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Autore: LittleFallenAngel    10/02/2015    5 recensioni
Esistono alcune guerre che nessuno vede e che si combattono in solitudine.
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Come feci a non svenire in quel momento non lo so, vi era sangue ovunque e Malfoy era seduto sul letto, macchiato, le maniche tirate su a mostrare le braccia completamente ricoperte di segni e senza pantaloni, che erano buttati, appallottolati, in un angolo, le gambe erano bianchissime, o meglio, una era bianchissima, l'altra era completamente ricoperta di liquido rossastro che continuava ad uscire dalle ferite.
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Granger ho un problema - - Un'altro? - - Si, più grave, mi sono innamorato - Un moto di gelosia mi invase, lo ignorai - Non è grave - Gli sorrisi - È bellissimo - - No, non mi sono innamorato di una ragazza qualunque, mi sono ficcato nei cazzi - - Ma figurati sei il ragazzo più bello della scuola che problema c'è? - - Grazie Granger ma a lei non interessa - - E chi è? posso saperlo? - - Sei tu - Ah, si alzò e se ne andò, silenzioso come sempre. Ero io? Ah. Cazzo.
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Mi feci coraggio, gli sorrisi e lo presi per mano, poi entrammo, il suo vestito, completamente nero, faceva contrasto con il mio, bianco, così come facevano contrasto i nostri capelli, così come facevamo contrasto noi due.
[Attenzione tematiche delicate: Autolesionismo]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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18. Hermione

Avevo fatto l'amore con Draco.

Si, avevo fatto l'amore con lui.

Ed era stata la cosa più bella della mia vita, nulla in confronto a Ron, era stato come la prima volta, la vera prima volta. Mi aveva fatto provare emozioni che nemmeno immaginavo e, per la prima volta nella mia vita, mi ero sentita bella, ma proprio bellissima, perfetta, all'altezza.

Era stato qualcosa di indescrivibile.

Dopo quella prima volta ce ne erano state altre, ci amavamo nella stanza delle necessità e non sentivamo il bisogno d'altro.

Ma ricordavo bene la promessa fatta a Ginny e i nostri baci di nascosto negli angoli bui stavano diventando troppo frequenti: era ora di rivelare la mia relazione, ma come? come potevo dirlo a Harry e Ron?

– Ehi troia – Stavo scendendo le scale verso la sala grande e mi voltai, credendo l'insulto rivolto a me, infuriata.

Invece era Pansy Parkinson la destinataria dell'offesa urlata da un ragazzo del nostro anno.

– Stanotte puoi darmela o sei impegnata con qualche mangiamorte? – Ecco, a proposito di amore verso i Serpeverde...

Draco mi aveva parlato della Parkinson a cui, devo essere sincera, tanto bene non volevo, mi aveva spiegato dei vari motivi per cui cercasse sollievo nel sesso e, un po', mi era dispiaciuto per lei. Certo non la adoravo, eravamo un poco in competizione visto che lei era la ex amante del mio ragazzo, ma da qui ad insultarla no.

– Troia Serpeverde vieni a succhiarmi il cazzo –

Pansy fino ad allora era stata zitta, ma la pazienza ha un limite per tutti, e si girò furente, urlando: – Fattelo succhiare da quella puttana di tua madre –

Sgranai gli occhi, in quanto finezza doveva aver preso da Draco.

Vidi il ragazzo tirare fuori la bacchetta e intervenni allontanandoli

– So pararmi il culo da sola Granger –

– Volevo solo aiutare, odio gli imbecilli che giudicano –

– Fai meno la buon samaritana, tanto lo so che mi pensi una puttana pure tu, angioletto –

– Non è vero, anzi, sai, la mia migliore amica è molto simile a te eppure nessuno la chiama così, non credo che ti insultino solo per la tua vita sessuale attiva –

– È perché la mia famiglia stava con Voldemort – Annui

– Lo immaginavo, comunque mi dispiace per averti giudicato male in passato, sono certa che le voci che girano su di te siano una più falsa dell'altra –

– In realtà oltre a Draco e Blaise non ho mai fatto sesso con nessuno – Le sorrisi

– Appunto –

– Sai Granger, io e te potremmo quasi andare d'accordo se io non mi fossi fatta il tuo ragazzo –

– Non stavamo ancora insieme in realtà, e tu non potevi saperlo, non ce l'ho con te per questo –

– Allora amiche? –

– Si potrebbe fare –

Entrammo in sala grande continuando a chiacchierare sorridenti e l'intera sala si ammutolì nel vederci, la salutai e andai a sedermi di fianco a Ginny ed Harry

– Che ci facevi con la parkinson Mione? – Harry, come sempre, mi aggredì

– Nulla, non è poi così antipatica – Troncai la conversazione e consumai la colazione in silenzio.

 

Quando tutti furono presenti la McGrannit ci informò che aveva un annuncio da fare zittendo la sala – Ragazzi buongiorno, ho una notizia da darvi: sono state molte le richieste di una nuova festa dopo quella di halloween così abbiamo pensato di organizzare un ballo di natale –

Dalla sala si levarono grida, Daphne aveva visto bene

– Si terrà la penultima sera prima delle vacanze e spero di vedervi vestiti eleganti come la festa richiede, buona giornata –

Ginny mi travolse di urla informandomi di una imminente uscita di shopping a Hogsmeade il giorno successivo che fui costretta ad accettare.

Solo quando arrivai in classe mi passò per la testa l'idea che, forse, Draco non voleva andarci al ballo, o almeno non come coppia, infondo ero sempre una mezzosangue e lui un Malfoy...

 

Il pomeriggio lasciai Ginny alle tre per scappare in biblioteca a restituire un libro, poi scesi verso i sotterranei dal mio ragazzo che trovai in camera con Zabini ed una Daphne euforica – Tu, Blaise, verrai con me, che tu voglia o no, e vedi di vestirti di chiaro perché io mi vestirò di viola, perché devo abbinarmi assolutamente con Ginny Weasley che vuole qualcosa di verde –

– Ciao Daphne –

– Hermione! – Daphne aveva subito l'influenza di Ginny, o forse Ginny quella di Daphne, fatto sta che il livello di entusiasmo era lo stesso

– Hermione! Ho parlato con Ginny e abbiamo deciso che siccome siamo uguali e opposte metteremo lo stesso vestito in colori diversi! –
– Uguali ed opposte? –
– Si! – Annui, non capendo e rassegnandomi ad avere anche lei da sopportare l'indomani.

Mi sedetti in braccio a Draco sfilandogli la sigaretta dalle dita per fare due tiri e rubandogli un bacio – Puoi dirlo tu alla nostra bionda che sta impazzendo? – Scoppiai a ridere

– Non sto impazzendo è solo che –

– Tranquilla Daphne domani verrai con noi a comprare i vestiti immagino –

– Esatto! – Sorrisi, felice che avesse legato tanto con Ginny, cercando di ignorare il fatto che io, in realtà non ero ancora certa di avere un accompagnatore

– Va bene, Blaise? È meglio che noi due togliamo il disturbo prima che Daphne contagi anche la mia ragazza con la sua pazzia – Esordì Draco facendomi alzare e baciandomi sulle labbra, si allontanarono verso la porta e abbassi lo sguardo: forse davvero non mi voleva con lui la sera del ballo

– Comunque io mi vesto di nero Grang – Mi sorrise sull'uscio e non riuscii ad evitare di donargli un sorriso entusiasta.

 

Non potrei descrivervi il mio risveglio per il giorno seguente nemmeno se mi impegnassi, la velocità con cui Ginny mi ha fatto svegliare, preparare e scappare a Hogsmeade senza nemmeno aver fatto colazione non è descrivibile a parole.

Fatto sta che io, lei e la ultima aggiunta Daphne fummo le prime ad uscire da Hogwarts.

– Dobbiamo assolutamente andare in quella boutique infondo alla strada ragazze: costa poco e vende cose bellissime – Ero un poco preoccupata del "Costa poco" di Daphne ma avevo saggiamente fatto scivolare di nascosto qualche moneta in più fra i risparmi di Ginny per permetterle di comprare veramente un vestito uguale alla bionda

– Ma poi, scusate perché voi due volete vestirvi uguali? –

– Semplice, Harry mi mollerà a metà serata quindi, sebbene l'entrata la faremo con i nostri accompagnatori per non sfigurare, poi saremo libere di ballare e ubriacarci assieme e vogliamo essere perfette! –

– E tu Daphne molli quattro a zero Zabini? –

– Come hai fatto a capire che andava con Zabini? Io ci ho messo ore ad indovinare pensavo andasse con Malfoy – Io e Daphne ci guardammo mordendoci le labbra per non ridere al pensiero di lei con Draco e io furente ma, per fortuna, Ginny e la usa parlantina a ruota libera non esigevano risposte

– Comunque io voglio assolutamente qualcosa di verde! –

– Si e io di viola, comunque Hermione stai tranquilla Zabini sa come divertirsi anche senza di me – Risi con lei

– Mione ma tu con chi vai? –

– Oh non te lo dico Ginny, non lo saprai fino a quella sera –

– Stronza – Mi fece la linguaccia e ricambiai il gesto

– Comunque io mi vestirò di bianco –

Avevo deciso di vestirmi di bianco in modo da contrastare in modo netto con l'abito di Draco.

Entrammo nel negozio ed un profumo fresco ci invase insieme al buongiorno della titolare che ci domandò di cosa avevamo bisogno

– Volevamo dei vestiti eleganti per un ballo –

– Oh, non sarà difficile con delle ragazze belle come voi – Scappò fra gli stand di vestiti

– Per lei signorina vedrei bene qualcosa di verde – Indicò Ginny

– Era proprio quello che volevo solo, ha dei vestiti disponibili in più colori? –

– Ma che domande, certo che si! –

– Perché noi volevamo lo stesso vestito ma di due colori diversi – Intervenne Daphne

– Si potrebbe fare – Guardò in un scaffale un vestito che io giudicai come fantastico: verde, con un corsetto scuro senza spalline ed una gonna a tubino lunga fino alla caviglia

– Questo ce l'ho in verde bianco, rosso e blu –

– Viola? –

– Di viola ho questo -- Mostrò un nuovo modello, corto e Ginny storse il naso

– Oppure questo qui – Ne tirò fuori un altro e dalle facce delle ragazze capì che avrebbero preso quello: aveva un corsetto senza spalline formato da delle fasce oblique di stoffa in tinta scura e terminava in una gonna lunga fino alle caviglie che dal ginocchio in giù era semi-trasparente e lasciava intravedere una parete di gamba. Le ragazze vi si fiondarono sopra e scapparono a provarlo, io mi misi a cercare qualcosa ma nulla mi saltò all'occhio e così dopo poco rinunciai accompagnando le ragazze alla cassa.

Uscimmo ed andammo a prendere le scarpe. Ne trovai un paio nere, con il tacco non troppo alto semplici e decisi di prenderle sebbene non avessi ancora un abito.

Girammo molti negozi ma non trovai nulla fino a che Daphne ebbe un illuminazione e mi trascinò senza obiezioni in un negozio in stile provenzale dove, in vetrina, campeggiava un abito viola simile ad un gioiello.

Entrammo e ci dirigemmo al reparto che trattava il bianco, erano così tanti i vestiti che non sapevo dove guardare finché, dopo aver rifiutato l'ennesima proposta della serpe notai, appeso in bella vista innanzi a me, l'abito che cercavo.

Era color panna, lungo.

Aveva una scollatura semplice, non troppo ampia che copriva le spalle con due maniche a tre quarti strette, un corsetto semplice che si stringeva in vita con solo un nastrino d'oro. La gonna era lunga fino alla caviglia, dritta, e il tessuto era intrecciato con fili d'oro. Lo staccai dallo stand e lo presi in mano girandolo e rimanendo di sasso di fronte alla scollatura fino quasi al sedere che regnava sulla schiena, veloce lo scartai. Ma Daphne me lo impedì

– È stupendo, provalo, subito! – Così entrai nel camerino scettica e lo indossai

– Ragazze io di qui non esco: sono praticamente nuda –

– Muoviti – Uscii sbuffando e mi guardai allo specchio

– Sei incantevole – Era vero, stavo realmente bene

– Si ma sono nuda! –

– Zitta – Ginny si avvicinò e mi sciolse i capelli facendomeli ricadere sulla schiena

– Questi li acconciamo in modo che stiano lontani dal viso ma cadano sulla scollatura – Mi voltai osservando la scollatura lunga tutta la spina dorsale – Ragazze ma sono nuda sul serio –

– No, sei bellissima –

– Non è troppo? –  

– No, ma va –

– Sicure? –

– Si Hermione toglitelo e compralo è stupendo –

Alla fine mi convinsero e lasciammo il negozio con una busta in più e il sorriso sulle labbra tornando a scuola fiere dei nostri bellissimi vestiti.

  
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