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Autore: 9Pepe4    02/12/2008    4 recensioni
La gravidanza sembrava procedere per il meglio, ma...
Una prova dura per entrambi i genitori... Riusciranno ad andare avanti, insieme?
Poi, di colpo, mi scivolò lo sguardo e vidi il sangue. Sbarrai gli occhi, sgomenta, con l’acqua che mi scorreva sulla schiena. ‘Cos’è?’ mi chiesi, disperata. ‘Cos’è?!’
PARING: GOTENxVALESE (ho notato che è molto poco frequente, allora mi è balenata in mente l'idea di scrivere 'sta roba... nonostante non sia la mia coppia preferita XD La depressione gioca dei brutti tiri U.ù)
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goten, Valese
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 – Chi la fa l’aspetti

“Valese!” chiamò Goten al ritorno dal lavoro. “Indovina un po’, abbiamo un invito da mia madre! Ha detto di sbrigarci. Assicurati di avere dei vestiti pesanti!”
Indossai una maglietta a maniche lunghe ed un maglione blu. Dopo pochi minuti eravamo in strada e ci allontanavamo in fretta dalla folla. Svoltammo in una via poco frequentata.
“Prego” mi invitò galante il ragazzo, offrendomi la schiena. Feci un bel respiro e mi aggrappai ad essa. Ancora poco e Goten si alzò in volo.
L’aria mi solleticò il volto, facendomi in un primo momento lacrimare gli occhi, ma mi abituai subito. Osservai, tenendomi stretta al ragazzo, la città che diveniva sempre più lontana.
Poi Goten volò verso i Paoz.
Sotto di noi iniziarono a scorrere campi coltivati, poi foreste, prati e infine alcuni spuntoni di roccia. Per fortuna ero ormai abituata a quel genere di spostamento, altrimenti nel scendere da Goten non avrei mantenuto l’equilibrio.
Lui bussò. Venne Chichi ad aprire e, dopo aver abbracciato il figlio, mi baciò calorosamente sulle guance. Ricordai come, nei primi tempi, fosse diffidente nei miei riguardi, infine però avevamo ottenuto un buon rapporto.
“Come sta mio nipote?” chiese la donna, una volta che ci ebbe fatti accomodare. Mi strinsi a Goten, sorridendole. “Bene”.
“Penso” proseguì Chichi, accigliata ma non scontenta, “che gli preparerò dei vestiti a maglia”.
“Ne è capace?” esclamai, stupita. Io riuscivo a stento a maneggiare un gomitolo di lana, e il pensiero di trasformarlo in abiti mi sembrava un’impresa straordinaria.
“Certo” rispose la donna, fissandomi con benevolenza materna. Da quando aspettavo un bimbo, mi si era affezionata sempre più. “Se vuoi ti insegnerò una volta o l’altra”.
Pensai che a dire il vero non mi sentivo di cucire e usare ago e filo, non mi sarebbe piaciuto, ne ero sicura. Però, per non essere scortese, replicai: “D’accordo, la ringrazio”. Intrecciai le dita dalle unghie smaltate e mi appoggiai a Goten, che mi rivolse un sorriso.
In quel momento arrivarono anche Gohan e Videl. “Pan è da un’amica” spiegarono. “Possiamo metterci a tavola?”
Videl mi fece alcune domande, alle quali risposi con sicurezza per lo più.
Infine ci accomodammo, e la cena venne servita. In confronto al pranzo preparato da me era a dir poco squisita (anche senza confrontarla con qualcos’altro la era, a dirla tutta).
Mangiai, più affamata del solito.
Consumammo le chiacchiere a pari passo con le pietanze, e io parlavo solo se interpellata, in quanto ero molto presa dal masticare.
Gohan sproloquiava su alcuni test psicologici. Lo ascoltavo a mala pena, ma, anche se avessi prestato attenzione, avrei capito molto meno della metà di quei discorsi.
Mi distrassi a pensare al mio bambino che cresceva nel mio ventre. Scrutai Goten con la coda dell’occhio. Aveva un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro.
Si girò verso di me e nel suo sguardo comparve una scintilla di tenerezza. Se non ci fosse stata tutta quella gente, lo avrei baciato in quell’istante.
Gohan poi, prese a snocciolare nomi, numeri di telefono e indirizzi degli ospedali più convenienti. Avrei preferito che evitasse.
Io amavo andare per negozi, avevo un puro terrore per gli ospedali. Sorrisi educata e annuii. Poi affondai i denti nella torta.
La serata passò in fretta, e ben presto Goten mi aiutò ad infilarmi la giacca. Sembrava gli piacesse farlo. Appariva convinto che incinta non fossi in grado di fare alcunché. Uomini.

Mi spazzolai i capelli.
“Val, perché lo fai tutte le sante sere?” si lagnò Goten dal letto matrimoniale. “Tanto poi a letto si spettinano”.
“Non fare il bambino” lo rimproverai, poi posai il pettine e mi infilai sotto le coperte accanto a lui. “Sarai padre, sii responsabile”.
“Non tutti i padri sono responsabili” disse lui in un soffio. Capii immediatamente che si riferiva a Goku. Mi sentii solidale con Goten. Anche a me sembrava che suo padre fosse stato un irresponsabile bell’e buono andandosene lasciando moglie e figli da soli. Silenziosamente, mi rannicchiai contro Goten. “Buonanotte” mormorai. Sbadigliai. “Domani si fa shopping”.
L’ultima cosa che sentii prima di scivolare nel sonno fu la sua risposta sarcastica: “E questo mi dovrebbe far passare gli incubi…”
Mi svegliai per prima, questa volta. Facendo attenzione a non destare Goten, mi liberai delle coperte e corsi in cucina. Apparecchiai per la colazione e tirai fuori un enorme barattolo di Nutella. Poi presi del pane dal freezer e lo misi in forno a scaldare.
Quando lo tirai fuori notai con piacere che era bello caldo. ‘E morbido, e croccante’ pensai, pregustandolo.
In quel momento Goten fece il suo ingresso, stiracchiandosi. Alla vista degli enormi panini alla Nutella posati sul tavolo sfoderò un gran sorriso. Lo osservai felice. Era così tenero, quando mostrava tutta l’ingenuità, tutta la purezza del suo carattere…
Mi baciò sulla guancia, e io, chinandomi a ricambiare il bacio, assaporai il suo profumo. Per un attimo, mi immaginai di ritrovarlo, mischiato al mio, sulla pelle di mio figlio, e mi parve di toccare il cielo con un dito.
Per tutto il resto della mattinata trascinai Goten da un centro commerciale all’altro. Comprai alcuni cosmetici e tre gonne. Quando tornammo a casa prendemmo a scherzare in camera, ridendo e gettandoci sul letto.
Poi, Goten si fece serio di colpo. “Che c’è?” domandai. Lui mi fece cenno di tacere. “Un’aura” sussurrò, per poi alzarsi lentamente dal letto. Mi fece segno di non muovermi, poi si allontanò silenziosamente.
Lo guardai scomparire dai miei occhi, allarmata e confusa. Cos’era successo?
Tesi le orecchie col cuore in gola, poi udii un rumore secco provenire dalla cucina.
Scesi dal letto e attraversai il corridoio col fiato sospeso.
Entrai in cucina col cuore che batteva all’impazzata. Non vidi nulla. Mossi cautamente qualche passo… Qualcuno mi saltò alle spalle.
“Buh!”
“Aaaaaaaaaaaaaaaah!” strillai, voltandomi di scatto. Fissai sbalordita Goten che se la rideva, e gli battei un pugno sullo stomaco.
“Ma quanto sei salame!” sbottai, esasperata. “Mi hai spaventata!” lo accusai.
Lui continuò a ridere. “L’ho sentito” affermò.
Sbuffai. Poi corsi in camera e andai a prendere i nuovi trucchi. Quando Goten entrò per vedere cosa stessi facendo lo spinsi seduto sul letto e gli misi forzatamente il rossetto.
“Così impari” decretai alla fine dell’opera. Lui gemette correndo in bagno a lavarsi mentre io sorridevo trionfante. Chi la fa l’aspetti, no?

Ecco il secondo capitolo! Avevo in programma di postarlo ieri, ma son finita in punizione (un giorno intero senza pc... ghg, stavo andando in astinenza XD). Comunque sono stata felice, direi felicissima di vedere che questa storia a qualcuno interessa^^

nightwish4ever: caaara Mary, grazie mille^^ addirittura tra le preferite, je t’adore (lasciamo perdere il francese, va’ >.> mi ricorda solo che devo far fuori la prof). No, è vero! Sei troppo lontana per seguirmi nel vero senso della parola ç________ç ora sono sana come un pesce sano (ché sana come un pesce malato non era tanto intelligente da dire... perdona lo sclero). Ciao^^ No, un attimo! Eeedward *ç*

DarK_FirE: ciao, Gemy! Già, le ff con GotenxValese sono più uniche che rare, dal momento che io sono l’unica che quando si deprime si mette a scrivere robe del genere -.-“ bacioni... Grazie, addirittura tra i preferiti la hai messa!

s_ara: grazie mille! Anche a me piace la marmellata di fragole (e anche la Nutella citata in questo capitolo XD stavo sbavando davanti allo schermo mentre scrivevo... un caso clinico U.U). Kiss

bellissima90: hello (il liceo linguistico mi fa dire certe cose^^”). Io Valese l’ho cambiata soprattutto perché attenersi a quella dell’anime era parecchio difficoltoso, dato che non si capisce praticamente nulla del suo carattere XD Il prossimo capitolo (spoiler?!) sarà narrato da Goten, spero ti piacerà...

Ora me ne vado a studiare storia e fisica ç____________ç interrogazione e verifica ç__ç mah, sperema be’
  
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