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Autore: COSA    08/02/2005    4 recensioni
i tre inseparabili amici litigano e nessuno ha intenzione di scusarsi. Ginny consiglia l'amica Hermione, ma sembra che le stia nascondendo qualcosa.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II
-Harry!- cadde a terra con un tonfo. Un bolide l’aveva colpito in pieno stomaco ed era rimasto a terra stordito.
-Ma che ti prende? Hai la testa tra le nuvole oggi?- Fred gli tese la mano per aiutarlo ad alzarsi. Si mise a sedere massaggiandosi la pancia.
-Scusa Fred, stavo… stavo pensando ad altro- si scusò Harry.
-Lo so io a cosa stavi pensando…- sussurrò Ginny tra sè e sè, dirigendosi verso di loro, lentamente.
Per tutta la durata dell’allenamento era rimasta a fissare Harry con uno strano sorriso sulle labbra. Ora aveva fatto irruzione nel campo rivolgendosi ad Harry e cercando di prendenderlo in disparte. I gemelli si guardarono stupiti.
Lo condusse fuori dal campo e lo fissò per qualche istante.
-Non capisco a cosa ti riferisci- la guardò con leggera irritazione.
-Dai, non prendermi in giro, sei preoccupato per il tuo rapporto con Hermione, ma io so una cosa che potrebbe interessarti- Ginny appoggiò una spalla al muro e mise le mani in tasca. Lo guardò mordendosi le labbra. Harry distolse lo sguardo e scosse la testa.
-Cosa intendi?- domandò osservando i compagni allenarsi.
-So qualcosa di interessante su Ron e Hermione- si avvicinò come per accarezzargli i capelli.
Harry la scostò con gesto brusco.
-Cosa sai?- le chiese sbattendola contro il muro e fissandola dritto negli occhi.
-Ehi! bastava chiedere!- Ginny lo prese per le spalle e lo baciò con passione, ma Harry la allontanò con violenza.
-Che cavolo fai?- si pulì la bocca con la manica. -Piuttosto sputa il rospo!
Avevano attirato l'attenzione dei compagni che si stavano allenando. Rimasero tutti a bocca aperta.
-Hai visto cosa hai fatto?- la prese per un braccio e la trascinò dietro al muro.
-Calmati, Harry! Hermione mi ha detto una cosa...
Stette in silenzio per qualche secondo come per aumentare l'importanza del ìl'informazione. Harry la attendeva con attenzione, sgranando gli occhi. -Aspetta, no, non lo voglio sapere. Non sarebbe giusto nei suoi confronti. Sai cosa ti dico? Vattene e lasciami stare. Credimi è megli così.
-Se lo dici tu- Ginny lo squadrò e se ne andò a passo svelto talvolta voltandosi e rivolgendogli sguardi sensuali.

Harry tornò dai compagni e i gemelli Weasley lo aggredirono subito con damande sul rapporto che era nato tra lui e Ginny. Semravano interessati, per niente preoccupati. Erano infatti eccitati che la loro sorellina potesse avere una storia con il ragazzo più popolare di Hogwards. Harry tentò di respingere ogni accusa, ma invano perchè le voci corrono e le notizie si spargono in fretta.
La notte fu buia e silenziosa e passò velocemente. Il vento gelido fischiava e spazzava le nuvole come fumo. Così per giorni e giorni e la neve presto si ghiacciò sugli aghi dei pini, sulla corteccia degli alberi. Una sottile patina di ghiaccio ricopriva la superficie del lago.
-Cos'è questo brusìo? Voglio silenzio durante le mie lezioni!- sbraitò Piton facendo scompigliare i capelli.
-Si può sapere cosa avete da chiacchierare?- domandò rivolgendosi ai ragazzi impauriti.
-Forse ho la soluzione! Vero, Potter? Non si fa che parlare di te e di quella Weasley da giorni! Sai che gli insegnante ed io in particolare odiano le relazioni tra alunni e soprattutto quando si tratta di uno smorfioso come te!- si avvicinò come strisciando al suo banco per poi puntargli una delle dita acute a pochi centimetri dal naso.
Draco Malfoy e gli altri Serpeverde bisbigliarono soddisfatti, rumorosamente.
Harry non osò rispondere e Hermione, che sedeva poco distante, appena incrociato il suo sguardo, lo distolse con rabbia. Si soffermò maggiormante sull'espressione triste di Ron ed Harry sembrò accorgersene.
-Cos'hai Harry, credevo che l'avessi ormai mandata giù questa falsa che si è creata tra te e mia sorella- cercò di consolarlo Ron battendogli affettuosamente la spalla.
-Si, ma non riesco a perdonarla. Per colpa sua Hermione non mi rivolge la parola da settimane e temo che tra noi sia tutto finito, intendo l’amicizia- Ron aveva cambiato improvvisamente faccia a quelle parole, la pelle terribilmente bianca era in contrasto evidente con i capelli rossi.
-Ma mi pare che anche tu abbia qualcosa che non va, amico mio- notava in lui uno strano comportamento più distaccato e malinconico.
Le orecchie divennero paonazze, ma il volto rimase chiaro e immutato.
-Ti sbagli- si giustificò. -Non sarai mica deluso perché Hermione c’è rimasta male sapendo di me e Ginny? Mi pare evidente che tu provi qualcosa per Hemione! Ma se t’interessa, io la ritengo solo un’amica- fece un grande sforzo per concludere la frase, ma Ron colse l’esitazione della sua voce e non ne apprezzò l’irrealtà.
-Harry, non mi devi alcuna spiegazione, ma se proprio vuoi sapere cosa ne penso, beh, vedi di tenere a bada i tuoi sentimenti perché le persone che ci soffrono sono più di quelle che pensi- fece per andarsene, ma si fermò tenendogli le spalle: -Non sei il cocco della scuola, devi capire che esistono anche gli altri!

“Ecco! Ci mancava solo lui! Ora sono completamente solo. Ginny mi odia perché tutti credono che ci sia qualcosa tra noi, ma mentre lei sparge la voce io tento di smentirla, anche se invano. Hermione non mi rivolge più la parola per la storia di Ginny e ora anche Ron mi accusa di essere egoista come del resto mi ricorda tutti i giorni Piton”
Si stava dirigendo verso il dormitorio, le scale gli sfuggirono da sotto il piede, mentre stava per salirvici.
-Dannazione!- gridò inconsapevole di aver alzato la voce.
Due ragazze di Corvonero che gli passavano accanto bisbigliarono: -Ginny deve avergli dato alla testa!- e ridacchiarono guardandolo di sbieco.
“Perché? Perché proprio a me? Forse hanno ragione, forse dovrei decidermi una volta per tutte tra Ginny e Hermione. Probabilmente sono davvero un…”
-Idiota!
-Cosa hai detto?
Harry stava per svoltare l’angolo, quando sentì due voci femminili aggredirsi vivacemente.
-Ho detto che sei un’idiota!- sbottò Hermione fermandola per una spalla.
-Non ti permetto di rivolgermi accuse simili- Ginny non si scompose e piegò leggermente la testa degnandola di uno sguardo.
-Ah si? Sai cosa ti dico? Io invece non ti permetto di sparlare sui segreti che ti confido, credendoti un’amica- continuò mostrando un volto furioso e un capo arruffato.
-Ti sbagli io non…- ma fu interrotta da uno schiaffo in piena guancia che la colse di sorpresa.
Un’esclamazione di sorpresa si levò da tutti i presenti che si fermarono per assistere interessati alla scena.
Harry decise di intervanire per evitare la catastrofe, ma forse fu proprio lui a provocarla. -Guardate chi c’è! Abbiamo l’attesissimo Harry Potter, che onore!- esclamò Hermione ormai fuori di sé.
Il professor Piton, che passava di lì si fermò e si assicurò un posto in prima fila, facendosi spazio a gomitate tra la folla. Tuttavia non intervenne in alcun modo, anzi sembrò interessato dell’avvenire.
-Hemione ti prego, evitiamo questa lite inutile, possiamo chiarire se vuoi, ma né ora né qui- cercò di tranquillizzarla Harry, ma Hemione scosse più volte la testa violentemente.
-Ma sentitelo, è arrivato per difendere la sua sgualdrina dalle mie grinfie, ma non si può mai parlare, l’avete sentito “né ora né qui”- si rivolse al pubblico divertito.
Ginny le si avvicinò con aria di sfida. Era cambiata molto, aveva assunto un comportamento strano al fine solo di fare colpo sui ragazzi. Vestiva minigonne e magliette corte sotto la tunica che aveva opportunamente accorciato. Offriva mezzi sguardi a tutti coloro che mostravano interesse e parlava più lentamente, scandendo bene ogni singola parola.
-Hermione, basta non vedi che ti stai rendendo ridicola?- la guardò con una smorfia attendendo la replica. Ma Hermione si aggiustò la felpa, si passò una mano tra i capelli e concluse:
-Io non ho nient’altro da dire, perché io non ho fatto nulla di male, ma pensateci, voi avete avuto un comportamento davvero insopportabile. Comunque non preoccupatevi, non mi aspetto nessuna scusa. Gente come voi è meglio perderla che trovarla.
Detto questo s’incamminò verso la biblioteca a passo deciso lasciando tutti stupefatti.
-Aggiungo ai Grifondoro cinque punti per il comportamento esemplare della signorina Granger, ma ne tolgo altrettanti cinque a testa per Potter e la Weasley- aggiunse Piton e sparì dietro alla folla.
Lentamente tutti se ne andarono soddisfatti di aver assistito ad uno scoop simile e rimase un solo ragazzo, testa china. Sollevò il capo rosso rivolgendo a Harry tutta la rabbia che riusciva a trasmettere. Poi lasciò la zona con passo lento e cadenzato. I due rimasero qualche minuto senza guardarsi.
  
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