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Autore: _cupcake_99    11/02/2015    4 recensioni
Niall è Niall. Lui è il mio vicino di casa nonché il mio migliore amico. Avevamo entrambi gli occhi azzurri e i capelli biondi. A volte ci scambiavano per fratelli, ma il legame che ci unisce è molto più forte. E' un'amicizia che non si scioglierà mai. Ci conosciamo da una vita. Tutti i ricordi che possiedo riguardano anche lui. Siamo cresciuti insieme, sempre nella stessa classe. Ci siamo sempre sostenuti nei momenti difficili. Come quando i suoi si separarono. Io fui la prima a saperlo.
Ormai qui in città ci conoscono tutti come i BF. Siamo sempre insieme. Se cerchi Niall stai sicuro di trovare anche e me e viceversa. Abbiamo combinato anche tanti casini insieme. Come quella volta in cui avevamo rotto la finestra della casa del custode. Come punizione non potemmo più vederci per un mese. Per una settimana non ebbi sue notizie, ma poi trovammo il modo per incontrarci. La sera quando tutti dormivano lui usciva dal retro della casa e si arrampicava fino alla mia finestra (come nei film) e poi stavamo insieme per qualche ora.
Diciamo che non c'è Niall senza Jesy e non c'è Jesy senza Niall.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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42. Senza di te

Chiedo scusa se il carattere del testo è diverso dagli altri capitoli ma non riesco a modificarlo...

NIALL'S POV

Rispose quasi subito al telefono. Il mio cuore smise di battere o forse batteva troppo veloce ma, in quel momento, l'unica cosa che riuscivo a sentire era il suo respiro dall'altro capo della linea. Potevo quasi sentire la sua tristezza e la sua rabbia, infondate, io non avevo fatto niente. Non ero stato io a baciare quella ragazza al bar, ma il contrario. Era quello che volevo farle capire.
Rimasi in silenzio per alcuni secondi. Lei fece lo stesso.
"Jesy" sussurrai.
"Cosa vuoi?"
C'era solo rabbia nella sua voce, ma la conoscevo troppo bene... quella rabbia serviva per nascondere la tristezza.
"Dobbiamo chiarire" dissi "Non è quello che sembra"
La sentii sbuffare.
"Non è quello che sembra? Sempre le stesse stronzate"
"No, Jesy mi devi stare ad ascoltare, dico davvero"
"Anche io dico davvero" fece una pausa "Dici solo stronzate"
"Non sai come sono andate le cose" cercai di chiarire "Lasciami spiegare"
"Parla"
Mi alzai dal letto sul quale ero seduto e iniziai a camminare nella stanza avanti e indietro. Lo facevo sempre quando ero nervoso. E in quel momento lo ero parecchio.  Poi iniziai a raccontare.
"I ragazzi mi hanno portato in questo locale. Io neanche ci volevo andare, ma lo sai come sono fatti. E sì, ho bevuto troppo e quella ragazza ci provava con me. Ma te lo giuro, io non l'ho baciata"
"Ci sono le foto, cazzo, non puoi dire che non l'hai baciata" esclamò alzando il tono di voce. Si stava arrabbiando, lo percepivo.
"Lei mi ha baciato ma io l'ho spinta via" dissi, difendendomi "Sai che non ti farei mai una cosa del genere"
"Se è per questo dicevi anche che non mi avresti mai fatta soffrire e questa non è la prima volta Niall. Non è la prima volta" urlò "Prima dici di amarmi e poi mi ritrovo foto di te con un'altra ragazza, vuoi che non ci stia male?"
"Lo so che ci stai male, ma non è quello che pensi. Non ti farei mai una cosa del genere, dovresti conoscermi ormai" alzai il tono di voce e inizia a gesticolare.
"Io pensavo di conoscerti, ma a quanto pare non è così!"
"Stai pensando troppe cose strane, Jesy" mi fermai passandomi le mani nei capelli. Stava davvero fraintendendo troppe cose. La situazione era peggiore di quanto pensassi.
"Io non penso proprio niente di strano" urlò " Io mi baso su quello che vedo Niall. E quelle foto parlano chiaro"
"No" cercai di restare calmo "Ti ho spiegato quello che è successo ma tu non mi credi e..."
"E come faccio a crederti? Non posso sapere cosa è successo veramen.."
"Non ti fidi di me?" la interuppi.
"Non lo so, cazzo, non so più niente" disse. Mi ferì, mi ferì veramente. La fiducia è fondamentale quando due persone sono lontane, e se lei non si fidava più di me, non saremmo riusciti ad andare avanti per molto. E quel pensiero ma faceva davvero troppo male.
Continuò: "Pensavo di conoscerti ma questo non sei tu. Fino a ieri mi dicevi di amarmi e ades.."
"Ma io ti amo Jesy"
Iniziavo a vedere sfuocato a causa delle lacrime che si stavano accumulando nei miei occhi. Non volevo piangere, ma quello che stava dicendo mi trafiggeva come una pugnale in pieno petto. Lei mi conosceva da troppo tempo per pensare cose del genere sul mio conto. Io non ero quello che stava dicendo.
"Tutti quelli che si amano infatti vanno a baciare altre persone" esclamò arrabbiata.
"Ti ho detto che non l'ho baciata, cazzo, mi vuoi capire o cosa?" urlai perdendo del tutto il controllo.
"Non ne voglio più parlare.."
"No, adesso parliamo e chiariamo tutta questa situazione" urlai gesticolando. Non poteva finire così, non potevo accettarlo.
"Non c'è niente da chiarire, lo capisci?" urlò ancora una volta "Non sono abbastanza? Va bene, fatti la tua vita, ma io non voglio più avere niente a che fare con te"
Mi bloccai in preda al panico. Non poteva chiudere con me. Senza di lei io non ero niente.
"Ma cosa stai dicendo? Jesy, non dire stronzate" sussurrai con la voce che tremava  "Non ho intenzione di farmi una vita senza di te"
"Dalle foto sembrerebbe di si"
"Ancora con ste foto?! Mi ha baciato lei, non io" chiusi gli occhi cercando di trattenere le lacrime.
"Io non posso saperlo! Sei tu che hai creato tutta questa situazione, non io!"
"Io non ho creato proprio niente" cercai di difendermi sapendo che non sarebbe servito comunque a niente.
"NO?! Sono rimasta davanti al computer per più di due ore come una cogliona ad aspettarti mentre tu eri fuori ad ubriacarti e a baciare altre ragazze. Ma no, tu non hai creato niente, giusto?! Sono io qui la cogliona, quindi vaffanculo"
La lama nel petto sembrò affondare ancora di più e il dolore aumentò.
"No aspetta" cercai di fermarla sussurrando.
"Non aspetto nessuno, perchè fino a ieri mi diceva che c'ero solo io, che amavi solo me e poi mi ritrovo in questa situazione"
"Ma non è vero, porca miseria! Io non ti ho tradita, ragiona un attimo"
"Ci ho già ragionato abbastanza, Niall" esclamò, questa volta senza urlare "Non è la prima volta che mi fai stare male. E mi avevi promesso che non avresti mai più fatta soffrire"
Sapevo che l'avevo già fatta soffrire in passato, ma questa volta era diverso...
"Io sto cercando di chiarire tutto questo, ma tu non vuoi credermi"
"Non riesco a crederti, Niall"
"Ma perchè, cazzo?" esclamai con la voce spezzata, le lacrime che ormai mi scendevano sulle guance.
"Senti, ho bisogno di un po' di tempo" disse.
"Che cosa vuoi fare, Jesy, aspetta..."
"Devi lasciarmi stare, ok?" sussurrò. Rabbia e tristezza insieme.  "Non mi parlare più"
"Addirittura"
"Si" sussurrò. Stava per piangere si sentiva.
"Perchè?" chiesi.
"Perchè mi hai fatto troppo male"
E se lei stava male, stavo male anche io... ma non aveva capito davvero cos'era successo.
"Stai fraintendendo" cercai di spiegare ancora una volta.
"Io non fraintendo proprio niente Niall" esclamò "Lasciami stare, ok?"
"No, Jesy, aspetta" cercai di fermarla prima che fosse troppo tardi. Ma era già troppo tardi...
"Jesy? Jesy? Je.. cazzo"
Aveva riattaccato.
Lanciai il telefono contro il muro e vedi lo schermo rompersi, ma quello era l'ultimo dei miei problemi. E poi, non si sarebbe mai rotto tanto quanto il mio cuore in quel momento. Potevo sentire i frantumi cadere e non ci sarebbe stato nessuno a raccoglierli, perchè se non era lei a rimettermi a posto, preferivo rimanere rotto.
Mi presi la testa tra le mani e caddi in ginocchio sul pavimento. Piansi e cercai di sfogare tutto il mio dolore, perchè non sapevo se sarei stato in grado di risolvere tutta quella situazione. Non era così che doveva finire.
Io senza di lei non ero niente...

 

JESY'S POV
 

Per chiudere quella chiamata mi ci volle tutta la forza di volontà che avevo in corpo. Non volevo chiudere con lui, ancor meno in quel modo. Ma lo dovevo fare. Lo dovevo fare per me, per avere un minimo di dignità nei miei confronti.
Dovevo darci un taglio, e quello era l'unico modo.
Lasciai cadere il telefono sul letto e mi sedetti sul bordo, la testa tra le mani. Le lacrime cadevano sul mio viso. Mi ero ripromessa di non piangere più, eppure eccomi lì, di nuovo.
Quello che mi aveva detto Niall mi aveva sconvolta... come poteva negare l'evidenza dei fatti?
Una parte di me, diceva di credergli, perchè ancora mi fidavo di lui. Ma l'altra diceva di lasciarlo andare e questa volta non per un mese o due... dovevo farlo per me stessa. Per quanto fosse difficile dovevo farlo.
Gli avevo permesso di ferirmi una seconda volta, ma non ci sarebbe stata la terza. Non poteva esserci.
Non potevo permettergli di ferirmi e poi curarmi, e poi ferirmi di nuovo. Dovevo fargli capire che se ferisci una persona questa non tornerà più com'era prima, perchè la cicatrice rimane... e lui me ne aveva già lasciate tante.
Eppure, la maggior parte di me, quella ancora innamorata di lui, mi continuava a ripetere che non potevo lasciarlo, non potevo farlo, perchè senza di lui non sarei riuscita ad andare da nessuna parte, se non a fondo. Lui era la mia ancora di salvezza.
Io senza di lui non ero niente...

 

#SPAZIO AUTRICE
Penso che sia ormai da 6 mesi che non aggiorno, e mi dispiace davvero tanto...
Non ho avuto molto tempo e, se devo essere sincera, nemmeno tanta voglio di scrivere. Però adesso mi sono tornate tante idee quindi penso (e spero) si riuscire ad aggiornare molto più spesso.
Vi avviso già che siamo quasi arrivati alla fine della storia... mancano circa 5/6 capitoli.
Spero di non aver perso tutti i lettori...
Baci e al prossimo capitolo

  
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