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Autore: Sashy    04/12/2008    10 recensioni
Una catena di one-shot di ogni coppia possibile. Sono principalmente drammatici. Qui sotto la lista di ogni trama.
[Riku x Sora]
«Tu non hai idea di cosa significhi essere quello cattivo! Nessuno ne ha idea!»
[Xemnas x Saix]
Perché stavano facendo tutto questo? Perché la Luna e le Stelle dovevano essere guidate dal Sole?

[Zexion x Demyx]
[...]allora ignorava tutto di quell'uomo, dalla sua intelligenza alla sua bassa statura. Fino al terzo giorno.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa Fic è dedicata ad una mia conoscente che ammiro tanto.
E spero che questa fiction la inciti a continuare a scrivere.

Come già detto, è una serie di one-shot principalmente drammatici. La prima è questa.
Ho chiamato la fic in generale "Dearly Beloved" perché m'era venuta l'ispirazione ascoltanto questo soundtrack di KH.
A parte questo, vi auguro buona lettura e...recensite! OçO

––––-

Titolo: Sicurezza/Illusione.
Coppia: Zemyx.
Momento della storia: Non posso rivelarlo. Lo scoprirete.


Si svegliò velocemente dal sonno che era appena cessato. Non per emozione o altro, ma non c'era raggio di sole nel Castello che poteva fargli esitare l'apertura dei suoi diamanti tangenti.
Tangenti.
Né Blu né Verdi. Tutti e due.

Così Zexion diceva, riguardo ai suoi occhi. Quest'ultimi non potevano poi posare lo sguardo su di Lui, per l'imbarazzo.
Ma era sempre così: Zexion diceva qualcosa di ovvio, lui si imbarazzava e non riusciva più neanche a pensare.
Si ricordava ancora. Ah! Che bei ricordi, quando era entrato nell'Organizzazione: la sua mente ancora piena di ricordi d'un cuore perso, le nuove stancanti missioni...allora ignorava tutto di quell'uomo, dalla sua intelligenza alla sua bassa statura. Fino al terzo giorno.

Sentì la porta aprirsi lentamente.
«Chi è?» disse.
E poi lo vide.
«Il Superiore mi ha chiesto di prendermi cura di te.»
Non si aspettava di certo un insegnante. Che vergogna, era tanto incapace? Lo sapeva che in fondo quel posto non era adatto ad uno come lui. Che ci faceva un incapace come lui nell'Organizzazione XIII?
«Che ci fa uno come te nell'Organizzazione XIII?»
«Lo so, sono un incapace! Ma per favore, insegnatemi e mettetemi alla prova, poi deciderete!»
Lo stava praticamente supplicando , con la testa rivolta verso il basso. Solo allora notò quanto fosse basso l'uomo.
«Non dico questo» Rispose Lui, sempre con la faccia tranquilla che aveva ogni dì «Tu non sei oscurità.»
«Eh?»
«Il tuo odore non è come il nostro. Sei un nobody, senza dubbio, ma non sei oscuro...sei pieno di luce..il tuo odore...»
Demyx non capiva.
«Potrei dire che sei un'oscurità fatta da luce.»
E lì sorrise.
«O...oscurità fatta di luce? Ma non è mica possibile!»
U-oh. Lo aveva detto saltellando dalla gioia. Insomma, scoprire di non essere nessuno era un motivo per gioire (anche se detto così sembrava strano).
E lui s'era messo a ridere! Aveva forse fatto una stupidaggine?
«Avevano ragione, ti comporti come se avessi un cuore.»
Eh? Avevano ragione?Chi?
«Tu sei un ottimo soggetto per la mia sete di informazioni sui Nobody...ma non perdiamoci in chiacchiere ed iniziamo l'allenamento.»
«Uh. Ah, si! Subito, signor...uhm...»
«Zexion. Ma chiamami Numero VI.»
Detto questo, si misero a lavoro.


Era già passato un quarto d'ora dal ricordo, eppure mancavano ancora due ore prima che Zexion arrivasse.
Ritornò nel letto, prese le coperte e chiuse gli occhi. Non poteva certo permettersi d'essere visto sveglio: Il Superiore lo avrebbe di sicuro mandato in missione, e forse non sarebbe tornato in tempo per l'arrivo di Zexion.
E fu allora che si ricordò d'aver preso una decisione.

«Demyx, Sarà una missione che impiegherà si e no due giorni, non ti preoccupare. E' una sciocchezza.»
«Ma...senpai VI, ho un brutto presentimento...non potrebbe andarci qualcun altro?»
«No. E ti ho chiesto di non chiamarmi senpai.»
«Io la rispetto, non me la sento di darle del tu e chiamarla solo Numero VI.»
Zexion scrollò le spalle, intento a leggere le ultime parole incise sulla sua nuova arma, un libro sui poteri oscuri.
«Fai come vuoi, ma per me è meglio che tu ti leva questo vizio. Sei strano così.»
Demyx era cosciente del fatto che non era normale parlare così ad un collega intimo, ma non si sentiva così intimo da avere confidenza.
Zexion chiuse il libro, s'alzò e si avviò verso un varco oscuro da lui creato senza neanche salutarlo. Beh, in fondo non era importante che lo salutasse...vero?
«Demyx»
«S-sì?»
Si girò e sorrise. Aveva degli occhi stupendi. Guardando il suo viso, a confronto si sentiva una piccola formichina.
«Lo sai che non ti ho mai sentito chiamarmi Zexion?» In effetti..non se n'era mai accorto... «Tornerò dalla missione esattamente fra quarantotto ore. Allenati, perché la prima cosa che voglio che esca dalle tue labbra in quel momento sarà "Bentornato, Zexion".»
E se ne andò.


Lui era pronto. Sapeva che Zexion voleva sentirselo veramente dire.
Inoltre, sapeva anche che lui sarebbe stato capace di farlo.

E prima che ritornò fra le braccia di Morfeo, realizzò con gioia che Lui sarebbe tornato con Lexaeus ed Axel dal Castello Dell'Oblio. Aveva sistemato il problema di Marluxia e sarebbe tornato subito.

Ne era sicuro.


–––––––
...Okay, non mi guardate male XDDD lo so, finisce in modo deludente, per questo si chiama Sicurezza/Illusione. Non sapevo quale titolo mettere XD
Alla prossima~
Sashy.
  
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