenzione –Quello da Mrs Cocoyashi Bunny-
Il verde ruotò le iridi sulla compagna, strabuzzandole quando le posò sul fine e ricamato bustino che le accerchiava il petto, mettendo in risalto le coppe dei seni, che facevano capolino dal bordo superiore, campeggiando sui fronzoli di raso nero, raso identico a quello delle microscopiche mutandine coordinate al completo intimo.
Ma vi erano due piccoli, rilevanti, morbidi ed eccitanti dettagli, che più del resto fecero deglutire pesantemente Zoro, costringendolo ad alzarsi col busto e a spalancare le mascelle, piacevolmente colpito.
Due piccoli dettagli che campeggiavano dondolanti sul corpo della sua mocciosa, e che gli fecero diventare improvvisamente simpatico il costume da coniglio: un paio di orecchiette morbide e nere, e una codina spumosa posta sul sederino, sodo e lussurioso, di Nami.
La rossa assottigliò lo sguardo, soddisfatta dell’effetto che il suo abbigliamento aveva suscitato nel suo ragazzo, e con disinvolta, si sedette cavalcioni su di lui, circondandogli il capo con le mani e strusciandosi sul suo petto.
-Ti piace?- lo stuzzicò, premendo i seni sui suoi pettorali –Ho pensato che, se tu sei Mr Roronoa Bunyy, e io sono la tua ragazza, allora anch’io dovevo essere un po’ più… conigliosa-
Posò la fronte contro quella del verde, spingendo il bacino contro la cintura dei suoi jeans e le mani sul suo petto, spingendolo dolcemente sul materasso e tendendosi sopra di lui, lasciando che i ricci rossi cadessero a cascata intorno al volto ammutolito di Zoro.
-Ho cercato un costume da coniglio, ma purtroppo erano finiti…- piegò le labbra in un broncio innocente e dispiaciuto, facendo sporgere il labbro inferiore -… ho dovuto accontentarmi delle orecchie…- scosse il capo, abbassandolo a posare le labbra sulla bocca di Zoro -… e della coda…- sculettò, strusciando il bacino sulla patta in tensione sotto di lei, agitandosi volutamente più del necessario, fino a strapare un gemito di piacere al ragazzo.
Un sorriso malizioso e divertito si aprì sulle labbra di Nami, nel sentire il suo compagno ansimare debolmente e piegare le labbra in un ghigno strafottente.
Si alzò dal busto, sedendosi sulle cosce, mantenendosi a cavallo del bacino di Zoro, molleggiando su di lui.
-Sei ancora arrabbiato con me?- sbattè le lunghe ciglia, posando le mani sui suoi addominali, stringendo così le braccia attorno ai seni, facendoli risaltare.
Zoro ghignò, assottigliando lo sguardo sulla mocciosa che lo sovrastava, allungando una mano ad accarezzarle una coscia piegata.
-Un po’…- sollevò un angolo delle labbra, sfiorando a fior di dita il cavallo degli slip della rossa.
-E non c’è nulla che io possa fare, per farmi perdonare?- inclinò il capo, osservandolo maliziosa, mentre faceva scattare la lampo dei suoi jeans, aprendoli e allentando la presa dei pantaloni sull’erezione del verde, tesa nel poco spazio rimastole.
-Forse…- sussurrò baritonale Zoro, sollevandosi col busto e, posata una mano sul mento di Nami per sollevarlo leggermente, baciarla con passione.
Le leccò il palato, succhiandole le lebbra increspate in un sorriso, ignorando le sue mani impegnate a slacciargli la cintura, aggrappandosi ai suoi fianchi quando il bacio si intensificò.
-Cosa?- ansimò piano Nami, sfilandogli la maglia e tornando in fretta a baciarlo.
Zoro ghignò, distanziando le loro bocche, posandole una mano sul viso ad accarezzarla, mentre posata la fronte sulla sua, rubandole il respiro.
Era da tanto che voleva chiederlo, ma non c’era mai stata l’occasione giusta, il momento adatto, la scusa perfetta per chiederlo…
Prese un respiro profondo, passandole un braccio attorno alla vita per stringerla maggiormente a sé, baciandola a fior di labbra prima di parlare.
-Vieni a vivere con me…-
Nami strabuzzò gli occhi, fissandolo incredula, priva di parole.
Le stava chiedendo di andare a vivere insieme?
Loro due?
Nonostante le certe litigate per tutto e le scaramucce per il bagno?
-Tu… vuoi… io… noi?- ansimò balbettando.
Zoro soffiò dal anso, ghignando.
-Si noi- le accarezzò la schiena –Tu, io, un solo tetto, un solo letto, purtroppo un solo bagno e… mmm!!!-
Le labbra di Nami lo zittirono, travolgendolo e spingendolo sul letto, baciandolo con una foga passionale e pericolosa.
-Vuoi allora?- sghignazzò il verde, ricambiando le effusioni, e ricevendo in risposta solo un cenno del capo della rossa, che non sprecò parole e labbra, se non per baciarlo.
-Si si si si si- iniziò a baciarlo su tutto il viso, entusiasta –E sulla porta d’ingresso ci sarà scritto “Mr e Mrs Bunny”!!!- ridacchiò.
-CHE COSA?!?- strabuzzò gli occhi Zoro, fissandola sconvolto.
Nami rise, allungando una mano al costume, scomposto a terra, afferrando il cerchietto con le orecchie da coniglio di Zoro, infilandogliele sul capo.
Lo fissò soddisfatta, per poi baciargli le labbra incarognite in una smorfia.
-Scherzò!!!- biasciò, baciandolo –Anche se…- ridacchiò, fissandolo maliziosa e strusciando nuovamente le mutandine sul rigonfiamento del verde -… te l’ho detto…- si abbassò a baciarlo ancora, lasciandosi spogliare dalle mani, calde ed esperte, di Zoro.
-… sei carino così, Mr Roronoa Bunny-
   
 
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