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Autore: Its a beautiful day    22/02/2015    0 recensioni
Alyson. una piccola esuberante sedicenne, comicia a sognare due ragazzi: uno biondo e uno moro.
Questi ragazzi, saranno spesso presenti nei suoi sogni, prendendo possesso della sua mente. Lei però non sa chi siano e per quale motivo siano sempre presenti nei suoi sogni.
Nel frattempo, nella vita reale, Alyson riesce finalmente a legare con Manuel, introverso diciotenne, per cui ha una cotta da un anno.
Si avvicinano molto, fino a diventare migliori amici.
Un mese dopo l'inizo dell scuola, tuto cambia: nuovi arrivi e nuovi amori travolgeranno la vita di Alyson, portandola su una montagna russa di alti e bassi, che finirà per toccare definitivamente il fondo.
La vità reale non è tutta rose e fiori, e Alyson lo capirà presto.
In questa storia, amore e amicizia si intrecceranno, mettendo il protagonista davanti ad una scelta: lei o lui?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov. Liam
Ricevetti una chiamata. Erano le 16.15 del primo dicembre.
Risposi: era Lucie, la madre di Alyson. Mi disse che Alyson aveva avuto un incidente, era stata investita da una macchina che aveva perso il controllo a causa dell'acqua che scorreva sull'asfalto.
Non si muoveva, non rispondeva agli stimoli, il suo respiro era flebile e il battito cardiaco era minimo.
Riattaccai il telefono. Non credevo a quello che avevo sentito. L'avevo vista appena un'ora prima ma ora lei era in coma, in un letto d'ospedale.
Lasciai la riunione a cui stavo partecipando con i ragazzi, e corsi in macchina mentre gli altri ragazzi mi correvano dietro, non capendo quello che stava succendendo. Scattai il più infretta possibile, verso l'ospedale.
Mi ricordai del pomeriggio in spiaggia, in cui le chiesi di mettersi con me. La nostra prima volta, i litigi, e la scoperta di ciò che Niall le aveva fatto.
La ricordai mentre piangeva abbracciata a me, la sera prima dell'incidente e pochi minuti prima di lasciarci, davanti a casa sua.
Mi toccai il petto, sperando di sentire il tessuto bagnato della mi t-shirt, sperando che tutto quello fosse solo un incubo. Ma la maglietta era asciutta. 
Inchiodai al semaforo rosso, e diedi un colpo al volante, scoppiando in lacrime. Ripresi la folle corsa quando scattò il verde.
Le immagini di tutto ciò che avevamo vissuto insieme mi percorsero la mente, una a una, come i fotogrammi che compongono un video.
Stringetti il volante le mani, cercando di trattenere la rabbia che mi stava assalendo.
Quando arrivai all'ospedale, trovai Lucie abbracciata al compagno, Thaeasha tra le braccia di Manuel e Mia seduta su una sedia, con le tesa fra le mani.
Quando Lucie mi vide, mi abbracciò. Non disse una parola, ma capì perfettamente: Alyson non ce l'aveva fatta.
Quella ragazza allegra, sempre sorridente, quella che mi aveva rubato il cuore, non aveva superato l'incidente. Si lasciò trascinare a fondo.
Per un attimo me la presi con lei.
Ricodo di aver pensato: Per quale cazzo di motivo non hai lottato? Per quale cazzo di motivo mi hai lasciato? Sei sempre stata una ragazza forte, e proprio ora che dovevi dimostrare quanto forte eri, hai preferito mollare.
Poi mi sono lasciato cadere per terra, incazzato con me stesso per quei pensieri assurdi che mi erano passati per la testa.
Presi il volto tra le mani, e piansi. Non so esattamente per quanto tempo. So solo che non ho mai pianto tanto quanto quel fottuto primo dicembre.
Presto mi raggiunsero i ragazzi, e si limitarono ad abbracciarmi. Poi si sedettero sulle sedie che costeggiavano il corridoio che portava in terapia intesiva.
Alzai lo sguardo, e vidi il volto sconvolta di Niall, fissare il pavimento. In quel momento non mi è importato di ciò che lui aveva fatta ad Aly, non m'importava più di niente. Così mi alzai e mi sedetti affianco a lui. Mi abbraccio senza dire una parola.
Rimasi vicino a lui, con un braccio sulle sue spalle per parecchio tempo.
Non l'avevo nemmeno vista. Non l'avevo nemmeno vista entrare in sala operatoria. Arrivai, e lei già non c'era più.
Prima di andare via da lei, quello stesso pomeriggio, combattei parecchio contro l'istinto di baciarla, per non rendere più difficile la seprazione. Se solo avessi saputo che sarebbe stato l'ultimo l'avrei baciata, eccome.
L'avrei stretta ancora più forte tra le mie braccia, e giuro che non l'avrei lasciata andare.
La nostra vita insieme mi riaffiorò in mente più volte, e ogni volta fu sempre più dolorosa ripercorrerla.
Arrivai all'ospedale alle 16.43 minuti. Ne uscì alle 20.07.
Passai le quattro ore a piangere, seduto sulle sedie del corridoio.
Un dottore si avvicinò a noi. Confermò il decesso di Alyson, e ci informò che in giorno dopo ci sarebbe stata l'autopsia.
Fui portato da Zayn a casa sua insieme a Niall, mentre Louis portava a casa la mia aiuto e Harry lo seguiva in macchina, in modo che dopo avessero potuto raggiungerci dopo.
Mi ricordo perfettamente che non toccai cibo per la prima settimana e mezza. Parlai a malapena.
Non uscì di casa, non partì per tour. Anzi nessuno partì: il tour fu annullato.
Usci il nostro primo disco: 'Up all night' ma il tour in onore del disco, fu cancellato.
Eravamo tutti stravolti per la scomparsa di Alyson. Sono sicuro che i più segnati da questo evento fummo io e Niall.
Provavamo entrabi un forte sentimento verso di lei, con la semplice differenza che io ho costruito dei ricordi con lei e lui no.
Mi sembrava di vivere un brutto incubo, da cui non riuscivo a svegliarmi. Non riuscivo a capacitarmi del fatto che quella bellissima adolescente dai lunghi capelli rossi non ci fosse più.
Arrivò il giorno del funerale. Era il quattro dicembre.
Fu l'ultimo giorno in cui la vidi. Era nella bara. Il suo colorito era bianco, e indossava gli stessi abiti del giorno dell'incidente. La t-shirt con la piuma e i jeans aderenti. Quanto amavo come le stavano quei jeans.
Scoppiai a piangere, quando la vidi lì, fredda e immobile. Solo allora mi capacitai di averla persa per sempre.
Decisi di fare un piccolo discorso, per dirle addio.

"Era il primo dicembre. Erano le 16.30 del primo dicembre quando un piccolo angelo volò in cielo. Si chiamava Alyson, per gli amici Aly. Per me 'bimba'. Amavo chiamarla così. Lei era la mia bimba, e volevo crescerla io, proteggerla da chiunque potesse farle del male. E invece, sono qui, anzi siamo qui per dirle addio. Non sono riuscito a proteggerla, a salvarla. Sento come se una parte di me non ci fosse più, come se fosse morta, proprio come lei. Questo piccolo angelo rosso era riuscito a farmi innamorare in meno due mesi. Il modo in cui rideva, in cui metteva il broncio. Era incredibile in qualsiasi cosa facesse. Mi innamoravo sempre di più ogni volta che sorrideva.
È diventata la mia vita, l'unica ragione per cui mi alzavo al mattino, e l'ultimo pensiero prima di addormentami.
Mi ricordo le nottate passate con lei tra le mie braccia, e io che giocavo con i suoi capelli.
Mi piaceva guardarla dormire: ricordo l'ultima notte insieme. Si addormentò tra le mie braccia, e la guardai dormire. Era davvero bellissima. Sul suo volto, un leggero cipiglio. Il suo respiro era lento, ed era come una melodia per me.
Quando Lucie, mi ha detto dell'incidente, il mondo mi  crollato addosso: non potevo credere che l'amore della mia vita fosse in coma, dato che l'avevo vista solo un'ora prima.
Non mi capacitai di averla persa, fino ad'ora. Quando l'ho vista nella bara, ho capito che era tutto finito. Che lei non c'era più. Che non avrei più sentito la sua risata, le sue braccia intorno a me, o non avrei più visto i suoi spledidi occhio color smeraldo.
E ora, che dovrò andare avanti senza il suo sorriso, senza sentire la sua voce, senza di lei, mi chiedo se ce la farò. Ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore, nella mia vita. Mi mancherà e continuerò ad amarla come se lei fosse ancora qui. Ti amo piccolo angelo


Mi allontanai dal microfono e mii andai a sedere. 
Scoppiai a piangere. 
Theasha, io e Zayn fummo gli unici a fare il discorso. Gli altri non ebbero il coraggio.
Ci recammo al cimitero, e vidi la bara con dentro il suo corpo, essere calata giù, e poi ricoperta. 
Andai a trovarla tutti i giorni per tre mesi, le raccontavo di quanto lei mi mancasse e di quanto io l'amassi ancora.
Il 23 febbraio partì per il tour. Lo chiammamo 'Take me home'. Come il nostro secondo album che uscì quattro mesi dopo il primo.
Ricordo che dopo la morte di Alyson, e l'uscita del primo album, lavorammo un sacco. Tutti ci concentrammo sul'album nuovo per distarci dal dolore. Ricordo che lavorai tantissimo per questo album, passavo i pomeriggi i sala di registrazione, e registravo e ri-registravo i pezzi. Solo così riuscivo a fuggire dal dolore che mi stava mangiando dentro.
Era come se un enorme buco nero si fosse aperto dentro di me, e piano piano, mi stava risucchiando.
Lavorammo moltissimo all'album, e ne uscì un lavoro ben fatto.
Avendo annullato il primo tour, i manager furono costretti a spiegarne il motivo. Ricevetti migliaia si tweet di condoglianze dalle mie fan. #StayStrongLiam divenne una tendenza su twitter per circa due mesi e mezzo.
Quindi partimmo tutti per il tuor. Ogni concerto fatto era in memoria di quel piccolo angelo rosso.
Il 30 aprile, un giorno prima del quinto mese senza di lei, tenemmo un concerto. Mi ricordo la fan action di quel giorno: sugli spalti comparve una scritta "Alyson", nel prato tanto luci vennero accese.
Non riuscì a cantare Little Things. Mi commossi per l'enorme segno di amore che le fan ebbero nei miei confronti. Piansi alla fine di ogni concerto.
Tornammo in città verso fino agosto. Prima ancora di passare a casa, passai al cimitero e le raccontai di come era andato il tour. Fissai la foto sulla lapide: Alyson rideva, con i suoi meraviglio boccoli rossi che le cadevano sulle spalle, quel luccichio negli occhi che tanto amavo.
Ben presto arrivò il primo anno senza di lei. Arrivo quel fatidico giorno: il primo dicembre.
Tenemmo un concerto sulla spiaggia dove le avevo chiesto di diventare la mia ragazza, e alle 16.30, ora del decesso di Alyson facemmo volare dei palloncini, con scritto tante frasi diverse, con i nostri nomi. Mi piacque pensare che le sarebbero arrivati, li avrebbe letti e si sarebbe commossa.
E in qualche modo, lo fece. Alle 16.52 cominciò a piovere. Mi sedetti sul bagno asciuga, e piansi. Piansi insieme a lei, e le dissi che l'amavo ancora.
Passarono i mesi: uno, due, cinque, sei. 
E siamo arrivati al secondo anno senza di lei. Il primo dicembre di due anni fa, persi la ragazza che amavo e che tutt'ora amo.
Oggi è uscito il nostro terzo album, Alyson. Inizialmente avevamo deciso di chiamarlo Midnight Memories, ma visti gli eventi abbiamo modificato il nome.
Sono le 16.28 .
Sono nuovamente su quella spiaggia, a differenza di un anno, e la amo esattamente nello stesso modo. Ho intenzione di comprare quella parte di spiaggia libera, in modo da avere solo per me, quel luogo tanto speciale.
Passo la mano sul mio braccio destro, scivolando con le dita sul tatuaggio a forma di piuma proprio come quella che Alyson aveva sulla maglia il giorno dell'incidente.
Guardo il mare. Quest'anno, non piove, il sole splende flebile, e riflette debolmente i suoi raggi sul mare.
"Sei felice eh? Hai trovato qualcuno più bello di me lassù?" rido mentre parlo fissando il cielo "Spero che tu stia bene ora. Io non sto bene, ho pianto parecchio in questi mesi perché mi manchi un sacco. Ho bisogno di te, qui affianco a me, di sentire la tua voce, le tue mani che mi toccano il petto, ma più di tutto, mi manca il sapore delle tue labbra. Giuro che avrei voluto baciarti, prima di lasciarti andare quel giorno. Ma sapevo che sarebbe stata una doppia sofferenza per entrambi. L'unica cosa che mi stare un po' meglio è sapere che sei in un posto migliore ora, lontano da tutta la merda che c'è qui. Ti amo ancora come il primo giorno Alyson, restarai per sempre la mia vita" lancio in mare un sasso trovato sulla spiaggia. Mi alzo e lascio andare un palloncino 
'Ti amo. Per sempre tuo, Liam'
Abbandono la spiaggia, mentre il palloncino vola nel cielo, sempre più in alto.
Mi appoggio alla macchina, e lo guardo salire.
"Ci ho messo una piccola sorpresa dentro, appena l'hai preso, scoppialo" le dico.
Salgo in macchina, ricordando l'anello che ho messo dentro al palloncino.
Lacrime non ne escono più. Ho pianto davvero tanto in questi ultimi due anni. Molto di più di quanto abbia pianto in vent'anni della mia vita.
Sorrido, do un ultimo sguardo al palloncino e torno a casa.
Accendo al radio, e un brivido mi percorre quando sento una mia canzone. Comincio a canticchiarla costeggiando il mare e superando un cartello
One direction: La band più famosa al mondo, presto negli stadi, con l'Alyson memorial tour "



*Oddio, eccoci qui.
Scusate, ma è la prima volta che provo tanto amore per qualcosa che ho scritto.
È stata una sofferenza anche per me far finire in questo modo orribile la storia, ma davvero mi ero stancata dei lieto fine.
Non odiatemi <3
Detto questo, ho finito la fanfiction. Per un po' non mi vedrete più, perché sono ancora in alto mare con la quarta, e non ho intenzione di pubblicarla finchè non l'ho finita.
Magari uno di questi giorni, vi aggionerò, appena sarò riuscita a creare la copertina.
Sì, ho intenzione di creare un'immagine che sia.. come dire, la locandina della ff.
Non appena sarò riusicta a farne una che mi piace, ve la pubblicherò, promesso.
Vi mando un bacione enorme
*
   
 
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