Maledetto
stupido idiota!!!
No, no ero
io la stupida!!! Una deficiente!!!Una ..una…
Ero così
arrabbiata che non riuscivo nemmeno a trovare le parole per esprimere quanto lo
fossi.
Avrei voluto
insultarlo..anzi, avrei dovuto farlo.
E invece?
Invece ero
scappata come la codarda che ero!!!
Accidenti a
me!!!!Accidenti a lui!!!!!!! Accidenti a tutto lo stramaledettissimo
universo!!!!!!!
Mentre
camminavo urtai un paio di ragazzi e quasi ne feci cadere un altro.
Provarono a
protestare me quando mi videro bene in faccia si zittirono subito.
Probabilmente
ora meritavo davvero il soprannome che mi avevano dato, sembravo davvero un “cane
idrofobo”.
Era davvero
tanto che non mi arrabbiavo così.
E lui con
due parole ci era riuscito. Con due
parole e quell’odioso sorrisetto che aveva sempre stampato in faccia.
Volevo
spaccare qualcosa, avevo bisogno di spaccare qualcosa per evitare di tornare indietro e
rompergli quel suo brutto e ghignante muso!!!!
Ero così
concentrata su come eliminarlo dalla faccia del pianeta che quando avvertii una
mano sul mio braccio non ebbi nemmeno il tempo di pensare.
Mi voltai e
insieme scagliai la borsa con tutti i libri, molti dei quali davvero enormi,addosso
allo sventurato che si era permesso di toccarmi.
La botta fu
così forte che lo tramortii.
-AHHH.- non
sapevo bene se era un grido di rabbia o di sollievo, ma mi sentivo meglio.
Abbassai lo
sguardo sulla mia vittima e mi sentii ancora meglio.
Sepolto
sotto i vari volumi c’era uno sconvolto e dolorante Zack.
-Ehi..ma sei
matta o cosa?-disse mentre cercava di rialzarsi.
Vedendo che
sorridevo si arrabbiò ancora di più. –Mi hai fatto male!!
-Ti avevo
detto che non dovevi toccarmi. Peggio per te. –risposi più calma.
-Ma si può
sapere che cavolo hai in quella testa? Potevi uccidermi.
Poi si passò
una mano sulla spalla e si lamentò. –Mi potevi rompere il braccio!!!
-E meno male
che voi atleti siete abituati al dolore fisico!! Ti stai lamentando come una
donnicciola!!
-Non faccio
mica lotta libera io!! –si rialzò barcollante e provò a muovere la spalla.
Ovviamente si lamentò di nuovo.
-Gira a
largo Zack se non vuoi che finisca il lavoro.-mi chinai a raccogliere i libri.
Lui restò
impalato a guardarmi dall’alto. Non sembrava minimamente intenzionato a levarsi
di torno.
-Quale parte
di togliti dai piedi non hai capito?-sibilai
sentendo di nuovo la tentazione di colpirlo.
-Veramente
sto aspettando le tue scuse.
-Le
mie..-gli scoppiai a ridere in faccia e per poco non persi l’equilibrio cadendo
a faccia avanti sul prato. –Stai scherzando vero?
-Mi sembra
il minimo.
-Te le sogni
Zack. –dissi scuotendo la testa.
Ma tutti da
me dovevano venire i matti?
La voce
stridula e trafelata di Ben rispose alla mia domanda.
-Oh Mia,
meno male che ti ho trovato!!!-disse fermandosi col fiatone che a stento lo
lasciava parlare.
Era così
rosso che per un attimo pensai sarebbe stramazzato al suolo.
-Ciao Zack.
-Ciao
professorino. –Ben arrossì ancora di più.
Zack , come
tutti gli atleti usava Ben per farsi aiutare con gli esami e poi si limitava a
prenderlo in giro dopo averlo fatto.
Stavolta non
mi trattenni e lo colpii forte su uno stinco con il libro che avevo in mano.
Non mi
piaceva che lo trattasse così.
Certo io
facevo di peggio a volte, ma non per umiliarlo.
Ben era un
ragazzo in gamba e buono come pochi e non si meritava di essere trattato in
quel modo.
-AHI!! Mia
ma si può sapere che ti prende oggi? –si lasciò la spalla per massaggiarsi dove
lo avevo colpito e per farlo si abbassò.
Io ne
approfittai per dargli un’altra librata in testa.
-Ma vuoi
smetterla di colpirmi!!!
-E tu
smettila di parlare in quel modo a Ben!! Non sei degno nemmeno di pulirgli le
scarpe!!
Sentii fin
troppo chiaramente il respiro trattenuto di quest’ultimo e quando alzai gli
occhi vidi che il suo viso brillava come se avesse visto la Madonna o cose
così.
Merda!!!
Così
imparavo a fare le buone azioni..la paladina dei deboli !!!!
MERDA MERDA
MERDA MERDA MERDA MERDA
-Cioè..mi
stai picchiando per lui? –dire che era incredulo era poco.
Mi rialzai
di scatto.-Ma si può sapere perché sei ancora qui..e tu pure-dissi rivolta a
Ben- volete decidervi a lasciarmi in pace una volta per tutte?
Rimisi alla
meglio i libri in borsa e me ne andai non prima di aver intimato a Ben di non
azzardarsi a seguirmi.
-Ma si può
saper che le hai fatto? –gli chiese bruscamente Zack.
-Io?- anche
da quella distanza sentii l’indignazione nella voce di Ben. –E’ stato quel
ragazzo..
-Che
ragazzo?- l’irritazione lasciò il posto al sospetto nella voce di Zack.
-Quello
nuovo…Cullen mi sembra..
-Logan Cullen?E
che diavolo ha a che spartire Logan con Mia?
-Non lo so.
Eravamo in biblioteca poi lui è arrivato e Mia ha dato i numeri di brutto.
-Lo so bene.
–disse Zack ancora dolorante.
Per una
volta ero contenta di essere l’oggetto del desiderio di Zack. Di sicuro gli avrebbe
fatto passare un brutto quarto d’ora a quello spocchioso di un Cullen.
Al solo
pensiero mi tornò il sorriso.
O almeno
pensavo invece non fu così.
Per tutto il
resto del giorno non feci che rivivere nella mia mente tutto quello che era
successo.
Dal primo
momento fino all’ultimo.
Ricordavo la
sorpresa quando mi ero accorta che era lì.
Ero stata in
dubbio se tornare in biblioteca o no, ma poi avevo deciso che non dovevo
permettergli di condizionarmi in quel modo.
Così ero
andata lì a fare le mie ricerche con Ben.
Non che
sapesse cosa cercavo effettivamente , ma da sola non ce l’avrei mai fatta a
spulciare tutti quei libri, così gli avevo raccontato la storia della ricerca
per il professor Gardiner.
Ammetto che
avevo sbirciato spesso per controllare ma poi col passare del tempo ero stata
del tutto assorbita dalle mie letture.
Poi il tempo
di andare a prendere un altro dei volumi che mi servivano..e TA- DA!!!
Era comparso
dal nulla.
E poi non
sapevo bene come erano andate le cose. Sapevo solo che i suoi occhi erano fissi
nei miei, e io non riuscivo quasi a respirare.
E quella non
era nemmeno la cosa peggiore!!!
No, la cosa
peggiore era che io non mi ero sentita come mi aspettavo..come mi sarei dovuta
sentire.
Io ero stata
FELICE.
Avevo
sentito il cuore saltare prima un battito e poi iniziare a correre come un
pazzo.
E questo non
doveva essere.
Per quello
mi ero irrigidita.
Per quello
avevo finto di ignorarlo.
Ogni volta che
Logan compariva all’orizzonte io mi trasformavo in una ragazza che non mi
piaceva. Non mi piaceva per niente.
Non avevo
più il controllo sulle mie emozioni e dimenticavo quello che invece DOVEVO
fare.
Ma sembrava
che più mi impegnavo per tenerlo lontano più me lo ritrovavo intorno.
E lui non
faceva altro che metterci del suo poi!!!!
Voglio
dire..era venuto al tavolo ..aveva fatto il simpatico..aveva finto interesse
per quello che stavo facendo..e poi?
Poi,quando ,
Dio solo sapeva perché, mi ero aperta con lui..gli avevo detto
qualcosa..qualcosa di così importante per me..lui aveva riso.
Aveva riso della
cosa a cui tenevo di più in assoluto.
Aveva riso
della cosa che mi mandava avanti .
Avrei potuto
ucciderlo per quello.
Ma non l’avevo
fatto..e non sapevo il perché.
Se si fosse
trattato di chiunque altro l’avrei fatto..perchè con lui non facevo mai quello
che avrei dovuto?
Parlavo
quando non dovevo e stavo zitta quando avrei dovuto.
Mi aveva
completamente sballato.
Ma c’era
qualcos’altro.
Qualcosa che
non ero ancora riuscita ad identificare.
Eppure ero
sicura che fosse lì proprio sotto il mio naso.
Mentre ci
rimuginavo sopra inizia a sfogliare distrattamente uno dei libri che avevo
portato a casa.
E fu allora
che sentii una specie di campanello nel cervello.
Il libro!!
Lo cercai
tra quelli che avevo in borsa e finalmente lo trovai.
“Le leggende
di Quileutes”.
Quando lo
aveva preso, non avevo fatto caso subito al cambiamento della sua espressione..o
forse l’avevo attribuita a qualcosa di diverso.
Ma un
cambiamento c’era stato eccome.
Si era all’improvviso
fatto serio e poi teso. E per tutto il tempo mi aveva studiato. Ma in cerca di
cosa?
Cosa poteva
averlo turbato tanto?
Lui era
della zona in cui risiedeva quella piccola tribù, è vero, ma che significava?
Non mi
sembrava che quel libro contenesse poi chissà che.
Oddio a lui
avevo fatto credere che invece avevo trovato cose interessanti..ma era per
provocarlo..
Era vero che
ultimamente avevo riveduto molto il confine tra ciò che era possibile e ciò che
non lo era..ma lì si parlava di vampiri e uomini lupo..insomma..mi sembrava un po’
troppo fantasioso anche per me.
Però
qualcosa c’era stato che lo aveva turbato..di questo ero certa.
Come ero
certa del fatto che in un qualche modo saperlo era importante per me.
Fui presa da
una strana frenesia.
Dovevo fare
qualcosa..venirne a capo.
Ma come?
Non potevo
certo andare lì e chiederglielo.
No. Dovevo
trovare un altro modo.
Rilessi un po’
i punti più interessanti del libro.
Non che
sperassi di trovare la chiave del rebus lì dentro ..ma non si sa mai ,no?
Più ci
pensavo e più mi sembrava per la prima volta di essere vicina a trovare quello
che cercavo da più di un anno ormai.
E questo era
impossibile no?
Cosa c’entrava
mai Logan con me?
O forse c’entrava
invece?
Forse…
Forse avevo
sbagliato tutto finora.
Forse la
risposta che cercavo non era in un libro o in una teoria.
Forse la
risposta era una persona..o un posto.
Un posto
come..Forks..o come la riserva dei Quileutes.
Nell’attimo
stesso in cui lo pensai presi anche la mia decisione.
Corsi
accanto all’armadio e tirai fuori un logoro borsone e iniziai a riempirlo alla
meglio.
Sì. Lo
sentivo, era quella la cosa giusta da fare.
Andare a
Forks.
Chiusi la
borsa e presi con me anche il libro.
Due secondi
dopo ero fuori dal dormitorio pronta a partire.