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Autore: JustABitchOnAStroll    15/02/2015    4 recensioni
Eccomi finalmente con il sequel di Love is Truly Blind!
Per chi sta per leggerlo e ha letto la parte prima, no problem, ma se non l'avete fatto non so se capirete tutto. Il mio consiglio è di passare a leggere quella prima ( Per via dell'OC ).
Detto questo non posso fare altro che augurarvi buona lettura!
Enjoy!
Ciauuuu!
Alice_
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- Hah! -ghignai, tirandomi in piedi con quella che doveva essere un'espressione estremamente soddisfatta stampata in viso.
Poi, una volta registrata la scena che mi si parava davanti, scoppiai a ridere talmente forte che mi vennero i crampi allo stomaco.
Seriamente, mai avrei creduto che una cosa di quel genere sarebbe potuta capitare. E poterla vedere poi!
- ... In tutti i miei anni di vita dubito di aver visto una scena più... - Kakuzu ( sì, era per merito suo che si poteva ammirare quella piccola perla ) fece una pausa, senza parole per esprimersi - ... Più patetica. O strana. Non riesco a decidermi -
- Beh - commentai a mia volta, guardando Hidan e Deidara separarsi in fretta e furia, sputacchiando come dei poveri pazzi - Io la trovo decisamente divertente! - ripresi a ridere, fino alle lacrime, notando gli sguardi tra lo smarrito e il disgustato dei due.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Deidara, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Love is truly blind cap 1 ( sequel ) Attenzione!
Leggere questo capitolo potrebbe causare carie multiple ai denti visto che è uscito puccioso in una maniera oscenamente tenera. ( e mi sa che è pure corto T^T )
Chiedo venia!
Buona lettura!
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- C'è una lettera per te, mocciosa. - fece una pausa, guardando in avanti - Viene da Takigakure -
Inarcai le sopracciglia, guardandolo con un'espressione tra lo stupito e l'incredulo - Taki? Perchè dovrebbero mandarmi una lettera? - incrociai le braccia sul petto, assumendo poi espressione corrucciata.
-  Leggila. E' l'unico modo per capire che cosa vogliono. - fu tutta la sua risposta, prima di porgermi un rotolo tenuto chiuso da un sigillo di ceralacca.
Sospirai, accettando il messaggio, seppur con un po' di esitazione - Devi sempre avere ragione. -
Chiuse gli occhi per qualche secondo, - Devo andare. Fammi sapere che cosa vogliono -
Annuii, rigirandomi tra le mani il rotolo - Ci vediamo dopo -
- Hm - mugugnò - A dopo -
Rimasi nel corridoio con la lettera tra le mani, in un silenzio relaticamente piacevole.
Almeno, finchè qualcuno non decise che per la giornata avevo avuto abbastanza pace.
- Oi bastarda! - risuonò la voce di Hidan, prima che la porta della stanza che condivideva con Deidei venisse spalancata e mi trovassi, stile sacco di patate, sulle spalle di quel coglione del mio ragazzo - Questa me la paghi - fece, ancora visibilmente scosso.
Tenendo il rotolo in una mano riuscii, in qualche modo a issarmi al suo livello - Era un bacio. Anzi, nemmeno! Le vostre labbra si sono solamente sfiorate Jashin! -
Mi guardò malissimo, facendomi scoppiare a ridere come una pazza - Non ridere cogliiona! -
- Oh sì che rido! Fai delle facce che sono uno spettacolo! -
- Attenta che mi vendico - ghignò, tirandomi poi una sonora pacca sul lato B - E fidati che mi diverto -
Sussultai, quasi perdendomi il rotolo per strada - Cazzo Hidan! - gli tirai una pacca sulla schiena, senza dargli realmente fastidio.
In tutta risposta, con una facilità giusto un po' inquietante, mi manovrò in modo tale da portarmi un po' meno come un sacco di patate e un po' più come una pesona degna di tale nome.
- Vaffanculo - feci, guardandolo malissimo - Non è che mi puoi manovrare così a caso, baka -
- Ah no? - ghignò, aprendo di schiena la porta della stanza che condividevo con Kakuzu - Ma davvero? -
Sospirai, ghignando a mia volta e tirandomi su per baciarlo, lanciando un'esclamazione di sorpresa quando venni abilmente mollata sul letto.
Rimbalzai un paio di volte, prima di venire bloccata dal dolce peso del jashinista - Mi piaceva dove stava andando questa cosa - ridacchiò.
- L'ultima volta che hai provato a fare qualcosa del genere è finita male per te - risi, passandogli le mani al collo - Però sta volta la porta l'hai chiusa no? E Kuzu non tornerà prima di un bel pezzo... Quindi... -
- Jashin, finalmente! - esclamò, passandomi le mani sui fianchi e sollevandomi la maglietta - Non vedevo l'ora cogliona - mi baciò, approfondendo immediatamente.
Gli misi le mani tra i capelli, sospirando di piacere, dimenticando momentaneamente il rotolo.
E che cavolo, era seriamente troppo tempo che non stavamo un po' da soli.

Mi rigirai nel letto, accoccolandomi contro Hidan che, in tutta risposta, mi passò un braccio in vita e mi attirò ancora di più a sè, mugugnando qualcosa di intellegibile. Ridacchiai tra me e me, scostandogli qualche ciuffo di capelli dal viso.
Aprì un occhio con fare assonnato -  Hm? Che ore sono? -
- Perchè io lo so eh? - ridacchiai, baciandogli poi il naso, prima che il mio sguardo cadesse sul rotolo che mi aveva consegnato Kakuzu qualche ora prima - Ah, già... -
- Cosa?- domandò, seguendo la direzione in cui stavo guardando - Che è quel robo? -
- Un messaggio da Taki - replicai, tirandomi a sedere sul letto e allungandomi per prenderlo - Mi sono dimenticata di leggerlo prima per... Ovvie ragioni -
Ghignò e mi passò una mano sulla schiena, facendomi rabbrividire - D'altra parte se ti fossi messa a pensare ad altro mi sarei offeso non poco, cogliona -
- E' impossibile pensare ad altro, Hidan. - gli assicurai, passando un dito sotto il sigillo di cera per romperlo, facendo il tutto il più delicatamente possibile, di modo che la ceralacca non si frantumasse. Mi bloccai per qualche secondo, osservando la carta spiegarsi leggermente, non essendo più tenuta in posizione dal sigllo.
Questa mia esitazione non passò inosservata a quanto pare, visto come, nemmeno due secondi dopo, Hidan si alzò e, con il pretesto di andare a farsi una doccia, mi lasciò da sola a leggere.
Accennai un sorriso. Era una testa di cazzo, ma alla fine anche lui sapeva essere più o meno comprensivo.
Srotolai la pergamena, per poi cominciare a leggerne il contenuto.
Ero talmente presa dalla lettura che mi accorsi del ritorno di Hidan solo per il fatto che, ad un certo punto, lo sentii appoggiarsi a me e cominciare a leggere da sopra la mia spalla.
- Ah, sono loro - commentò, una volta assicuratosi che anche io avessi finito
Sospirai, appoggiandomi a lui - Non me l'aspettavo -
- Vorrei anche vedere. Comunque se devi andare là vengo con te. Dopo l'ultima volta col cazzo che mi fido a lasciarti andare da sola - bofonchiò
- Come se tu fossi tanto più responsabile di me - gli lanciai un'occhiata divertita, arrotolando il rotolo nuovamente e appoggiandolo da parte - E poi sono i miei fratelli, suppongo che il fatto che vogliano vedermi debba essere interpretato come una buona cosa -
- Bah, come vuoi tu, cogliona - replicò, prima di tirarmi di nuovo a sè - Ti sono cresciuti parecchio i capelli - commentò in tutta calma.
Non c'erano altre spiegazioni, o era un mago nel cambiare discorso o aveva una soglia di attenzione che faceva venire da piangere.
- Già - ne presi una ciocca, arrotolandola attorno a un dito - Forse dovrei tagliarli -
- Lasciali così, mi piacciono di più - fece, passandoci una mano attraverso - E poi posso fare questo - li tirò il più delicatamente possibile, costringendomi ad esporre la gola, per poi lasciare una serie di morsi e baci sulla pelle sensibile della cicatrice, facendomi rabbrividire e chiudere gli occhi.
- Hmm... Allora sì che li faccio crescere - ghignai, girandomi poi per dargli un bacio a fior di labbra e alzandomi dal letto, dirigendomi verso il bagno - Vado a farmi una doccia anche io. Mi accompagni dall'Hokage poi? Per chiedere il permesso di partire -
Sbuffò - Come vuoi bastarda -
Uscii dal bagno qualche minuto dopo e per poco non svenni.
- Che... Che diavolo  è quella roba? - commentai, squadrando Hidan da capo a piedi.
La sua espressione era estremamente contrariata, mentre cercava di aggiustare la posizione dell'articolo di vestiario che gli dava noie - Cosa cazzo ti sembra? - replicò secco, incrociando le braccia sul petto.
- Devo ammettere che, nonostante abbia spesso insistito sul farti mettere una maglietta... - mi bloccai in cerca delle parole adeguate.
Ricerca che fallì miseramente tra l'altro.
- Fa... Strano. Molto strano vedertene addosso una - continuai, avvicinandomi lentamente a lui - Come mai il cambiamento? - domandai poi, continuando a fissarlo come se gli fosse cresciuta una seconda testa.
A pensarci bene sarebbe stato più normale.
- Lo dici a me?! - assottigliò lo sguardo in direzione della maglietta - Muoviamoci ad andare dalla bionda. L'ho indosso da qualcosa come due minuti e già ho voglia di sacrificare qualuno o qualcosa - calcò bene la parola, prendendo un lembo del tessuto - a Jashin-sama -
Rimasi per qualche secondo a bocca aperta prima di riuscire a riprendermi. Infilai velocemente una maglia pulita e un paio di pantaloni e ci avviammo verso l'uffcio di Tsunade.

- Takigakure? -
Tsunade appoggiò i gomiti sulla sua scrivania, incrociando le dita e poggiando le mani davanti a sè, guardando prima me, poi Hidan con uno sguardo freddo - La motivazione? -
- Familiare, Tsunade-sama - risposi io, torturandomi le mani - Tenga - mossi un paio di passi veloci e depositai sul tavolo il rotolo, osservandola prenderlo e leggerlo velocemente.
- Hm, capisco... Va bene. - ci squadrò attentamente di nuovo - Vi lascerò andare per conto vostro, ma se doveste fare qualcosa che discosta anche solo remotamente dalla motivazione per cui vi state recando al villaggio della cascata state certi che ci saranno ripercussioni - fece una pausa - Sono stata chiara? -
- Sì, sì, andiamo, facciamo quel cazzo che dobbiamo fare e poi torniamo, blah, blah, blah - riassunse Hidan, chiaramente seccato dal tono con cui ci stava parlando.
Gli tirai una gomitata, accompagnandola con un " coglione "abbastanza forte da farlo sentire da tutti gli occupanti della stanza, prima di rispondere al suo posto - Faremo come vuole, Lady Tsunade -
Notai con la coda dell'occhio Shizune, l'assistente dell'Hokage, sorridere impercettibilmente, mentre Hidan si passava una mano sul punto dove l'avevo centrato e brontolava, guardandomi male.
- Mi aspetto che siate di ritorno entro una settimana al massimo. La vostra partenza è fissata per domani - proseguì Tsunade, prendendo un rotolo alla sua sinistra e cominciando a leggerlo - Potete andare -
Ce la squagliammo nell'arco di pochi secondi dal suo ufficio e, ovviamente, la prima cosa che fece Hidan fu togliersi la maglietta che aveva tollerato fino a pochi secondi prima.
Buttandomela in faccia subito dopo.
- Grazie -
- E di che? - si girò - Ah -
- Già. Ah. - mi tolsi la maglia dalla faccia e la ripiegai, tenendola in mano - Andiamo a preparare tutto? -
Annuì - Magari trovo qualcuno da sacrificare - ghignò, con lo sguardo perso nel vuoto.
- Ricordati che puoi sacrificare solo criminali. Se uccidi dei civili non so cosa ti possano fare - replicai a bassa voce, cercando di essere il più discreta possibile, mentre uscivamo in strada - E sinceramente anche se mi hanno più o meno accettata da queste parti, dubito di avere abbastanza influenza da poterti dare una mano se fai cagate. Quindi, non farti mettere in prigione, okay? -
- Non sono mica cretino! - esclamò, guardandomi male e guadagnandosi le occhiatacce di qualche persona che passava di lì.
- No, chiaramente no. - replicai, con un tono che non avrebbe potuto essere più sarcastico - E' chiaro che mi sono immaginata tutte le volte in cui hai combinato casini assurdi... Colpa mia - alzai le mani in segno di resa
- Okay, okay, hai vinto tu bastarda - mi guardò male.
Ghignai e gli diedi una spinta giocosa - Dai, non sei poi così stupido. Hai i tuoi sprazzi di intelligenza - risi, mentre mi scompigliava i capelli - E va bene, me lo meritavo sta volta -
- Bah - rise anche lui - Muoviamoci cogliona, se dobbiamo partire domani tanto vale radunare tutto -
E detto ciò ci avviammo verso le rispettive camere.

Il viaggio verso Taki fu stranamente piacevole, senza troppe lamentele da parte di Hidan e riuscimmo ad arrivare al villaggio in poco più di due giorni di marcia.
- Dici che ci attaccheranno a vista? - parlai, una volta giunti in vista dei cancelli del villaggio della Cascata.
- Un po' di ottimismo cazzo! Hai mandato a dire che saremmo arrivati oggi, no? Cazzo ti preoccupi a fare? - replicò, tirandomi a sè - Stai calma, bastarda -
Sospirai, - Sto avendo ripensamenti -
- Ripensamenti una merda. Sono la tua famiglia cogliona - prese a spingermi a viva forza verso i cancelli - Muoviti! -
- Dopo tutta la faccenda di mio padre non so quanto potessero essere coinvolti. Non vorrei fidarmi e poi... - presi un bel respiro - Per quanto mi riguarda ora la mia famiglia sei tu. Naturalmente anche Kakuzu e Deidei, ma non sto insieme a nessuno di loro, quindi, tecnicamente... - lasciai la frase in sospeso, arrossendo come una pazza per il concetto che avevo appena espresso. O meglio, cercato di esprimere, visto che era venuta fuori una serie di parole che, probabilmente, prese insieme non avevano nemmeno senso.
Hidan dal canto suo non disse nulla e, preferendo sempre agire che pensare, si piegò al mio livello e mi baciò.
Ci staccammo dopo qualche minuto, ansimando entrambi.
- Haiiro - il mio nome faceva decisamente uno strano effetto detto da lui, visto come mi chiamava così rarissimamente - Non sei da sola. Quindi se ti blocchi un'altra volta giuro che ti porto da loro come un sacco di patate. E non sto scherzando - ghignò, prendendomi per mano e avviandosi verso i cancelli, di fronte ai quali si potevano vedere più o meno chiaramente tre figure.
- Grazie Hidan - strinsi la presa sulla sua mano e mi decisi, finalmente, a seguirlo verso Taki.
___________________________
Chiedo scusa per il ritardo davvero mostruoso, però è stato un mese bruuuuuutto. Mi sono fatta due influenze una in fila all'altra e la mia ispirazione è tipo morta. Boh, saranno i diciott'anni che mi hanno ammazzato l'inventiva :')
Ad ogni modo, sono cerca che il capitolo sia uscito estremamente puccioso. Abbiate pazienza, ero in primo luogo in astinenza da Hidan e poi boh, sono in un periodo dove io stessa sono pucciosa in una maniera che mi fa strano.
Detto questo, scusate di nuovo se ci ho messo tanto, ma avrò scritto cinque o sei volte l'inizio e non mi piaceva nessuna delle volte, quindi dopo un po' mi sono arresa. Poi, visto che qualcuno dei miei amici mi ha apertamente minacciato di morte se non avessi continuato la storia ho deciso di spicciarmi e quindi...
E' colpa tua Bloody Mary In Wonderland.
Io l'ho detto -.-
Ciauuuu!
Alice_
   
 
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