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Autore: LucySilx    07/02/2015    1 recensioni
Ho sempre provato un certo odio per gli "Evil", delle creature malvagie il cui compito è seminare morte e distruzione. Perché non vogliono che due persone di sesso e regno diverso non possano nè parlarsi o incontrarsi? Perché dobbiamo sempre sottostare al loro volere se non vogliamo? Solo una cosa è certa: io, Kelly Stewart, lo scoprirò...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero seduta nel mio banco, aspettando disperatamente il suono della campanella... Una delle materie che odio di più è Scienze dei regni e soprattutto farsi spiegare da Mrs Fioretti una materia già noiosa e pesante di suo, vi assicuro che non è un bello scherzo. Perciò i miei occhi erano fissi sull'orologio: mancavano cinque minuti. Ad un certo punto la Fioretti, vedendo il mio sguardo perso, smise per un attimo di spiegare e mi chiese: "Signorina Stewart, adesso può dirci per favore tutto quello che abbiamo spiegato fino a questo momento?" ed io:"Sì, certo... ehm..." la Prof. abbassò un attimo lo sguardo e io chiesi un suggerimento alla mia amica Scarlett. "Il corpo delle persone del regno di fuoco!" dissi con voce decisa. La "strega" mi guardò negli occhi per qualche minuto con uno sguardo di sconfitta, come se fossi una pesce che non è riuscito ad abboccare al suo amo. Ad un tratto la campanella suonò, 'grazie al cielo!' pensai. Odiavo a morte quella Prof., e con lei ce l'avevo a morte anche con la sua stupida materia! Uscite dalla classe, andammo fuori in giardino per l'intervallo. Di tutta la scuola, quello per me, era il posto migliore perchè stando nel verde, sedute ai piedi degli alberi, potevamo, una volta tanto respirare aria fresca. "Cosa hai portato per pranzo?" chiesi alla mia amica. "Il frigo di casa mia" mi rispose. "Ah... interessante... e... che simpatica!" "Se per te non è una cosa interessante, non me l'avresti chiesto tanto per cominciare!" E con questa risposta da saputella qual'era, decisi di schizzarle dell'acqua in faccia. "Oh, sì, sì, certo!" la presi in pieno! "Ah, è così? E' una sfida questa?" "Sì, sì! Oggi mi sono svegliata dal lato sbagliato del letto e ce l'avevo proprio con te!" risposi e lei: "Ok, cara allora vediamo se riesci a stare al mio passo!" e dopo aver detto questo corse via come un lampo. "Ah sì, scappa codarda!" gridai, non facendo caso a tutti gli altri ragazzi che si girarono dopo questa frase. Dopo cinque secondi circa ritornò da me dicendo:"Ehi! vedi che ti ho sentito!" "Uh, ma che paura! Che vuoi fare ora? Farmi volare via?" e con un gesto della mano mi scompigliò tutti i capelli e cominciò a ridere. Cercai di avere una faccia arrabbiata, ma non ci riuscì, era più forte di me, e così incominciai a ridere anche io. Anche se avevamo già sedici anni non avevamo ancora perso l'abitudine di giocare come facevamo quando eravamo delle bambine e... devo dire che lo eravamo ancora! E così ogni giorno era sempre la stessa storia: stesse cavolate quando ci incontravamo davanti alla scuola, quando eravamo in classe, quando facevamo l'intervallo e anche quando ci incontravamo, una a casa dell'altra. Da quando avevamo sei anni siamo sempre state migliori amiche, attaccate una all'altra come fossimo delle sardine in scatola. E mi piaceva stare in questa scatola se c'era lei con me. Ritornata a casa, ero sempre insieme a lei, virtualmente però. Ed ecco che finita anche la sesta ora di scuola ritornavo dai miei come sempre. "Ciao mà, ciao pà!" "Ciao Kelly, com'è andata oggi a scuola, cara?" mi chiese mia madre. "Oh, sì, bene, bene, sempre la stessa storia, alla grande come sempre". Correvo subito in camera mia per parlare con Scarlett. Insomma, è questo il punto: vita comune e vita semplice come per qualsiasi altro adolescente. * * * Il giorno seguente mi successe una cosa che non so come definire. Ovviamente gli Evil anche se ci avevano fatto quella richiesta, non avevano diviso i nostri regni dato che comunque due persone dello stesso sesso e appartenenti a regno diverso avrebbero potuto incontrarsi, e quindi non sarebbe stata una cosa giusta. Tuttavia ragazzi e ragazze di regni diversi stando nello stesso ambiente avrebbero potuto infrangere la regola... Allora perchè non dividerli? Secondo me lo facevano apposta, sapevano che ci sarebbe stato uno strappo alla regola proprio per far scoppiare tutto in una guerra. Già, guerra come quella che ci era stata nei secoli precedenti... Mentre uscivo dalla classe con Scarlett per l'intervallo, notai che qualcosa attirava la mia attenzione. Anzi, 'qualcuno'. Aveva occhi marroni e capelli rossi al vento. Era seduto con i suoi amici vicino ad un albero a chiacchierare. Bellissimo. Da quello che ho potuto vedere si trattava di un ragazzo appartenente al regno del fuoco... Sì, esatto... del fuoco... Decisi di andare a prendere posto, senza pensare a quello che avevo appena visto. Forse con Scarlett avrei potuto distogliere la mia attenzione da quel tipo. Ma no. Alla fine della nostra conversazione 'dannata me' pensai... "Salve signora, cosa mi dice oggi di bello?" chiesi a Scarlett cercando invano di dimenticare tutto. "Oh, beh... sai... credo..." abbassò immediatamente il tono di voce. "...credo di essermi innamorata..." mi disse. Ed io "Ah." interessandomi molto vivamente all'argomento. "Beh e di chi? Spara, non lasciarmi sulle spine!!" E lei mi disse:"Vedi, quel ragazzo laggiù?" Allungai lo sguardo e vidi un ragazzo alto, occhi grigi e capelli bruni mossi. Era carino, ma non era il mio tipo. Era dell'aria... ed anche lei lo era... Nonostante sapessi già la risposta della mia domanda successiva, decisi di chiederlelo lo stesso per avere una conferma:"Ed a quale regno appartiene?" e lei:"Aria" e così anche se non volevo le parole mi uscirono fuori dalla bocca come niente:"Ah, beata te..." "In che senso?" ribattè lei con un sobbalzo "Kel... c'è forse qualcosa che non so e che devi dirmi? Tanto sai che a me puoi dire tutto..." "Sì, sì... certo che lo so..." dissi con voce calante. Così, lo guardai di nuovo e questa volta anche lui. I nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo. Scarlett vide dove stavo guardando. "Ah... quel tipo?" mi disse "Ma è del fuoco... si vede benissimo..." "Oh, ma guarda! Non l'avevo capito!" gracchiai io acida più di mille limoni messi insieme. "Ok, ok scusa... a quanto pare oggi non ti posso sfiorare, sei di cristallo" mi disse con tono offeso. "No scusami tu, Scà... è che oggi sono giù di morale..." e lei:"Ah, davvero? Ma sei giù di morale o innamorata?" non risposi.
   
 
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