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Autore: StayWeird01    09/02/2015    0 recensioni
E se la migliore amica di Adelaide facesse la cavolata del secolo? E se Adelaide si perdesse nella città dei suoi sogni, Londra? E se cadesse nelle braccia di un irlandese dagli occhi azzurri? E se si ritrovasse a vivere con lui, insieme a 4 amici un po' idioti? E se l'irlandese fosse dannatamente bello e simpatico? Beh, basta leggerlo!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ti prego, raccontami di nuovo la storia del principe e la principessa che diventano re e regina!- mi prega Lauren seduta dentro il letto.
-Oh no, ancora...- bofonchia Stephan dalla camera affianco.
-Tu sta zitto!- bofonchia lei.
-Dai, ti preeeego- mi implora lei con gli occhioni azzurrissimi e spalancati.
-E va bene- dico infine io.
-Evvai!- esclama lei sistemandosi meglio nel letto. Sento Niall appoggiarsi allo stipite della porta.
-Allora, c’era una volta una principessa, che non aveva la più pallida idea di essere una principessa, che adorava tanto le Little Mix, e che sognava di visitare la città dei suoi sogni, ...-
-Londra!- esclama Lauren.
-Esattamente. Bene, la sua migliore amica, una bella mattina afosa di Giugno regalò alla principessa un biglietto per Londra, e dopo aver sclerato abbastanza, partì. Dopo un viaggio di 2 orette su un drago alato, si ritrovò sotto un acquazzone. All’aeroporto dei draghi  dovevano arrivare 5 bravi domestici a prenderla, ma non si vide nessuno, e allora si avventurò da sola per Londra. Si fermò a guardare il London Eye, ma inciampò sui suoi piedi, e cadde. Fortunatamente lì vicino passava un principe, che non aveva la più pallida idea di essere un principe, e salvò il sedere alla principessa-. Lauren ridacchia.
-Si scoprì poi che il principe era in realtà uno dei 5 domestici che dovevano venire a prenderla, e che in realtà erano 5 rock star famose in tutto il mondo, ricche sfondate, e totalmente fuori di testa. Ma alla principessa non importava, perché erano simpatici, e anche perché aveva preso una bella cotta per il principe che l’aveva salvata. Dopo solo una settimana, scoprì che anche il principe aveva una bella cotta per lei. Ma si sentiva così triste: il principe le faceva tanti regali bellissimi, e lei non poteva dargli nulla-. Sento i passi di qualcun altro, segno che anche Stephan si aggrega all’ascolto. 
-Così scappò, spezzando il suo cuore e anche quello del principe. Passarono due settimane orribili, e la migliore amica della principessa disse che le rock star avrebbero fatto un concerto non molto lontano da loro. Lei non voleva andarci, ma per accontentare la migliore amica disse di sì, a patto di rimanere in hotel-castello. Accettò, e partirono. Ma il principe sapeva che la principessa era chiusa in hotel, e così scappò dal concerto per venire a cercarla. Ma per prendere la principessa dall’hotel-castello doveva sconfiggere il drago. Brandendo la sua spada iniziò a duellare col drago, ferendosi, ma riuscendo a sconfiggerlo. Salì la lunga rampata di scale e arrivò finalmente alla camera della principessa, che piangeva lacrimoni su lacrimoni. Quando la principessa aprì la porta, si scusò di tutto quello che aveva combinato, e calò di nuovo in lacrime. Si abbracciarono per molto tempo, e si promisero che nessuno di loro due sarebbe mai più scappato dall’altro. Passarono 4 lunghi anni, e finalmente il principe chiese alla principessa di diventare la sua regina. Si sposarono, facendo arrabbiare il prete...-.
-Perché il prete si arrabbia?- chiede Lauren.
-Beh, perché la principessa voleva un bel bacio dal principe, ma il prete no. Così la principessa fece uno strappo alla regola, baciando il principe e facendo svenire il prete-.
-Aveva una faccia più o meno così- dice Niall imitando una faccia da cadavere, con tanto di occhi semi chiusi e lingua fuori dalla bocca.
-E tu come lo sai papà?!- esclama Lauren.
-Beh, io e la mamma eravamo lì- dice Niall.
-Davvero? E.. e com’era il vestito?- chiede Lauren ancora più emozionata. Stephan si siede ai piedi del letto, mentre Niall si avvicina a me.
-Oh, avresti dovuto vederlo, era qualcosa di spettacolare: era stato cucito con raggi solari, aveva le maniche ricamate con centrini coperti con gocce di sole, e aveva uno strascico lungo non sai quanto - disse Niall stringendosi accanto a me nella poltrona.
-Scommetto che il principe aveva una spada lunghissima!- esclama Stephan. Avvampo.
-Puoi scommetterci figliolo, ha una spada molto lunga, che usa in maniera eccellente- dice Niall sorridendo beffardo. So a cosa allude. Chiudo gli occhi cercando di non ridere.
-E adesso che cosa fanno il prin- ops, il re e la regina?- chiede Lauren accoccolandosi di più tra le coperte. Mi avvicino a lei e le bacio la fronte.
-Vivono felici e contenti con la loro famigliola- sussurro.
-Buonanotte Lauren- dice Niall baciandola sulla fronte.
-Notte mamma, notte papà- sussurra lei chiudendo gli occhi. Ci avviamo per il corridoio.
-Papà, un giorno mi farai vedere la spada del principe?- chiede Stephan entrando nella sua camera. Non posso trattenermi stavolta. Mi avviò verso la camera matrimoniale, mentre Niall spiega a Stephan che un giorno gli farà vedere la spada da cavaliere, sottolineando la parola ‘cavaliere’. Mi metto velocemente nel letto, mentre Niall entra in camera. Mi guarda con malizia, e mi metto a ridere.
-Perché ridi?-.
-Forse perché hai una faccia da pervertito?- dico sistemando meglio il cuscino.
-Questa è la mia faccia di sempre- dice lui indicandola.
-Appunto!- ribadisco io ridendo ancora di più. Si butta sul letto e si appoggia a me.
-Nostro figlio ha ereditato la tua pervertitaggine! Non so nemmeno se esiste questa parola...- dico prendendo gli occhiali.
-No, non esiste, e comunque ha appena subito la perdita di Silente, ha bisogno di comprensione-.
-Già, quando successe a me passai un’intera giornata di pianti. Fu orribile- dico afferrando il libro poggiato sul comodino. Niall lo fissa come se fosse un nemico.
-Vuoi leggerlo?- chiede indicandolo.
-Sì- dico tranquilla. Mi guarda per un attimo.
-Sicura che vuoi leggere un libro quando hai questo pezzo di marito accanto a te?- chiede allargando le braccia davanti a se.
-Sì, e vorrei anche finirlo dato che mi mancano si e no venti pagine- dico calma. Riprendo a leggere. Lui fissa il libro, scuote  la testa contrariato e me lo frega dalle mani.
-Niall!- sbuffo io. Lo lancia dall’altra parte della stanza, sempre con un sorriso tranquillo, come una cosa che facesse tutti i giorni.
-Ecco, mi hai perso il segno- mi lamento io mentre mi fissa con sguardo malizioso.
-Cavoli tesoro, è solo un libro, e... oh merda, perché l’ho detto?- dice di colpo schiaffeggiandosi una mano sulla faccia. Mi alzo di scatto.
-E no Niall, i libri non sono solo libri. Non puoi capirlo Niall, tu non leggi quasi mai, e non ti appassioni!- sbraitai io. Mi guarda con un sorriso sconfortato.
-Lo so, leggo troppo poco, e mi dispiace, ma il mio cervello non è fatto per leggere- dice tendendomi le mani.
-I libri sono come altri piccoli mondi, che ci fanno sognare in una maniera incomprensibile. Leggere è il cibo della mente, della fantasia, della vita, e non puoi dire che è solo un libro, perché per me significano tanto, tantissimo. Probabilmente non sarei così romantica e fantasiosa, e tu non avresti mai trovato la Lai pazza che hai sposato!-. Sto mettendo tutto sul tragico. Almeno posso placare i suoi istinti animaleschi.
-Mi dispiace- dice triste.
-Dimentico sempre che per te sono molto importanti, e che dovrei rispettarli di più. E comunque, io ti avrei sposato comunque, con o senza libri. Mi dispiace- dice aprendo di nuovo le braccia. Mi ci catapulto dentro, stringendomi accanto a lui. Roba del genere accadono quasi sempre. Io e Niall non litighiamo mai seriamente. Ci sono io che mi lamento del fatto che non apprezzi i libri, e c’è lui che si lamenta della dieta del nutrizionista. Almeno non sono io ad imporgliela, non arrivo fino a questo punto nelle punizioni. Più che altro ci lamentiamo di cose che succedono, ma sempre con uno sguardo pronto a perdonare. Io lo perdono per aver quasi insultato sul libro, e spero che lui mi perdoni per aver fatto una quasi sceneggiata per un libro. Mi accarezza piano la spalla. Ah, giusto, devo trovare un diversivo.
-E comunque sono esausta- dico staccandomi da lui e rimettendomi a posto sotto le coperte.
-Non è assolutamente vero, non sei nemmeno andata a lavoro- afferma lui.
-Sì, ma...-.
-In casa ho fatto tutto io, ho pulito e fatto i piatti, e ho pure cucinato- dice lui bloccandomi.
-Il pollo era un po’ bruciacchiato- dico io timidamente, tentando di dissuaderlo.
-Come se tu non lo bruciassi mai- dice sorridendo furbo.
-Il pollo non è la mia specialità- mi giustifico io. Mi stringe sempre di più.
-Ammettilo, vuoi solo farti desiderare...- mi sussurra all’orecchio.
-Certo che no- brontolo io, cecando di staccarmi. Ma è più forte di me, e sono praticamente sotto di lui. Si alza sui gomiti per vedermi meglio e dice:
-Invece sì, lo fai sempre, alle volte nemmeno te ne accorgi. Anche quando ti offendi, noi ti chiediamo scusa ma tu continui a tenerci il muso- dice avvicinandosi di più al mio viso. Mi provoca ancora glie stessi brividi di quando ci siamo conosciuti. Sono sua moglie da più di dieci anni, e ancora non capisco se è magia, o sono io che ancora non mi abituo alla sua figaggine.
-Si chiama ‘essere permalosi’, e tu ti stai inventando un paio di cavolate solo per baciarmi- dico sorridendo compiaciuta.
-Può darsi- sussurra lui misterioso prima di riempirmi di baci. Una cosa strana di Niall è che più invecchia, e più diventa figo. Capita a un sacco di uomini, che sono addirittura più sexy da vecchi, con tanto di capelli brizzolati e rughe. Certo, Niall ancora non arriva a questo punto, e fortunatamente nemmeno io, ma siamo invecchiati, e tutte le cose che facevamo prima non possiamo farle più. O almeno non da soli. Se prima ci svegliavamo un mercoledì mattina e volevamo fare un picnic, adesso lo facciamo di sabato o domenica, quando i bambini non hanno scuola. È divertente stare con loro, perché adorano farci ridere. Sarà una cosa di sangue, perché sia io che Niall siamo stati i buffoni delle rispettive classi. La cosa più brutta di questi anni sono stati sicuramente i tour. Prima potevo andare tranquillamente con Niall, ma adesso, con i bambini a casa, è impossibile. È abbastanza straziante sapere che sei sola con dei bambini, o almeno con una bambina piccola, e che se succedesse qualcosa, lui sarebbe più o meno l’ultimo a saperlo. Certo, durante i primi anni c’è sempre stato, perché avere un neonato è abbastanza difficile, e avevo bisogno soprattutto del suo aiuto. Adesso i ragazzi vanno a scuola, io lavoro, e torniamo tutti e tre a casa di pomeriggio. Se Niall è in tour ci vediamo ogni sera su Skype, se non è in tour è a casa ad aspettarci con la cena pronta, altrimenti è in studio di registrazione, e torna poco dopo di noi. La mia vita va avanti così, e non mi aspettavo niente del genere. A quest’età mi immaginavo sola, triste e senza amici. Invece ho trovato l’amore della mia vita  nel giro di una settimana, non sono stata bocciata all’esame di maturità nonostante quello che ho detto, ho fatto svenire il prete al mio matrimonio, ho girato tutto il mondo, ho due splendidi figli e un marito fantastico, degli amici che mi vogliono bene e una famiglia fiera di me. E quindi, dopo anni e anni di tutto questo mi chiedo ‘cosa sarebbe successo se Francesca, se quelle matta, sclerata pazza, incosciente e pervertita di zia Francesca non avesse sbagliato?’.
Non ne ho idea.

OMMIODDIO.
OH MIO DIO.
OH  MIO  DIO.
O H M I O D I O.

HO FINITO QUESTA FAN-FICTION.
NON SO SE VI RENDETE CONTO CHE L’HO INZIATA IL 3 FEBBRAIO DEL 2014, E SIAMO AL 9 FEBBRAIO DEL 2015. MI AVETE DAVVERO SEGUITA PER TUTTO QUESTO TEMPO?

Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto questa storia, dalla prima all’ultima.

Ringrazio tutte quelle persone che mi hanno fatto dei complimenti attraverso le recensioni. Voi mi avete davvero stimolato ad andare avanti, grazie davvero tanto.

Un ringraziamento STRAMEGAULTRASUPERARCIENORME (riuscite a leggerla?) alla mia Migliore Amica, perché senza di lei non avrei mai avuto il coraggio di pubblicare questa ff. Tutto questo è per te, Nuti.

E ultimo, ma non ultimo, vorrei ringraziare quei cinque idioti che riescono a rendere la mia vita migliore, assieme a Nuti, e so che non leggeranno mai questa ff, un po’ perché è in italiano e un po’ perché è umanamente impossibile. Spero solo di incontrarvi un giorno, e di potervi incontrare, e di poter abbracciare quell’irlandese tinto. 
GRAZIE.

Restate sintonizzati, a poco metterò un'altra fan- fiction, sempre sull'irlandese biondo, ovvio. 
  
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