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Autore: Spensieratezza    23/02/2015    4 recensioni
"Cosi siamo cresciuti tu ed io, come due ciliegie, nate in coppia, che sembrano divise sui due gambi, ma nella divisione sono unite"
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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POV SAM



È mattina. Mi alzo, vado a fare colazione. Mia madre Mary ha preparato una soffice colazione.

Latte, cereali, fette di pane bianco con la marmellata e la spremuta d’arancia.

A volte sembra uscita fuori dalla pubblicità del Mulino Bianco.

È dolce però.

Siamo solo io e lei, perché mio padre e quel dormiglione di mio fratello gemello Dean, dormono ancora.

Infatti credo proprio che il fastidio che sento allo stomaco sia per quel motivo. Sono abituato a fare colazione con Dean che mi infastidisce, facendo a gara con i cereali.

Mia madre continua a parlarmi e a chiedermi della scuola, ma a malapena la ascolto.

Poi alla fine dice: “Dean? Non si è ancora alzato? Farà tardi a scuola.”

Mi volto subito. “è restato alzato fino a tardi stanotte a guardare serie tivu, e poi dice che sono io il nerd.”

Mia madre ride.

“Vuoi forse dirmi che tu non sei rimasto a fargli compagnia?” mi chiede con un sorrisetto furbo, che ricambio.

“Io riesco ad alzarmi dal letto l’indomani mattina, però.”
 


La conversazione si spegne cosi, e lascio il mio posto senza aver neanche finito di far colazione, mentre arriva mio padre proprio in quel momento e mia madre gli riscalda il latte.
 

Salgo nuovamente le scale, intenzionato a svegliarlo. Non è giusto che lui se la scampa e io devo andare a rompermi le scatole otto ore a scuola.
 
 
 
 
 
Entro nella nostra stanza e davvero non potrebbe sembrare più sprofondato nel mondo dei sogni.

Sembra un angelo. Quasi mi secca svegliarlo.

Lo guardo per un po’, poi intenerito mi sdraio accanto a lui nel suo letto e appoggio la testa sulla sua spalla.

So che si accorgerà subito della mia presenza. È sensibilissimo al minimo rumore o contatto. È come se fosse sempre vigile, anche quando dorme.

Gli accarezzo piano le ciocche bionde e gli dico dopo un po’: “Ti vuoi alzare?”

Finalmente accenna a un minimo movimento, anche se non si alza. Fa un “Mmmm” insonnolito di frustrazione senza aprire gli occhi e poi accavalla la sua gamba su di me, intrappolandomi sotto di lui, che protesto.

Sento l’odore di Dean, cosi penetrante che mi arriva fin dentro le narici.

Sa di dopobarba e bagnoschiuma e di erba appena falciata. Mi piace.


“Dài, Dean, alzati e fammi alzare.” Dico.

Lui non dice niente. Poggia la testa sul mio petto e rimane cosi.

In fondo non sto male. Anzi sono quasi del tutto sicuro che non voglio togliermi da questa posizione.


Amo quando mio fratello è cosi affettuoso con me.

è bello pensare di restare cosi abbracciati come bambini, anche se abbiamo sedici anni e bambini non siamo più.

Penso che tutto sommato la scuola continuerà  a essere piantata nel terreno, anche domani.
 
   
 
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