Fumetti/Cartoni europei > I Dalton
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Autore: MariVent    01/03/2015    1 recensioni
[I Dalton]
Non è bello passare un giorno speciale come quello di San Valentino senza la persona che ami. Ma si sa, a un(o una)Dalton non manca di certo lo spirito d'iniziativa per prepare un piano di "evasione"...[fem!AverellxSORPRESA]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
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Due settimane passarono: era il giorno di San Valentino e, contrariamente alla previsione di Jack, l'idea della "sorpresona" non fece nient'altro che ricordare a Averill il tutto-il-mondo-sa-di-chi-stai-parlando che non poteva essere lì con lei quel giorno. Non stava piangendo ma non era nemmeno la sé stessa felice di sempre.
Tutti i detenuti era in fila uno accanto all'altro e Peabody e la signorina Betty erano davanti a loro.
«Considerando che le uniche donne qui sono la signorina Betty e Averill Dalton, ho deciso di modificare le regole di questa giornata: invece di regalare cioccolato solo a una persona dell'altro sesso, potete regalarlo anche a chiunque consideriate un amico o un fratello.»
I detenuti andarono ognuno per la propria strada: Averill camminò verso un grosso masso rimasto dal giorno precedente e vi ci sedette sopra.
Guardò gli altri detenuti mentre si davano calci e pugni l'un l'altro per dare per primi il loro cioccolato alla signorina Betty, con alcune guardie e la stessa signorina Betty che cercavano di calmarli e separarli sebbene lei li stesse più calmando che separando.
«Hey!»
Averill sentì una pressione sulla spalla e sussurrò:
«Ciao, Emmet.»
Emmet le mise una scatola a forma di cuore sulle gambe.
Averill guardò in basso, prese la scatola e l'agitò vicino al proprio orecchio.
«So che la mia faccia non dice di aver apprezzato il tuo regalo ma, fidati, domani lo farà.»
Si sforzò di sorridere e lo guardò negli occhi.
«Sai...Puoi sederti qui con me se ti va.»
Emmet si sedette accanto a lei e le mise una mano attorno alle spalle.
«Capisco come ti senti: anch'io ho una fidanzata in città ma non vado a visitarla molto perché...a causa del mio lavoro, ecco.»
Averill fece una risatina.
«ASINACCI! NON RIESCO A PENSARE CON TUTTO QUESTO CASINO!» Joe gridò agli altri detenuti che fermarono il loro pestaggio collettivo per qualche secondo prima di cominciare a rincorrere Joe, per il divertimento di Peabody, che stava sorridendo alla scena, e la preoccupazione della signorina Betty che corse dietro alla folla inferocita.
Emmet strinse Averil a sè con il braccio e le sussurrò nell'orecchio:
«Ora che nessuno ci sta guardando voglio farti una proposta: i ti do le chavi così tu scappi e vai a trovare il tuo uomo o quello che è ma! Se dici a qualcuno che te le ho date io, io lo negherò.»
Averill annuì e si mise in piedi.
«Puoi chiedere a Peabody di portarmi in cella?» mise una mano sulla pancia «San Valentino mi sta facendo sentir male un'altra volta.»
Emmet si mise in piedi, prese la sua mano, fece un respiro profondo e gridò:
«SIGNOR PEABODYYYYYYY!»
Il direttore girò la testa in direzione di Emmet.
«LA PORTO IN CELLA!»
Peabody annuì.
Emmet e Averill andarono alla cella dei Dalton: lui aprì la porta e si guardò intorno.
«E adesso mi rubi le chiavi.»
Lui prese le chiavi dalla cintura e le mise nella mano di Averill.
«Beh, si: sono una ladra abilissima, io!»
E risero.

  
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