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Autore: Ingestita    30/01/2015    1 recensioni
Louis si iscrive a Tumblr per noia -e forse anche per curiosità, ma questo sua sorella Lottie non deve saperlo- e in breve il suo sarcasmo gli fa guadagnare più followers di quanti ne abbia Justin Bieber su Instagram.
Se poi è quello stesso sarcasmo che lo porta ad invischiarsi in una faida tra gli hipster e il resto del popolo di Tumblr beh, è solo affar suo. E di un certo Harold.
Traduzione
Tumblr!AU, Louis/Harry, side pairing!Liam/Zayn
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il ragazzo dai capelli ricci è al bar quando Louis entra e Louis automaticamente si immobilizza mentre passa attraverso le porte con la custodia del suo portatile in mano. Era pronto a sedersi ad uno dei tavoli e studiare per il suo esame di Regia di metà semestre e magari nel mentre infastidire Liam, ma invece vede il ragazzo e fanculo, non è preparato.

Si vanta di non uscire mai di casa senza prima sembrare almeno lontanamente passabile. Indossa dei jeans neri estremamente aderenti che lo abbracciano nei punti giusti abbinati ad una maglietta che dice Have a Nice Day! con uno smile in cima e davvero, si sta auto-ringraziando.

Louis sistema la cinghia sulla sua spalla e si avvia in direzione della piccola coda sul davanti del negozio. Il riccio è seduto sopra al bancone e sta parlando con Liam, che sta preparando le bevande mentre Eleanor prende le ordinazioni.

Davanti a Louis ci sono alcuni del secondo anno che ha visto alle poche feste a cui Zayn riesce occasionalmente a trascinarlo. Stanno tutti confabulando su un qualche esame di Chimica e Louis vuole sospirare e spingerli da parte ma non ne ha la forza.

È trascorsa una settimana.

Una settimana da quando è stato un enorme coglione su internet e una settimana da quando il tag #stophipsters2012 è diventato parecchio infamante. Ha mantenuto un profilo basso, cercando di non attirare troppo l’attenzione su di sé, continuando a scrivere post normali come ha sempre fatto.

sto per andare a prendere un caffè e studiare un po’

con un po’ di fortuna nessun uccello mi cagherà in testa lungo la strada

pregate tutti per me gente

xfavore e grazie

Anche se, nonostante i suoi tentativi di stare lontano da quello a cui si riferiscono come “la guerra”, i suoi followers lo stanno costantemente tenendo aggiornato e sta ancora ricevendo odio. L’intera cosa sta ricevendo più attenzioni di quanto Louis abbia richiesto.

Per non dire che hellocheshire non è stato molto d’aiuto.

Louis ha costantemente in mente il blog del ragazzo, le parole catturato la vera perfezione in una foto gli lampeggiano sempre davanti agli occhi e si ritrova a chiedersi come abbia fatto a non notare qualcuno scattargli una foto quel giorno.

È piuttosto chiaro che hellocheshire è pericolosamente vicino se è riuscito a rubare uno scatto di Louis nel campus. Louis non vuole pensarci ma la sua mente continua a ritornarci sopra comunque. Il suo cervello sta sempre facendo domande sullo stupido hipster e Louis apprezzerebbe davvero se l’hipster potesse semplicemente smettere di esistere. Ha mal di testa più o meno tutto il tempo. Onestamente a Louis serve solamente una distrazione – e pensa di averla appena trovata.

Quelli del secondo anno si spostano e arriva il turno di Louis. Louis ordina una cioccolata calda e Eleanor lo informa che “è in arrivo!” con un sorriso luminoso. Passa l’ordinazione a Liam e il castano deve interrompere la sua conversazione con il riccio per preparare l’ordine, ed è allora che il ragazzo sembra finalmente accogliersi della presenza di Louis.

“Oh, hey, sei Louis, giusto?” chiede il ragazzo, saltando giù dal bancone e solo allora Louis realizza quanto è alto.

È chiaramente più alto di Louis, torreggia su di lui di qualche centimetro buono e le gambe del ragazzo sembrano continuare per miglia. Sorride a Louis e porca la miseria, sono fossette quelle?

Louis si schiarisce la voce prima di porgere la sua mano. “Sì, sono io, ciao. E tu sei?” chiede Louis e sta ricambiando il sorriso. Pensa che forse gli si stanno increspando gli occhi e odia quando succede, ma non potrebbe evitarlo nemmeno se ci provasse.

La mano del ragazzo – che, se può aggiungere è piuttosto grande – afferra la mano di Louis che è più piccola e Louis guarda la sua mano praticamente sparire in quella del tipo.

“Harry Styles, ma puoi chiamarmi quando vuoi” è la risposta noncurante del ragazzo e Louis si ritrova a farsi sfuggire un’involontaria risata. Il sorriso del ragazzo  si allarga e stanno ancora tendendo l’uno la mano dell’altro. Louis pensa chi diavolo sei, sei almeno reale. È come se il ragazzo avesse subito un completo cambio di personalità. 

Si chiede se è troppo presto per essere innamorato.

“Me lo ricorderò” gli dice Louis e stanno solo muovendo le loro mani su e giù, sorridendosi a vicenda e Louis giura che ci siano le stelle negli occhi di Harry ed è così abbagliante, tanto, tanto abbagliante, che Louis pensa potrebbe essere rimasto accecato.

Poi qualcuno dietro di loro si schiarisce la gola e Louis molla la mano di Harry mentre si toglie di mezzo, così che una timida matricola possa andare a dire a Eleanor la sua ordinazione.

“Stai studiando?” chiede Harry, indicando la borsa di Louis e Louis realizza tardi oh sì, dovrebbe, dovrebbe stare studiando.

“Stavo per mettermi” inizia Louis e si chiede se si sta allargando troppo quando conclude con “Ma penso che sarò orribilmente solo qui”.

Il sorriso di risposta di Harry potrebbe star diventando ogni secondo più ampio e Louis manda un pensiero al suo cuore perché un ragazzo come questo, un ragazzo così luminoso, con gli occhi grandi e le mani ancora più grandi potrebbe facilmente spezzare Louis se lo volesse.

È da ragazzi come questi che le madri mettono in guardia le proprie figlie, ragazzi con così tanto charme che potrebbero parlare persino con un serpente senza venire morsi e Louis pensa che potrebbe essere quel serpente. Ma non è sicuro che non morderà Harry.

Sa quanto male questa cosa potrebbe finire ma non si ferma. Si appropria di tutti i diritti di dire te l’avevo detto se questo finisce orribilmente ma si ritrova a sperare di non doverlo fare.

“Beh, io stavo semplicemente rompendo le scatole a Liam qui – è il mio coinquilino in realtà – e mi piacerebbe farti compagnia se ti va?” si offre Harry e Louis realizza oh, questo è il primo anno di convivenza  con Liam prima di notare esattamente quanto Harry sia diverso dal ragazzo in preda al pianto che Louis aveva conosciuto la prima volta.

È l’immagine del ragazzo che piange che ricorda a Louis che Harry non è di acciaio, non è di metallo e anche lui può rompersi facilmente. È il ragazzo che piange che fa prendere una decisione a Louis.

“Mi farebbe molto piacere” risponde Louis con sincerità e si avvicina al bancone per prendere la sua cioccolata calda, lasciando cadere sul tavolo i soldi giusti prima di indicare col pollice uno dei tavoli dietro. Harry annuisce e sorride, prima di fare segno a Louis di andare a sedersi e che sarà lì tra un minuto.

Louis si volta e cerca in tutti i modi di togliersi il sorriso dalla faccia ma la traccia rimane comunque, non importa quanto ci prova.

Si siede e tira fuori il suo portatile insieme con un quaderno e deve aspettare solo un momento prima che Harry ritorni. Si siede di fronte a lui con un enorme sorriso e una borsa calda in una mano e una cioccolata calda identica alla sua nell’altra.

Louis adocchia la borsa con curiosità. “Che cos’è?” chiede, sporgendosi sopra al tavolo e può giurare di sentire profumo di cupcakes.

Anche se la caffetteria è praticamente perfetta, non hanno nessun altro snack a parte le bustine di zucchero che non mettono nemmeno fuori – Louis è dovuto sgusciare sotto al bancone e rubarle da Liam mentre Eleanor rideva di lui da dove era seduta in pausa.

La maggior parte delle persone prende gli scones dalla pasticceria accanto – dove Louis deve ancora mettere piede. È un po’ preoccupato che finirà per comprare tutto e le sue cosce non saranno più le stesse.

Per questo Louis presume che Harry sia andato qui a fianco ma se è così, è tornato piuttosto velocemente ed ecco perché Louis è scettico sull’intera odissea.

“Lavoro qui accanto e sono entrato solo un paio di minuti prima di te quindi è ancora caldo. Ho pensato visto che Liam ha rifiutato i miei dolci, sostenendo che lo sto facendo ingrassare, che magari a te sarebbero piaciuti” gli dice Harry scrollando le spalle e Louis può vedere la luce speranzosa nei suoi occhi, per quanto Harry possa star provando a nasconderlo.

Louis sapeva che sarebbe dovuto entrare in quella pasticceria. Fanculo. Di sicuro finirà per andarci ora.

“A che gusto?” chiede Louis ammiccando mentre Harry fa scivolare il sacchetto sul tavolo.

“Vaniglia” risponde Harry e sembra un po’ansioso. Beh fanculo di nuovo, Louis è troppo preso da questo ragazzo e non lo conosce nemmeno. Non ha idea di cosa succederà quando avrà l’occasione di conoscerlo per davvero. Potrebbe sentirsi male e schiattare sul colpo. È discutibile.

“Il mio preferito” replica Louis e sorride al ragazzo dagli occhi verdi. Apre il sacchetto marrone e tira fuori il cupcake, ispezionandolo prima di rivolgere a Harry uno sguardo incuriosito. “L’hai cucinato tu stesso?”

Harry annuisce, continuando a sembrare nervoso e le sue lunghe dita si intrecciano assieme, i suoi pollici che giocherellano. “Cucino io la maggior parte delle cose nei giorni in cui lavoro lì. E quando non ci sono io lo fa Darien, il padrone. Ma amo preparare dolci, quindi quando ho la possibilità di farlo, lo faccio. Quindi di solito sono io. Lavoro lì cinque giorni a settimana quando non ho lezione e –scusa, sto parlando a vanvera”. Harry arrossisce e Louis pensa che potrebbe avere appena iniziato a credere nell’amore a prima vista.

“È a posto” risponde Louis e porta il cupcake alla bocca per prenderne un morso. Harry lo fissa con sguardo apprensivo ed è adorabile, ecco quello che è. Louis pensa che Harry stesso potrebbe essere un cupcake. Lo morde piano e non è affatto sorpreso che abbia lo stesso sapore di un piccolo pezzo di paradiso.

“Questo è delizioso” si complimenta e Harry sorride ampiamente, inorgogliendosi leggermente per l’attenzione.

“È mangiabile, presumo” risponde Harry modestamente ma i suoi occhi stanno luccicando, come se Louis avesse appena migliorato la sua intera giornata e merda, sarebbe sbagliato lasciar cadere il cupcake in favore di afferrare Harry per il colletto e far combaciare le loro labbra?

Non è d’aiuto il fatto che l’ampio scollo che Harry sta indossando riveli delle bellissime clavicole, così come le punte di quello che potrebbe essere un tatuaggio di un paio d’ali. Louis morirebbe felice, onestamente.

Solleva lo sguardo e si chiede per un secondo come starebbe Harry con l’eyeliner –poi Louis realizza che ha passato troppo tempo su Tumblr e la propensione per i punk edits ha avuto la meglio su di lui.

Ma Dio, immaginare Harry con i piercing alle labbra o alle orecchie è sufficiente perché Louis si agiti sulla sedia. Harry ha già la parte dei tatuaggi e Louis sbircia il suo braccio destro dove c’è il suo unico tatuaggio. È solo un omino stilizzato sullo skateboard e potrebbe essere stato ubriaco e fumato quando l’ha fatto. Zayn non rivelerà i dettagli su quel giorno preciso.

Si accorge che Harry lo sta fissando carico di aspettativa e Louis sente la sua faccia accaldarsi leggermente. “È davvero buono. Se ci fosse una laurea in pasticceria, ti direi di farci un pensiero” gli dice Louis mentre prende un altro morso.

Harry gli rivolge un sorriso tutto denti –sta diventando un’abitudine comune molto in fretta- e scuote la testa. “Amo troppo la fotografia per abbandonarla per una laurea in pasticceria” spiega a Louis, sporgendosi verso di lui e rivelando che le punte che lui pensava fossero ali sono per davvero ali –ma ali attaccate ad uccelli invece. Rondini, gli pare si chiamino.

“Fotografia?” insiste invece mentre finisce l’intero cupcake con altri due morsi, spostando il suo sguardo sulla faccia di Harry piuttosto che sul suo petto. Risulta essere più difficile di quanto dovrebbe.

“Sì, amo scattare foto. È come, un piccolo pezzo dell’eternità, hai presente? Hai appena catturato un istante e ora puoi tenerlo per sempre. È tuo da custodire. So che suona come un clichè, ma le immagini valgono davvero più di mille parole. Non saprai mai davvero cosa stava succedendo in una foto e penso che in quello stia la sua bellezza. Puoi presumere, ma non lo saprai mai. Tipo, la Monna Lisa? È un quadro ma tipo, è anche una specie di foto? Hai presente, come lei sta sorridendo ma è appena accennato -” Harry è assolutamente raggiante e Louis non ha mai visto nessuno così preso dal parlare di fotografia prima.

Normalmente avrebbe smesso di ascoltare dopo la seconda frase ma si ritrova ad appigliarsi ad ogni singola parola che dice il riccio.

“- ma è comunque lì, capisci? Forse lo stava reprimendo? Forse quello che stava succedendo era che Da Vinci stava facendo questa espressione davvero buffa mentra dipingeva, sai e Monna pensava che fosse molto carina e lui le diceva di non sorridere ma lei non riusciva a trattenersi? Tipo un sorriso affettuoso? O forse, qualcosa di molto divertente stava succedendo alle spalle di Da Vinci, tipo, non so, il suo gatto stava cercando di mangiare del burro di arachidi? Seriamente, cioè, le possibilità sono infinite! È la stessa cosa con le fotografie! Qualcuno potrebbe farci una foto proprio ora, ma non saprebbero cosa sta succedendo. Potrebbero pensare che ti sto aiutando a studiare solo perché il tuo quaderno è aperto anche se chiaramente non lo sto facendo, ma il punto è, chi ne sa di più? Non loro! Solo noi! Perché siamo le persone nella foto!”.

Louis vuole davvero baciarlo.

“Sì, è davvero –davvero fico Harry. Non ci ho mai pensato sotto quel punto di vista” dice Louis e pensa di avere quel sorriso amorevole che ha la Monna Lisa. È praticamente certo di averlo.

Harry si lascia scappare questo mugolio di genuino piacere, come se Louis gli avesse appena fatto il miglior regalo del mondo dicendogli che capisce. “E io –a me piace catturare quei momenti. Non mi importa nemmeno di non sapere cosa sta succedendo. Solo il fatto che posso catturare quel momento. Può non essere mio da tenere ma è una storia da guardare mentre si sviluppa e io lo amo così tanto. È come essere una sottospecie di scrittore tipo? Non so cosa ti piace, quindi lo sto solo comparando a varie cose. Ma sì, come gli scrittori hanno così tante idee e così tante storie da raccontare. Non è la mia storia ma ho l’occasione di raccontarla. Non mi stanco mai, ci sono sempre cose da fotografare, capisci? Io –Louis, cosa fai? In che cosa ti stai laureando?”.

E Louis in un certo senso non vuole rispondere, preferirebbe semplicemente sedere lì e ascoltare Harry parlare a vanvera per tipo, sempre perché è certo che non ci sia nulla di meglio. Ascolterebbe il mormorio di Harry per anni senza alcun rimpianto ma le sue labbra si muovono da sole per rispondere “Teatro”.

Harry si illumina ancora di più –com’è anche solo possibile- e Louis spegne il suo portatile, consapevole che non porterà a termine niente stasera. In un certo senso non gli importa.

“Teatro, quindi sei tipo un attore?” chiede Harry e Louis pensa che la gamba sinistra del ragazzo possa star andando su e giù da quanto è eccitato.

“Sì, immagino sia così” risponde Louis con il sorriso sulle labbra e afferra la sua cioccolata calda che si è raffreddata. Ne prende un sorso e aspetta che Harry inizi di nuovo a parlare.

“Ok quindi, un attore. Hai la possibilità di essere qualcuno che non sei, tutto il tempo. Puoi rappresentare un’intera storia. Ora immagina che quello venga catturato –che immagino sia ciò che fanno i film- e tutti lo guardano. Sei in bella mostra perché racconti una storia. Immagina di essere qualcosa che le persone vogliono guardare tutto il tempo perché sei un enigma, hai la possibilità di spiegare qualcosa senza nemmeno essere quella cosa. E nelle foto, io posso raccontare quella storia. Posso svelare quell’enigma, posso mostrare te. Sei qualcosa che è bello, meraviglioso, racconti una storia e io ho l’occasione di catturarla. Posso tenerti con me anche se in realtà non posso”.

E fanculo, sembra che Harry stia per davvero parlando di Louis e non di qualcuno in modo ipotetico. Gli occhioni verdi di Harry lo stanno fissando ardentemente e beh fanculo.

“Sì?” riesce a chiedere Louis anche mentre la sua mente sta ripetendo quelle parole in loop. Posso mostrare te. Sei qualcosa che è bello, meraviglioso. Questo ragazzo farà impazzire Louis.

“Sì” risponde Harry, annuendo e Louis è un po’ più innamorato del normale.

“Beh, penso sia davvero figo Harry” gli dice Louis con sincerità e sorride calorosamente. Harry sorride di ricambio e beve un sorso della sua cioccolata calda prima che la sua espressione si faccia seria.

“Bene, mi fa piacere. La maggior parte della gente non lo capisce veramente ma” Harry scrolla le spalle “si stanno perdendo qualcosa. La fotografia mi aiuta ad esprimere me stesso e non c’è nulla per cui la scambierei”.

Il sorriso di Louis si fa più ampio e annuisce. “Capisco. Nemmeno io cambierei il brivido dello stare sul palcoscenico a recitare con niente al mondo”.

Harry gli rivolge un enorme sorriso tutto fossette e Louis non si rende nemmeno conto di quello che sta facendo ma il suo dito indice sta toccando l’indentatura nella guancia di Harry con meraviglia. Si ritrova molto più vicino di quanto avesse originariamente pianificato.

Harry sta ancora sorridendo ma sta guardando Louis con circospezione, come se avesse paura che Louis potesse cadere e andare in mille pezzi. Non si sta poi sbagliando. Louis è consapevole che se facesse una mossa sbagliata, potrebbe potenzialmente rompersi. È già al limite dopo la sua crisi della settimana scorsa.

Quindi si tira indietro e rivolge ad Harry un caldo sorriso, sistemandosi sulla sedia con sguardo assorto. Harry solleva un sopracciglio ma continua a sorridere, così Louis lo prende come un buon segno. O forse è solo l’espressione tipica di Harry, non ne è sicuro.

“Dunque Harry, quanti anni hai?” chiede Louis, stiracchiando le gambe sotto al tavolo e sbadigliando una volta.

Harry lo guarda privo di espressione per un momento e Louis sta per ripetere la sua domanda quando “Ho diciotto anni. Tu quanti anni hai?” esce dalla bocca del ragazzo, seguito da Harry che fissa Louis con molta più intensità.

Louis aggrotta le sopracciglia e risponde cautamente “Ne ho venti. Ventuno tra pochi mesi”.

Il sorriso di Harry è tornato ma sta ancora guardando Louis con questo sguardo e Louis non sa che fare. Così se ne sta semplicemente seduto lì e lui e Harry parlano per ore, di tutto e di niente. Louis si ritrova a pensare beccati questo hellocheshire, non ho bisogno di pensare alla tua snobbaggine hipster. Ma poi realizza cosa sta facendo e si sente un po’ scomodo nella propria pelle.

Ma poi Harry gli sta sorridendo, raccontandogli di quanto ami i gatti e Louis se ne dimentica in fretta così come ci aveva pensato. Non riesce a credere nemmeno che esista qualcuno come Harry.

Ma nonostante tutto, presto la mente di Louis sta scalpitando per l’urgenza di entrare su Tumblr.

“Devo andare –“ dice infine ed è quasi mezzanotte, il negozio sta per chiudere. È un mercoledì. L’unico giorno in cui il caffè chiude presto e non rimane aperto per gli studenti nottambuli. Si accorge del modo in cui la faccia di Harry si rattrista visibilmente e continua “Ma mi sono divertito molto. Grazie per avermi tenuto compagnia. Per quello che vale” Louis inizia a rovistare nella sua tasca prima di tirar fuori il suo iPhone “Solo scrivi il tuo numero qui?”

Anche se l’espressione di Harry non torna così raggiante, riesce comunque ad illuminarsi considerevolmente mentre digita il suo numero nel telefono di Louis. Poi Harry tira fuori il proprio iPhone dalla tasca dei pantaloni –come fa anche solo a starci- e porge a Louis il suo telefono.

Louis accenna un sorriso e digita il suo numero prima di assumere un’espressione buffa e scattare una foto. La imposta come foto per il suo contatto e anche come sfondo di Harry prima di restituirgli il telefono. Harry lo sta guardando con quello sguardo di nuovo e Louis cerca di non leggerci dentro mentre mette via il suo telefono nella tasca. Mette via le sue cose, gettandosi la borsa sulla spalla.

Sta per alzarsi quando Harry tutto d’un tratto si alza in piedi, sembrando agitato. “Aspetta, posso –“ poi il riccio arrossisce e Louis semplicemente lo guarda pensando è così è questo l’amore?

“Sì?” lo imbocca Louis, osservando il modo in cui le guance di Harry si stanno lievemente colorando di rosa alla luce soffusa, visto che Liam ha spento la maggior parte delle luci intorno alle undici.

“Potrei, erm, scattarti una foto?” gli chiede Harry a bassa voce e sembra un bambino e come potrebbe Louis anche solo pensare di dire no?

“Sicuro” risponde Louis e segue Harry con lo sguardo mentre si trascina fino al bancone, dicendo qualcosa a Liam prima che Liam tiri fuori un’enorme macchina fotografica e la spinga sul bancone. Harry la afferra prima di tornare indietro da Louis.

“Sorridi?” gli chiede Harry con esitazione e Louis lo fa, i suoi occhi si increspano e tutto e Harry fa scattare l’otturatore. “Perfetto” dice a Louis e il sorriso di Louis si allarga.

Alla fine Louis accenna col pollice alla porta. “Devo veramente andare ora. Mi dispiace” dice onestamente a Harry e il riccio si rabbuia ma annuisce.

Guardando Harry vorrebbe davvero trattenersi più a lungo, ma sa che se lo farà rovinerà tutto, qualsiasi cosa sia, prima ancora che inizi. Non vuole quello.

“È stato molto bello conoscerti!” gli urla dietro Louis quando esce dal caffè e sente Harry rispondere “Anche per me!”.

Quando è a metà strada dal suo dormitorio, il cellulare vibra nella sua tasca. Lo tira fuori e ci dà una sbirciata veloce.

In qualche modo penso potrei abituarmi a te che ti allontani da me con un culo come quello. xx

Louis non arrossisce. Non lo fa. Non è una teenager.

(Squittisce e quasi fa cadere il suo telefono in una pozzanghera –una vecchia signora lo fissa come se fosse un delinquente che sta per rompere una finestra, il che è considerevolmente più vicino alla verità di quanto la maggior parte della gente potrebbe pensare –tuttavia riesce ad afferrarlo in tempo).

Risponde: smettila di fissare il mio posteriore Harold!! Che cosa penserebbe tua madre di questo? X

Torna nella sua stanza e si lascia cadere sul letto con un sospiro contento. Zayn si gira malamente dall’altro lato e gli mostra il dito medio, borbottando qualcosa sull’ “essere troppo rumoroso, chiudi il becco Lou”, prima di riaffondare la faccia nel suo cuscino.

Louis non lo bada nemmeno perché wow, è passato un sacco di tempo dall’ultima volta in cui si è sentito così felice. Non va nemmeno su Tumblr prima di crollare, ancora perfettamente vestito.

Sono le tre del mattino quando Zayn lo scrolla con forza, dicendogli che ha lezione tra un’ora e Louis rotola fuori dal suo letto, cadendo sul pavimento con un tonfo.

Poi si siede, disorientato e si sfrega gli occhi in confusione perché come mai è tanto stanco? Poi si ricorda del ragazzo riccio con gli occhi luminosi e senta la testa più leggera.

“Zayny –poo” chiama Louis e il moro tira fuori la testa dall’armadio mentre si sta infilando i jeans.

“Che c’è Louis? E non chiamarmi così” lo rimbecca Zayn, saltellando su un piede solo verso Louis.

“Ho conosciuto questo ragazzo” inizia Louis e Zayn capitombola per la sorpresa, finendo a terra su un mucchio di vestiti che Louis ha lasciato fuori la mattina prima.

Zayn rivolge a Louis uno sguardo indagatore mentre si siede. “Tu cosa?” e Louis sa che è perché dopo la sua ultima relazione seria c’è stata una sfilza di ragazzi e Louis non si era nemmeno preso la briga di imparare i loro nomi, figuriamoci di menzionarli a Zayn.

“Shush Zayn, ascolta e basta” dice Louis ed è ancora seduto sul pavimento vicino al suo letto mentre Zayn si alza, continuando a fissare Louis.

“Quindi sì, questo ragazzo. Il suo nome è Harry ed è parecchio delizioso. Divide la stanza con la tua fantasia erotica Liam ed è al primo anno. Ha persino cucinato un cupcake per me, scherzi a parte. Pensi che mi lascerà tenerlo?” e Louis lo dice casualmente ma entrambi possono percepire la nota di insicurezza nella sua voce.

Zayn si avvicina a Louis prima di sedersi di fronte a lui. È solo Louis che ha il privilegio di vedere Zayn così, gli piace pensare. Tutto sfatto e stanco ma con quella luce tenera negli occhi, perché vuole bene a Louis.

Se smettesse di essere così ottuso, Louis pensa che Liam potrebbe essere abbastanza fortunato da vedere anche lui questo Zayn. Sa che questo Zayn è uno dei suoi Zayn preferiti, se non il suo preferito in assoluto.

“Io penso che chiunque sarebbe fortunato se ti lasciasse tenerlo” gli dice Zayn e lo sta fissando con aria un po’ triste e a Louis non piace, ma si rassegna perché Zayn gli riserva quello sguardo solo perché ci tiene a lui.

“Davvero?” chiede Louis con un filo di voce e sta ingoiando il nodo che ha in gola.

“Certamente Lou” e poi Zayn si sta sporgendo e sta abbracciando stretto Louis e Louis non piangerà due volte in una settimana, così si limita a ricambiare l’abbraccio di Zayn con lo stesso trasporto. “Andiamo, hai un corso di recitazione e io ho un seminario di scrittura da frequentare. Devi alzarti.” Zayn lo punzecchia leggermente dopo averlo lasciato.

Louis rimane a fissare un punto indefinito sul pavimento per un po’ prima di annuire. “Mi accompagneresti al bagno? Non voglio andarci da solo” gli dice Louis e Zayn ovviamente acconsente perché non è che questo accada spesso –che Louis abbassi le barriere difensive –e Zayn è il suo migliore amico che c’è sempre.

Quindi si alzano entrambi in piedi e Zayn si cambia la t-shirt con una camicia in plaid prima di infilarci sopra una giacca in stile college. Zayn apre la porta a Louis, che esce dai jeans della sera prima e continua verso il bagno in boxer e maglia con scritto Have a Nice Day!

La passeggiata prosegue nel silenzio e nessuno dei due vuole romperlo. Quando arrivano al bagno, Zayn si ferma all’entrata, aggiustandosi i capelli e Louis va avanti per procedere con la sua routine mattutina.

È solo quando ha finito e si gira per urlare il nome di Zayn che finisce addosso a qualcuno.

“Oops –“ esordisce l’altra persona e un momento, Louis conosce quella voce. Alza lo sguardo nello stesso momento di Harry e gli occhi di Harry si spalancano prima di sorridere allegramente.

“Ciao” dice Louis leggermente senza fiato, ed è un deja-vu della settimana prima tranne che questa volte conosce per davvero il ragazzo. E poi, è più propenso a scoppiare a piangere del ragazzo riccio di fronte a lui.

“Ciao” è la risposta di Harry e si stanno fissando a vicenda, solo fissando.

Probabilmente è un po’ strano davvero ma Louis pensa che sia okay. Poi qualcuno li riscuote dal loro sogno e Louis realizza che si tratta di Zayn solo quando sente “Lou, farai tardi!” e il moro entra nel bagno.

Harry si volta e Louis ringrazia mentalmente chiunque stia ascoltando perché ha davvero bisogno di un momento per ricomporsi.

“Hey, tu sei –tu sei Zayn Malik!” esclama alla fine Harry dopo un momento di silenzio imbarazzante e Zayn si blocca, osservando Louis e Harry e la mancanza di spazio tra i due prima di incontrare con esitazione lo sguardo di Harry.

“Er, sì? Immagino di essere io?” Zayn sposta il peso da un piede all’altro, sembrando confuso. Louis gli lancia uno sguardo carico di sottointesi e le sopracciglia di Zayn si sollevano solo leggermente.

“Sei il ragazzo di cui Liam non smette mai di blaterare!” dice Harry con entusiasmo e poi si schiaffa una mano sulla bocca come se non potesse credere di averlo appena detto a voce alta.

A questo punto la bocca di Zayn è spalancata e Louis sta per scoppiare a ridere perché wow, quello era un po’ inaspettato.

“Io –io non l’ho detto” Harry prova a ritirare velocemente quello che ha detto, spostando lo sguardo da Zayn a Louis con gli occhi sgranati e Louis sta seriamente dibattendo se sarebbe illegale semplicemente tenere Harry nella sua tasca.

Zayn si limita a continuare a fissare Harry con la bocca spalancata. Louis decide che se ci fosse un momento adatto per riderci su sarebbe proprio questo, così lo fa.

Harry sembra mortificato e Zayn sembra sul punto di avere un attacco di panico e Dio, questo è oro colato.

“Lo sapevo!” esclama Louis, alzando i pugni al cielo e Zayn gli indirizza un’occhiataccia. Harry se ne sta ancora lì con aria insicura e come se desiderasse venire inghiottito dal pavimento.

“Nemmeno Zayn la smette di parlare di Liam” dice Louis ad Harry con fare cospiratorio e Harry sembra sul punto di baciare Louis. Louis decide che non gli dispiacerebbe se lo facesse.

(Ma Zayn lo farà. Il moro gli farà una predica più tardi su come Louis non dovrebbe semplicemente aprire il suo cuore al primo che passa, che Louis deve stare attento e che Zayn vuole solo il meglio per Louis. Così Louis cambia idea e decide che se Harry lo bacia, lo spingerà via delicatamente perché non gli piace che Zayn ce l’abbia con lui).

“È fantastico!” dice Harry con un sorrisone e Zayn scocca un’occhiataccia anche a Harry, così sta guardando male LouiseHarry e a Louis il suono piace più di quanto dovrebbe.

“Io –Liam –No. No. Louis, finirai per fare tardi” è tutto quello che dice Zayn prima di voltarsi e uscire dal bagno. Louis lo segue con lo sguardo domandandosi se dovrebbe sentirsi in colpa, ma poi giura di aver sentito uno squittio che suona vagamente come Zayn, così non lo fa.

A Louis viene in mente che Zayn ha ragione e che finirà per essere in ritardo se non ritorna nella sua stanza nei prossimi due minuti ma si trattiene perché beh, Harry è in piedi di fronte a lui sorridente e chi se ne andrebbe da quello?

“Come mai sei in piedi così tardi?” prende in giro Harry, stuzzicando il braccio del ragazzo col suo dito indice.

“Ho lezione tra un’ora” dice Harry e Louis nota solo ora che il ragazzo è completamente vestito, con addosso un paio di jeans scuri e una felpa che dice Teenage Runaway. Louis si domanda se profumi di Harry.

“Quindi sei notturno anche tu?” scherza Louis mentre guarda la mano di Harry scivolare nelle sue tasche, solo i pollici che spuntano.

“Diciamo di sì” risponde Harry e inclina la testa da un lato, osservando Louis dalla testa ai piedi e Louis quasi arrossisce perché ha delle cosce parecchio robuste e Harry ha l’occasione di vederle chiaramente ora, visto che palesemente non sta piangendo e Louis non sta indossando i pantaloni. “Devi andare a lezione?” chiede Harry dopo un momento, i suoi occhi che incrociano quelli di Louis.

Louis annuisce. “Er, sì, in realtà devo. Ecco, immagino di dover tagliar corto. Scusa Harry” e fa per arruffare i riccioli del ragazzo solo per realizzare che è troppo basso.

Beh fanculo. Si solleva appena sulle punte e riesce a scompigliarglieli come aveva pianificato. Quando si tira indietro, si accorge che Harry gli sta sorridendo affettuosamente.

Louis si imbroncia perché è piuttosto ovvio che Harry si diverte ad essere più alto di Louis, quindi sbuffa malamente e in modo drammatico e circumnaviga Harry per uscire dal bagno.

“Ciao Louis!” urla Harry e Louis si volta solo per mostrare ad Harry il dito medio e fargli la linguaccia prima di riprendere la strada. Può sentire la risata di Harry risuonargli nelle orecchie anche quando è di nuovo nella sua stanza.















Sono tornata! Scusate l'imperdonabile ritardo ma questa sessione di esami mi sta uccidendo.
Spero che la traduzione sia quanto meno comprensibile -anche se ho i miei dubbi. Se volete commentare la storia potete lasciarmi una recensione, oppure farmi sapere che ne pensate su twitter o su tumblr.
Vi ringrazio per la pazienza (sia perchè ci ho messo secoli a pubblicare che perchè siete riusciti ad arrivare fin qui in fondo).
A presto, un abbraccio a tutti!

  
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