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Autore: Seiraluna    07/02/2015    4 recensioni
Naruto guardò la ragazza e pensò che forse aveva esagerato con lei. Se Jiraya l’aveva scelta c’era un motivo valido. Doveva solo aspettare e vedere come andava a finire.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Notte, ore undici
Hinata e Naruto erano svegli nel letto del ragazzo e parlavano dei loro progetti.
-Naruto hai saputo quando inizierai a girare il film con i draghi e le armature?
-Fra una settimana. Dovrò di nuovo lavorare con Shion e questo non piace. Sicuramente studierà un piano per separarci.
-Immagino che tenterà di sedurti come prima mossa, poi farà introdurre nel film qualche scena passionale e infine ti darà la stoccata finale. Si aspetta che tutti gli uomini cadano ai suoi piedi.
-Non mi lascerò conquistare da quella arpia. Nel mio cuore c’è posto solo per una ragazza.
-Userà queste tue stesse parole per dirti: solo il tuo cuore è affascinato da lei, fra voi non c’è attrazione. Al contrario, io ti faccio venire le palpitazioni quando mi sfiori. In poche parole, userà il suo corpo per ammaliarti.
-Non penserai che io sia attratto da lei?
-No, so che non mi tradiresti. Ciò non toglie che lei coglierà ogni tuo momento di debolezza per saltarti addosso. Così facendo, sicuramente scatterà delle foto false e me le invierà.
-Da dove viene questa tua teoria?
-Kurenai mi ha inviato un file in cui si parla di Shion. Ha usato la tattica di cui ti ho parlato con un altro attore che era fidanzato con una bellissima modella. Alla fine, la modella ha lasciato l’attore perché Shion le ha raccontato tutto e le ha mostrato le prove del tradimento.
Naruto non poteva credere di essersi fidato di una persona tanto crudele. Sasuke aveva ragione sul suo conto. Era davvero un testone cocciuto, doveva dare più retta agli amici e al sesto senso di Kakashi.
Dopo un momento di riflessione, Naruto vide una lacrima sul viso della ragazza.
-Cosa ha amore mio?
-Ho paura di perderti a causa dei piani di quei due. Lo so che non devo pensarci, ma non posso farne a meno. Ora che ti ho trovato, non voglio lasciarti più.
-Non mi perderai. Dovrebbero imprigionarmi per tenermi lontano da te.
Naruto baciò Hinata e la strinse forte, non poteva fare a meno di quelle coccole. Quella sera Naruto rischiava di saltarle realmente addosso, era talmente bella che gli veniva una voglia matta di baciarla ovunque. Maledette restrizioni di Kurenai, se lo beccava con le mani in posti dove non dovevano stare, era capace di sculacciarlo come un bambino. Dormire con la ragazza era diventato pericoloso, ma non poteva dirle di andare nell’altra camera, avrebbe potuto interpretare male. E poi lui adorava tenerla stretta tutta la notte.
-A cosa pensi?
-Hinata devo dirti una cosa importante.
-Sembra una cosa seria, ti ascolto.
-Ho paura di ferirti a causa della mia impulsività. Non voglio vederti piangere a causa di qualche mio gesto avventato.
-Sono sicura che non faresti mai qualcosa per ferirmi. Mi fido di te.
Hinata era completamente cotta di lui e Naruto lo sapeva bene. La ragazza non si lamentava mai del suo carattere o del suo modo di mangiare. Non aveva mai critiche nei suoi confronti e le piaceva addirittura andare nei posti che piacevano a lui. Le altre ragazze con cui era uscito non lo avevano mai trascinato a vedere un incontro di arti marziali.
-Naruto si carino quando sei pensieroso.
-Pensavo a oggi, ti sei divertita?
-Moltissimo. Devi sapere che hai un rivale. Mentre uscivi dal padiglione, Konohamaru mi ha infilato il suo autografo in tasca e ci ha scritto anche il suo numero di telefono.
-Lo strozzo.
-Naruto scherzavo. Mi ha dato il suo numero, ma non per corteggiarmi, è troppo piccolo. Vuole semplicemente farsi qualche amico.
-Mi ricorda me alla sua età. Si sente solo perché non fa altro che allenarsi. Io cercavo sempre gli amici quando andavo al liceo. Non avendo dei genitori non sapevo con chi confidarmi. Sasuke è stato bravo a capirmi, siamo amici dal primo anno di scuola superiore.
-Ora puoi parlare anche con me, non dirò a nessuno i tuoi segreti.
-Lo so. Tu avevi molti amici?
-Ero amica di due ragazze. Loro mi hanno sempre supportata. Poi al terzo anno di liceo sono entrate nel gruppetto più popolare della scuola e mi hanno fatto dei brutti scherzi.
-Perfide. Non continuare la storia o sono capace di trovare quelle mocciose e dargli dei cazzotti. So che ormai sono adulte, ma io sono più esperto di loro nella lotta e le stenderei.
-Non le conosci, non provare tanto rancore, io non ce l’ho con loro.
-Sei troppo tenera principessa. Non tollero chi ti tratta male.
-Quello è il passato, ora sto bene. Sono così felice che non riesco a descriverti quello che ho dentro.
Naruto dovette girarsi dall’altra parte per nascondere il rossore sul suo volto. Hinata si sentiva felice con lui e lo amava. Lo rendeva un uomo fortunato ma quelle parole lo facevano agitare. La ragazza era troppo vicina, rischiava di prenderla e farla sua in quel momento.
-Naruto tutto bene?
-Sì, perdona il mio gesto impulsivo- disse Naruto girandosi dalla parte della mora e stringendola di nuovo.
-Mi sembri strano, non è che hai preso l’influenza?
-No, sto bene, sono rosso per causa tua. Non te ne accorgi ma le tue parole mi fanno fremere ogni parte del corpo. Per non parlare delle tue curve e del tuo viso dolce, mi fanno perdere la testa.
Hinata so sentiva strana, non sapeva di dare quelle sensazioni al ragazzo, non le era mai successo nulla di simile.
I ragazzi si addormentarono stretti l’uno all’altra, cullati dal suono dolce dei loro cuori che battevano forti a causa dell’amore che provavano.
Verso mezzanotte Naruto sentì un rumore provenire dal piano di sotto, ma non poteva essere un ladro, c’era l’allarme. Controllò che Hinata dormisse e rimise la testa sul suo caldo cuscino. Forse Kakashi si era alzato per bere.
A mezzanotte e trenta Naruto sentì un altro rumore, questa volte era stato più forte, come se qualcuno avesse sfasciato qualcosa. Doveva controllare.
-Naruto cosa succede?
-Sei sveglia. Ho sentito un rumore al piano di sotto, voglio andare a controllare.
-No, è pericoloso.
-Non mi succederà niente, probabilmente è solo Kakashi.
-Stai mentendo, non avresti quella faccia se pensassi che fosse Kakashi che fa rumore. Io mi infilo la vestaglia e scendo con te.
-Non ci pensare nemmeno, non devi correre pericoli.
-Non ti lascio solo.
-Sei veramente cocciuta.
-Ragazzi smettetela di litigare e scendiamo a controllare- disse Kakashi sulla porta della stanza.
-Sei sveglio anche tu. Hai sentito quei rumori?
-Non potevo non sentire quel fracasso, sembrava che qualcuno spaccasse qualcosa. Non vorrei che mi avessero rovinato  i miei bei romanzi.
Naruto strinse la mano di Hinata e le disse di camminare dietro di lui. Stavano scendendo le scale quando qualcuno corse dalla cucina al salotto.
-Lo hai visto Kakashi?
-Sì, c’è qualcuno nel salone. Restate fermi qui.
Kakashi scese le scale e andò a controllare, stava per accendere la luce quando un secondo uomo lo colpì alle spalle. Kakashi urlò di scappare per avvertire Naruto e poi svenne nel salone.
-Saliamo al piano di sopra, corri Hinata.
-Non possiamo lasciare Kakashi.
-Se la caverà, se ha urlato è per farci mettere al sicuro, non è il tipo che fa certe cose senza motivo.
Gli uomini seguirono i ragazzi al piano di sopra che intanto si erano barricati nel ripostiglio dei costumi di Kakashi.
-Si avvicinano. Tranquilla, ti proteggo io.
-Potrebbero essere armati, non voglio che ti sparino.
Intanto Kakashi aveva ripreso i sensi e afferrato il suo cellulare sul tavolino del salone. Chiamò subito la polizia stando attento a non farsi sentire dagli uomini misteriosi. Doveva alzarsi e andare dai ragazzi, era suo dovere tenerli al sicuro. Sapeva anche che quel testone di Naruto avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenere al sicuro Hinata, anche buttarsi su un’arma carica. Era sempre troppo impulsivo.
-Hinata ti amo, ricordalo sempre.
-Naruto per favore non fare stupidaggini, io ti amo. Non voglio che ti feriscano.
Il ragazzo strinse forte la mora e poi la baciò sulla bocca, desiderava proteggerla con tutte le sue forze.
Gli uomini sfondarono la porta del ripostiglio e videro Hinata e Naruto.
-Ecco qua i due attori famosi, con loro ci faremo un bel gruzzolo di soldi. Jiraya e gli studi cinematografici pagheranno oro per avere due stelle del cinema nazionale. Mentre li abbiamo con noi, possiamo anche divertirci, una mia amica mi ha detto che Naruto è molto passionale, potrei presentarlo a mia sorella.
-Piantala amico, non puoi dire a tua sorella che hai rapito un attore.
-Peccato, lei adoro questo ragazzino. La mia amica mi ha anche riferito che questi due sono fidanzati. Mi divertirò un mondo a vedere la sofferenza negli occhi di lui quando avrò venduto la ragazza a qualche pezzo grosso del mercato nero.
Naruto sgranò gli occhi, volevano vendere Hinata come un oggetto.
-Non volevi chiedere un riscatto per lei?
-Pensandoci meglio no. La mia amica mi ha riferito che non è molto famosa e vale poco. Gli studi e il regista pagherebbero al massimo cinquemila dollari. Al mercato nero conosco signori che mi darebbero cinquantamila dollari pur di averla per una settima o anche due notti.
-Sei un genio amico.
Naruto aveva analizzato i discorsi di quei tipi e spesso parlavano di una ragazza che gli aveva dato informazioni. Doveva essere stata lei a mandare quei tipi lì e ora manovrava tutti i fili. Naruto sapeva anche di chi si trattava. Questa volta era troppo.
-Forza ragazzini, seguiteci.
-Te lo puoi scordare, sta arrivando la polizia, non senti le sirene.
-Alzati o prendo la tua ragazza e le faccio un buco in mezzo la fronte.
-Non provare a toccarla.
-Mi avevano detto che le avresti fatto da scudo umano, ma non serve. Noi siamo in due e il mio amico ti tratterrà per le braccia mentre io prendo la mocciosa. Vai.
-Sì, amico mio.
Naruto sferrò un calcio allo stomaco contro il rapitore, che si inginocchiò a terra.
-Quel bastardo di un ragazzino colpisce forte.
Naruto si scagliò contro l’altro rapitore che estrasse la pistola. Con coraggio Naruto tentò di colpirlo al braccio per fargli cadere la pistola, ma non ci riuscì. L’uomo gli puntò la pistola contro per sparare.
Senza pensarci Hinata si mise davanti a Naruto e l’uomo sparò un colpo pensando di mirare al ragazzo. Pochi minuti dopo arrivarono quattro agenti e arrestarono i due rapitori.
Naruto era a terra con Hinata fra le braccia. Era ricoperto di sangue e sotto shock. Avevano colpito Hinata a causa sua.
-Chiamate un’ambulanza presto, perde tantissimo sangue. Hinata non mi lasciare.
Un agente si avvicinò a Naruto e controllò la ragazza.
-L’ambulanza arriva subito. Ragazza coraggiosa a farti da scudo, non lo farebbero tutti. L’hanno colpita al braccio, però perde troppo sangue, va subito portata all’ospedale. Deve essere svenuta per il dolore.
L’ambulanza arrivò dopo cinque minuti e portarono via Hinata. Intanto i poliziotti prendevano le deposizioni di Naruto e Kakashi. Il manager aveva anche chiamato Kurenai e Asuma per dirgli tutto. Poi aveva avvertito anche Jiraya e Tsunade, dovevano sapere tutto per posticipare le riprese finali di qualche giorno.
Dopo essere stati ascoltati dai poliziotti, Kakashi e Naruto andarono in ospedale con l’auto del manager. Naruto voleva vedere subito la sua Hinata, era stato un idiota, aveva permesso ancora una volta che le facessero del male.
Kurenai e Asuma erano nella sala d’attesa, davanti la camera operatoria. I medici erano dentro con la mora da trenta minuti.
Kurenai si scagliò su Naruto, era furiosa. In realtà, non ce l’aveva veramente con lui ma doveva farlo, lui non l’aveva protetta.
-Come hai potuto? Hai lasciato che le facessero del male.
La donna aveva schiaffeggiato Naruto e il ragazzo non si era mosso. Sapeva di meritarsi gli insulti e gli schiaffi di Kurenai. La donna teneva tantissimo a Hinata e non voleva vederla in quello stato.
-Basta Kurenai, Naruto non è il colpevole e lo sai.
-Lo so Asuma ma lei è stesa su quel letto e è tanto debole. Non voglio che soffra tanto, ne ha già passate troppe.
Asuma teneva stretta fra le sue braccia Kurenai e la confortava.
-Kurenai non è colpa di Naruto se l’hanno ferita.
-Non dire nulla Kakashi.
Naruto non voleva che gli altri pensassero che Hinata fosse stata una sciocca a buttarsi su di lui per difenderlo. Nessuno poteva darle delle colpe o offenderla per quella storia.
-Deve sapere. Hinata si è parata davanti a Naruto per proteggerlo. Il bersaglio non era lei, quindi non incolpare lui.
-Non ce l’ho con Naruto, l’ho colpito perché non ha mantenuto la promessa. E poi so che Hinata sa essere impulsiva quanto questo pivello quando si tratta di proteggere qualcuno. A undici anni si è gettata su un gattino per salvarlo da un motociclista. Per fortuna non si è fatta niente quel giorno.
La luce della sala operatoria era ancora rossa, non restava altro che aspettare.
   
 
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