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Autore: willow11    31/01/2015    8 recensioni
Santana Lopez, ormai padrona dei suoi poteri, è pronta ad affrontare la sua nuova avventura: partire con Hermione, Harry, Ron e Quinn per distruggere tutti gli Horcrux.
Questa storia è il seguito di Obliviate e Obliviate anno VI, e segue gli avvenimenti del settimo anno di Harry Potter.
da uno dei capitoli:
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.
Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.
Hermione la guardò confusa.
-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme… Ma ti prego, permettimi di farti l’incanto obscuro… -
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 3.6


-Forza Brittany!- Urlò Santana.
I tre continuarono a inneggiare il nome della tassorosso fino a quando una luce bianca creò una specie di portale proprio davanti l’ingresso del labirinto.

Dal portale fuoriuscirono Harry Potter, Brittany e la coppa tre maghi che rotolò a terra.

I musicisti ripresero a suonare con più forza.

Santana ci mise un po’ prima di mettere a fuoco.

Brittany era distesa a terra con gli occhi sbarrati, sopra di lei Harry piangeva a dirotto.

Un urlo si levò tra gli studenti e il sorriso di Santana scomparve dal suo volto.

Si alzò di scatto e si catapultò giù dai gradoni.

Arrivata a pochi metri dal corpo di Brittany la professoressa McGranitt la bloccò con le braccia.
C’era molta agitazione, il professor Moody aveva appena portato via Potter e il preside e gli altri professori guardavano sorpresi il corpo senza vita della ragazza.
Santana si sganciò dalla presa della professoressa colmando la poca distanza che la separava da Brittany.
Dalla sua Brittany.
L’ispanica, ancora incredula, si inginocchiò davanti a lei con gli occhi colmi di lacrime.
Le toccò una mano, era gelida.
Tremante alzò lo sguardo verso il viso.

Santana sbarrò gli occhi vedendo che al posto di Brittany c’era Hermione.

-aaaaaaaa-


Il treno diretto ad Hogwarts era partito da un paio d’ore.  

Il cielo coperto da qualche nuvola lasciava intravedere il sole ormai destinato a tramontare.

-Sannie… Sannie-
La latina aprì gli occhi e guardò la sua amica che, in piedi di fronte a lei, la guardava preoccupata.
Santana spostò lo testa che fino ad un secondo prima era poggiata al finestrino.

-Hai urlato nel sonno San-
-Stavo… E poi è apparsa Hermione- cercò di spiegare Santana –non mi ero neanche accorta di essermi addormentata-

Quinn sorrise con gli occhi tristi, poi si sedette accanto a lei e le afferrò la mano.
Santana si soffermò sul paesaggio fuori dal finestrino.
-Sto bene Q…-
La bionda alzò gli occhi al cielo, odiava quando la sua amica reprimeva i suoi sentimenti.
-Tu piuttosto come stai?- Aggiunse la latina.
-Bene… che vuoi che sia qualche nausea-

-Qualcosa dal carrello?- Chiese la donna che vendeva snack affacciandosi al loro scompartimento.
Quinn vide il carrello pieno di dolciumi e panini e cambiò espressione.
Un attimo dopo la bionda era già corsa fuori dallo scompartimento.

La donna del carrello seguì la bionda scappare e poi si girò guardare Santana.

-Soffre i binari- rispose con faccia tosta la latina.
Poi si alzò e si avvicinò al carrello.
-Mi sa che prenderò le gomme bollenti e un paio di burrobirre...- poi ci pensò su, Quinn non poteva più bere la burrobirra –solo le bollenti…-

La signora del carrello diede le caramelle alla latina e si allontanò.
Santana rimanendo sulla porta scorrevole, aprì un pacchetto di caramelle e ne prese una facendo attenzione a non scottarsi.

Mentre masticava con fatica qualcosa attirò la sua attenzione.

Dalla sua destra arrivava qualcosa di diverso, qualcosa che lei stessa cominciava ormai a riconoscere.

Così afferrò la bacchetta di Brittany e si diresse verso i vagoni di destra.


Superò il vagone dei corvonero e si diresse verso quello dei grifondoro da cui proveniva tutta quella frustrazione.
Non fece in tempo ad aprire  la porta del lungo scompartimento che questa si spalancò e un mangiamorte uscì da li.

Santana deglutì alla vista di quell’uomo che aveva già visto sulla torre di astronomia la notte dell’omicidio di Silente.

Il mangiamorte squadrò la latina e sorrise beffardo prima di smaterializzarsi.

-Cercava Harry- disse Neville avvicinandosi a lei.
Santana non rispose.
-Tu sai dov’è?- Aggiunse sottovoce.
La latina scosse la testa e si guardò intorno sentendo che la frustrazione non era del tutto svanita.

-Tieni sempre la bacchetta a portata di mano Paciok, loro sono ancora qui…- disse per poi voltarsi e allontanarsi da lui.

-Santana- la chiamò ancora Neville.
L’ispanica si girò.
-Sono contento che almeno tu sia tornata-
La latina, sentendo tutta la stima che il ragazzo provava per lei, sorrise, nonostante avrebbe preferito di gran lunga non essere li in quel momento.


--


-Lo senti questo freddo?-
-E’ una cosa da super poteri?- Chiese svogliata Quinn
-Credevo di no, e invece… Cavolo si gela…- Rispose Santana mentre varcava la soglia della sala grande.


-Per la barba di Merlino, cosa è successo qua?-

Santana non rispose continuando a guardarsi intorno.

La sala grande era sempre stata il punto di raccolta degli studenti, era un luogo di studio e di svago.
I lunghi tavoli servivano per condividere i pranzi e le colazioni. E il cielo stellato e le candele fluttuanti le avevano sempre dato un certo senso di protezione.
Ogni volta che tornava si sentiva a casa.

Santana percorse il lungo stanzone spoglio con un senso di inquietudine nel cuore.
In fondo alla sala il nuovo preside di Hogwarts, Severus Piton, osservava i ragazzi entrare.
Il suo volto non tradiva nessuna emozione.

L’ispanica guardò a lungo l’uomo che aveva ucciso Silente.

Era la prima volta che lo vedeva dopo quella notte e davvero non sapeva cosa pensare.

Perché Silente l’aveva costretta ad assistere a quella scena senza poter agire?
E soprattutto perché Piton l’aveva ucciso?
Santana non si dava pace per quelle domande a cui ancora non aveva trovato una risposta.

Il preside, come se percepisse il pensiero di Santana, poggiò lo sguardo su di lei.

Il chiacchierare degli studenti era svanito, Santana fissava Piton e Piton fissava Santana come se non esistesse nessun altro.

-Noah?-
Santana sbatté le palpebre un paio di volte per riprendersi da quello scambio di energie e si girò nella direzione in cui la sua amica si era girata a guardare.
-Cosa ci fanno Puck e Chang e per Salazar quello è bocca di trota?- sbottò Santana vedendo tutti quei volti conosciuti.

-Che cosa ci fai qui?- Chiese subito la bionda guardando il ragazzo con la cresta.
-Ciao Quinn… Lopez…- Rispose il ragazzo parecchio imbarazzato.
-Puckerman…- lo salutò la latina.
-Volevo farvi una sorpresa… Sono il nuovo insegnante di- Noah non finì la frase che Piton cominciò a parlare.

-Sarò breve… La cerimonia di smistamento è stata abolita, i nuovi allievi quando hanno ricevuto le lettere sono già stati assegnati in una delle quattro case di Hogwarts-

Santana si girò a guardare Quinn scioccata.

-Inoltre tutti gli insegnamenti sono stati divisi... Ai vecchi docenti rimangono le classi dal terzo anno in su, mentre ai nuovi insegnanti verranno assegnati i primi due anni...-

I professori si guardarono tra di loro basiti.

Anche gli ex studenti non erano sicuri di aver capito bene.

Quinn cercò lo sguardo della McGranitt che scuoteva la testa sconsolata.

Piton fece comparire una lunga pergamena e cominciò a elencare i nuovi insegnanti.

-Incantesimi: Professor Vitius e Professor Artie Abrams-

Il ragazzo sulla sedie a rotelle si fece avanti e sorrise prima agli studenti, al professor Vitius e al preside Piton.

Santana lo conosceva di vista, era un corvonero dell’ultimo anno quando lei era soltanto una matricola. Nonostante la carrozzina, era stato capo scuola dopo Jesse St.James e a quanto ne sapeva, adesso, lavorava al ministero.

-Pozioni: Professor Lumacorno e Professor Mike Chang-
Il ragazzo dai tratti orientali sorrise al professor Lumacorno che sembrava molto confuso dalla situazione.

-Erbologia: Professoressa Sprite e Professor Sam Evans-

L’ex tassorosso sorrise con quelle sue grosse labbra.

Quinn scosse la testa al commento mentale della sua amica che lo chiamava bocca di trota. Sapeva bene che quel commento era per smorzare la tensione.
Sam era stato un amico di Brittany, un caro amico. Tuttavia l’ispanica era sempre stata molto gelosa del rapporto tra i due, diceva sempre che il ragazzo ci provava spudoratamente. Senza dubbio averlo li tutti i giorni, avrebbe riaperto ferite non ancora rimarginata.

-Le intere classi di volo e cura delle creature magiche essendo meno ore saranno affidate rispettivamente a Madama Lopez e Noah Puckerman-

Noah si passò una mano sulla cresta e sorrise ai ragazzi mentre Quinn lo guardava sorpresa, doveva aspettarselo, lui studiava i draghi, era perfetto quell’insegnamento.

-Trasfigurazione: Professoressa McGranitt e Professoressa Quinn Fabray-

“perché tu sei professoressa e io madama?” chiese mentalmente l’ispanica ad un Quinn che sorrideva ai ragazzi.
“non farmi ridere idiota”

-E infine difesa contro le arti oscure…-

Santana si guardò intorno, non c’era nessun altro ex alunno nella sala e in effetti non sapeva neanche chi sarebbe stato l’insegnante principale visto che Piton era diventato preside.

Sentì un brivido percorrerle la schiena e la frustrazione e la paura la invasero.

Le porte della grande sala si spalancarono e i ragazzi si spostarono ai lati della stanza.

Santana perse un battito vedendo avanzare il suo ex compagno di squadra con accanto due mangiamorte.

-I fratelli Carrow saranno a capo della sicurezza e si alterneranno nella classe di Arti Oscure… Mentre il biennio sarà affidato al Professor Sebastian Smythe-


--


-Dei mangiamorte? Dei mangiamorte come professori di difesa… Anzi no, arti oscure?- Disse esasperata Santana mentre svuotava la valigia.

-Dovresti leggere questa…- aggiunse Quinn che era già distesa sul proprio letto con in mano una pergamena –è il nuovo regolamento per gli insegnanti… È tremendo…-

-Dobbiamo andarcene… Sarà una carneficina Quinn…-
-Non possiamo lasciare i ragazzi da soli… Hanno bisogno di noi…-
-Puck non è più un ragazzo…- la beffeggiò l’ispanica –a proposito quando pensi di dirglielo?-

Quinn sospirò e si toccò la pancia ancora piatta.
-Ancora non si vede…-
-Questo lo dici tu…-
La bionda per tutta risposta le fece una smorfia.

-Potresti sempre trovare un incantesimo che non la faccia vedere-
-Così potrei non doverlo dire a Noah…- disse entusiasta la bionda.

Santana aprì la bocca, la sua era ovviamente una battuta, ma prima di riuscire a replicare qualcuno bussò alla porta.

-Parli del diavolo…- Disse la latina una volta spalancata la porta.
-Sannie? Pensavo fosse la camera di Quinn…- disse il ragazzo spaesato.
-Condividiamo la stanza…- Rispose ovvia la latina dopo averlo fatto entrare.
-Perché?- Chiese scocciato.
-Dovevamo chiederti il permesso forse?- replicò Quinn alzandosi dal letto e guardandolo male.
-Avanti Q. volevo farvi una sorpresa… Ci pensi? Io insegnante ad Hogwarts…? Io? Che ho superato i MAGO per un solo misero punto-

-Infatti dovresti farti qualche domanda…- aggiunse acida la bionda.

-Credi davvero che non lo sappia? Credi davvero che non abbia capito il motivo per cui siamo tutti qui? Per Salazar, Quinn! Quando la smetterai di trattarmi come un bambino- disse seccato prima di uscire sbattendo la porta.


-Voleva solo darti la buonanotte-
-Voleva darmi il buongiorno, hai visto che faccia aveva?- Replicò Quinn.
-Gli ho letto la mente Fabray… Ti assicuro che non aveva quelle intenzioni… E poi pensavo che le cose andassero meglio tra di voi-
-Questo prima che mi mettesse incinta- replicò a tono la bionda.
Santana per tutta risposta alzò un sopracciglio di disappunto.
-Ok… Hai ragione… è colpa degli ormoni- rispose seccata Quinn.

Santana la fissò per un attimo e scoppiò a ridere.
Quinn rise di rimando e si ributtò sul letto.

-Sarà un anno lungo Fabray…- disse poi la latina sedendosi accanto a lei –l’hai detto tu, avranno bisogno di noi… e dobbiamo rimanere uniti… Tutti quanti…-

Una bussata molto più leggera della precedente le interruppe.
Santana guardò la maniglia e la porta si spalancò.

-Santana che ci fai qui? Ciao Quinn…-
L’ispanica sbuffò e si alzò dal letto –ho capito, vado a farmi un giro! Bentrovata Berry-
Quinn intanto non aveva smesso un attimo di guardare la ragazza che era appena entrata.
-Rachel…-
L’infermiera sorrise e si chiuse la porta alle spalle.



Santana si allontanò velocemente dalla stanza, non aveva proprio nessuna intenzione di sentire la sua migliore amica darsi da fare con sua cugina. E poi non si erano tipo lasciate?

Cercando di sgomberare la mente, si diresse verso il punto più alto del castello.

Arrivata sotto la grande scala, guardò in alto e fece un respiro profondo, non tornava in quel posto dal giorno del funerale di Silente.

Una volta giunta in cima aprì la grande porta e subito una brezza fredda le scombinò i capelli.


“Albus non posso” disse lui comunicando con la mente con Silente.
“Hai promesso” rispose il professore.
“non posso” replico Piton.
-Severus ti prego…- Chiese a quel punto il preside facendosi sentire da tutti.
Severus smise di pensare e puntò la bacchetta verso l'uomo.
-Avada Kedavra-

Un lampo verde colpì a pieno il professor Silente facendolo cadere dalla torre.


La latina si asciugò una lacrime ribelle mentre si sporgeva per guardare oltre la ringhiera da dove mesi prima era scomparso il preside.

Alzò lo sguardo cercando l’orizzonte oltre il lago nero.
C’era buio, ma si intravedeva qualche puntino luminoso, probabilmente era Hogsmade.

Si concentrò oltre, guardando verso qualcosa di sconosciuto.
A quel punto chiuse gli occhi e i suoi pensieri si focalizzarono subito sulla persona che le aveva stravolto la vita negli ultimi due anni.

Forse da lassù sarebbe riuscita a sentirla.


-Troppo eccitata dal nuovo anno per prendere sonno, Lopez?-
Santana si ridestò dai suoi pensieri, afferrò la bacchetta e la puntò sul ragazzo alle sue spalle: Sebastian.

-Metti giù quell’affare Lopez, siamo colleghi adesso…- disse lui con un sorriso sornione.
-E sarebbe un’attenuante?-
-Non potrai puntarmi addosso la bacchetta ogni volta che mi vedrai passare… Qualcuno potrebbe farsi male-
-Probabile, vogliamo provare subito?- rispose a tono.
-Su Lopez, ho solo un tatuaggio sul braccio, ma sono sempre io… Il miglior cercatore con il quale tu abbia mai avuto l’onore di giocare- disse ancora il ragazzo cercando di allentare la tensione.

L’ispanica percepì l’intenzione del ragazzo.
Non l’avrebbe aggredita, non quella notte almeno, stava solo cercando un contatto, il motivo tuttavia rimaneva ignoto.
Decise di fare il suo gioco e abbassò la bacchetta.

-Il quidditch fa sempre colpo!- Disse lui ammiccante mentre con un movimento della mano faceva apparire due burrobirre.
Santana sbarrò gli occhi, come aveva fatto senza bacchetta?

-Stupefacente non è vero?- Disse lui passando un boccale alla latina che lo afferrò dubbiosa.

-Mi ha dato poteri che neanche immagini…-

-Non diventerò una mangiamorte- mise subito in chiaro la latina.
-Sono sicuro che non eri qui per caso…- contro attaccò lui –c’è qualcosa che ti tormenta lo vedo nei tuoi occhi e non è dentro queste mura…-
Santana cercò di non mostrare alcun tipo di emozione anche se quell’affermazione così sicura l’aveva spiazzata.

Sebastian si avvicinò di più a lei –hai solo da guadagnarci Lopez… Pensaci…- gli sussurrò sicuro all’orecchio.

Santana un brivido di terrore percorrerle la schiena.

Ben tornata ad Hogwart Santana Lopez.




--
--




Finalmente qualche faccia conosciuta!
Che ne pensate di questi nuovi insegnanti?
E di Sebastian?  Sapevano sarebbe tornato... Dite che riuscirà nella sua missione?

E di Quinn che mi dite?
Ve l'aspettavate felice e contenta con Puck...?

Cosa pensate che succederà adesso?

Ci aggiorniamo al prossimo capitolo!
A presto
Chiara


  
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