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Autore: Cris_Mar    28/02/2015    4 recensioni
Lily Evans è all'inizio del suo sesto anno e dovrà fare i conti con innumerevoli scoperte e rivelazioni.
E forse non tutte le decisioni che queste rivelazioni porteranno, saranno giuste o sagge. Ma in fondo, non tutti gli sbagli portano a qualcosa di brutto. Non se questi sbagli sono incantevoli.
Lily/James
Remus/Sirius
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alice Paciock, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Spazio autore:
Posto il secondo capitolo per quei pochi ma apprezzati lettori che hanno aggiunto la storia tra i preferiti dopo appena un capitolo e tra i seguiti.
Non ho ricevuto nessuna recensione e questo mi ha scoraggiata un po'. Ma in fondo era solo l'inizio e con questo capitolo la storia comincia a evolversi.
Spero che vi incuriosisca al punto di voler leggere ancora, spero che in quel caso me lo facciate sapere.
Aspetto i vostri giudizi, un abbraccio enorme!

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Incatevoli sbagli.

Capitolo 2.

Respira, si disse Lily, è solo una coincidenza. Respira.
 
Ecco, Lily non era neanche tanto sicura di aver motivo di essere sconvolta.
Forse era tutto frutto della sua immaginazione, forse stava esagerando.
Oppure no.
 
Diciamo che tutto era cominciato dopo la lezione di Aritmanzia.
Lily si stava dirigendo assieme a Remus in Sala Grande, era ora di pranzo.
‘A cosa pensi?’ le chiese lui, notanto la sua aria meditabonda.
Lily scosse la testa: ‘La lezione...’ cominciò con poca convinzione nella voce, ‘la lezione di Aritmanzia è sta-...stai bene Remus?’ chiese poi alzando lo sguardo a squadrarlo, ‘sembri... stanco.’
‘Sto meglio,’ disse lui, lasciandosi sfuggire un sospiro: ‘non sono stato, ehm... molto bene negli ultimi giorni. Ma ora sto alla grande.’
Lily si guardò i piedi imbarazzata, prima di parlare. Poi prese coraggio, cercando di non suonare invadente e parlò tutto di un fiato: ‘Sei di nuovo stato via?’
Remus prese tempo, valutando la sua espressione, poi annuì tranquillo.
‘Oh. Niente...niente di grave?’ continuò Lily, studiando il suo amico.
Quest’ultimo fece per rispondere ma si bloccò e si irrigidì all’improvviso.
‘Remuuuuuus!’ gridò James dall’altro lato del corridoio correndo verso di lui, Peter gli trotterellava alle spalle.
Lily osservò l’espressione improvvisamente triste di Remus, chiedendosene il motivo: era dovuta alla sua domanda precedente? Aveva forse usato poco tatto?
Eppure le era parso che a incupirlo fosse stata l’apparizione di James e Peter. Ma questo, ovviamente, non era verosimile.
James si fermò davanti a loro e, dopo aver rivolto a Lily un caloroso saluto - quest’ultima evitò a priori di chiedersi perchè questo, le aveva provocato un notevole aumento del battito cardiaco – e rivolse un sorriso cauto all’amico:
‘Senti, puoi evitare di andare in biblioteca dopo pranzo? Dobbiamo ehm..’ rivolse uno sguardo fugace a Lily, che fingeva di non ascoltare, e continuò ‘ fare una cosa.’
Peter annuiva, ridacchiando dietro di lui.
Remus li guardò cercando di mascherare l’espressione triste - non riuscendoci - e chiese: ‘Dov’è Sirius? Non aveva lezione con voi?’
Lily perse la facciata impassibile e osservò impensierita l’amico: aveva litigato con quella testa calda di Sirius?
James si mosse sul posto a disagio e rispose con finta indifferenza: ‘Beh, aveva dimenticato il libro nell’aula ed è tornato indietro a prenderlo.’
Peter aggrottò le sopracciglia: ‘In realtà lui non..’
James gli diede una gomitata e questo bastò a tappargli la bocca.
Remus annuì: ‘Posso andare in biblioteca più tardi. E ora muoviamoci, muoio di fame.’
 
 
Mentre si dirigevano in Sala Grande, Lily ripensava a quella mattina, quando aveva notato un Remus visibilmente abbattuto e dall’aria stanca.
Era molto preoccupata per lui, stava cominciando a credere che la verità sulle sue sparizioni mensili fosse il fulcro della faccenda e voleva ardentemente dargli una mano.
Ma non sapeva come fare.
Mentalmente, mise insieme tutto l’insieme di indizi che aveva raccolto:
 
Gli aveva chiesto della sua recente assenza, avendo ricollegato il suo malumore a questo, e lui aveva risposto con una tranquillità ostentata e non fornendo particolari rilevanti ma forse, a renderlo malinconico non era stato questo ma il suo presunto litigio con Sirius.
O riguardava entrambe le cose?
Ma ancora, perchè tanta reticenza nel parlarle delle sue assenze?
Era davvero qualcosa di grave?
Cercò di riportare alla memoria gli anni passati ma non ricordava nessuna voce o pettegolezzo di spiegazione alle assenze di Remus, tranne qualche borbottìo diffidente e sospettoso da parte di Severus Piton, davvero ossessionato da quella diceria all’epoca.
Effettivamente, lei non vi aveva dato mai nessuna importanza fino a quando non si era avvicinata così tanto ai Malandrini.
 
Il baccano nella Sala Grande la scosse da quei pensieri e annuì quando Alice, che aveva già preso posto, le urlò di sedersi accanto a lei.
Accomodandosi, alzò lo sguardo proprio mentre il suo vecchio amico Severus, passandole davanti,  si dirigeva verso il tavolo dei Serpeverde.
Così, come un flashback, ricordò di quando qualche anno prima, durante il periodo in cui Severus era ossessionato dalle dicerie sulle sparizioni di Remus, aveva sentito di una lite tra Severus e i Malandrini ... e fin qui tutto normale. Ma quando aveva chiesto spiegazioni all’amico, lui non aveva voluto parlarne. Borbottando però, di quanto quello sfrontato di Potter fosse insopportabile e codardo, di quanto non sopportasse quel pavone di Black e di quanto quel coso, Lupin, si fingesse un angioletto. ‘Quello schifoso, pericoloso, coso mostruoso se ne va in giro tranquillamente...’ aveva detto borbottando tra sè e rabbrividendo.
Lily non lo aveva ascoltato. Lo aveva udito una miriade di volte sproloquiare e insultare i suoi attuali amici e quella volta non gli era parsa diversa dalle altre.
‘Quello schifoso, pericoloso, coso mostruoso...’ ripetè Lily a fior di labbra.
Poi scosse la testa per scacciare quel pensiero: non avrebbe mai affibbiato tali aggettivi ad una persona come Remus Lupin, l’incarnazione della gentilezza!
E poi, a cosa la portava supporre che Severus considerasse Remus pericoloso? Di certo non rispondeva alle sue domande. Inoltre, molto più probabile era che Severus si riferisse a Potter o a Sirius, che odiava con tutto se stesso.
Così, mettendo da parte i suoi fastidiosi crucci - ignorando anche la curiosità che la colse, notando Remus e Sirius non rivolgersi che qualche sguardo ansioso a vicenda, senza che mai si incrociassero però - riportò la sua mente a tavola e si godette il pranzo assieme ai suoi amici.
 
                                                                                   *****
 
Anche Lily, come Alice, Frank e i Malandrini, aveva un’ora libera subito dopo il pranzo. Ora che avrebbe normalmente passato in biblioteca a studiare con Remus, se lui non avesse avuto un impegno misterioso con i suoi amici.  
Alice e Frank erano chissà dove, insieme, e non le pareva il caso di disturbarli.
Comunque, non avendo nient’altro da fare, decise di andare comunque in biblioteca. Prima però doveva andare a recuperare i suoi appunti che, chissà come, aveva scambiato con quelli di Remus.
Non sapeva se i Malandrini stessero già discutendo di cose top-secret: aveva visto Remus andare con Peter da qualche parte, mentre gli altri due gridavano loro di sbrigarsi. Era probabile che Remus non li avesse ancora raggiunti ma era inutile cercarlo per tutta Hogwarts.
Così, per prima cosa si diresse in Sala Comune e salì le scale che portavano al dormitorio dei ragazzi, dove molto probabilmente avrebbero svolto quell’incontro di cui non voleva sapere assolutamente niente.
Stava per bussare, quando sentì una frase.
Una frase che la pietrificò sul posto:
‘Se non ci fossi stato io l’altra notte, James, Lunastorta ti avrebbe ucciso’ aveva detto Sirius, con tono mortalmente serio.
 
Lily si voltò.
Scese le scale senza far rumore.
Trattenne in fiato fin quando non attraversò il quadro della Signora Grassa e un’ondata di panico l’assalì mentre si dirigeva a passo svelto verso la biblioteca.
 
Remus non avrebbe ucciso una mosca, figurarsi i suoi migliori amici pensò Lily ancora spaventata a morte.
 
 
‘Se non ci fossi stato io l’altra notte, James, Lunastorta ti avrebbe ucciso’
 
Era uno scherzo, si disse , perché l’ho presa tanto sul serio? Era ovvio, che fosse tutto uno scherzo.
 
Eppure non poté evitare di fare diversi collegamenti tutti insieme:
Remus era depresso quella mattina.
E il suo umore era peggiorato quando aveva visto Potter e Peter venirgli incontro.
Forse si sentiva in colpa?
Aveva davvero cercato di far del male a Potter?
 
Sentì un’acuta fitta di terrore al solo pensiero.
Era assurdo.
Perché avrebbe dovuto?
 
Poi riprese con le congetture.
Eppure Potter, non ne era sembrato risentito.
Anzi, aveva parlato con Remus normalmente.
Ma non Sirius, ricordò Lily.
 
Forse Potter lo aveva perdonato e giustificato.
Invece, Sirius era arrabbiato e non voleva vederlo.
Perchè?
Perché aveva rischiato di uccidere il suo miglior amico?
Remus le era parso ancora più angosciato dall’assenza di Sirius.
Si vergognava perché sapeva che Sirius lo accusava?
 
Ma tutto questo è assurdo! Remus uccidere qualcuno? Remus uccidere Potter?
Remus.
Remus era buono.
Remus adorava i suoi amici.
Remus era una persona di cuore.
Remus era...
 
 ‘Quello schifoso, pericoloso, coso mostruoso se ne va in giro con tranquillità...’
 
Coso mostruoso.
 
Un’altro ricordo. Lei e Severus seduti sul prato.
‘Chissà dove se la svigna quel Lupin ogni mese...’
‘Smettila Severus, non credo che stia via spesso come dici tu. Dove l’hai sentito?’
‘Secondo me nasconde qualcosa. Perché tanto mistero altrimenti? Perché di notte?’
‘Di notte? Severus, stai vaneggiando. Non dovresti ossessionarti tanto a questa storia.’
 
Ogni mese.
E sì, di notte: l’altra notte, aveva detto Sirius.
 
Lily scorse febbrilmente con gli occhi, file e file di libri nella biblioteca, frugando nella memoria:
mostruoso, ogni mese, di notte, cosa le ricordava?
 
‘Se non ci fossi stato io l’altra notte, James, Lunastorta ti avrebbe ucciso’
 
Lunastorta avrebbe potuto uccidere uno dei suoi migliori amici?
Lunastorta...
 
Lily sbarrò gli occhi.
 
Mostruoso.
Ogni mese.
Di notte.
Potrebbe uccidere il suo migliore amico.
Lunastorta.
Remus era forse... un lupo mannaro?
 
                                                                             *****
 
Respira, si disse Lily, è solo una coincidenza. Respira.
 
Dimentica ormai dei compiti, delle lezioni e della biblioteca, solo quando poggiò distrattamente lo sguardo sull’orologio, si rese conto di aver trascorso quasi la sua intera ora libera a disposizione, a rimuginare su quanto presumeva di aver scoperto e a tentare di non cedere all’attacco di panico che rischiava di coglierla.
Ma non poteva lasciarsi prendere dal panico. Remus era suo amico, in fondo.
 
, Lily annuì a se stessa.
Lei voleva bene a Remus. Era convinta, sopra ogni cosa, del suo buon cuore.
Non aveva paura.
Non lo condannava.
Ma certo voleva aiutarlo, in qualche modo.
 
Prese così una decisione: mancava un quarto d’ora all’inizio delle sue lezioni e aveva intenzione di sfruttarlo, facendo irruzione nella riunione top-secret dei Malandrini e parlare con lui. E con loro, che sicuramente sapevano.
Ne avrebbe approfittato anche per far loro una lavata di capo: come potevano rischiare così tanto? Perchè si avvicinavano a lui, quando era.. in quello stato? Aveva supposto che Remus, avesse trovato il modo di allontanarsi ad ogni sua...trasformazione, ma quei tre cosa c’entravano? E come poteva Sirius comportarsi così? Di sicuro Remus nutriva i suoi sensi di colpa senza che lui lo trattasse in quel modo.
 
 
Mentre Lily correva come una furia verso la Sala Comune, i Malandrini, rinchiusi nel loro dormitorio chiacchieravano allegramente dell’avventura della scorsa notte, ritoccando una misteriosa Mappa, da loro inventata.
 
Nessun turbamento era visibile negli occhi di Lunastorta mentre prendeva in giro un Felpato altrettanto su di giri, che cercava di proclamarsi il più forte del gruppo, dall’inizio della riunione.
Ramoso era totalmente in disaccordo e si diceva assolutamente in grado di batterlo, in qualsiasi momento.
Peter ridacchiava e annuiva ai loro discorsi.
 
Così, quando la rossa irruppe senza preavviso e senza neanche bussare, rimase di stucco nel constatare l’aria che si respirava in quella stanza, convinta com’era dell’immensa depressione di Remus, dell’irreversibile rabbia di Sirius e di Potter che, con tutta probabilità, non avrebbe fatto altro che cercar di metter pace e di farli ragionare.
Notò solo distrattamente che Sirius si affrettava a nascondere qualcosa sotto il suo letto.
‘Cos-voi non...’ cominciò Lily presa alla sprovvista, guardando un James imbabolato, con espressione interrogativa.
Poi si voltò verso Remus e Sirius: ‘Voi due non avevate litigato?’ cominciò, ancora sorpresa da tutta quella baldanza e spenzieratezza.
‘Litigato?’ rispose Sirius irritato dalla sua presenza: era la loro sacrosanta riunione top-secret! Solo i Malandrini dovevano parteciparvi, per Merlino! ‘Insomma Evans, non puoi stare qui!’
Lily scosse la testa e rimase dov’era: ‘Non vi siete rivolti la parola a pranzo e Remus era così triste...’
Sirius battè le palpebre allibito e Remus arrossì. Peter fissava la scena perplesso.
James si schiarì la voce e venne in loro soccorso: ‘Temo che tu abbia fraiteso Lily, davvero. Insomma, Felpato non si arrabbia mai con Remus. Non per più di qualche secondo.’
Lily rimise in moto il cervello: le stava forse dicendo che lo aveva perdonato?
‘Scusate’ disse annuendo. Poi prese un lungo respiro: ‘Devo parlarvi di una cosa, comunque.’
James si affrettò a invitarla ad accomodarsi, lanciando uno sguardo di un ammonimento a Sirius, già pronto a protestare con foga.
‘Cosa c’è, Lily?’ chiese Remus gentile.
‘Ecco...’ Lily sospirò: ‘In realtà riguarda te, Remus. Ma so che anche voi altri siete coinvolti.’
‘Di cosa parli?’ chiese Sirius impaziente.
Lily si scervellò per trovare le parole giuste: ‘Ecco, lo so che è un segreto. E magari non volevate che io lo sapessi... l’ho scoperto per caso. Insomma, non avrei mai immaginato che si trattasse di questo...’
‘Arriva al punto Lily!’ la pregò James turbato da tanta agitazione.
‘Io... ho capito, Remus. Di te, della tua... condizione.’
Seguì un improvviso silenzio. Tutti e quattro i Malandrini erano rimasti senza parole.
Il diretto interessato, si era pietrificato dalla testa ai piedi.
Sirius aveva spalancato la bocca, dimenticandosi di essere infastidito.
Peter si era portato una mano sulla fronte e continuava a guardarsi intorno cercando una conferma alla sua intuizione.
James aveva sbarrato gli occhi, totalmente impreparato a quella situazione.
La ragazza allora, si era sentita in dovere di rassicurarli: ‘Insomma, non mi guardate così, sono vostra amica! Potete fidarvi.’
Remus si era riscosso e aveva annuito: ‘Certo Lily ma, cosa intendi esattamente tu per condizione?’
Gli altri si diedero un contegno e attesero con impazienza la sua risposta.
Lily si rese conto di non essere stata abbastanza esplicita, forse speravano ancora che avesse preso un granchio: ‘So che sei un... lupo mannaro.’
Remus annuì di nuovo, sospirando: ‘Dove ho sbagliato?’
Lei rimase interdetta da quella frase: ‘Che vuoi dire?’
James scosse la testa, con espressione colpevole: ‘Intende, quando ci siamo traditi? Che sia tu ad averlo scoperto è una fortuna, ma se ci siamo lasciati scappare qualcosa che ha fatto trapelare la cosa, dobbiamo saperlo. Chi altro potrebbe scoprirlo?’
Sirius camminava avanti e indietro per la stanza borbottando qualcosa di incomprensibile, Peter la osservava ansioso.
‘Oh, no! Non vi siete traditi, niente del genere!’ si affrettò a rassicurarli.
‘Allora, come hai fatto a scoprirlo?’ chiese Sirius fermandosi, con una nota di cuoriosità nella voce.
 
Lily spiegò loro di quanto la preoccupassero inizialmente, le sparizioni di Remus. Di quanto ci avesse rimuginato senza venire a capo di niente, per mesi. Poi raccontò, a grandi linee, di come quella mattina aveva notato diversi episodi che l’avevano portata a mettere insieme i pezzi del puzzle.
 
‘Mi hai sentito dire cosa?’ esclamò Sirius strabuzzando gli occhi.
‘Che Remus avrebbe... ucciso Pot-’
All’improvviso, Sirius scoppiò in una fragorosa  e assordante risata.
Lily guardò gli altri alzando un sopracciglio e Remus le rispose sorridendo: ‘Eravamo tutti qui, quando Sirius cercava di convincere James, della sua assoluta superiorità nella... lotta per così dire.’
‘Non capisco’ sbuffò lei, stizzita.
James si schiarì la voce: ‘Permettimi di schiarirti le idee, su alcuni punti fondamentali della faccenda, a te ancora del tutto oscuri. Sei d’accordo, Lunastorta?’
‘Direi proprio di sì’ annuì l’altro sorridendo.
‘Ti ascolto’ rispose Lily risoluta.
 
James annuì e cominciò:
‘Dunque, partiamo dal fatto che il professor Silente è al corrente di Remus e che è stato lui, a mettergli a disposizione la Stramberga Strillante e il Platano Picchiatore...’
Lily era lì lì per interromperlo – cosa c’entravano la Stramberga Strillante e il Platano Picchiatore, adesso? – ma ad un’occhiata ammonitrice di James, se ne rimase muta, aspettando di capirci qualcosa.
‘... Era l’unico modo che Remus aveva per frequentare Hogwarts: ogni luna piena, Madama Chips accompagna il nostro Remus al Platano Picchiatore, che con un trucco diventa innocuo. Sotto al Platano Picchiatore, c’è un passaggio segreto che porta proprio all’interno della Stramberga Strillante. E’ lì che Remus va a trasformarsi, è lì che sparisce. Ovviamente, stando a stretto contatto con lui anche noi, come te, abbiamo iniziato a chiederci cosa combinava, ogni mese. E alla fine, lo abbiamo scoperto.’
A Lily parve tutto molto più chiaro adesso e si sentì sollevata. Ma ancora, qualcosa non le tornava: ‘Questo ancora non spiega però, il perchè della risata di Sirius. A meno che non si stava prendendo gioco di me perchè quella che ho sentito e preso sul serio era, in realtà, un’orribile battutaccia!’ osservò allora, guardando Sirius in cagnesco. Lui le fece l’occhiolino, ancora divertito.
‘Lo era, in un certo senso’ buttò lì James, ridacchiando fra sè.
Ma Lily non si diede per vinta e continuò a fissarlo in attesa.
E, ovviamente, alla fine lui cedette: ‘C’è una spiegazione anche a questo, ovviamente’ disse un pò nervoso: ‘Come ti ho già detto, scoprimmo la verità su Remus molto tempo fa. Volevamo aiutarlo, in qualche modo. Ma non sapevamo cosa fare, se non stargli vicino e assicurargli che quello che era, non lo rendeva diverso ai nostri occhi: era nostro amico, lupo mannaro o no. E per anni fu davvero la sola cosa che potemmo fare ma, intanto, cercavamo ancora un modo per aiutarlo in maniera più concreta. Quando scovammo la maniera di farlo, passammo davvero molto tempo a mettere a punto la nostra... idea. E ci riuscimmo solo l’anno scorso.’
Lily lottò per non sbottare in malo modo. Odiava non venire a capo di niente: ‘Ma questo cosa c’entra co-’
Sirius sbuffò, James la interruppe: ‘Ci sto arrivando! È un segreto molto importante Lily, nessuno ne è a conoscenza’ disse guardandola serio:
 ‘Vedi, dopo infiniti tentativi, agli inizi del quinto anno io e Sirius siamo riusciti a diventare Animagi.’
Lily spalancò la bocca sconvolta:
 ‘Voi, che cosa?! Animagi? E ci siete riusciti da soli? Sapete quanto è rischioso? Come ci siete riusciti? Dove avete trovato il tempo? Io non posso crederci! Ecco come avete fatto a svignarvela con Remus l’altra sera! Allora non siete pazzi! Credevo di dovervi fare una bella ramanzina per quanto riguarda le scarse probabilità, per un umano, di restare vivo nei pressi di un lupo mannaro! Eppure Sirius parlava della tua morte Potter, forse rischiate ancora troppo anche in forma animale! E in che cosa vi trasformereste, sentiamo!’
James scoppiò a ridere: ‘Dovresti ricordarti di respirare, mentre fai tuoi monologhi!’
Anche Sirius rideva di cuore. Lily comunque, era troppo meravigliata per offendersi.
Aveva cominciato a rassegnarsi al fatto che Sirius e James fossero a dir poco brillanti e il fatto che fossero riusciti in un impresa così ardua, non faceva che confermarlo.
James si ricompose e riprese a parlare: ‘Nessuno stava per uccidere nessuno l’altra notte, tanto per cominciare. Come stavo dicendo, agli inizi del quinto anno io e Sirius siamo diventati Animagi e, dopo un pò di tempo, siamo riusciti anche ad aiutare Peter a diventarlo.’
Peter arrossì e sorrise soddisfatto, mentre Lily ancora guardava James stupefatta.
‘Da allora, ogni luna piena, seguiamo Remus nel passaggio sotto il Platano Picchiatore e gli facciamo compagnia. Remus non è affatto pericoloso per noi, anzi, ci divertiamo molto. E da qui, mi ricollego al discorso di Sirius: spesso ci azzuffiamo per gioco e Sirius è convinto di essere perfettamente in grado di battermi. È arrivato addirittura ad affermare che io non riuscirei a battere Remus senza il suo aiuto e che finirei morto stecchito, nel giro di pochi minuti. Affermazione assurda, sono capacissimo di tenergli testa ma ora capisci, Lily? Capisci quello che hai sentito?’
E a quel punto Lily annuì.
Quella stupida affermazione che l’aveva terrorizzata e portata a scoprire a verità su Remus, non era altro che frutto delle manie di protagonismo di Sirius.
‘Dovevo aspettarmi che, se detta da Sirius, non poteva essere altro che una colossale scemenza!’ affermò la rossa, ignorando un ‘ehi!’risentito, proveniente dal diretto interessato.
‘Ma non mi avete ancora detto in che tipo di animale vi trasformate! Sono curiosa, Sirius potrebbe diventare un babbuino, non starebbe male.’
Sirius si alzò offeso: ‘Per tua informazione, cara Evans, io mi trasformo in un affascinante ed imponente...’
‘...cane pulcioso!’ concluse per lui James, ridacchiando.
‘Ehi!’ sbottò di nuovo Sirius: ‘io non ho le pulci!’
Lily scoppiò a ridere insieme a tutti gli altri: ‘Mi piacerebbe vedervi! Felpato, eh? Ora capisco. E voi altri? Codaliscia e Ramoso...’
Sirius, ancora risentito, rispose prontamente: ‘Uno è un topo di fogna e l’altro è un cerbiatto spelacchiato!’
James sventolò una mano noncurante: ‘Altro che spelacchiato, sai benissimo che sono molto più affascinante di te, quando sono un cervo!’
‘Alt!’ strillò Lily, prima che ricominciassero a litigare e si alzò dal letto, ‘dobbiamo andare a lezione o faremo tardi!’
Sirius borbottò qualcosa e aggiustandosi la cravatta e i capelli, si avviò fuori dalla stanza.
Remus prese la borsa, da cui estrasse gli appunti di Lily e glieli porse.
‘Oh, grazie Remus’ disse afferrandoli. Poi trafficò nella borsa abbandonata ai piedi del letto e gli restituì i suoi.
Remus uscì, seguito a ruota da Peter. E quando Lily si mise la borsa in spalla e alzò lo sguardo, si accorse che James era ancora lì ad aspettarla.
‘Non c’è bisogno che tu faccia il cavaliere Potter, conosco la strada!’disse arrossendo.
James sorrise e le aprì la porta: ‘Un buon Grifondoro ha sempre una buona dose di cavalleria, dovresti saperlo.’
Lily alzò gli occhi al cielo, non riuscendo però a trattenere un sorriso e si avviò verso le scale.
 
‘Ah, Potter?’disse fermandosi al primo scalino, voltando la testa.
 James, chiudendo la porta, la guardò interrogativo.
‘Mi sono dimenticata di chiedergli... Perché Sirius ha evitato Remus stamattina, se non era arrabbiato? E perché Remus era così deluso, quando non lo ha visto con voi?’
Lui sospirò e la raggiunse: ‘Si tratta di tutta un’altra questione. Sono due testoni’ scesero insieme le scale e James continuò: ‘Riguardo Remus, mi sorprende che tu non te ne sia accorta. Si nota anche da lontano! Solo Sirius non se ne accorge.’
Lily rimuginò un pò, attraversando il quadro della Signora Grassa.
‘Parli della cotta stratosferica che Remus ha nei confronti di Sirius?’
James rimase interdetto: ‘Allora lo sai! Sì, di quello. E anche di quella che ha Sirius nei confronti di Remus.’
Toccò a Lily sorprendersi, questa volta: ‘Che cosa?!
James parve riflettere.
Poi, con uno sguardo che non prometteva nulla di buono, disse: ‘Credo sia arrivato il momento di agire. Ti va di aiutarmi?’

 
   
 
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